(paolo coccorese) Gli studenti «Free Palestine» non l’hanno presa bene la decisione last minute di convocare in streaming la seduta del Senato accademico e del Consiglio d’Amministrazione dell’Università di Torino prevista per domani. Verso le 18, quando si è diffusa la notizia della mossa del rettore Stefano Geuna, una cinquantina di attivisti anti-Israele ha marciato verso il Rettorato di via Po, dove è scattata la quarta occupazione dell’Intifada universitaria torinese. Circondati dai bandieroni palestinesi e con la kefiah in testa, tre studentesse hanno letto un comunicato: «Abbiamo chiesto più volte a Geuna di aprire un dialogo che ci è sempre stato negato. Resteremo in Rettorato finché non sarà organizzata una seduta congiunta degli organi, in presenza, con la rappresentanza studentesca e con all’ordine del giorno la cancellazione degli accordi con Israele e le aziende belliche».
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