Blu Notte - Il Professor Roberto Klinger

  • mese scorso
Il professor Roberto Klinger, noto diabetologo e medico sociale della "Grande Inter", fu ucciso con tre colpi di pistola nel febbraio del 1992. A trent'anni del delitto, non è ancora nota l'identità del killer.

Category

📺
TV
Trascrizione
00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:30Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
01:17Ci sono alcuni casi nella cronaca
01:19che restano particolarmente impressi nella memoria della gente
01:22e per tanti motivi.
01:24Per la personalità della vittima,
01:26per la brutalità dell'omicidio,
01:29a volte per come si sono svolti i fatti,
01:31per come la realtà è riuscita a combinarli
01:34come se fossero veramente i capitoli di un romanzo giallo.
01:37Il caso che raccontiamo questa sera è uno di questi.
01:40Potrebbe essere un romanzo di Errol Stanley Garner,
01:43un giallo di Perry Mason,
01:45pronto a riservarci una serie di colpi di scena,
01:48tra cui soprattutto l'ultimo, davvero inspiegabile ed agghiacciante.
01:51Però attenzione, perché questo non è un romanzo giallo.
01:55Questo è realtà.
01:57E per quanto misterioso e inquietante sia, è un fatto vero,
02:00nel quale un uomo, un bravo uomo, un dottore, è morto.
02:03A Viena Milano, in Via Ludovico Muratori.
02:06È il 18 febbraio 1992.
02:17Via Ludovico Muratori è una tranquilla via del centro di Milano,
02:20vicino a Porta Romana.
02:22Una via residenziale, ancora più tranquilla alle 7 del mattino,
02:26soprattutto 6 febbraio,
02:28ed è una mattinata fredda e grigia come quel martedì 18.
02:34I milanesi che abitano da quelle parti sono fuori per portare a spasso il cane,
02:38come fa un signore appena uscito da un palazzo al numero 29,
02:42o come fa una studentessa universitaria che abita lì vicino.
02:48Oppure vanno a scuola,
02:50come fanno due studenti all'angolo di Via Muratori con Via Friuli.
02:59O a lavorare, come fa lo stesso signore che abita al numero 29
03:03e che si sta dirigendo verso la sua macchina parcheggiata sul marciapiede,
03:07dopo aver riportato il cane a casa.
03:11O come due donne che fanno le pulizie negli uffici di un palazzo sulla strada
03:15e che, probabilmente, sono lì già da un pezzo,
03:18come capita in una normale mattinata di lavoro come quella.
03:23Invece no, non è una mattina normale, non è come tutte le altre.
03:30Perché all'improvviso, attorno alle 7.30,
03:33le due donne che stanno lavorando nell'ufficio sentono tre esplosioni.
03:40Tre detonazioni forti, distinte, che vengono dalla strada, da Via Muratori.
03:45Una si affaccia alla finestra dell'ufficio
03:47e sotto vede qualcosa che cambia completamente l'atmosfera
03:50di quella tranquilla mattina di lavoro.
03:55Giù c'è una macchina parcheggiata sul marciapiede,
03:58una piccola Fiat Panda con uno sportello aperto.
04:02Dallo sportello esce la gamba di un uomo riverso sui sedili anteriori.
04:06Ecco che cos'erano quelle tre detonazioni sentite prima.
04:09Hanno sparato in Via Muratori e hanno sparato a quell'uomo nella macchina.
04:13Quello che abitava al numero 29 e che stava andando a lavorare
04:17dopo aver riportato a casa il cane.
04:21La macchina si è spaventata,
04:23ma non si è riuscita a rinforzare la macchina.
04:27Sul posto arriva immediatamente una volante della polizia,
04:30seguita dagli operatori della polizia scientifica
04:33e dagli agenti della squadra mobile di Milano,
04:35comandata dal dottor Filippo Ninni.
04:39Sul marciapiede di Via Muratori, davanti al numero civico 41,
04:42c'è un'auto, una Fiat Panda.
04:44Dentro la macchina c'è un uomo, seduto al posto di guida,
04:47con una macchina e un sportello aperto.
04:50La macchina si è spaventata,
04:52ma non si è riuscita a rinforzare la macchina.
04:56Dentro la macchina c'è un uomo, seduto al posto di guida,
04:59ma riverso su un fianco,
05:01con la testa appoggiata al sedile del passeggero
05:03e una gamba fuori dallo sportello aperto.
05:13Su di lui, all'altezza della pancia,
05:15ci sono ancora le chiavi di avviamento,
05:17che probabilmente aveva in mano al momento di essere colpito.
05:26L'uomo ha la testa in faccia,
05:28con tre proiettili calibro 7,65,
05:30i cui bossoli vengono trovati all'interno della macchina.
05:34Sempre nell'auto ci sono dei fogli che si sono macchiati di sangue.
05:38Sono le bozze di un libro, manuale di diabetologia.
05:41Perché è un medico, l'uomo ucciso nella macchina.
05:44E un medico famoso.
05:45È il professor Roberto Klinger.
05:48Quando viene ucciso, il professor Klinger ha 68 anni
05:51ed è responsabile del centro di diabetologia e di check-up
05:55dell'Università Medica San Pio X.
05:57È un medico molto conosciuto, ma non solo.
05:59È un medico molto amato e molto stimato.
06:02Austriaco di origine, ma milanese da quattro generazioni,
06:05come dice lui stesso, è molto legato alla sua città.
06:09Per esempio, è il medico di una grande squadra di Milano,
06:12è il medico dell'Inter, della grande Inter di Moratti
06:15e di giocatori come Facchetti, Corso o Mazzola.
06:18È proprio uno di questi a ricordarcelo.
06:20Luis Suarez, intervistato per noi da Lorenzo Viganò.
06:23Ci voleva spiegare ad ognuno il perché faceva certe cose.
06:27Allora si è creato un rapporto molto amichevole,
06:31molto bello, anche perché il dottor Klinger è una persona
06:35molto affabile, molto gentile, molto precisa,
06:39molto professionale.
06:41E ha ottenuto, penso, buoni risultati,
06:44perché penso che l'abbiamo seguito tutti molto volentieri.
