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Roma, 12 set. (askanews) - "La gestione della scarsità d'acqua è una sfida collettiva che ci vede tutti coinvolti, dalla più alta istituzione al singolo cittadino. In Italia stiamo intervenendo sul piano normativo, degli investimenti e della pianificazione strutturata, grazie anche all'importante lavoro svolto dalle Autorità di Bacino, oggi supportate dagli Osservatori permanenti, la cui azione abbiamo rafforzato con il Dl Siccità. Ma siamo attivi anche sui tavoli internazionali. Qui il Mase ha assunto il ruolo di promotore di iniziative coordinate con gli altri Stati per ricercare soluzioni condivise, come dimostra la Water Coalition, nata in seno al G7 Ambiente, che testimonia l'impegno del governo a livello globale sul tema. Occorre ragionare in termini di innovazione e di risorse adeguate".Lo ha dichiarato Vannia Gava, Viceministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, in occasione delconvegno "Water scarcity e la sfida dei Piani di gestione dei Distretti idrografici nazionali. Digitalizzazione dei processi, AI e modelli matematici a supporto della gestione delle risorse idriche" che si è svolto alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati promosso dalla Fondazione UniVerde con la collaborazione di UNESCO Chair on "Water Resources Management and Culture" e con il patrocinio di UNESCO WWAP - World Water Assessment Programme. L'evento è stato organizzato con la main partnership di Almaviva, Gruppo italiano di innovazione digitale, con Bayer in qualità di event partner e con partner AWS.

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00:00È stato un forum molto interessante soprattutto nella parte tecnica con le
00:05autorità di Bacino che hanno un ruolo fondamentale nella governance per la
00:09sfida appunto di questa problematica.
00:13È chiaro che noi siamo intervenuti innanzitutto con una cabina di regia e
00:17quindi con un commissario per la crisi idrica e con un decreto su città dove
00:24abbiamo inserito sicuramente abbiamo normato quella che erano
00:29gli osservatori volontari, li abbiamo appunto messi a norma in modo che ci sia
00:33una situazione ma soprattutto una condivisione con i territori e le
00:38decisioni delle autorità. Abbiamo abbiamo normato per esempio
00:43dalle norme sui dissalatori ma non solo questo, nel PNISS, nel primo
00:48piano stralcio che è stato finanziato con 950 milioni in un complessivo di 12
00:54miliardi abbiamo inserito le prime opere anche di infrastrutture,
00:58infrastrutturazione e chiaramente la manutenzione dell'esistente che quella
01:03sta prendendo anche, la stiamo finalizzando con il decreto terre e
01:09rocce da scavo quindi tutta la parte di pulizia e di dragaggio degli invasi
01:14esistenti. Ma chiaramente i confini dell'aria come quelli dell'acqua non si
01:20chiudono, non sono confini geografici, noi abbiamo chiesto una condivisione anche
01:28all'Europa, l'ho chiesta nell'ultimo consiglio informale dei ministri
01:31dell'ambiente a Budapest dove appunto ho voluto ribadire l'importanza di trovare
01:38una strategia europea ma soprattutto di inserire fondi e risorse perché affinché
01:44ogni Stato appunto possa pianificare a lungo termine delle opere che siano
01:50veramente di messa in sicurezza e della questione acqua.

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