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Milano, 16 ott. (askanews) - La sfida sanitaria è una sfida globale e, in vista della Ministeriale del G7 Sviluppo, Aidos - Associazione Italiana donne per lo sviluppo e Network italiano salute globale continuano a mettere sul tavolo temi cruciali, da tutti gli angoli del globo."Difendere la salute sessuale e riproduttiva - ha detto ad askanews Manal Tahtamouni, attivista, ginecologa e ostetrica giordana ora basata in Canada - è un intervento salvavita, soprattutto nelle situazioni di emergenza. Focalizzarsi soltanto sul supportare i governi e le azioni delle autorità nazionali non è abbastanza. Dobbiamo assicurare collaborazione e rafforzare il ruolo delle organizzazioni che operano direttamente nelle comunità, così come il settore privato, per essere certi di raggiungere tutte le comunità, in particolare, i gruppi altamente vulnerabili al loro interno".In questo contesto è ancora molto presente la componente della violenza. "La violenza di genere e la violenza sessuale sono problematiche importanti - ha aggiunto la dottoressa -; i femminicidi in tutto il mondo sono purtroppo anche un tema di salute pubblica. Non stiamo ancora affrontando nel modo giusto questi problemi strutturali alle nostre società".Per rafforzare gli interventi e la cooperazione sanitaria internazionale, tema caro ad Aidos e al Network italiano salute globale, serve anche sostenere chi finanzia gli interventi sul campo, come il Fondo globale per la lotta all'Aids, la tubercolosi e la malaria, un partenariato internazionale che investe annualmente oltre 4 miliardi di dollari per rafforzare i sistemi sanitari e sconfiggere le ingiustizie. Il Fondo al G7 chiede di rinnovare gli impegni. "Prima di tutto - ci ha detto Francesco Moschetta che per il Global Fund si occupa delle aree di crisi - chiediamo di continuare a finanziare il Fondo globale, perché è una struttura innovatrice da un certo punto di vista, lavora a livello territoriale con tutti gli attori. È un modello che merita di essere supportato, deve essere finanziato per poter continuare a intervenire in tutte le situazioni, in tutti i contesti. Lavorare in situazioni di crisi non è facile per un'organizzazione come la nostra che lavora principalmente con i governi, lavora principalmente con la società civile. Nel contesto di crisi dobbiamo adattare il modello e lavorare anche con organizzazioni internazionali, collaboriamo anche con agenzie dell'ONU, altre agenzie umanitarie, quindi i costi anche diventano maggiori. Quindi continuare a finanziare il fondo è importante perché noi non lasciamo le situazioni di crisi".E nelle aree di guerra, di carestia o pandemia le difficoltà sono immense. "Ovviamente i bisogni sono enormi - ha concluso Moschetta - noi possiamo coprire una parte, lavoriamo molto con altri donatori per essere sicuro di valorizzare e massimizzare i nostri investimenti, ma i bisogni sono enormi, a volte sono delle necessità che non riusciamo a coprire".AI Grandi del mondo la responsabilità di provare a trovare delle soluzioni anche per questi bisogni.

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00:00La sfida sanitaria è una sfida globale e in vista della Ministeriale del G7 Sviluppo,
00:05Aidos, Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo e Network Italiano Salute Globale
00:10continuano a mettere sul tavolo temi cruciali da tutti gli angoli del globo.
00:15Difendere la salute sessuale e riproduttiva, ha detto ad Askanews, Manal Tatamouni, attivista
00:23ginecologa ostetica giordana, ora basata in Canada, è un intervento salvavita, soprattutto
00:28nelle situazioni di emergenza. Focalizzarsi soltanto sul supportare i governi e le azioni
00:33delle autorità nazionali non è abbastanza. Dobbiamo assicurare collaborazione e rafforzare
00:39il ruolo delle organizzazioni che operano direttamente nelle comunità, così come il
00:43settore privato, per essere certi di raggiungere tutte le comunità, in particolare i gruppi
00:48altamente vulnerabili al loro interno. In questo contesto è ancora molto presente la
00:55componente della violenza. La violenza di genere e la violenza sessuale sono problematiche
01:03importanti, ha aggiunto la dottoressa, i femminicidi in tutto il mondo sono purtroppo
01:07anche un tema di salute pubblica. Non stiamo ancora affrontando nel modo giusto questi
01:11problemi strutturali alle nostre società. Per rafforzare gli interventi alla cooperazione
01:16sanitaria internazionale, tema caro ad Aidos e al Network Italiano Salute Globale, serve
01:21anche sostenere a chi finanzia gli interventi sul campo, come il Fondo Globale per la lotta
01:26all'AIDS, la tubercolosi e la malaria, un partenariato internazionale che investe attualmente
01:31oltre 4 miliardi di dollari per rafforzare i sistemi sanitari e sconfiggere le ingiustizie.
01:36Il fondo, al G7, chiede di rinnovare gli impegni.
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01:50attori che fanno parte dell'implementazione delle subvenzioni del Growth Fund, quindi
01:57è un modello da questo punto di vista che merita di essere supportato, deve essere finanziato
02:02per poter continuare a intervenire in tutte le situazioni, in tutti i contesti.
02:06Lavorare in situazioni di crisi soprattutto non è facile.
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02:13principalmente con la società civile, in contesti di crisi dobbiamo adattare il modello e lavorare
02:17anche con organizzazioni internazionali, collaboriamo anche con agenzie dell'ONU,
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02:28a finanziare il Fondo è importante, perché noi non lasciamo in situazioni di crisi.
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02:36Ovviamente i bisogni sono enormi, non possiamo coprirne una parte, lavoriamo molto con altri
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02:47bisogni sono enormi, a volte sono delle necessità che non riusciamo a coprire.
02:52Ai grandi del mondo la responsabilità è di provare a trovare delle soluzioni anche
02:57per questi bisogni.

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