06:48Il professor Klinger non è soltanto il medico dell'Inter
06:51e poi anche della squadra di basket del Clercantoux.
06:54È un endocrinologo di fama internazionale,
06:56un docente universitario che firma le pagine mediche del giornale
07:00e che viene intervistato spesso in televisione,
07:02in programmi come Check Up.
07:04È un medico con uno studio molto noto,
07:06frequentato dall'alta borghesia milanese e non solo da quella.
07:10C'è un suo collega che lo conosce molto bene,
07:12il professor Paolo Max Vita,
07:14che finirà proprio quel manuale di diabetologia
07:17interrotto quel martedì mattina.
07:19Con lui abbiamo chiesto di raccontarci ancora qualcosa
07:22sul professor Klinger.
07:23Chi l'ha conosciuto veramente bene in profondità
07:27era una persona a dir poco deliziosa,
07:30dotata di alcune caratteristiche
07:34al di là dell'umanità, della bontà, della generosità, eccetera, particolari.
07:39Era un uomo di grande ironia, di grande sensibilità,
07:43tant'è che si definiva un artista prestato alla medicina
07:48e dotato di quel senso di autoironia
07:51che oggi in personaggi di un certo carisma
07:54è molto difficile riscontrare.
07:56Era un amante della pittura, gli piaceva dipingere?
08:00Lui quando poteva si chiudeva nel suo studio
08:04e si dedicava anche alla ricerca in campo pittoreco,
08:08cioè batterie nuove, tecniche nuove, via discorrendo.
08:12I suoi quadri erano dei parti difficili
08:15ma di grande impatto.
08:18Un uomo affabile, gentile, generoso,
08:21sempre disponibile con tutti.
08:23Un uomo di grande ironia e cultura,
08:25sensibile, un artista.
08:27Sono un pittore che fa il medico, diceva sempre.
08:29Un uomo per bene.
08:31Al suo funerale, che si tiene il 22 febbraio,
08:34partecipa una folla di più di 1500 persone,
08:37commosse e incredule.
08:39Chi poteva voler uccidere un uomo così?
08:42E perché?
08:43Qualcuno lo ha atteso in quella fredda mattina,
08:45ha aspettato che entrasse in macchina per mettere in moto
08:48e gli ha sparato tre colpi di pistola.
08:55Le indagini non sono facili.
08:57Ce le racconta uno dei protagonisti di questo giallo,
09:00il dottor Filippo Ninni,
09:02che allora dirigeva la squadra mobile
09:04e che adesso dirige la polizia postale di Milano,
09:06uno dei reparti più attivi e moderni
09:08nella lotta contro il crimine informatico e la pedofilia.
09:11Le prime impressioni furono di qualcosa
09:14che si presentava di estremamente arduo da risolvere.
09:18Infatti il personale intervenuto sul posto,
09:21la prima difficoltà che incontrò fu quella di reperire testimoni,
09:25persone che avessero assistito a questo omicidio.
09:30Una sola testimonianza ci fu di una ragazza
09:33che a quell'ora, all'ora dell'omicidio,
09:36così come il professor Klinger,
09:38era scesa dalla propria abitazione
09:40con il proprio cane
09:42per portarlo a fare i suoi bisogni nei giardinetti.
09:47Sia la testimonianza di questa ragazza,
09:49sia la testimonianza di un'altra persona
09:52individuata successivamente che ugualmente
09:54ha sentito gli spari e si trovava
09:56praticamente nella stessa posizione della ragazza,
09:59dicono di aver sentito gli spari,
10:02di essersi voltati verso il luogo da cui provenivano gli spari
10:06e di aver visto una persona di spalle
10:08che si allontanava velocemente
10:10dal luogo da cui provenivano gli spari.
10:13Però nessuno, né lo studente né la ragazza,
10:17hanno visto materialmente questa persona
10:19sparare nei confronti dell'autovettura del Klinger.
10:23C'è un testimone, lo abbiamo sentito.
10:25È quella studentessa universitaria che portava a spasso il cane.
10:29Stava camminando lungo via Friuli
10:31e si era appena fermata per attraversare la strada
10:33quando aveva sentito tre spari.
10:39Aveva girato la testa istintivamente
10:41e aveva visto un uomo sbucare da dietro all'aiuola
10:44che sta all'angolo di via Muratori,
10:46accanto alla macchina del professor Klinger.
10:49Un uomo di spalle, alto circa 1,75,
10:53con i capelli scuri e ricci
10:55e un giubbotto marrone o verde scuro.
10:58Lo aveva visto bene
10:59e poi era rimasta per un po' a seguirlo con lo sguardo.
11:02Chi è quell'uomo?
11:04È lui l'uomo che ha sparato al professore.
11:06E perché?
11:07Per rapina.
11:17È una delle prime ipotesi
11:18che vengono formulate dalla squadra mobile.
11:21In quella zona c'erano state rapine e scippi
11:24compiute da tossicodipendenti e balordi,
11:26ma è una pista che viene scartata quasi subito.
11:29La dinamica dell'omicidio è troppo precisa
11:31per essere una rapina andata male,
11:33non con una persona come il professor Klinger
11:36che mai avrebbe reagito.
11:38Anzi, portava addirittura due portafogli,
11:40uno dei quali pronto per essere consegnato
11:42ad un eventuale brutto incontro.
11:44No, non è una rapina andata male,
11:46è qualcos'altro.
11:47Che cosa?
11:49Un delitto passionale.
11:52No, il professor Klinger è felicemente sposato,
11:55ha tre figli e conduce una vita perfettamente normale,
11:58priva di qualunque lato oscuro.
12:00La polizia indaga a fondo sul professore,
12:03sulla sua famiglia e sulle sue amicizie,
12:05ma non trova assolutamente nulla.
12:08Un delitto politico, allora.
12:12Due giorni dopo,
12:13arriva a L'Ansa di Genova
12:14e al Corriere della Sera di Milano
12:16una rivendicazione politica.
12:18A farla è una sigla piuttosto nota,
12:20la Falange Armata.
12:23La Falange Armata
12:24definisce l'omicidio del professor Klinger
12:26un'esecuzione
12:27e dice di averlo fatto
12:29per colpire le sue attività pubbliche e politiche.
