Milano, 16 nov. (askanews) - Dopo un'estate passata a far cantare e ballare il suo pubblico negli eventi all'aperto Davide Van De Sfroos porta la sua musica spesso in dialetto "tremezzino" - detto anche laghée - in un lungo giro nei teatri con il "Maader de Aut nn Tour" per una dimensione più intima."Nei teatri tra una canzone e l'altra puoi permetterti anche suggestione poetica, qualche racconto, qualcosa di ironico o qualcosa di più profondo"Oltre ai successi della sua carriera e ad alcuni brani del nuovo album Maader Folk si aggiungono canzoni che mancavano da parecchio tempo nel repertorio live del cantautore."Ecco ritornare brani come New Orleans, Lo sciamano, Il Libro del Mago, Quaranta passi, Il costruttore di Motoscafi, La balàda del Genesio e via dicendo, canzoni che sono state richieste tante volte e che per troppo tempo erano rimaste in ferie".Il suo viaggio artistico il cantautore comasco passa per la scrittura, sempre legato al suo taccuino, dove appunta idee e musiche per le canzoni che verranno."Devo come una sorta procedura personale che mi aiuta a livello psicologico nella giornata devo proprio sentire l'impatto della penna sul foglio costantemente, tante volte è un rifugio, in alcune è un bla bla bla, in alcune situazioni è il foglio che ti chiama e in altre sei tu che lo cerchi".Racconti di vita vissuta, brani pieni di storia e di storie, autentiche istantanee del sentire odierno, tra allegria e temi importanti Davide è narratore di storie e di poesia in musica tutto da ascoltare.
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