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Parma, 7 mag. (askanews) - Il settore agroalimentare è la prima industria del Paese, quest'anno ha raggiunto un risultato record di quasi 200 miliardi di fatturato, 53 miliardi di questi fuori i confini nazionali. Risultati "straordinari" che confermano la fiducia della popolazione: per 9 italiani su 10 - secondo una ricerca Federalimentare-Censis presentata al Cibus di Parma - l'industria alimentare è sinonimo di sviluppo sociale ed economico; per il 94% il Made in Italy è uno dei principali ambasciatori dell'italianità nel mondo e un traino per l'economia."Gli imprenditori italiani non hanno paura delle sfide di mercato, conoscono bene i consumatori, fanno prodotti straordinari e sanno di poter vincere sui mercati di tutto il mondo - ha spiegato il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino -. Le vere sfide sono quelle regolatorie, i regolamenti e le leggi che i governi mettono e che molto spesso danneggiano il settore agroalimentare. Cercheremo l'aiuto del governo italiano e delle istituzioni europee proprio per agevolare con le loro norme lo sviluppo del settore agroalimentare".L'Europa ha imposto regole nella passata legislatura che non hanno agevolato l'industria alimentare come le regole sul packaging o quelle sulla deforestazione. Da qui la richiesta a Bruxelles di "agevolare e aiutare l'industria a crescere per competere con le potenze mondiali". "E' il momento di cambiare rotta alla politica industriale ed economica europea - ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso -, passare dall'Europa dei consumatori che sviluppa i consumi realizzati in altri continenti magari addirittura in violazione degli standard sociali ed ambientali di noi europei all'Europa dei produttori che incentiva e sostenga le imprese e il lavoro europeo".Secondo la ricerca di Federalimentare il 90% degli italiani definisce i prodotti Made in Italy come espressione dell'orgoglio italiano e, con riferimento al nostro cibo, il 94% degli intervistati è convinto sia uno dei principali ambasciatori dell'italianità nel mondo. "Dobbiamo ssere consapevoli di quanto valiamo per orgoglio - ha aggiunto il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida ma soprattutto perché questo ci può permettere di investire ancora di più su noi stessi, su questa nazione che nel tempo ha accumulato conoscenze, che ha grandi potenzialità da sfruttare in senso positivo, con tutti i nostri ambiti di produzione e trasformazione che vengono considerati eccellenze in termini di qualità".L'Europa è un valore ma, per la maggioranza degli italiani, molto deve cambiare a cominciare dalla sua azione in ambito economico. Circa l'85% degli intervistati è convinto che occorra innalzare barriere alle merci che arrivano da Paesi con regole sanitarie, sociali e di sicurezza inadeguate rispetto a quelle imposte alle imprese Ue.

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