Architettura del paesaggio - Lez 00 - Presentazione del corso

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Architettura del paesaggio - Lez 00 - Presentazione del corso
Trascrizione
00:00Salve, mi chiamo Mariella Zoppi, insegno alla Facoltà di Architettura di Firenze. Sono
00:13qui per parlarvi di paesaggio. Paesaggio è un termine che evoca molte sensazioni, molte
00:20immagini suggestive, eppure è anche oggetto di studio. Non a caso noi ci occuperemo di
00:27un corso che si chiama Architettura del paesaggio e che afferisce al corto di laurea in beni
00:33culturali. Il paesaggio intanto non è, come abbiamo detto, una sensazione, ma appunto
00:41un approfondimento e allora il nostro corso non potrà che partire dal concetto di architettura
00:50del paesaggio. Architettura è un termine statico, definito o conosciuto, mentre paesaggio
00:56è un termine in continuo mutamento. Questi saranno i due concetti che ci accompagneranno
01:02nel nostro corso. Naturalmente il paesaggio è ormai definito da una convenzione europea
01:11molto importante che si chiama Carta del paesaggio, che è stata firmata a Firenze nell'ottobre
01:17del 2000 e che sarà il nostro punto di riferimento per parlare di questo tema. Noi dovremo partire
01:26dalla definizione di questa carta. Questa carta parla di paesaggio come elemento che
01:35designa una parte del territorio per come è percepito dalle popolazioni, le cui caratteristiche
01:43sono il risultato delle azioni e delle interazioni dei fattori naturali ed umani. Quindi un paesaggio
01:50che cornice all'opera del Duomo, che rappresenta la sua storia, che rappresenta fattori naturali
01:59ed umani. Il paesaggio naturalmente si modifica, si modifica in forme suggestive, nei giardini,
02:10nelle espressioni della natura, si modifica anche in forme più brutali, come possono
02:16essere le autostrade, come possono essere più organismi e monumenti più importanti.
02:24Eppure il paesaggio è una categoria che non appartiene solo al bello, in quanto il concetto
02:30di paesaggio si deve applicare a tutte le parti del territorio, naturali, rurale, urbane
02:38e periurbane. Dunque noi ci occuperemo un po' di tutto, di natura, di città, di campagna
02:44e di zone degradate. Le periferie delle nostre città, le zone di Francia, anche queste hanno
02:52dignità di paesaggio e soprattutto hanno bisogno di interventi per essere migliorate.
02:58Naturalmente ci occuperemo di storia del paesaggio e qui vedete un bellissimo affresco dalla
03:05casa del bracciale d'oro a Pompei. Ci occuperemo di come il paesaggio si è trasformato, pensiamo
03:12a che cosa era la Sicilia nel tempo dei Romani, un grande granaio e a che cosa è diventata
03:18dopo la conquista araba, un immenso giardino di agrumi. Questo farà parte delle nostre
03:26conversazioni. Poi ci occuperemo di città, di casi motori, di Barcellona che ha una storia
03:34interessante fin dalla metà dell'Ottocento, di pianificazione che tiene conto di spazi
03:43verdi, di elementi estetici. A Barcellona si introduce un concetto importante, l'equipotenzialità
03:52estetica di tutto il territorio. Ogni luogo ha pari dignità, sia esso un centro, un centro
03:59storico oppure una periferia degradata, quasi un quartiere da favelas. Ma ci occuperemo
04:07anche di altre città, naturalmente non potremmo non parlare di Parigi, di tutti gli interventi
04:14che ci sono stati in questi ultimi anni. Parigi è la città delle grandi trasformazioni,
04:21trasformazioni ottocentesche, il primo abbattimento delle mura medievali avviene a Parigi e poi
04:27ancora le trasformazioni anche degli ultimi anni che hanno segnato la nascita di un parco
04:35assolutamente diverso, non più un parco legato alla natura, ma un parco come quello della
04:41Villette legato a dei segni, a dei segnali, folii come si chiamano, che individuano degli
04:48elementi di percorso all'interno di una scena urbana. Dunque il problema del paesaggio
04:56torna in mille modi, con mille sfaccettature, con mille diversità nelle nostre conversazioni.
05:03Noi lo indagheremo, ce ne prenderemo cura, impareremo a modificarlo e a conservarlo,
05:10impareremo a tutelarlo e a farlo rendere produttivo in un corso che si sviluppa lungo 10 lezioni
05:19e che sono sicura sarà entusiasmante per tutti voi, perché io ritengo che questa materia
05:25sia una materia veramente eccezionale, che nasconde nell'animo di ognuno di noi un particolare
05:32divertente, interessante, curioso, ma sempre affascinante.
