Fiat 600 1972. Immagini ed editing Fernando Menichini - la meccanica resta invariata, eccetto che per la sostituzione del filtro olio a cartuccia con il tipo centrifugo. Varie le migliori estetiche e funzionali, come la scomparsa delle modanature in alluminio, eccetto quelle sui sottoporta, o i proiettori con diametro maggiorato a 170 mm, unificati della "850" che valsero al modello l'appellativo di "fanalona". Paraurti con rostri rinnovati dotati di sporgenza di materiale plastico. Inoltre, si nota il nuovo fregio anteriore con un solo baffo e il serbatoio carburante di maggior sicurezza, formato a lingotto da 31 litri, che diminuisce lievemente la capienza del bagagliaio. Altra novità, le coppe ruota uguali a quelle della 850. La novità più importante, però, è rappresentata dal ritorno del tetto apribile opzionale, come sulla prima serie, disponibile però solo fino al 1969, un anno prima dell'uscita di produzione definitiva. Presentata al Salone di Torino del 1965, veniva proposta a L. 690 100 nella versione con tetto chiuso e a L. 704 200 nella versione "Trasformabile" con tetto apribile. Quest'ultimo allestimento uscì di produzione nel dicembre 1968.[4] La 600D (familiarmente chiamata anche "750"), fu venduta sui mercati del nord-Europa come Fiat 770 (da non confondere con un modello omonimo prodotto in Argentina e derivato dalla 850
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