12:32Il giornalista del Corriere della Sera
12:34dice di averlo fatto
12:35per colpire le nuvole.
12:36Quali attività?
12:37Non ci sono queste attività.
12:39La rivendicazione, infatti, è falsa.
12:41La Falange Armata
12:42è una sigla che ha rivendicato quasi tutti
12:44gli omicidi commessi in Italia,
12:46compresi quelli compiuti a Bologna dalla Uno Bianca.
12:49Nel comunicato
12:50confonde Achille Serra,
12:52il dirigente della Criminal Pol di Milano,
12:54con Michele Serra, lo scrittore.
12:56No, la politica non c'entra.
12:58E allora?
12:59La vendetta di un paziente.
13:05Uno squilibrato, naturalmente.
13:07Il professor Klinger, lo abbiamo visto,
13:09è un ottimo medico.
13:10Ma c'è sempre,
13:11per chi fa una professione come la sua,
13:13il rischio di essere considerati responsabili dell'inevitabile.
13:16Di diventare,
13:17per chi ha sofferto per sé stesso
13:19o per la morte di un congiunto,
13:20un capo espiatorio.
13:21Può essere.
13:22È un'ipotesi
13:23sulla quale gli investigatori puntano molto.
13:25Ma chi potrebbe essere quest'uomo?
13:27A un certo punto nell'inchiesta
13:29entra un sospettato, un medico.
13:31Come arrivate
13:33a sospettare di lui?
13:35Sì, ci fu
13:37una svolta nelle indagini
13:39che ci fecero orientare
13:41verso questa pista dopo
13:43poco più di un mese dall'omicidio.
13:45Quando un professore
13:47dello stesso ospedale presso cui
13:49prestava la sua opera,
13:51il professor Klinger,
13:53ci informò,
13:55questo di rientro da un periodo di ferie,
13:57era stato all'estero,
13:59ci informò di avere
14:01forti sospetti su un personaggio
14:03che era stato ricoverato
14:05nella loro clinica
14:07e che aveva
14:09fatto causa
14:11alla clinica presso cui
14:13era stato ricoverato,
14:15chiedendo un risarcimento
14:17di 3 miliardi di lire.
14:19Quest'uomo si chiama Alessandro Luca Pieretti
14:21ed è un medico anche lui.
14:23È un medico noto,
14:25con 7 specializzazioni in medicina,
14:27attestati internazionali
14:29e potrebbe dedicarsi anche in legge.
14:31Il dottor Pieretti era stato ricoverato
14:33nella clinica San Pio X,
14:35quella in cui lavorava anche il professor Klinger.
14:37Sosteneva di essere stato curato male,
14:39di essere stato dimesso troppo presto
14:41e di avere sviluppato per questo
14:43un disturbo gastrico
14:45per il quale aveva citato la clinica
14:47per 3 miliardi di danni.
14:49A suo favore, aveva chiamato
14:51a testimoniare proprio il professor Klinger.
14:53Ora,
14:55secondo il sostituto procuratore Gittardi
14:57che coordina le indagini,
14:59il dottor Pieretti sa che Klinger
15:01non ha intenzione di testimoniare a suo favore
15:03e per questo sviluppa
15:05nei suoi confronti un risentimento tale
15:07da desiderare di ucciderlo.
15:09Una testimonianza contraria?
15:11È un movente sufficiente?
15:13Basta per uccidere un uomo?
15:15Secondo il magistrato, sì.
15:17Per uno come lui, sì.
15:19Perché il dottor Pieretti, dice,
15:21è un tipo molto particolare.
15:23È un uomo alto 1,90,
15:25a modi bruschi.
15:27Qualcuno dice addirittura violenti
15:29e si arrabbia facilmente con chi lo contraddice.
15:31Vive con la madre,
15:33vicino a Milano, in una casa blindata.
15:35Una volta era piena d'armi,
15:37anche se tutte regolarmente denunciate
15:39e vendute per ordine della magistratura
15:41molto tempo prima che avvenisse il delitto.
15:43Una volta
15:45andava all'ospedale armato il dottor Pieretti
15:47con due pistole infilate nella cintura,
15:49sotto al camice.
15:51Ad un certo punto,
15:53la medizia collegiale dell'ospedale in cui lavora,
15:55il Centro Traumatologico-Ortopedico,
15:57lo ritiene affetto di disturbi
15:59multipli della personalità
16:01e lo sposta dall'incarico di vice primario
16:03a quello di responsabile della biblioteca medica.
16:05Poco prima che avvenga il delitto,
16:07il dottor Pieretti
16:09telefona spesso al professor Klinger,
16:11che non vuole rispondere al telefono.
16:13Allora gli lascia una lettera
16:15in cui lo invita a testimoniare in suo favore
16:17e gli ricorda che lui sarà presente
16:19a sentirlo.
16:21Il dottor Pieretti nega, nega tutto.
16:23Non è stato lui ad uccidere il professor Klinger,
16:25non sapeva neppure dove abitasse,
16:27tanto che quando si è recato a casa sua
16:29per fare le condoglianze alla famiglia,
16:31si è fatto accompagnare da un amico
16:33e hanno consultato ripetutamente la cartina
16:35per sapere dove si trovasse
16:37via Ludovico Muratori.
16:39Non solo, per quella mattina
16:41un alibi ha timbrato il cartellino
16:43del Centro Traumatologico alle 6.57
16:45e il professore
16:47è stato ucciso alle 7.25 circa.
16:49Il sostituto procuratore
16:51e la squadra mobile non sono convinti.
16:53L'atteggiamento del dottor Pieretti
16:55è sospetto.
16:57Secondo loro,
16:59quando va a casa del professor Klinger,
17:01guarda la cartina con tanta insistenza
17:03da far pensare ad un espediente
17:05per avvalorare la sua dichiarazione
17:07di non conoscere la strada.
17:09E poi è sospetto il fatto che
17:11quando vanno al Centro Traumatologico,
17:13lui gli mostra immediatamente il cartellino
17:15prima ancora che gli contestino qualcosa.