05:55Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
06:25Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
06:55Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
07:25Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
07:35Salve a tutti, mi chiamo Mariella Zoppi e insegno alla Facoltà di Architettura
07:40dell'Università di Firenze. Questa è la prima lezione di un corso di 10 moduli
07:46per operatore dei beni culturali e riguarda la disciplina di architettura del paesaggio.
07:54Staremo insieme in queste 10 lezioni e affronteremo vari aspetti di questa interessante disciplina
08:04che si occupa di luoghi particolari, assolutamente affascinanti,
08:13che hanno a che fare con la vita degli uomini e con il lavoro degli uomini.
08:19Naturalmente la denominazione del nostro corso è composta da due parole chiavi,
08:27architettura e paesaggio.
08:29Architettura indica un insieme di tecniche definite che costruiscono qualche cosa
08:36e lo costruiscono in qualche modo fisso nel tempo,
08:40mentre il paesaggio è un concetto che ha a che fare con la percezione
08:48dei luoghi, ma anche con il fatto che i luoghi sono in continua trasformazione.
08:54Quindi alla base del nostro corso avremo questo concetto di paesaggio
09:01come trasformazione dei luoghi.
09:04I luoghi sono in movimento, in evoluzione.
09:07Gli uomini lavorano i campi, lavorano nelle colline, costruiscono le città,
09:15costruiscono villaggi e dunque niente è mai immobile.
09:20Il concetto di paesaggio ha a che fare anche con un complesso disciplinare
09:29che soprattutto nei paesi anglosassoni è stato assolutamente rilevante.
09:35La disciplina è anche da qui questa buffa traduzione letterare
09:42di landscape architecture in architettura del paesaggio
09:47deriva dal fatto che questa disciplina è stata fondata negli Stati Uniti
09:53all'inizio del Novecento.
09:56Per la prima volta si insegna nell'Università di Harvard nel Novecento,
10:02proprio nel 1900 e per chi ama le curiosità,
10:08questo è il primo corso di laurea in cui vengono ammesse le donne
10:11nell'Università di Harvard.
10:14La disciplina ha grande successo anche nelle università inglesi
10:20mentre nel mondo mediterraneo, in Italia e in Francia,
10:25resta più legata a un concetto di arte o architettura di giardini.
10:32Non c'è questa indicazione di area vasta,
10:37di rapporto complesso con il territorio,
10:42ma c'è un'indicazione molto più stretta rispetto a quella
10:47che è la situazione del giardino monumentale, del giardino pubblico.
10:53In questa lezione in cui noi introdurremo i concetti della disciplina
10:59e vedremo come questa disciplina si articola,
11:03partiremo da, naturalmente abbiamo già cominciato a farlo,
11:07dalla definizione ed evoluzione dell'architettura del paesaggio.
11:12Tratteremo successivamente i campi di intervento disciplinare
11:17per poter meglio capire cosa fa l'architetto del paesaggio,
11:22dove opera, quali sono i suoi sbocchi professionali e operativi,
11:27e poi passare a dare un'idea della struttura del concetto
11:32in modo che tutti possiate avere già chiaro fin dall'inizio
11:36come e cosa tratteremo.
11:39Naturalmente se voi andate a cercare su qualsiasi dizionario,
11:45la parola architettura trovate delle indicazioni molto precise,
11:50sono tecniche, sono modi di costruire,
11:54sono indicazioni assolutamente definite.
11:57Mentre le stesse che valevano al tempo dei greci e dei romani
12:01sono le stesse che in fondo mutate, le tecnologie valgono ora.
12:05Se noi andiamo a vedere invece che cosa ci dice il vocabolario
12:10a proposito di paesaggio, vediamo come ci sia un'assoluta variabilità
12:15di questa definizione.
12:18Se consultiamo il Devoto Oli,
12:21che è uno dei vocabolari più noti della lingua italiana,
12:26vediamo che ci rimanda a una definizione di territorio
12:32come individuato da un punto di vista prospettico
12:37che viene riconosciuto per le sue caratteristiche
12:42e poi viene specificato che in geografia
12:45ci sono diverse caratterizzazioni del paesaggio.
12:49C'è il paesaggio desertico come potete qui vedere,
12:53c'è il paesaggio montano e qui potremmo andare avanti
12:57con tutta una serie di definizioni,
13:00il paesaggio marino, la pianura, la collina e così via
13:04che voi avete tutti certamente in mente.
13:07Se invece andiamo a vedere il grande dizionario La Russe in francese,
13:13vediamo che oltre questa indicazione di paesaggio
13:18si comincia a dare una visione più estetica del paesaggio.
