Omicidio Verzeni, il procuratore: «Sharon nel posto sbagliato al momento sbagliato»

  • mese scorso
Il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, in conferenza stampa dopo il fermo dell'omicida, reo confesso, della giovane barista di Terno d'Isola: «Prima l'uomo ha minacciato due ragazzini: li invito a presentarsi in una caserma dei carabinieri per raccontare l'accaduto. Tra Sharon e il suo assassino non c'era nessun tipo di rapporto, e non esiste un movente».

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Transcript
00:00Il signore Bicicletta è stato identificato e nel corso della nottata ha poi reso
00:07prime spontanee dichiarazioni e poi in sede di interrogatorio con l'assistenza
00:15ovviamente del difensore ha reso piena confessione. Sono stati recuperati
00:23pochi minuti fa, sia gli abiti che lui indossava e che si sono ricavati
00:32dalla visione delle telecamere della serata dell'omicidio, sia dei coltelli
00:40uno in particolare che è già nella disponibilità del RIS e che riteniamo
00:46sia il coltello utilizzato per uccidere la signora Sharon. Il presunto autore è
00:54stato sottoposto a fermo e indiziato di diritto di uccidio premeditato. Prima del
01:02fatto, prima di attingere la signora Verzeni lui avrebbe individuato prima un
01:12soggetto verso il quale però non sembra che abbia rivolto minacce e poi
01:18due ragazzini presenti sulla strada ai quali avrebbe puntato a distanza, mi
01:27sembra, il coltello minacciandoli. Noi invitiamo questi ragazzini poi ad
01:33esistito nei loro confronti e poi si è imbattuto nella signora Verzeni che come
01:41dire si trovava in me per lei nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.
01:46Certamente non c'è stato alcun momento. I due soggetti, il presunto autore e la
01:53signora non si conoscevano.

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