17:17Il cartellino timbrato un'ora prima
17:19del normale ingresso d'ufficio.
17:21Cosa che di solito non faceva.
17:23E poi il suo alibi non regge.
17:25Gli agenti della mobile
17:27percorrono quella che ritengono
17:29la strada più breve tra il Centro Traumatologico
17:31e via Muratori.
17:33Partono alle 7.02, fanno via Le Sarca,
17:35via Arve, poi a sinistra
17:37in via Ximenex,
17:39via Le Marche,
17:41Largo Marinai d'Italia
17:43e poi via Friuli e via Muratori.
17:47Tutto a una media dei 50,
17:49rispettando i semafori.
17:51Arrivano sul luogo alle 7.19.
17:57In tempo per sparare al professor Klinger.
17:59Ma non basta.
18:01C'è anche qualcos'altro.
18:03C'è un testimone.
18:05C'è un ragazzo che lavora al reparto macelleria
18:07di un supermercato di via Muratori
18:09che dice di aver visto un uomo.
18:11Un uomo alto e grosso.
18:13Lo ha visto più volte.
18:15La casa del professor Klinger.
18:17Fermo ad osservare.
18:19E poi lo ha anche incrociato
18:21la mattina del delitto per ben due volte.
18:29La polizia
18:31mostra al ragazzo alcune foto
18:33e in una di queste il ragazzo riconosce
18:35che l'uomo alto e grosso è il dottor Pieretti.
18:37A questo punto
18:39il dottor Pieretti è nei guai
18:41e come giusto corre e rivolgesi ad un legale.
18:43Un avvocato molto noto
18:45che già si è occupato con successo
18:47di gialli della cronaca come questo.
18:49È proprio lui a raccontarcelo.
18:51L'avvocato Armando Cillario
18:53intervistato assieme al suo assistente
18:55l'avvocato Andrea Gianelli.
18:57Avvocato Cillario, come entra lei nel caso Klinger?
18:59Entro quando
19:01il dottor Pieretti
19:03venne nel mio ufficio disperato
19:05traferato dicendo
19:07sto per essere arrestato
19:09per l'omicidio Klinger.
19:11Il dottor Pieretti
19:13è stato indagato
19:15per l'amicatura
19:17dalla Procura della Repubblica.
19:19Il dottor Paparella Gip
19:21l'aveva negato
19:23ma c'era l'appello
19:25fissato dopo pochi giorni
19:27al Tribunale della Libertà
19:29che accorse l'appello
19:31del pubblico ministero.
19:33Non avevamo avuto tempo di preparare
19:35ma immediatamente ci siamo messi
19:37da perimeso
19:39perché erano state disattese
19:41completamente. Qui abbiamo trovato
19:43tre testi che non erano
19:45mai stati sentiti.
19:47Io e il dottor Gianelli
19:49siamo andati sul posto
19:51e abbiamo visto che da queste
19:53località, qui
19:55è la macchina
19:57dove il povero professore fu ucciso
19:59l'assassino uscì
20:01nascosto dietro
20:03quest'aiola
20:05alberata molto alta
20:07lo nascondeva
20:09l'uccise mentre entrava in macchina
20:11e poi scappò per questa via.
20:13C'erano tre testi
20:15uno
20:17una studentessa universitaria
20:19con un cane su quest'angolo
20:21altri due studenti universitari
20:23su quest'angolo.
20:25Tutti e tre li ho interpellati
20:27e hanno confermato che
20:29l'assassino era un giovane
20:31che scappò a tutta velocità
20:33e il dottor Pieretti aveva
20:35avuto un'operazione al piede
20:37l'altezza, l'età
20:39sarebbe stato immediatamente
20:41riconosciuto. Ricordate
20:43quella ragazza con il cane
20:45e quegli studenti che andavano a scuola
20:47in quella tranquilla mattinata milanese?
20:59Hanno visto una persona scappare
21:01e quella persona certamente
21:03il dottor Pieretti, più anziano
21:05più grosso e zoppicante da una gamba.
21:07Anche l'alibi, smontato
21:09dal percorso compiuto dalla squadra mobile
21:11viene riesaminato.
21:13Il dottor Pieretti cambia versione.
21:15Quella mattina
21:17è entrato al centro traumatologico alle 6.57
21:19ma ne è uscito subito dopo.
21:21È andato a casa sua
21:23fuori Milano, a lavarsi
21:25poi è andato a prendere la fidanzata
21:27e la madre di lei per accompagnarle
21:29a fare una commissione.
21:31Sono le 8 quando è incontrato le due donne
21:33e queste confermano.
21:35In questa nuova situazione
21:37il tempo a disposizione sarebbe stato sufficiente
21:39per compiere l'omicidio?
21:41Secondo la difesa, no.
21:43L'avvocato Cillario e l'avvocato Giannelli
21:45compiono una prova pratica.
21:47L'avvocato Cillario decise di rifare
21:49per quanto possibile il più fedelmente
21:51tutto il tragitto che il supposto
21:53assassino, nel caso il dottor Pieretti
21:55avrebbe dovuto compiere
21:57se avesse realmente commesso questo delitto.
21:59Partiamo dal luogo del delitto
22:01da Via Muratori
22:03e raggiungiamo per la via
22:05oggettivamente più breve
22:07l'abitazione del dottor Pieretti
22:09che era a Bresso.
22:11Nonostante la guida
22:13anche un po' vivace
22:15e la strada
22:17sicuramente più ridotta
22:19più breve, calcolammo
22:21con l'orologio alla mano
22:23che i tempi che erano stati prospettati
22:25dall'accusa non potevano combaciare.
22:27Erano 52 minuti
22:29rispetto ai 30
22:31pressa poco
22:33che venivano contestati al dottor Pieretti
22:35e questo devo dire
22:37fu un punto di partenza molto forte
22:39per le nostre indagini private.
22:41Secondo l'avvocato Cillario
22:43il riconoscimento compiuto dal ragazzo
22:45che lavora nella macelleria del supermercato
22:47non regge. Il ragazzo infatti
22:49non può aver osservato con sufficiente
22:51attenzione un uomo incrociato per la strada
22:53e il riconoscimento fotografico
22:55compiuto su una foto non del tutto recente
22:57può non essere certo.
