Firenze, 10 set. (askanews) - La Regione Toscana ha presentato ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge Schillaci sulle liste d'attesa. Lo ha spiegato il presidente della Regione, Eugenio Giani, nel corso di una conferenza stampa. Secondo Giani, la legge viola il principio costituzionale per il quale l'amministrazione della sanità fa capo alle Regioni, mentre la legge contiene misure che vanno in direzione opposta, a partire dalla possibilità per il Ministero di inviare ispettori in grado di sanzionare i direttori delle Asl "per scelte che - ha detto Giani- entrano nel merito della governance sanitaria"."Sulle liste d'attesa - ha proseguito Giani - dobbiamo davvero fare qualcosa di forte e serio, e quindi abbiamo bisogno di risorse per pagare gli straordinari ai medici, per poterne prevedere le assunzioni e la possibilità di veder scorrere le liste d'attesa. C'è un decreto fatto tre giorni prima delle elezioni in cui di risorse ce n'è zero ma invece c'è la voglia attraverso autorità che vengono da Roma, dal ministero, di entrare direttamente nella capacità sanzionatori dei direttori delle Asl. Si parla di autonomia e poi si centralizza anche il rapporto con il singolo territorio, ma in una funzione negativa, quella della sanzione. È assolutamente un'impostazione centralistica da condannare e per questo abbiamo voluto con il ricorso alla Corte costituzionale sollevare l'attenzione su un atteggiamento centralistico sul piano della sanità da parte del governo", ha concluso Giani.
Categoria
🗞
NovitàTrascrizione
00:00Qualcosa di forte e di serio è le risorse di cui abbiamo bisogno per poter pagare lo Straordinario Medici, per poterne prevedere l'assunzione e quindi la possibilità di far scorrere le liste d'attesa, non quello di un decreto fatto tre giorni prima delle elezioni in cui di risorse ce n'è zero,
00:20ma invece vi è la voglia attraverso autorità che vengono da Roma, dal Ministero, di entrare direttamente nella capacità sanzionatoria dei direttori delle Asie.
00:32Si parla di autonomia e poi si centralizza anche il rapporto con il singolo territorio ma in una funzione negativa, quella della sanzione.
00:41È assolutamente un'impostazione centralistica da condannare e per questo abbiamo voluto con il ricorso alla Corte Costituzionale sollevare l'attenzione su un atteggiamento centralistico sul piano della sanità da parte del Governo.