13:24Si parla di punto di vista,
13:27di un punto particolare di vista
13:30da cui si coglie una porzione di territorio del tutto particolare.
13:34Quindi un paesaggio è un elemento definito
13:40fra due elementi precisi
13:44racchiusi nel cono visuale
13:47che un osservatore qualsiasi esercita nei confronti del territorio.
13:53Ma ancora di più noi possiamo vedere
13:57come sia il dizionario spagnolo,
14:00il dizionario reale dell'Accademia Reale di Spagna,
14:03sia ancora di più il dizionario dell'arte
14:09ci parlano di paesaggio non solo come di componente visuale estetica
14:15ma addirittura come di dipinto
14:18che rende una visuale estetica del tutto particolare.
14:24Quindi c'è tutta una letteratura
14:27che mette a confronto la parte di visuale,
14:33di vista, di estetica, di bellezza
14:37come si diceva fino a qualche anno fa
14:40con quella che è una trattazione disciplinare.
14:44Dunque noi dobbiamo pensare quasi
14:48che un paesaggio può essere al limite il ritratto di se stesso
14:54e se voi guardate queste due diapositive
14:57che vi faccio vedere in sequenza capite cosa voglio dire.
15:01I girasoli della prima diapositiva
15:04che sono girasoli presi in un campo della Toscana
15:08e il grano di Van Gogh
15:11sono in fondo due elementi molto simili
15:15nella caratterizzazione del paesaggio
15:18ma un paesaggio è anche spesso uno stato d'animo.
15:21Quante volte vi sarete messi a vedere
15:26più difficile l'alba perché magari dormiamo
15:29ma certamente un tramonto sul mare
15:33come questo addirittura a Rigento
15:36oppure un'altra visione sempre romantica
15:40come quella di Portovenere in Liguria
15:44e avete pensato a questo magnifico paesaggio
15:48come a un elemento unico, irripetibile
15:53perché mai quelle stesse condizioni di luce,
15:57di colori, di atmosfera
16:00ma anche del vostro stato d'animo
16:03si ripropongono in questo aspetto.
16:06Una disciplina però non può essere una disciplina soggettiva.
16:11Una disciplina non è fatta di emozioni.
16:14Una disciplina è fatta di tecniche,
16:17di elementi di riconoscibilità,
16:20è fatta di leggi, è fatta di capacità di operare.
16:24Abbiamo detto fin dall'inizio
16:28che quello che interessa a noi
16:31è come i paesaggi si trasformano
16:34e come l'uomo può intervenire in questa trasformazione
16:37e come un tecnico, un architetto del paesaggio
16:40può guidare queste trasformazioni
16:43al fine di una maggiore vivibilità
16:46e quindi anche di una maggiore potenzialità estetica
16:49degli stessi luoghi.
16:52Noi dobbiamo pensare
16:55come questi paesaggi
16:58hanno avuto protezione
17:01all'interno della nostra legislazione
17:04e dobbiamo subito dire
17:07che la cosa principale in Italia
17:10sono state le famose due leggi del 1930.
17:13La legge sulla protezione delle bellezze
17:16panoramiche, naturali e panoramiche,
17:19la 1936,
17:22e la legge sulla protezione
17:25delle cose di interesse storico-artistico,
17:28la 1989.
17:31Con queste due leggi abbiamo ribadito
17:34il concetto di paesaggio
17:37come punto di vista univoco.
17:40Che cosa tutelavano queste leggi?
17:43Tutelano ancora, perché sono tuttora vigenti.
17:46Tutelavano la protezione
17:49del fatto che una determinata
17:52visuale era talmente particolare
17:55e perfetta
17:58che doveva essere tramandata,
18:01conservata.
18:04Nella nostra Costituzione
18:07abbiamo un ulteriore impegno
18:10che i padri costituenti
18:13hanno preso nei confronti del paesaggio.
18:16Perché è una disciplina
18:19menzionata come tutela.
18:22Il paesaggio è una cornice,
18:25un quadro,
18:28un elemento di riferimento
18:31in cui ci muoviamo
18:34e che ha necessità di essere
18:37assolutamente salvaguardato
18:40o controllato.
18:43Nel 1970 è arrivato un altro complesso di leggi
18:46che non vi sto a raccontare
18:49perché non vi voglio fare un corso
18:52di legislazione sul paesaggio.
18:55Però è bene che almeno per grandi filoni
18:58voi ne conosciate le indicazioni.
