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A Rimini, la famiglia Nardini è in fermento per il ritorno di Stefano, il secondogenito, scapestrato e ribelle, che ha lasciato la casa e l'azienda di famiglia per andare a Roma nella speranza di far fortuna come chitarrista punk-rock. Stefano ha 36 anni, suona da quando ne aveva cinque e un giorno capisce di essere contornato soltanto da ventenni invasati e non avere alcuna speranza di diventare famoso. Non ha una fidanzata e neppure un letto in cui dormire, perciò prende tutto quello che possiede - una chitarra e una macchina con le portiere che non si aprono - e ritorna a casa. La sua famiglia, però, è molto cambiata. Suo padre, reduce da un infarto, gioca a golf, la mamma si dedica a strani seminari sulle tecniche sciamaniche, mentre la sua sorellina Michela ha deciso di abbandonare gli studi per lavorare in un parco acquatico. Stefano, che è sempre stato un sognatore, è considerato la pecora nera, l'esatto opposto di Alberto, il figlio maggiore, quello che ha preso in mano le redini dell'azienda di famiglia e si è consacrato alla produzione di ciliegie sotto spirito. A Stefano, però, basta poco per capire che suo fratello maggiore è stressato dalle continue pressioni della moglie e dei figlioletti, mentre la piccola fabbrica familiare è sull'orlo del tracollo finanziario. Strano a dirsi, ma mentre la famiglia sembra essere sull'orlo di una crisi di nervi, sarà proprio lui, il più incapace, a farsi carico delle confidenze di tutti e a doversi occupare a suo modo di loro...