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Roma, 19 set. (askanews) - "Nel 2017 abbiamo iniziato con gli 81 siti di discariche abusive, dovevamo correre il più possibile per minimizzare la sanzione, da 42 milioni e 600 mila euro del 2014 oggi siamo a 2,6 milioni di sanzione semestrale ed entro il dicembre 2025 finiamo gli ultimi lavori. Grazie alla norma Pnrr possiamo intervenire poi anche su siti non in infrazione europea, ad adiuvandum dei comuni, delle regioni, del ministero. Nel caso del Pnrr sono 33 obiettivi che sono condizionanti la rata del Pnrr"."Abbiamo altri tre siti su cui stiamo lavorando, Malagrotta, per evitare la sanzione, Scordavillo in provincia di Lamezia Terme e il Keu in Toscana. Tutto basando il sistema sulla squadra dell'Arma dei Carabinieri, che ha fatto squadra già per se stessa come organizzazione ma siamo riusciti a fare squadra anche con Comuni, Regioni, Arpa Ispra, enti territoriali, prefetture e procure. E dopo 7 anni dove ci siamo specializzati crediamo che questa struttura possa aiutare facendo prossimità per poter ottenere insieme agli altri aiutandoli i risultati".Risultati importanti quelli rappresentati a RemTech Expo dal Generale Giuseppe Vadalà, commissario unico di Governo per la bonifica delle discariche abusive, in occasione della 18esima edizione della manifestazione a Ferrara Expo.

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00:00Nel 2017 abbiamo iniziato con gli 81 siti di scariche abusive, dovevamo correre il più possibile per minimizzare la sanzione, da 42 milioni e 600 mila euro del 2014, oggi siamo a 2 milioni e 6 di sanzione semestrale, entro il dicembre 2025 finiamo gli ultimi tre lavori.
00:19Grazie alla norma PNRR che è stata ricordata possiamo intervenire anche su siti non in infrazione europea, quindi interveniamo da diuvandum dei comuni, delle regioni, del ministero, sempre per bonificare ed evitare sanzioni, nel caso del PNRR sono 33 obiettivi che sono condizionanti la rata del PNRR.
00:43Quindi abbiamo altri tre siti su cui stiamo lavorando, Maragrotta per evitare la sanzione, qua non c'è sanzione e dobbiamo evitarla, 240 ettari di chiusura e adeguamento, abbiamo il sito di Scordavillo in provincia di Lamezza Terme e poi abbiamo il Cheu in Toscana che è una grande problematica, anche qua stiamo lavorando.
01:03Il sistema è stato la squadra dell'Arma dei Carabinieri, l'Arma ha fatto squadra già di per sé come organizzazione ma è riuscita a fare squadra grazie a questo anche con i comuni, le regioni, l'ARPA Ispra, gli enti territoriali ma anche con le prefetture e le procure e questo è stato il grande sistema per poter fare questo.
01:31E quindi crediamo che dopo sette anni in cui ovviamente ci siamo specializzati noi crediamo che questa struttura possa sempre, non sostituire gli altri, non ci dobbiamo sostituire perché non ce la faremmo nemmeno, ma dobbiamo aiutare gli altri quindi fare prossimità come l'Arma ha sempre fatto per poter ottenere insieme ma non da solo i risultati.

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