19:01Nel 75 è uscita un'antarigia importante
19:04che ampia il concetto di paesaggio
19:07a quello del sistema ambientale
19:10e ancora di più nel 1985
19:13è stata emanata una legge, la 431,
19:16che è nota con il nome di legge Galasso
19:19che ha una serie di decreti applicativi
19:22abbastanza complicati
19:25che di fatto protegge
19:28gran parte del nostro territorio.
19:31Pensate alle coste, alle montagne
19:34e soprattutto ha individuato
19:37questa grande categoria di bene
19:40che è il paesaggio.
19:43Direi che si è completamente
19:46sovrapposta l'immagine dei luoghi
19:49all'identità dei luoghi.
19:52Noi non parleremo mai nel nostro corso
19:55di bei paesaggi
19:58o di brutti paesaggi
20:01ma parleremo di paesaggi
20:04per come li comprendiamo, li vediamo
20:07e li viviamo.
20:10A questo punto devo dire che
20:13da due anni si è inserita
20:16in questa disciplina
20:19un'azione molto importante
20:22della Comunità europea
20:25che è la Convenzione europea sul paesaggio
20:28e questa è la nostra base di lavoro
20:31cioè noi faremo sempre e comunque
20:34riferimento a tutto quanto
20:37la Convenzione europea sul paesaggio
20:40ha stabilito, convenzione che è stata firmata
20:43nell'ottobre del 2000 a Firenze
20:46ed è un po' uno dei nostri libri di testo
20:49nel senso che è il nostro riferimento
20:52di azione rispetto a quello
20:55che noi pensiamo e vogliamo fare
20:58nell'azione disciplinare
21:01che riguarda il nostro corso.
21:04Intanto partiamo da una definizione di base
21:07che non è quella che abbiamo visto nei dizionari
21:10ma che è quella che noi adopereremo
21:13come struttura del corso.
21:16Il paesaggio designa una parte di territorio
21:19per come è percepito dalle popolazioni
21:22le cui caratteristiche sono il risultato
21:25delle interazioni dei fattori naturali ed umani
21:28è in fondo quello che abbiamo detto finora
21:31nel senso che il territorio
21:34è un grande contenitore
21:37in cui gente abita
21:40che ha delle particolari caratteristiche
21:43può essere montano, marino, urbano
21:46periurbano e così via
21:49ed non è una intatta parte di natura
21:53non siamo nella foresta amazonica
21:56siamo in una parte dove la gente viva
21:59lavora e col suo vivere e lavorare
22:02ha modificato questo ambiente
22:05in cui vive.
22:08L'altro elemento determinante
22:11che riguarda il paesaggio
22:14è come si agisce sul paesaggio
22:17ovvero la politica del paesaggio.
22:20La politica del paesaggio
22:23identifica la formulazione
22:26da parte delle autorità pubbliche e competenti
22:29di principi generali, strategie e orientamenti
22:32che consentano di adottare misure particolari
22:35mirate alla protezione, gestione
22:38e pianificazione del paesaggio.
22:41Protezione, gestione e pianificazione del paesaggio
22:44sono concetti che vedremo qui di seguito
22:47ma su questo punto è necessario
22:50fissare il fatto che
22:53un paesaggio, proprio perché
22:56è in continua modificazione
22:59anche se lo abbandono
23:02ha bisogno di politiche
23:05mirate alla sua conservazione
23:08condotte da parte delle autorità pubbliche
23:11e competenti.
23:14Naturalmente queste politiche
23:17devono darsi degli obiettivi
23:20che non possono essere altro che
23:23obiettivi di qualità del paesaggio.
23:26Certo, nessuno vuole che
23:29un paesaggio buono diventi
23:32un paesaggio invivibile
23:35né vuole che un paesaggio invivibile resti tale.
23:38Gli obiettivi di qualità del paesaggio
23:41si indica l'identificazione
23:44da parte delle autorità pubbliche
23:47e competenti delle aspirazioni delle popolazioni
23:50che risiedono in un territorio
23:53per quanto concerne le caratteristiche del paesaggio
23:56che costituisce il loro ambito di vita.
23:59Che cosa vuol dire?
24:02Vuol dire che c'è una responsabilità pubblica
24:05nel permettere alle popolazioni
24:08e agli abitanti di un dato territorio
24:11di poter avere un ambiente
24:14come piace a loro.
24:17Questo vuol dire
24:20avere un ambiente confortevole
24:23e gradevole.
24:26A nessuno piace vedere
24:29prati sciupati
24:32dove non si può stare sdraiati
24:35e non si può vedere nel giornale
24:38parchi pubblici abbandonati
24:41né vicoli malsani
24:44dove passare il proprio tempo
24:47o dove transitare.
