(LaPresse) Amanda Knox è arrivata alla Corte d'Assise d'appello di Firenze, dove oggi i giudici potrebbero emettere per la seconda volta la sentenza nei suoi confronti. La 36enne americana, secondo l'accusa, il 6 novembre del 2007, poco dopo l'assassinio a Perugia della giovane studentessa britannica Meredith Kercher - che avvenne la sera del primo novembre - avrebbe calunniato Patrick Lumumba accusandolo dell'omicidio. Knox, assente alla prima udienza, sui social ha annunciato che oggi sarà presente in aula per difendersi con la speranza «di scagionare» il suo «nome una volta per tutte dalle false accuse». Per il reato di calunnia Knox venne condannata dalla Corte d'appello di Firenze a 3 anni di reclusione, comunque già scontati durante la carcerazione preventiva per l'omicidio di Meredith, accusa per la quale è stata definitivamente assolta insieme a Raffaele Sollecito, suo fidanzato dell'epoca. Per l'omicidio della giovane studentessa britannica l'unico ad essere condannato a 16 anni di carcere con rito abbreviato fu Rudy Guede. Lumumba, invece, in quella prima fase dell'indagine rimase in carcere per 14 giorni prima di essere scagionato.
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