Biennale Danza, i sogni come coreografia in Pontus Lidberg

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Transcript
00:00 L'amore, il dolore, il mondo, la malattia, la scoperta della vita e della morte. C'è
00:21 moltissimo nello spettacolo On the Nature of Rabbits che il coreografe e ballerino svedese
00:26 Pontus Lidbergh ha portato alla bennale danza di Venezia, un'opera che racconta di un innamoramento
00:31 guidato solo dai movimenti del corpo, ma per estensione anche dell'uscita dall'infanzia,
00:36 dal suo mondo, dai ricordi, dagli oggetti che si porta dietro per affacciarsi all'età
00:40 adulta e al desiderio. Il lavoro, ha detto Lidbergh alla Sky News, è stato pensato per
00:51 questi danzatori, il processo è partito da questo e ora è diventato qualcosa che ha
00:55 caratteristiche di sogno, anzi una serie di sogni in un certo senso, alcuni sono surreali
01:00 o bizzarri, altri sembrano incubi. Abbiamo cercato, partendo dalle nostre fonti, di creare
01:05 delle immagini o dipinti in movimento che assomigliassero ai sogni. In alcuni passaggi
01:21 i sogni sono forti, drammatici, poi improvvisamente virano verso la delicatezza e sono i momenti
01:26 più riusciti del lavoro, insieme ai passi a due, alcuni realmente commoventi e carichi
01:31 di sentimento che diventa danza, che diventa coreografia.
01:34 Altri passaggi sono più didascalici, forse cercano di dire fin troppo, ma l'idea che
01:50 guida tutto il progetto costringe lo spettatore a porsi domande interessanti.
01:54 "Essere realmente svegli, ha aggiunto l'artista, è molto difficile, viviamo sempre in un mondo
02:05 nostro, nei nostri pensieri e sentimenti. Secondo me non c'è una realtà, credo che
02:10 la realtà sia un concetto filosofico". Un concetto che però prende vita nello spazio
02:18 mentale e fisico del palco, nella forza della danza, come medium artistico in grado di aderire,
02:23 pur con la sua inevitabile dose di oscurità e mistero, alle domande del presente, al bisogno,
02:29 veicolato in tutta la Biennale Danza 2023, di cercare stati diversi e nuovi per essere
02:34 noi stessi, anche attraverso un'opera d'arte. "Io credo che un'altra cosa meravigliosa
02:43 nella danza, ha concluso Pontus Lidbergh, sia il fatto che può unire racconto e le arti
02:47 visive e molte altre pratiche. Non c'è solo questo, ma certamente per creare uno spettacolo
02:52 di danza come il nostro, sono coinvolte molte altre forme d'arte. L'effetto è, per ammissione
02:57 dello stesso coreografo, una sorta di realismo magico danzato, ma probabilmente più importante
03:03 è il modo in cui, nei momenti più intensi dello spettacolo, la danza prende consapevolezza
03:07 della propria forza creativa. Forse la realtà non esiste in toto, lo abbiamo già detto,
03:11 ma certamente esiste la realtà dello spettacolo, e di questo tutti, nel tratto alle tese, abbiamo
03:16 fatto esperienza diretta."
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