24:50Questo dell'obiettivo di qualità
24:53è un punto abbastanza essenziale.
24:56Conseguentemente agli obiettivi di qualità
24:59c'è la protezione dei paesaggi stessi.
25:02La protezione comprende
25:05le azioni di conservazione e mantenimento
25:08degli aspetti identificativi
25:11o caratteristici di un paesaggio
25:14giustificati dal loro valore storico
25:17che deriva dalla configurazione naturale
25:20o dall'intervento umano.
25:23Non è una cosa complicata,
25:26abbiamo detto che su ogni paesaggio
25:29e su ogni ambiente
25:32si compiono determinate azioni
25:35di conservazione e di mantenimento
25:38quando si riconosca in quel paesaggio
25:41un valore storico, artistico, ambientale
25:44estetico, di memoria
25:47di qualsiasi elemento
25:50che ci possa interessare
25:53da un punto di vista del tramandare questi valori
25:56e in questo modo noi agiamo
25:59con l'obiettivo di proteggere
26:02quel paesaggio.
26:05La protezione è dunque uno degli elementi
26:08cardine del paesaggio
26:11del bel paesaggio
26:14che voglio conservare e tramandare.
26:17Ma uno dei punti importanti
26:20è anche la gestione del paesaggio stesso
26:23perché in ogni paesaggio
26:26vivono persone
26:29e allora la gestione dei paesaggi
26:32comprende le azioni volte
26:35in una prospettiva di sviluppo
26:38ad assicurare una regolare
26:41e armonica evoluzione del paesaggio
26:44al fine di guidare i cambiamenti
26:47indotti dalle trasformazioni sociali,
26:50naturalmente nessuno di noi vive
26:53come viveva 50 anni fa
26:56e men che mai 200 o 300 anni fa.
26:59Siamo cambiati anche se ammiriamo
27:02tutto quello che è stato fatto nel Rinascimento
27:05nessuno di noi potrebbe vivere
27:08in un palazzo del Rinascimento
27:11oppure potrebbe cercare di usare
27:14sempre le fiammelle a gas
27:17per avere una determinata atmosfera.
27:20Dobbiamo comunque cercare di adeguare
27:23ai tempi anche parti delle città
27:26molto delicate di cui non si vuole
27:29una trasformazione fisica
27:32ma nello stesso tempo dobbiamo anche cercare
27:35di costruire nuovi pezzi di città
27:38perché le popolazioni aumentano
27:41perché pensate a cosa è successo
27:44per esempio in Italia ma in tutta Europa
27:47con il grande inurbamento conseguente
27:50alla seconda guerra mondiale.
27:53Cosa vuol dire oggi parlare di città
27:56di megalopoli, di periferie
27:59tutti concetti che in fondo
28:02soltanto due secoli fa esistevano
28:05solo in particolarissime situazioni
28:08e lo stesso queste modificazioni
28:11se seguite delle lezioni alla televisione
28:14per i vostri genitori
28:17tutto questo non era assolutamente possibile
28:20né pensabile e quindi
28:23in questo cambiamento che è economico
28:26che è di abitudine, sociale e ambientale
28:29noi dobbiamo adeguarci e pensarci
28:32in modo molto corretto
28:35per il nostro paesaggio.
28:38La pianificazione del paesaggio
28:41pianificare ovvero prospettare delle azioni
28:44e quindi la pianificazione del paesaggio
28:47comprende le azioni che prospettano
28:50forti elementi di cambiamento
28:53in una prospettiva di valorizzazione
28:56restauro e creazione di un paesaggio
28:59sostanzialmente tutto quello che abbiamo detto
29:02finora rientra in questa azione
29:05di pianificazione che è in grado
29:08di valorizzare e quindi
29:11di prospettare situazioni nuove
29:14all'interno di situazioni antiche
29:17di restaurare e quindi di far tornare
29:20situazioni degradate in condizioni
29:23invece di perfetta vivibilità e piacevolezza
29:26e addirittura creare un nuovo paesaggio
29:29non è così insolito
29:32oppure a quando avviene
29:35una catastrofe naturale oppure
29:38a quando si sono fatte nel tempo
29:41e poi torneremo a parlarne
29:44delle cose complessive sul paesaggio
29:47Una cosa da tenere presente
29:50sul paesaggio, mi rendo conto
29:53che la prima lezione è inevitabilmente
29:56una lezione un po' pesante
29:59perché dobbiamo rifarci
30:02a tutta una situazione di concetti
30:05abbastanza facili
30:08ma comunque non sempre visti tutti insieme
30:11e allora noi dobbiamo dire
30:14che siccome il paesaggio è tutto
30:17quanto abbiamo sotto mano
30:20dobbiamo considerarlo come una risorsa
30:23il paesaggio è una risorsa degli uomini
30:26che vivono in una determinata area
30:29ma anche degli uomini che non vivono
30:32in quell'area ma che hanno a che fare
30:35per qualsiasi motivo con quel particolare
30:38pezzo di territorio
30:41pezzo piccolo o grande
30:44perché un paesaggio non ha limiti
30:47non esiste il paesaggio piccolo
30:50e il paesaggio grande
30:53è una risorsa importante
30:56è una risorsa trasformabile
30:59abbiamo parlato di trasformazioni
31:02ma non rinnovabile
31:05nel senso che il paesaggio può cambiare
31:08ma non può cambiare su se stesso
31:11e per questo va protetta
31:14nella sua evoluzione
31:17il che significa che ogni sua trasformazione
31:20deve essere compatibile
31:23sono concetti che usiamo spesso per l'ambiente
31:26e che mutuiamo in questo caso
31:29dalle politiche ambientali
31:32per trasportarle sul territorio
31:35ma soprattutto sul campo del paesaggio
31:38che cosa vuol dire compatibile?
