New York, 30 nov. (askanews) - Un secolo da protagonista della vita politica internazionale, l'ex segretario di Stato americano Henry Kissinger è morto nella sua casa in Connecticut all'età di 100 anni. Con la sua morte si chiude un'era. Il grande diplomatico e vincitore del premio Nobel per la pace per aver negoziato la fine della guerra del Vietnam ha plasmato decenni della politica estera degli Stati Uniti, ma resta una figura molto controversa. A 100 anni già compiuti, nello scorso luglio, Kissinger aveva compiuto un ultimo, storico, viaggio in Cina dove era stato accolto con onori solitamente riservati ai capi di stato.Come ricorda il New York Times ha contribuito a formare la politica estera americana durante la Guerra fredda" e ha consigliato una dozzina di presidenti nel corso della sua lunga carriera, tra cui Joe Biden.Ma la sua eredità è definita anche dal suo disprezzo per i diritti umani e dagli sforzi per proteggere gli interessi statunitensi a tutti i costi, con gli oppositori di tutto il mondo che lo consideravano un criminale di guerra. Ha sostenuto la dittatura militare indonesiana nell'invasione di Timor Est, ha appoggiato l'invasione dell'Angola da parte del regime di apartheid in Sud Africa e ha collaborato con la CIA per rovesciare il presidente Allende democraticamente eletto in Cile. Ha inoltre autorizzato le intercettazioni telefoniche di giornalisti e del suo stesso staff. Kissinger era un accademico di Harvard prima di diventare consigliere per la sicurezza nazionale quando Nixon vinse la Casa Bianca nel 1968. Sopravvisse alla caduta di Nixon nello scandalo Watergate e servì Gerald Ford, lasciando il governo dopo la vittoria elettorale di Jimmy Carter nel 1976. A destra, è visto come un brillante statista, un grande diplomatico, un esponente della politica di potenza schierata a vantaggio dell'America, paese in cui la sua famiglia si rifugiò lasciando la Germania nel 1938. A sinistra, non si è mai cancellato il ricordo per il suo ruolo nel golpe in Cile.Gigante del partito repubblicano, Kissinger è rimasto influente fino alla fine della sua vita, in gran parte grazie alla fondazione nel 1982 della sua società di consulenza geopolitica e alla paternità di numerosi libri sugli affari internazionali.Durante una'intervista alla CBS subito prima del suo centesimo compleanno su coloro che consideravano la sua politica estera come "criminale", ha dato una risposta sprezzante; "Questo è solo un riflesso della loro ignoranza".
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