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CortometraggiTrascrizione
00:00 "I protagonisti non erano attori, ma erano i ragazzi di un film, e io ero il protagonista, e io ero il protagonista"
00:08 "Qua è casa, la mia casa c'è il barchino"
00:10 "Quando giravo Atlantide a Venezia, che era un film dove i protagonisti non erano attori, ma erano i ragazzi che incontravo in laguna,
00:34 si parlava spesso di gruppi maschili, di branco, e quindi parlando di branco si arrivava a parlare di violenza,
00:46 e quando condividevo queste problematiche con la marina, mi parlava di questo tema, della violenza di genere, in un modo che non avevo mai sentito.
00:55 E' da lì che è nato il desiderio di fare qualcosa insieme, e dare la possibilità a più persone possibile di fare l'esperienza che ho fatto io,
01:06 l'esperienza che ho fatto io è avere il privilegio di sentire Marina che parlava di questi argomenti, quindi dovevano vederlo più persone possibili,
01:16 e quindi è nato questo progetto, ed è assolutamente un ritratto a Marina, come Atlantide era un ritratto a Daniele,
01:30 quindi il film ha preso una forma piuttosto complessa, il film di Marina invece è un suo ritratto, quindi ha una forma visiva completamente diversa,
01:42 proprio perché era Marina che mi ha portato a creare un progetto così solido, così preciso, così semplice,
01:51 che non ha bisogno di frontuli, che arriva diretto al cuore delle persone.
01:56 Come mai, malgrado la liberazione delle donne, malgrado che le donne siano più forti, malgrado la crisi sempre più evidente del patriarcato,
02:06 e quindi l'indebolimento dell'autorevolezza maschile, come mai aumentano gli stupri, come mai aumentano gli omicidi, come mai aumentano i maltrattamenti?
02:16 E io la rovescio a questa cosa, dico proprio perché c'è stata la liberazione velocissima del mondo femminile,
02:25 proprio perché questo ha cominciato ad aprire una voragine dentro il patriarcato,
02:31 proprio perché gli uomini non sopportano di essere esautorati dalle loro tradizioni di oppressione femminile,
02:38 proprio per questo aumentano l'omicidio, proprio per questo aumenta il maltrattamento, proprio per questo aumentano gli stupri.
02:46 C'è aria di cambiamento e sicuramente il popolo delle nonne è nato da un forte desiderio di contribuire a un cambiamento.
02:56 I cambiamenti sono sempre eccezionali, piacciono solo agli artisti i cambiamenti,
03:02 tutti vanno fuori di testa quando si ha a che fare con qualcosa che sta per cambiare.
03:07 Quando ci si trova davanti a, come vi accennavo, a trasformazioni epocali,
03:13 perché nessuna minoranza né maggioranza mai nella storia è stata oppressa come sono state oppresse le donne in quasi tutto il mondo,
03:24 e ancora in qualche parte ancora adesso.
03:27 Mai, dittemelo voi, mai, quando io dico che le donne sono un popolo, voglio dire questo.
03:35 È un lavoro a quattro mani, assolutamente, e come nel film poi Marina spiega, con parole migliori delle mie,
03:47 che per battere gli stereotipi non si può fare altro che andare insieme avanti verso questo cambiamento.
03:57 Non posso, non riesco a sopportare l'idea di obbedire a una donna nel mio lavoro.
04:02 Quando mi chiama, mi dà i documenti e mi dice che cosa ne devo fare, la prenderei a schiaffi.
04:07 Non so che fa il suo dovere, ma è così.
04:10 Non ho mai avuto un capodonna e non riesco ad adattarmi.
04:15 Adesso ci manca che dicano che sono più brave di noi.
04:19 È come un piano inclinato, le donne conquistano sempre nuove posizioni di rilievo, dovunque.
04:25 È buffo, mi sento emarginato, era nato emarginato, aveva subito di tutto nella sua vita prima di diventare un delinquente,
04:35 non si era mai sentito emarginato, si è sentito emarginato di fronte all'avanzata della squadra femminile.
04:44 La costruzione di tutto il montaggio, di tutta l'opera filmica, è stato fatto per innalzare Marina Valcaenghi,
04:55 metterla come in una specie di teatro dove le persone finalmente si potevano confrontare con dei discorsi,
05:07 ma soprattutto potevano avere la sensazione di fidarsi di quella voce.
05:13 Quindi tutto è stato creato proprio per aiutare a fidarsi, perché oggi viviamo in un momento dove tutti dicono qualsiasi cosa,
05:24 nessuno sa più a chi credere, perché ognuno dice l'incontro dell'altro per creare dibattito,
05:31 quindi c'era bisogno di creare qualcosa che potesse dare un senso di fiducia alle persone,
05:39 e anche io ne avevo bisogno, quindi è stato per me prezioso, è stato incredibilmente prezioso.
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06:23 È fondamentale anche la colonna sonora di questo film, il suono di chitarra di Caterina Barbieri
06:29 che accompagna le vibrazioni di quel popolo di donne che davvero si muove fino ad arrivare a quel corteo finale.
06:37 C'era bisogno di un suono accogliente, ma allo stesso tempo che desse questa sensazione di mantra,
06:44 di ripetizione, di loop, e che ti portasse all'interno del film e ti accompagnasse in tutti i processi
06:53 che lo spettatore deve fare durante il film. È un film che richiede tanta attenzione perché devi processare dei discorsi.
07:07 [Musica]
07:16 La misoginia è paura, questo serve molto a noi donne, se ci pensiamo, perché quando un uomo ha questo atteggiamento strafottente,
07:27 arrogante, superiore, tollerante, indulgente nei confronti di queste donne che fanno strada nella vita,
07:37 non si sa bene anche come mai, quando si è giovani ti fanno capire che pensano che hai trovato delle scorciatoie.
07:47 Ecco, ci aiuta moltissimo per mantenere la mente fredda e lucida, sapere che sta avendo paura di te.
07:56 Anche se non lo sa, noi possiamo saperlo.
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08:04 Finalmente compare il monumento, compare Yuri Ankarani in questo film.
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08:12 Di solito i giornalisti che creano dei progetti come questi sono incredibilmente preparati sull'argomento,
08:21 io l'ho affrontato come tutte le persone, ho una cultura di base sopra la media sicuramente, ma da ignorante,
08:29 quindi io ero convinto di conoscere e di sapere di comportarmi in un modo corretto, poi vedendo il film mi sono reso conto
08:37 che serve veramente a tutti, quindi a me è stato molto utile, è stato bellissimo partecipare con tutte le generazioni,
08:48 perché la Marina è della generazione del 68, che nel film lei assolutamente porta la sua conoscenza
08:59 e passa il testimone a delle nuove generazioni e si vede nel film in qualche modo che poi saranno loro a continuare la battaglia.
09:10 E io in qualche modo ho partecipato perché tutti devono partecipare.
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