31:41parola che usiamo in continuazione
31:44ma che va ben definita
31:47deve essere compatibile con la morfologia
31:50e con l'assetto dei luoghi
31:53non deve essere una cosa violenta
31:56ma deve essere una cosa
31:59che ha una sua evoluzione
32:02e un suo rapporto con i luoghi stessi
32:05l'altro elemento è che deve essere compatibile
32:08con la storia che ha determinato
32:11l'aspetto attuale dei luoghi
32:15quanto è avvenuto in molti paesi
32:18piccole città alla fine degli anni 60
32:21all'inizio degli anni 70
32:24quando era simbolo di modernità
32:27costruire ovunque e dappertutto un grattacielo
32:30questo è il chiaro esempio di non compatibilità
32:33fra un luogo che ha una presenza
32:36in qualche modo antica
32:39consolidata nel tempo
32:43questo non vuol dire che non si possa
32:46fare architettura moderna
32:49all'interno dei centri antichi
32:52l'altro elemento di compatibilità
32:55è con il futuro aspetto dei luoghi
32:58nel senso che in qualche modo
33:01dobbiamo ammettere che la natura
33:04il paesaggio, il territorio
33:07non devono avere dei salti
33:10di mantenimento e trasformazione
33:13fra loro tenute in equilibrio
33:16mi rendo conto che non è facile
33:19però vedrete che alla fine di questo corso
33:22riusciremo a trasferire questi concetti
33:25in campi di applicazioni molto facili
33:28da manovrare
33:31l'altro concetto che è quello del sostenibile
33:34è un punto legato alla sostenibilità
33:37perché le condizioni che possono avvenire
33:40nei luoghi devono assolutamente
33:43essere rapportate alla vita e al lavoro
33:46degli uomini che in quei luoghi
33:49oggi vivono e lavorano
33:52e di quanti vivranno e vi lavorevano
33:55in futuro
33:58è chiaro dunque che il concetto
34:01di sostenibile non è un concetto
34:04che si consuma in pochi anni
34:07o decenni ma che si prospetta
34:10in un periodo abbastanza ampio
34:13di tempo. Vi faccio vedere
34:16per meglio chiarire che cosa significa
34:19operare su un paesaggio
34:22un esempio tipico
34:25dell'Europa meridionale
34:28che è il paesaggio terrazzato
34:31è un paesaggio molto suggestivo
34:34che tutti noi conosciamo in tantissime regioni
34:37italiane del meggior giorno francese
34:40e di cui qui vedete un esempio
34:43di un bel paesaggio terrazzato
34:46equilibrato fra costruzioni
34:49e terrazzamenti
34:52con varie indicazioni
34:55di vita
34:58in cui i terrazzamenti
35:01cominciano a dare segni
35:04di difficoltà
35:07il particolare
35:10vi mostra come un terrazzamento
35:13tenuto a regola d'arte
35:16possa essere suggestivo
35:19dal punto dell'immagine
35:22ma ha una funzione importante
35:25da un punto di vista della coltivazione
35:28perché all'interno dei muretti di sostegno
35:31c'è un sistema di drenaggio
35:34che permette agli ulivi
35:37di avere un terreno buono
35:40per la loro coltivazione
35:43il paesaggio terrazzato è un esempio
35:46che troviamo nei quadri rinascimentali
35:49e prerinascimentali
35:52qui vedete un paesaggio terrazzato attuale
35:55potete pensare alla Liguria
35:58o alla Provenza
36:01e direi un paesaggio
36:04molto meno romantico
36:07di quelli che abbiamo visto finora
36:10una trasformazione produttiva
36:13del paesaggio terrazzato
36:16qui vediamo un altro paesaggio
36:19che ha subito un altro tipo di degradazione
36:22come vedete nella parte superiore
36:25i terrazzamenti sono spariti
36:28e si è piantata la vite
36:31come si dice a Rittokino
36:34abbandonando il sistema tradizionale
36:37questo è un altro dei problemi
36:40perché la dilavazione dei terreni
36:43porterà non solo un cambiamento estetico
36:46ma anche un cambiamento strutturale
36:49nel paesaggio
36:52questo è un paesaggio terrazzato
36:55che ha subito un incendio
