• anno scorso
Trascrizione
00:00 Quello della Franca Ventenne apparsa per la prima volta, vergine alta, cinta dal sorriso
00:10 gaudioso, un raggiante giorno d'agosto sulle rive del mare azzurro e sonanti.
00:15 L'arte, soprattutto le immagini in movimento, come veicolo di memoria, un veicolo spesso
00:20 doloroso ma necessario per dare una lettura al passato, anche quello più difficile, e
00:25 provare a non dimenticare.
00:27 Il Pacch di Milano torna a proporre il proprio appuntamento annuale Performing Pacch e per
00:31 il 2023 lo fa, come ci ha spiegato il curatore Diego Sileo, ricollegandosi direttamente alla
00:37 storia recente della città.
00:39 Tutto nasce dal voler ricordare e commemorare la strage di Via Palestro.
00:44 Quest'anno sono 30 anni dalla strage mafiosa di Via Palestro e abbiamo quindi pensato di
00:50 declinare il nostro format annuale Performing Pacch a tema memoria.
00:55 Siamo partiti quindi con una timeline affidata ai giornalisti Simona Zecchi e Marco Bova
01:02 di ricostruzione del Bienio delle stragi 1992-93 per poi lasciare spazio a nove artisti contemporanei.
01:10 In mostra opera di Cristian Boltanski, uno degli artisti che più hanno lavorato sul
01:14 tema della memoria come elemento propulsore della ricerca e che aveva portato al Pacch
01:19 una grande esposizione a inizio anni 2000.
01:23 Ma anche dell'israeliana Yael Bartana che riporta alla luce attraverso un messia d'aspetto
01:29 androgino le paure, i sogni, i traumi repressi e i ricordi del passato della città di Berlino.
01:34 Del resto, lo stesso titolo della mostra Dance Me to the End of Love è una citazione di
01:39 Leonard Cohen dedicata alla inenarrabile tragedia della Shoah.
01:43 Abbiamo selezionato nove artisti contemporanei abituati nella loro poetica e nella loro ricerca
01:48 a raccontare la memoria, a raccontare la storia.
01:52 Come lo fa anche Maurizio Cattelan che sotto la patina del personaggio trasgressivo in realtà
01:57 da sempre porta avanti una ricerca profonda e spesso disperata che qui al Pacch è presente
02:02 con due opere legate alla stage di Via Palestro e che usano oggetti comuni come le calze o
02:07 le macchine fotografiche giocattolo degli anni '80 per riportare sotto i riflettori il
02:12 dolore e i danni di quell'attentato.
02:14 La storia nella mostra passa comunque soprattutto attraverso i video degli artisti che creano
02:18 tempi diversi e sospesi e spazi nei quali il ricordo può prendere altre forme perché
02:23 la memoria non è un macigno ma somiglia più a un fiume con la sua pluralità di percorsi
02:28 e possibili correnti.
02:30 L'esposizione è aperta al pubblico fino al 10 settembre ed è sostenuta anche da PwC.
02:39 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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