https://www.pupia.tv - Il capitano Gianmauro Cipolletta, comandante della compagnia carabinieri di Paternó (Catania), illustra l'operazione che ha portato a 4 arresti per un’estorsione condotta con minacce derivanti dall’appartenenza al clan mafioso di Giovanni Rapisarda, 64 anni, inteso "Sanduneddu", pregiudicato appartenente alla famiglia di cosa nostra etnea "Santapaola Ercolano" e detenuto all’ergastolo per un omicidio di un noto imprenditore catanese commesso nel 1993.
L’estorsione, spiegano gli investigatori, sarebbe stata operata "attraverso" i suoi figli, Giuseppe, con precedenti per droga, e Valerio, nonché sua moglie Santa Carmela Corso. Il 64enne, sebbene detenuto, avrebbe impartito le disposizioni dal carcere attraverso i colloqui con i suoi familiari o lettere dal tono intimidatorio indirizzate alla vittima, gestore di una ditta di Belpasso operante nel settore dell’estrazione e lavorazione di pietra lavica, al quale veniva richiesta, sin dal 2012, una cifra complessiva di 1 milione e 700mila euro.
I carabinieri hanno arrestato nei giorni scorsi Giuseppe Rapisarda e la madre Santa Cors,o i quali, dopo essersi recati presso la sede della ditta di Belpasso, avevano ricevuto dalla vittima una busta contenente 2.000 euro, quale rata della richiesta estorsiva. (23.05.22)
L’estorsione, spiegano gli investigatori, sarebbe stata operata "attraverso" i suoi figli, Giuseppe, con precedenti per droga, e Valerio, nonché sua moglie Santa Carmela Corso. Il 64enne, sebbene detenuto, avrebbe impartito le disposizioni dal carcere attraverso i colloqui con i suoi familiari o lettere dal tono intimidatorio indirizzate alla vittima, gestore di una ditta di Belpasso operante nel settore dell’estrazione e lavorazione di pietra lavica, al quale veniva richiesta, sin dal 2012, una cifra complessiva di 1 milione e 700mila euro.
I carabinieri hanno arrestato nei giorni scorsi Giuseppe Rapisarda e la madre Santa Cors,o i quali, dopo essersi recati presso la sede della ditta di Belpasso, avevano ricevuto dalla vittima una busta contenente 2.000 euro, quale rata della richiesta estorsiva. (23.05.22)
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