36:58un altro tipo di esempio di abbandono
37:01anche qui con un incendio
37:04questo è lo stesso muretto a secco
37:07che abbiamo visto all'inizio
37:10tutto ben regimentato
37:14e qui vediamo invece
37:17un recupero interessante
37:20dove il paesaggio è cambiato
37:23perché non ci sono più
37:26i terrazzamenti con gli olivi
37:29che sono il terrazzamento classico
37:32del nostro Mediterraneo
37:35al posto degli olivi sono state piantate
37:38delle piante di pesche
37:41degli elementi di scarico
37:44delle acque
37:47e complessivamente la situazione
37:50di tenuta dell'ambiente
37:53è un'ottima situazione
37:56qui c'è stata una trasformazione
37:59del paesaggio compatibile e sostenibile
38:02secondo quello che dicevamo prima
38:05la diapositiva che vedete ora
38:08nel centrobranca dei nostri studi
38:11che è la progettazione di spazi
38:14l'architetto del paesaggio
38:17è in fondo una persona fortunata
38:20perché ha a che fare
38:23con una serie di campi professionali
38:26di grande suggestione
38:29e di grande possibilità di uso
38:32e di piacevolezza
38:35il paesaggio e i giardini
38:38è un po' come sognare
38:41come evadere da una pesante vita quotidiana
38:44quindi l'architetto del paesaggio
38:47impara a progettare dei giardini
38:50di vario tipo
38:53dei parchi
38:56delle rive di piccoli laghi
38:59o di fiumi per il tempo libero
39:02la lezione è un po' grande
39:05quella di imparare a progettare Piazza San Pietro
39:08ma qualcuno è riuscito anche a progettare delle piazze
39:11di così grande impegno
39:14qui siamo a Varsavia
39:17abbiamo un piccolo campo giochi
39:20per corsi vita all'interno dei parchi
39:23abbiamo delle situazioni di spazi verdi
39:26di vario tipo
39:29abbiamo un lungo fiume alberato
39:32qui siamo a Lione
39:35questo è un esempio interessante
39:38di recupero di una cava dismessa
39:41di carbone nella Rur
39:44dove è stato fatto un grande programma
39:47ambientale e paesaggistico
39:50di recupero
39:53che ha rimesso in discussione
39:56per farne una zona di tempo libero
39:59e di attrazioni culturali
40:02naturalmente c'è chi progetta e cura le autostrade
40:05in modo che abbiano una situazione non terribile
40:08da un punto di vista ambientale
40:11e poi c'è tutta la pianificazione
40:14degli spazi verdi in area vasta
40:17qui siamo a Berlino
40:20o in aree più urbane
40:24come vedete
40:27un campo assolutamente enorme
40:30di applicazioni di cui ne abbiamo viste
40:33solo una piccolissima parte
40:36dunque il concetto di paesaggio
40:39si deve applicare a tutte le parti del territorio
40:42naturali, rurale, urbane e perurbane
40:45e questo capite bene
40:48che pianificazione del territorio
40:52e pianificazione del paesaggio
40:55hanno in fondo molte caratteristiche comuni
40:58naturalmente la progettazione
41:01è una progettazione
41:04che riguarda spazi molto nobili
41:07spazi assolutamente marginali
41:10e degradati
41:13e spazi di squalli da periferia
41:16queste sono tre bellissime foto
41:19di Cartier-Bresson
41:22che vi faccio vedere
41:25perché in queste foto è colta
41:28la vita che si svolge
41:31i bambini che giocano in fondo
41:34con un muro che divide una parte di città
41:37dalla ferrovia
41:40e che tuttavia la vita
41:43viene assolutamente limpido
41:46l'ultima cosa che vi vorrei dire
41:49è come noi ci occuperemo
41:52della storia dei luoghi
41:55l'abbiamo vista come componente essenziale
41:58spesso noi pensiamo che i luoghi
42:01che noi conosciamo
42:04come può essere una pineta
42:07della riviera tirrenica o adriatica
42:10sia così da sempre
42:13è assolutamente costruito dall'uomo
42:16pensate che pinete importanti
42:19come la pineta di classe Ravenna
42:22come le pinete del Tirreno
