Video News - Dissesto idrogeologico, risorse erose dall'emergenza

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00:00Emergenza fondi nel Bresciano sul fronte del dissesto idrogeologico. Emergenza perché
00:06invece di impiegarle per fare prevenzione, le risorse a disposizione vengono in gran
00:10parte usate per riparare i danni che con continuità sono causati da frane alluvioni. Basti pensare
00:16che dal 2000 ad oggi nel Bresciano si sono registrate 5744 frane con in testa Val Camonica
00:22e Val Sabbia coinvolgendo 751 chilometri quadrati di territorio. Le aree in dissesto idrogeologico
00:29sono oltre 31.000 e la provincia nel suo piano di emergenza della protezione civile
00:33ha mappato circa 150 zone rosse. A questo si aggiunge un altro fronte. L'Agenzia regionale
00:39per la protezione dell'ambiente effettua otto monitoraggi speciali in altrettante zone
00:43per tracciare i movimenti. Si tratta di Pala, Sonico, Idro, Paisco, Val Vedetta, Ajanico,
00:49Roncaglia, Pian Camuno, Valle di Saviore, Grumello a Paisco, Loveino e Zinvila a Sellero.
00:54Il dato emblematico è che la mappatura del broletto, quella del piano emergenza, risale
00:58al 2007 e a distanza di 17 anni è ancora attuale, segno che dal punto di vista della
01:03cura i passi in avanti compiuti in questi 20 anni sono irrisori rispetto al ritmo in
01:07cui avanzano le conseguenze della crisi climatica e soprattutto rispetto alle risorse economiche
01:13investite. Secondo le stime della Corte dei Conti e dell'ISPRA, per salvare l'Italia da
01:18frane alluvioni servirebbero oltre 26 miliardi di euro, ma i governi susseguiti sia Palazzo
01:24e Pugligi dal 1999 ne hanno investiti soltanto 6,59. Nello stesso periodo però, stando all'Istituto
01:31di ricerca per la protezione idrogeologica, in Italia si sono registrate frane, smottamenti
01:37e inondazioni in tutte le regioni. Per quanto riguarda la Lombardia, Brescia è la provincia
01:42più colpita dopo Sondrio.

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