22:59E anche il movente.
23:01Che interesse aveva il dottor Pieretti
23:03ad uccidere il professor Klinge
23:05che era un suo testimone a difesa?
23:07Se fosse stato certo che il professore
23:09avrebbe testimoniato contro
23:11gli sarebbe bastato ricusarlo, non certo ucciderlo.
23:13E poi
23:15l'avvocato Cillario ha un'altra ipotesi
23:17per spiegare l'omicidio del professore.
23:19Un'ipotesi che era già stata
23:21presa in considerazione dalla squadra mobile
23:23che però era arrivata ad altre conclusioni.
23:25Ecco, allora chi poteva avere
23:27interesse ad uccidere il dottor Klinge?
23:29A questo punto
23:31abbiamo sempre pensato
23:33a un'altra strada
23:35e lì mi venne veramente un'ispirazione
23:37notturna, in un momento
23:39di insonnia, mi venne in mente
23:41che una cameriera negli atti
23:43salutava sempre il professor
23:45come il professor Klinge
23:47o un'altra persona che c'era nella casa
23:49e andava poi in casa e diceva
23:51salutato il professor Klinge, ma dice
23:53si è andato via da tre ore.
23:55Su questa
23:57che non era mai stata poi
23:59indagata da nessuno, abbiamo fatto
24:01delle nostre indagini. Qui c'è
24:03stato un errore madonnale di persona
24:05era un'altra persona che
24:07doveva essere uccisa, era il Sosia
24:09che stava nella casa
24:11dello stesso
24:13professore. Questo Sosia
24:15aveva un figlio
24:17che si era schierato contro
24:19la mafia in Sicilia
24:21e quindi fu una vendetta a mio parere
24:23traversale. Questa è la verità
24:25del processo. Questo signore
24:27fu anche interrogato
24:29dai giornalisti
24:31e disse si io vivo terrorizzato
24:33ma l'avvocato Cilario
24:35si è detto questo, ha
24:37delle prove in mano.
24:39Praticamente non ne avevamo
24:41ma la sua rassomiglianza
24:43era più che notevole
24:45e anche per una persona
24:47che era stata qui
24:49vista da altri testi per parecchi
24:51giorni sempre in sorveglianza
24:53guardavano e osservavano
24:55sempre da questa posizione
24:57a distanza di 250 metri
24:59dalla casa, quindi sapevano
25:01era un agguato che si
25:03stava preparando, sapevano che la
25:05macchina veniva posteggiata qui, volevano
25:07sapere le ore precise in cui
25:09il professor Klinger, anzi l'altro
25:11il Sosia, se ne andava.
25:13Il caso divide in due Milano
25:15da una parte c'è il sostituto
25:17procuratore Gittardi, la squadra
25:19mobile e parte del mondo ospedaliero
25:21che ritiene il dottor Pieretti capace
25:23di tutto, anche di uccidere il professor
25:25Klinger, dall'altra
25:27ci sono altri medici, c'è l'avvocato
25:29Cilario e soprattutto c'è lui
25:31il dottor Pieretti che continua
25:33a proclamarsi innocente e scrive lettere
25:35a tutti, al capo della polizia
25:37al presidente della Repubblica, al Papa
25:39il sostituto procuratore
25:41Gittardi chiede l'arresto
25:43del dottor Pieretti, il giudice
25:45per le indagini preliminari respinge
25:47la richiesta perché a carico del
25:49dottor Pieretti dice non ci sono indizi
25:51sufficienti, allora
25:53il sostituto procuratore Gittardi
25:55ricorre al tribunale del riesame che
25:57dà ragione a lui, il dottor Pieretti
25:59va arrestato con l'accusa di omicidio
26:01volontario, l'avvocato Cilario
26:03ricorre in Cassazione
26:05e la Cassazione dà ragione a lui
26:07non esiste un indizio grave
26:09ma solo una ricostruzione congetturale
26:11di riscontri oggettivi
26:13quella della squadra mobile e del sostituto procuratore
26:15resta soltanto un'ipotesi
26:17è lo stesso sostituto procuratore
26:19a chiedere l'archiviazione
26:21dell'accusa nei confronti del dottor Pieretti
26:23che da questa vicenda esce
26:25definitivamente di scena
26:27il caso venne archiviato
26:29non vi erano al momento
26:31e tutt'oggi per quello
26:33che mi risulta non furono trovati
26:35ulteriori elementi che potessero
26:37indirizzarci
26:39da una parte o dall'altra
26:41caso chiuso
26:43almeno per il momento
26:45anche se c'è da pensare che il mistero
26:47della morte del professor Klinger
26:49sia rimasto nella memoria della procura di Milano
26:51e degli investigatori della squadra mobile
26:53che l'hanno seguito
26:55e che saranno certo in grado
26:57in presenza di un elemento nuovo
26:59di riaprirlo e di risolverlo
27:01perché il professor Klinger è stato ucciso
27:03da tre colpi di pistola
27:05e qualcuno che li ha sparati
27:07Allora, torniamo sul luogo del delitto
27:09andiamoci assieme ad Alessandro Riva
27:11e a Lorenzo Viganò
27:13e facciamo il punto della situazione
27:15Ecco Carlo, questa è Via Lodovico Murazzori
27:17e questa, numero 29
27:19è la casa dove abitava il dottor Klinger
27:21qua siamo in zona Porta Romana
27:23un po' fuori dalla cerchia dei Navigli
27:25in una zona che è un po' da vecchia Milano
27:27ci sono ancora laboratori
27:29officine, anche se poi ci sono molti palazzi
27:31nuovi del dopoguerra
27:33noi siamo venuti qua per vedere che cosa succede
27:35tra le 7 e le 7.25 del mattino
27:37cioè tra l'ora in cui il dottor Klinger esce di casa
27:39e l'ora in cui viene ucciso
27:41e siamo venuti un martedì mattina
27:43la notte prima lavano la strada
27:45per cui tutti gli abitanti
27:47mettono le macchine sul marciapiede
27:49e questo è quello che aveva proprio fatto il dottor Klinger
27:51l'aveva messa un poco più in là
27:53se vuoi ti facciamo vedere poi dove
27:55Ecco, vi facciamo proprio lo stesso percorso
27:57che fece quella mattina il dottor Klinger
27:59Allora, dopo aver portato a passeggiare il cane
28:01ed averlo riportato su a casa
28:03aveva il portone del numero 29 alle nostre spalle
28:05e si diresse verso la sua panda azzurra
28:07Ecco, quella che noi stiamo percorrendo
28:09è proprio la strada che ha percorso
28:11il Klinger quella mattina
28:13e c'erano anche a quella mattina
28:15come abbiamo detto, le macchine parcheggiate qui a destra
28:17e che probabilmente lo rendeva meno visibile
28:19dalla strada
28:21Ecco, questo è il punto in cui
28:23l'auto, la panda del dottor Klinger
28:25era parcheggiata
28:27qui è rimasto prestapoco tutto uguale a come era nel 92
28:29anche all'epoca c'era la banca alle nostre spalle
28:31e all'epoca c'era l'aiuola
28:33solo che al posto di essere recintata così
28:35aveva una siepe alta circa un metro
28:37che probabilmente rendeva meno visibile
28:39meno chiaro quello che stava succedendo intorno all'aiuola
28:41Ecco, in questo luogo
28:43qualcuno potrebbe aver visto qualcosa?