42:25siano state spesso costruite
42:28in funzione di avere
42:31del legname da navi
42:34vicino ai porti
42:37e i primi iniziatori di questa attività
42:40sono stati i romani
42:43i romani hanno modificato le nostre coste
42:46ma altri popoli le hanno modificate
42:49in modo ancora più forte
42:52pensate a tutta la conquista araba
42:55e all'importazione di pianti
42:58dei tipi di irrigazione
43:01che hanno fatto sì che la Sicilia
43:04da granaio di Roma
43:08piatta costruita per produrre cereali
43:11diventasse quello che oggi
43:14chiamiamo un giardino
43:17e questo si può dire per la costiera amalfitana
43:20per tanti altri territori
43:23mentre anche per quelle
43:26che sono le specie vegetali
43:29che noi possiamo ammirare oggi
43:32noi dobbiamo pensare
43:35che erano assolutamente pochissime piante
43:38in epoca romana
43:41i romani sono bravissimi nel catalogarle
43:44nel disegnarle
43:47questo è un affresco di una casa di Pompei
43:50che è bellissimo
43:53in cui vedete roselline, margherite
43:56il corbezzolo, il mirto
43:59una serie di piante
44:02di cui si parla la conquista araba
44:05e a quelle che arrivano successivamente
44:08pensate che fiori comunemente usati
44:11da noi come il garofano
44:14non erano conosciuti ai romani
44:17che mediamente le rose erano soltanto
44:20le rose bianche e le rose rosse
44:23che un fiore che diventò rarissimo
44:26e fece grande furore come il tulipano
44:29un pianta assolutamente eccezionale
44:32abbiamo poi modificazioni del paesaggio
44:35di epoca più recente
44:38qui vedete un esempio di bonifica
44:41e siamo nel Ciceo con la città di Sabaudia
44:44che anche qui ha un grande sovvertimento
44:47di paesaggi e di luoghi
44:50noi tratteremo il nostro corso
44:53con una sequenza di esempi
44:56e di città dinamiche
44:59una di queste è Barcellona
45:02un'altra è Lione
45:05una terza è Parigi
45:08tratteremo esempi di questo tipo
45:11perché sarà possibile vedere
45:14le trasformazioni, i restauri
45:17e le anticipazioni da un punto di vista
45:20tecnico e di risoluzioni
45:24noi tratteremo i lati positivi e negativi
45:27naturalmente
45:30poi tratteremo di personaggi
45:33perché naturalmente gli esempi
45:36sono importanti, vanno valutati
45:39ma vanno capite le personalità
45:42che hanno operato in questo settore
45:45e personaggi ne incontreremo molti
45:48tutti molto affascinanti
45:51come Frederick Law Olmsted
45:54che tutti conoscete come progettista
45:57del Central Park a New York
46:00ma che è anche il padre
46:03dei parchi naturali americani
46:06del Golden Gate di San Francisco
46:09sempre parlando di esperienze americane
46:12non possiamo non parlare di Frank Lloyd Wright
46:15mentre l'esperienza inglese
46:18passa per Capability Brown
46:21Capability è il soprannome
46:24che vuol dire capacità, abilità
46:27per la sua capacità di sovvertire i luoghi
46:30e di reinventarli
46:33per una delle tante donne
46:36che operano nel paesaggio
46:39che è Gertrude Jekyll
46:42che inventa l'accostamento dei colori
46:45che noi tutt'oggi usiamo
46:48nelle nostre quotidianità
46:51parleremo di Jean-Claude Forestier
46:54che è un personaggio interessante
46:57che deriva dall'esperienza francese
47:00e di un personaggio meno conosciuto
47:03che è Dimitri Picchionis
47:06che opera addirittura in un contesto
47:09che è l'acropoli di Atene
47:12queste sono le cose che noi tratteremo
47:15troverete molte indicazioni
47:18via via ne daremo
47:21e soprattutto potrete consultare
47:24il nostro sito internet Nettuno
47:27in cui alcune notizie bibliografiche
47:30saranno fornite fin da adesso
47:33ed altre successivamente verranno indicate
47:36a tutti, arrivederci

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