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In Riviera con Santoni. E Vittoria Puccini. La presentazione della collezione per la Primavera-Estate 2025 del marchio, protagonista alla Milano Fashion Week, ha visto la partecipazione d'eccezione della star fiorentina, amica del brand fondato nel 1975 nel cuore del distretto calzaturiero delle Marche.
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Accolta dal Cav. Giuseppe Santoni, chairman e presidente esecutivo del marchio, l'attrice, classe 1981, ha portato una ventata di freschezza nel cuore della MFW: d'altronde, la nuova linea di scarpe e accessori della casa si ispira proprio al ricordo di un'estate sulle coste dell'Adriatico. Che per la prossima stagione, oltre alla consueta eleganza rasoterra di mocassini (il mitico Carla), sneakers (la DBS Oly, essenza del lato sportivo di Santoni), ciabattine (le Slide cult), punta tutto sull'eleganza senza tempo dei tacchi (di diverse altezze).

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In Riviera con Santoni. E Vittoria Puccini
Dalla linea Onda dal design sinuoso fino alla Serpentine, fatta di modelli svettanti in tonalità bronzo o multicolor che evocano i riflessi del crepuscolo sulla sabbia e sul mare. E poi la punta di diamante, il sandalo Virna proposto in diverse misure di stiletto e contraddistinto dall'iconica Double Buckle, la doppia fibbia del brand.

[caption id="attachment_2409391" align="aligncenter" width="683"] Vittoria Puccini alla presentazione di Santoni PE2025 alla Milano Fashion Week (Santoni).[/caption]

Un sofisticato design di cinturini incrociati abbraccia elegantemente il piede. Proprio come nel modello scelto da Vittoria Puccini in versione glossy per la sua comparsa all'evento Santoni in occasione della Milano Fashion Week Primavera-Estate 2025, complemento ideale di un tailleur semplice ma ricercato in total black (firmato da un altro marchio tutto italiano, Alessandro Vigilante). Il pantalone lungo quanto basta per lasciare scoperto il collo del piede e le sue caviglie perfette, mettendo in risalto proprio le calzature, eterne protagoniste, accanto alla piccola pelletteria e alle borse, dell'heritage Santoni.

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Vittoria Puccini alla Milano Fashion Week: l'intervista
La star di serie tv di successo come Elisa di Rivombrosa e di film come Baciami ancora (del 2024 è Confidenza di Daniele Luchetti) ammette però che, quando si trova alle prese con la creazione di un outfit, parte comunque dal vestito. Una concezione della moda la sua, magica. E, nonostante le altezze, con i piedi per terra...
Che rapporto ha con la moda e quanto influenza la sua giornata?
Seguo la moda da sempre, da quando ero ragazzina. Mi ha sempre incuriosito, affascinato, sicuramente anche influenzato. Quello che ho sempre cercato di fare è prendere ispirazione da mondi e creazioni diverse per poi ricreare uno stile che sia assolutamente personale e unico. La moda è magia, è sogno, ma gli stilisti e i direttori creativi mandano spesso messaggi molto importanti che riguardano la società. Possono essere messaggi di inclusione, valorizzazione delle differenze che ognuno di noi ha e di rispetto per queste differenze, quindi credo che la moda sia tante cose.
Da cosa parte quando si veste la mattina: dall'abito, dalle scarpe o dall'accessorio?
Parto dal vestito. E poi abbino tutto il resto.

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«La prima volta che riconosco il personaggio è quando vedo cosa indossa»
Gli abiti in scena partecipano alla creazione del personaggio, quanto contribuiscono a dare forma alle sue interpretazioni?
Mi piace molto affidarmi alla costumista che chiaramente ha una sua visione, però è chiaro che si tratta di un gioco di squadra in cui anche l'attore, l'interprete, giustamente ha il suo ruolo. Mi piace contribuire alla creazione del personaggio partendo dal vestito e quando faccio le prove la prima volta che veramente riconosco il personaggio è quando inizio a vedere che cosa indossa. Credo sia fondamentale, è una cosa che generalmente almeno fino a oggi mi è sempre successa: magicamente ti provi delle cose e non funzionano, e poi c'è un qualcosa che ti metti e dici: eccolo, il personaggio. Lo riconosci tu, lo riconosce la costumista, il regista, e da lì poi parte tutto.
E per finire, ci confida il capo che la fa sentire più a suo agio?
C'è un capo che è un po' la mia coperta di Linus, che mi fa sentire protetta e coccolata. Si tratta di un maglione un po' over, mol...

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Trascrizione
00:00La moda la seguo da sempre, quando ero una ragazzina che è sempre inquisito, affascinato,
00:29sicuramente anche influenzato, però quello che ho sempre cercato di fare è prendere ispirazioni da mondi,
00:37da creazioni diverse, per poi creare il mio stile che sia assolutamente personale e pubblico.
00:44Però un modo che mi affascina molto è la magia, il sogno, no?
00:50Ma i direttori creativi, i stilisti attraverso i show, i défilés, mandano spesso anche messaggi molto importanti
01:01che riguardano noi, che riguardano la società, che possono essere messaggi di inclusione, di valorizzazione,
01:08di differenze che ognuno di noi ha, e quindi rispetto per queste differenze e quindi credo che la moda sia tante cose.
01:20Parto dal vestito e poi aprirò tutto il resto.
01:33Mi piace molto affidarmi alla costumista che chiaramente ha una sua missione, però è chiaro che è un gioco di squadra
01:41in cui anche l'attore, anche l'interprete giustamente ha il suo ruolo, e quindi mi piace continuare alla creazione del personaggio
01:51partendo proprio dal vestito, ed è vero che quando faccio le prove, la prima volta che veramente riconosco il personaggio
01:58è quando inizio a vedere che cosa indossa, parto proprio da lui, ed è fondamentale.
02:03Ed è una cosa che generalmente fino ad oggi è sempre successa, cioè magicamente ti provi delle cose e non funzionano
02:09e poi c'è un qualcosa che ti mette e dici eccolo il personaggio, lo riconosci te, lo riconosci la costumista, lo riconosci il regista
02:15e quindi da lì sempre capito.
02:23C'è un capo che è un po' la mia coperca di musici in qualche modo, che mi fa sentire protetta, coccolata,
02:32c'è un maglione in powder molto molto morbido che quando lo metto non mi fa stare bene.

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