28:45Beh sì, perché come vedi
28:47è una zona molto popolosa
28:49dove ci sono molte case, molte attività, c'è gente
28:51bisogna però dire che tra le 7 e le 7 del mattino
28:53qui di gente in realtà poi ce n'è poca
28:55qui in questa zona in specifico
28:57qua davanti non ci sono né negozi né bar
28:59quindi vuol dire appunto che non c'erano
29:01neanche fermate dell'autobus
29:03quindi non c'era gente ferma
29:05E tra l'altro proprio per queste ragioni anche la polizia
29:07all'inizio
29:09trovò delle grandi difficoltà nell'indagine
29:11proprio perché non c'erano testimoni oculari
29:13persone che avessero visto sparare
29:15allora che cosa fecero?
29:17Nei giorni immediatamente successivi all'omicidio
29:19vennero qui come abbiamo fatto noi
29:21alla mattina tra le 7, le 7 e mezza e le 8
29:23per cercare di fermare anche persone
29:25che magari fossero transitate
29:27per chiedere se per caso avevano sentito
29:29o avevano visto qualche cosa
29:31dunque quel giorno lì come dicevamo nessuno ha visto sparare
29:33però c'è una testimonianza
29:35che avrà molta importanza nell'inchiesta
29:37e cioè quella di un ragazzo che sostiene di avere visto
29:39nei giorni precedenti l'omicidio
29:41e per 5-6 giorni di fila
29:43una persona ferma all'ora dell'omicidio
29:45tra le 7.20 e le 7.30
29:47a quel semaforo
29:49una persona ferma che non attraversava la strada
29:51neanche quando il semaforo scattava e diventava verde
29:53e quindi probabilmente una persona che era lì
29:55non sapeva di arrivare o di aspettare qualcosa
29:57una persona ferma all'angolo
30:01non è un caso semplice quello del professor Klinger
30:03c'è anche quella pistola
30:05quella che l'ha ucciso
30:07è una strana arma quella
30:09allora andiamo alla polizia scientifica di Bologna
30:11e chiediamo al dottor Silio Bozzi
30:13di chiarirci qualche particolare ancora oscuro
30:21Buonasera Giulio
30:23Ecco Silio
30:25questo è un caso strano, molto particolare
30:27l'omicidio del professor Klinger
30:29sembrerebbe inquadrarsi
30:31nel classico agguato
30:33nella dinamica classica dell'agguato
30:35il professor Klinger sta per entrare
30:37nell'abitacolo della propria tovettura
30:39e viene avvicinato da un individuo
30:41che gli esplode da distanza ravvicinata
30:43in una rapida sequenza di colpi, 3 colpi
30:45i primi 2 colpi sono paralleli al piano
30:47il terzo è leggermente
30:49inclinato, non sappiamo
30:51quale sia in ordine di sequenza
30:53infatti il corpo viene
30:55ritrovato con una leggera
30:57rotazione del tronco
30:59verso destra
31:01mentre la gamba sinistra era ancora quasi fuori
31:03quasi toccava sul pavimento
31:05e la portiera dell'auto era quasi
31:07aperta
31:09l'aspetto più caratteristico
31:11dell'omicidio del professore
31:13non mi sembra quella legata alla dinamica
31:15che analizzeremo
31:17in un secondo momento
31:19sono elementi particolarmente interessanti
31:21quanto nel mistero
31:23della pistola usata dall'assassino
31:25a livello tecnico-investigativo
31:27era fondamentale capire quale tipo e modello
31:29di pistola avesse sparato
31:31quindi per fare questo ritorniamo
31:33sulla scena del delitto
31:35sulla scena del delitto vennero repertati
31:373 bossoli di 7.65 Browning
31:39e poi recuperati 3 ogive proiettili
31:41di cui uno in buonissime condizioni
31:43di conservazione
31:45tutti questi elementi
31:47di conservazione di una macchina come questa
31:49è un microscopio comparatore
31:51i periti incaricati dell'esame balistico
31:53furono i professori Benedetti e Salsa
31:55due eccellenti periti
31:57tra i migliori nel settore balistico
31:59i quali dovevano
32:01evidenziare e trarre
32:03le conclusioni da quelle
32:05impronte, quelle marcature
32:07determinate dalle parti
32:09meccaniche dell'arma
32:11per capire quale arma avesse sparato
32:13il presupposto di questo tipo di taglione sta proprio in questo
32:15che ogni arma
32:17riesce a imprimere su vari elementi
32:19delle munizioni che usa
32:21quindi il bossolo
32:23la palla, l'ogive, il proiettile
32:25le proprie caratteristiche di classe
32:27cioè quelle caratteristiche peculiari
32:29che individuano quel tipo
32:31e modello di pistola
32:33fabbricata da una determinata
32:35ditta di costruzione, da una determinata fabbrica
32:37come una specie di impronte digitali
32:39una specie
32:41per capire
32:43su quei elementi dove accorre la ricerca
32:45l'analisi dei periti, dobbiamo avere
32:47chiara l'idea di che cosa succede
32:49quindi fino a questo momento la munizione
32:51è qua nel serbatoio, con questo semplice gesto
32:53ecco
32:55la munizione quindi passa dal serbatoio
32:57alla camera di cartuccia, il cane è alzato
32:59ecco sono pronto per lo sparo
33:01lo eseguo in questo modo, lancio
33:03lancio il percussore
33:05che è un piccolo ago che percuote
33:07in questo punto in zona centrale
