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Venezia, 9 set. (askanews) - In chiusura dell'81esima Mostra del Cinema di Venezia arriva in concorso il documentario di Wang Bing, Youth: Homecoming, terzo capitolo di una trilogia che racconta le condizioni di lavoro degli operai dell'industria tessile cinese. I primi due capitoli della raccolta, Spring e Hard Times, sono stati proiettati rispettivamente al Festival di Cannes 2023 e a Locarno 2024.Nel 2014, Wang Bing ha iniziato a seguire alcuni dei 200.000 giovani operai migranti che si spostano dallo Yunnan a Zhili, nello Zhejiang. Le riprese sono proseguite fino a marzo 2019. Zhili, importante centro di produzione di abbigliamento da oltre 30 anni, si trova vicino a Shanghai. Il suo sviluppo è avvenuto negli anni '80, in concomitanza con le politiche di riforma e apertura economica della Cina. All'inizio non c'erano limiti agli orari di lavoro degli impiegti, non esistevano contratti tra datori di lavoro e dipendenti, e gli stipendi venivano pagati solo una volta ogni sei mesi. Nel 2011, una rivolta dei lavoratori ha portato all'introduzione di limiti all'orario lavorativo."La prima volta che sono stato a Zhili - racconta il regista - non conoscevo le condizioni di lavoro, e ho deciso che era un soggetto degno di un documentario. Inizialmente pensavo di montare un unico film, ma era troppo lungo, così l'ho suddiviso in tre capitoli."Se nei primi due episodi Wang Bing osserva lavoratori della stessa generazione, in Homecoming la prospettiva diventa più verticale e intergenerazionale: i lavoratori si riuniscono con i loro genitori e figli. Le loro vite riflettono quelle della maggior parte dei lavoratori migranti in Cina, che ogni anno tornano dai quattro angoli del paese nei loro villaggi natali per il Capodanno, trascorrono un breve periodo con le famiglie, e poi riprendono il lavoro. Questo ciclo si ripete anno dopo anno. La Cina non è un paese dove le persone possono muoversi liberamente e stabilirsi dove vogliono. Sebbene il governo promuova lo sviluppo economico e incoraggi la migrazione dalle aree rurali a quelle più sviluppate, il sistema hukou lascia centinaia di milioni di lavoratori migranti senza accesso all'assistenza medica gratuita, alle pensioni o ai sussidi sociali."In questi anni passati con gli operai - riflette Wang Bing - mi sono reso conto di quanto siano dure le loro condizioni di lavoro, ma allo stesso tempo di quanta speranza ripongano nel futuro. Certo, ci sono molte differenze rispetto a 30 o 40 anni fa, ma il progresso riguarda per lo più piccole comodità quotidiane e i trasporti pubblici. Le condizioni di vita e lavoro, però, non sono cambiate molto. Gli operai possono beneficiare solo di maggiori beni di consumo e dei piccoli piaceri che ne derivano."Mentre la Cina sembra lontana, tra aprile e giugno, due scandali hanno travolto i brand Armani e Dior, accusati di sfruttamento e sospetto caporalato. "Ho sentito parlare di situazioni simili anche qui in Occidente - commenta Wang Bing - ma non posso commentare, non avendo vissuto queste realtà come ho fatto in Cina. Posso dire però che indipendentemente dal luogo in cui vivono, queste persone conducono vite pesanti e difficili. In questo mondo, alcuni sono estremamente fortunati, mentre altri sono profondamente sfortunati."Servizio di Federica Polidoro

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00:00In chiusura dell'ottantunesima mostra del cinema di Venezia arriva in concorso il documentario di Wang Bing,
00:06Youth Homecoming, terzo capitolo di una trilogia che racconta le condizioni di lavoro degli operai dell'industria tessile cinese.
00:14I primi due capitoli della raccolta, Spring e Our Times, sono stati proiettati rispettivamente al Festival di Cannes 2023 e Locarno 2024.
00:24Nel 2014 Wang Bing ha iniziato a seguire alcuni dei 200.000 giovani operai migranti che si spostano dallo Yunnan a Zhili, nello Xinjiang.
00:33Le riprese sono proseguite fino a marzo 2019.
00:36Zhili, importante centro di produzione di abbigliamento da oltre 30 anni, si trova vicino a Shanghai.
00:43Il suo sviluppo è avvenuto negli anni Ottanta, in concomitanza con le politiche di riforma e apertura economica della Cina.
00:49All'inizio non c'erano limiti agli orari di lavoro degli impiegati, non esistevano contratti tra datori di lavoro e dipendenti
00:56e gli stipendi venivano pagati solo una volta ogni sei mesi.
01:00Nel 2011 una rivolta dei lavoratori ha portato all'introduzione di limiti all'orario lavorativo.
01:05La prima volta che sono stato a Zhili, racconta il regista, non conoscevo le condizioni di lavoro e ho deciso che era un soggetto degno di un documentario.
01:14Inizialmente pensavo di montare un unico film, ma era troppo lungo, così l'ho suddiviso in tre capitoli.
01:20Se nei primi due episodi Wang Bing osserva lavoratori della stessa generazione, in Homecoming la prospettiva diventa più verticale e intergenerazionale.
01:29I lavoratori si riuniscono con i loro genitori e i figli.
01:32Le loro vite riflettono quelle della maggior parte dei lavoratori migranti in Cina,
01:37che ogni anno tornano dai quattro angoli del paese nei loro villaggi natali per il Capodanno,
01:42trascorrono un breve periodo con le famiglie e poi riprendono il lavoro.
01:46La Cina non è un paese dove le persone possono muoversi liberamente e stabilirsi dove vogliono.
01:51Sebbene il governo promuova lo sviluppo economico e incoraggi la migrazione dalle aree rurali a quelle più sviluppate,
01:57il sistema Oku lascia centinaia di milioni di lavoratori migranti senza accesso all'assistenza medica gratuita, alle pensioni o ai sussidi sociali.
02:07In questi anni passati con gli operai, riflette Wang Bing,
02:13mi sono reso conto di quanto siano dure le loro condizioni di lavoro, ma allo stesso tempo di quanta speranza ripongano nel futuro.
02:20Certo, ci sono molte differenze rispetto a 30 o 40 anni fa,
02:23ma il progresso riguarda per lo più piccole comodità quotidiane e i trasporti pubblici.
02:28Le condizioni di vita e lavoro non sono cambiate molto.
02:32Gli operai possono beneficiare solo di maggiori beni di consumo e dei piccoli piaceri che ne derivano.
02:37Mentre la Cina sembra lontana, tra aprile e giugno due scandali hanno travolto e brand Armani e Dior accusati di sfruttamento e sospetto caporalato.
02:45Ho sentito parlare di situazioni simili anche qui in occidente, commenta Wang Bing,
02:51ma non mi posso pronunciare, non avendo vissuto queste realtà come ho fatto in Cina.
02:56Posso dire però che, indipendentemente dal luogo in cui vivono, queste persone conducono vite pesanti e difficili.
03:02In questo mondo alcuni sono estremamente fortunati, mentre altri sono profondamente sfortunati.

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