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Finalmente! Due volte! L'inconscio e la memoria è la prima mostra che Roma dedica a Louise Bourgeois (1911-2010). Ed è la prima esposizione che Galleria Borghese dedica a un'artista contemporanea. Fino al 15 settembre si potranno vedere 20 opere scultoree che dialogano con quelle della collezione del museo o animano il Padiglione dell'Uccelliera e il Giardino della Meridiana. Opere, incentrate sui temi della metamorfosi, della memoria e sull'espressione di stati emotivi e psicologici. Lo spiega la curatrice Cloé Perrone: «La memoria è sicuramente molto importante nella pratica artistica di Louise Bourgeois. Che nasce a Parigi nel 1911,  e muore a New York nel 2010, quindi un'artista francoamericana. Lei recupera molti elementi della sua infanzia e della sua storia personale e li trasferisce all'interno delle sue opere».
Negli anni 60 Bourgeois, dopo un periodo di intensa psicoanalisi, inizia a lavorare con forme biomorfe. Nel '67 venne per la prima volta in Italia, dove ha realizzato molte opere, soprattutto a Carrara, utilizzando marmo e bronzo. Alla Galleria Borghese sono presenti due grandi Cells realizzate dagli anni 90. Strutture autonome, simili a stanze, composte da vari elementi e oggetti conservati nel corso della sua vita. Nelle sale del museo le sculture di Bourgeois dialogano con alcune statue di Bernini. Le teste di stoffa della sala degli imperatori spiccano tra i busti di Cesari e uomini illustri. Mentre all'esterno troviamo le Welcoming Hands e soprattutto il grande Spider di bronzo, simbolo dell'essenza protettiva e resiliente della madre di Bourgeois.

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