Prandini: "Emergenza idrica? Danni per 4 miliardi, serve piano strategico"

  • mese scorso
Roma, 06 agosto 2024
"Già l'anno scorso per l'eccessiva piovosità che aveva colpito soprattutto l'Emilia c'erano stati 6 miliardi di euro di danni. Quest'anno, solo in Sicilia e Puglia per la siccità contiamo fino a 4 miliardi di danni. Serve un piano di carattere strategico. Bacini di accumulo, desalinizzazione dell'acqua, manutenzione dei bacini esistenti e delle condutture. In alcuni punti del Paese perdiamo l'80% dell'acqua. Serve un'azione tempestiva, perché rischiamo di perdere un primato legato alla qualità dei nostri prodotti" lo ha detto il presidente della Coldiretti, a margine della conferenza a Palazzo Chigi in cui i ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin hanno presentato il commissario per l'emergenza granchio blu.

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00:00L'anno scorso, purtroppo, invece per l'eccessiva piovosità che aveva colpito in modo particolare alcune regioni, fra queste l'Emilia Romagna, il danno era di 6 miliardi e mezzo di Euro,
00:11quest'anno solo in due regioni, Sicilia e Puglia, il danno monta e ha già superato i 4 miliardi di Euro.
00:17Il problema non riguarda solo la Sicilia e la Puglia, ma è molto più diffuso rispetto a quello che è l'immaginario,
00:23oggi in termini di conoscenza nei confronti della collettività ma delle stesse istituzioni.
00:28Come bisogna muoversi con un piano di carattere strategico? La realizzazione di bacini di accumulo, la possibilità di desalinizzare l'acqua,
00:37terzo elemento la manutenzione per quanto riguarda i bacini esistenti, in tanti casi noi tratteniamo solo il 30% dell'acqua stoccabile,
00:47proprio perché le manutenzioni non vengono fatte da decenni. Ultimo elemento, non per importanza, lo voglio sottolineare,
00:55è anche il tema delle condutture, in alcune parti del nostro Paese arriviamo a perdere fino all'80% dell'acqua trasportata,
01:03noi riteniamo che nel 2024 questo non sia più tollerabile e quindi serve un'azione di conoscenza ma tempestiva,
01:11perché diversamente di anno in anno noi rischiamo di perdere un primato che è legato alla qualità dei nostri prodotti,
01:18alla capacità produttiva di queste regioni, ma soprattutto di dare continuità alla vita dei nostri imprenditori nelle filiere agricole,
01:25oltre che perdere biodiversità e distintività, perché poi quando tu non riesci a coltivare non riesci nemmeno a preservare ciò che ti caratterizza
01:33e ciò che ti viene riconosciuto sui mercati a livello globale.

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