33:09la capsula d'innesco
33:11quindi la percuote
33:13questa percussione suscita
33:15la deflagrazione della carica di lancio
33:17in meno di un millisecondo la palla
33:19lo giva, quindi abbandona il bossolo
33:21e attraversa con un movimento
33:23elicoidale, quindi avvitandosi
33:25attorno a se stesso
33:27la canna, quindi e fuoriesce
33:29le rigature imprimono
33:31la proiettile, questa si chiama stabilizzazione
33:33giroscopica che regala
33:35proiettile, quindi precisione e capacità
33:37di penetrazione
33:39guardiamo in uno schema semplicissimo
33:41quali sono le marcature
33:43le incisioni prodotte dalle parti meccaniche
33:45sul bossolo, su questa parte del bossolo
33:47quindi il percussore
33:49al momento dell'abbattimento del cane
33:51che percuote la capsula in zona centrale
33:53e poi il coordinato
33:55movimento, la coordinata azione
33:57dell'estrattore e dell'espulsore
33:59che provocano la fuoriuscita del bossolo
34:01in questa direzione
34:03guardiamo la marcatura dell'estrattore
34:05che è il collarino, l'altezza del collarino
34:07quella lineare in basso
34:09quella dell'espulsore e quella centrale
34:11del percussore, e queste sono
34:13le rigature sul proiettile
34:15determinate dai pieni, ovviamente anche
34:17dai vuoti di cane, certo, dalle righe che si trovano
34:19all'interno della canna, esatto
34:21l'organizzazione
34:23dei congegni di percussione
34:25estrazione ed espulsione
34:27fece pensare ai periti
34:29in un primo momento a una pistola come questa
34:31questo è un modello 84
34:33ma è tutto simile
34:35all'81, però c'era qualcosa
34:37che non quadrava, e questo qualcosa
34:39è rappresentato dalla
34:41morfologia dell'orefizio
34:43del cratere della percussione
34:45quindi dal segno del percussore dietro
34:47esatto, grazie all'aiuto
34:49dell'assistente Lipperini
34:51tentiamo di dare un'occhiata e capire
34:53meglio di cosa stiamo
34:55parlando
34:59questo che cos'è? Questo è un microscopio
35:01comparatore, che oltretutto con
35:03l'aiuto di un monitor ci consente di vedere
35:05con grande nitore
35:07mettiamolo un po' più a fuoco, grazie
35:09l'impronta del percussore su un bossolo
35:11765 Browning, qua a sinistra
35:13invece sulla destra
35:15abbiamo più o meno quello che
35:17apparve agli occhi dei periti
35:19nel momento in cui esaminarono il bossolo
35:21repertato sulla scena del delitto Klinger
35:23quindi vediamo non più
35:25una forma regolare e circolare
35:27come osserviamo sulla sinistra
35:29bensì una forma vagamente
35:31a pentagono
35:33con le punte leggermente arrotondate
35:35è completamente diversa
35:37si vede in maniera
35:39molto netta
35:41quindi questo tipo di
35:43impronta, facciamo pensare
35:45non ha un percussore standard
35:47prodotto dalla Beretta per i modelli 81
35:49certo
35:51ma ha un tipo di
35:53percussore completamente diverso, quasi
35:55con la punta sfaccettata
35:57sicuramente non riconducibile al modello
35:59Beretta 81
36:01quindi immediatamente i periti andarono a vedere
36:03cosa dicevano
36:05le righe sul proiettile
36:07repertato, ti ricordi? Uno era molto integro
36:09quindi era facile dare
36:11delle risposte, anche in quel caso
36:13le rigature non sembravano appartenere
36:15a una canna standard
36:17Beretta 81
36:19quindi prendeva corpo
36:21di fronte agli occhi
36:23dei periti un'altra tesi
36:25cioè
36:27nelle mani dell'assassino
36:29del professor Klinger
36:31non c'era una Beretta 81
36:33bensì una Molgora
36:35una pistola del tutto simile
36:37nell'aspetto alla Beretta 81
36:39una pistola che è stata
36:41concepita e costruita
36:43per sparare
36:45non munizioni 7.65 Brown
36:47ma cartucce di questo tipo
36:49a salve o da salve
36:51e che mani esperte
36:53avevano manipolato
36:55e resta idonea
36:57per sparare 7.65 Brown
36:59quindi quasi una pistola giocattolo
37:01adattata per sparare munizioni vere
37:03cosa succedeva? Che espertissimi artigiani
37:05modificavano l'otturatore
37:07e sostituivano addirittura
37:09la canna originaria
37:11che era in lega di zama
37:13a bassa resistenza con una canna
37:15d'acciaio e addirittura
37:17alesavano l'anima di questa canna
37:19praticando quelle rigature simili
37:21a quelle della
37:23canna standard Beretta
37:25del genere delle pistole semiautomatiche
37:27dell'arma di fuoco
37:29chi fa queste cose di solito?
37:31solamente gli artigiani veramente esperti
37:33perché una persona meno che esperta
37:35oppure una persona che impieghi del materiale
37:37non idoneo oppure una metodologia non corretta
37:39riuscirebbe solo a far esplodere la pistola
37:41o addirittura a far arretrare
37:43con violenza il carrello
37:45potrebbe anche sfracellarsi il volto
37:47quindi il suo, quello dello sparatore
37:49o di chi gli sta vicino
37:51come puoi capire dall'uso di un'arma come quella?
37:53erano molto comuni e diffuse
37:55presso certi ambienti malavitosi
37:57specialmente al meridione
37:59quindi nel siciliano, nel campano
38:01ma anche in altre zone d'Italia
38:03oltretutto il killer
38:05quindi l'assassino del professor Klinger
38:07ha dimostrato di agire quasi da professionista
38:09da professionista
38:11innanzitutto per la scelta di tempo
38:13esemplare, per il sincronismo perfetto
38:15poi perché si avvicina
38:17con grande velocità
38:19e colpisce trascurando
38:21il bersaglio grosso
38:23direttamente al capo, tre colpi
38:25non di più, quelli necessari
38:27esattamente quelli che servivano
38:29dopodichè si delega con rapidità
38:31quindi tutto questo fa pensare a un'azione
38:33svolta da un professionista
38:35perché dico scelta di tempo?
38:37pensaci bene Carlo
38:39il momento in cui noi ci accingiamo
38:41a entrare nell'abitacolo della nostra macchina
38:43oppure di una macchina qualsiasi
38:45questo è un momento critico
38:47perché le azioni del nostro corpo
38:49i movimenti del nostro corpo sono differenziate
38:51impegnate in varie direzioni
38:53abbiamo uno spicchio di visuale molto modesto
38:55siamo concentrati su altre cose
38:57siamo completamente sbilanciati
38:59e Klinger è stato fulminato in questo preciso momento
39:01quindi non hai possibilità di fuga
39:03le mani sono impegnate
39:05in altre azioni all'interno dell'abitacolo
39:07quindi è un momento in cui sei veramente
39:09inerme, il povero Klinger
39:11anche in considerazione dell'azione
39:13veloce e spietata del killer
39:15non aveva assolutamente scampo
39:17non abbiamo di fronte a un eventuale attacco
39:19possibilità di fuga
39:21se non andando incontro all'aggressione
39:23oltretutto se il killer
39:25avesse indugiato per altri 2 secondi
39:27o 3 secondi
39:29il Klinger avrebbe avuto la possibilità
39:31di giocare, quindi proteggersi
39:33ripararsi e ostacolare
39:35l'azione dell'assassino con la portiera
39:37e qualche secondo in più sarebbe bastato
39:39per accendere la macchina e partire
39:41è un'operazione che noi riusciamo a compiere
39:43anche in situazioni di emergenza
39:45entro i 3 secondi, 2 secondi e mezzo
39:47quindi pensa
39:49quindi il killer è colpito nel momento giusto
39:51esatto
39:53cosa è successo quel martedì 18 febbraio
39:55in via Ludovico Muratori
39:57tre ipotesi
39:59una rapina finita male
40:07il professor Klinger sta andando al lavoro
40:09come ogni giorno
40:13sta per prendere la macchina
40:15quando si avvicina qualcuno
40:17un tossico dipendente
40:19un ladro inesperto
40:21un balordo
40:23qualcuno che ha bisogno di soldi
40:25e vuole rapinarli al primo che passa
40:27un ladro inesperto pronto
40:29a farsi prendere dal panico
40:31al primo gesto strano
40:33e infatti perde la testa
40:35il ladro ha una pistola
40:37spara e uccide il professore
40:39difficile
40:41non è precisa per un caso del genere
40:43non è stato rubato niente
40:45e poi come si spiegherebbero
40:47gli avvistamenti dei testimoni
40:49altre ipotesi allora
40:51ad uccidere il professore è stato qualcuno che lo conosceva
40:53un pazzo sicuramente
40:55qualcuno che covava
40:57un risentimento innaturale e ingiustificato
40:59per un uomo come quello
41:01forse un paziente che riteneva di essere stato curato male
41:03o che aveva bisogno di un capo respiratorio
41:05per un familiare
41:07succede a volte con chi fa un mestiere difficile
41:09come quello del meglio
41:19l'uomo aveva una pistola
41:21se l'ha procurata da qualcuno
41:23forse un malavitoso
41:25e non ha trovato niente di meglio
41:27che quella molgora modificata per sparare il 7,65
41:29oppure ce l'aveva in casa
41:31e l'ha modificata lui stesso
41:33o l'ha fatto fare a qualcuno
41:35tre colpi
41:37e poi scappa
41:47può essere
41:49come può essere che ad uccidere il professore
41:51sia stato un killer professionista
41:53un avvertimento
41:55come a volte fa la malavita organizzata
41:57quando colpisce qualcuno che non c'entra
41:59ma che vive vicino ad un bersaglio
42:01oppure uno scambio di persone
42:05il killer spie il professore
42:07aspetta il momento più adatto
42:09quando si trova intrappolato nella sua macchina
42:13estrae la pistola
42:15e spara
42:19quella molgora modificata
42:21che spesso usa la malavita
42:23difficilmente rintracciabile
42:25e poco rumorosa
42:27ipotesi
42:29in un romanzo di Earl Starling Garner
42:31per rimesi
42:33ci avrebbe detto il nome dell'assassino
42:35fino all'aula del tribunale
42:37nella cronaca
42:39come ci ha detto il dottor Ninny
42:41i gialli sono difficili da risolvere
42:43e spesso con tutta la buona volontà
42:45rimangono dei misteri
42:47come questo
42:49chi poteva volere uccidere un uomo amato
42:51e stimato come il professor Klinger
42:53chi poteva volere uccidere un uomo così
43:03un uomo amato
43:05un uomo amato
43:07un uomo amato
43:09un uomo amato
43:11un uomo amato
43:13un uomo amato
43:15un uomo amato
43:17un uomo amato
43:19un uomo amato
43:21un uomo amato
43:23un uomo amato
43:25un uomo amato
43:27un uomo amato
43:29un uomo amato
43:31un uomo amato
43:33un uomo amato
43:35un uomo amato
43:37un uomo amato
43:39un uomo amato
43:41un uomo amato
43:43un uomo amato
43:45un uomo amato
43:47un uomo amato
43:49un uomo amato
43:51un uomo amato
43:53un uomo amato
43:55un uomo amato
43:57un uomo amato
43:59un uomo amato
44:01un uomo amato
44:03un uomo amato
44:05un uomo amato
44:07un uomo amato
44:09un uomo amato

Consigliato