• 3 mesi fa
«Non mi auguro alcuna vendetta né un trattamento di favore ma solo quello che prevede la legge. Sono sicuro che la giuria e i giudici sapranno giudicare con correttezza». Queste le parole di Gino Cecchettin alla prima udienza del processo sul femminicidio della figlia Giulia, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta con 75 coltellate, nel novembre 2023, in un parcheggio a Fossò, in provincia di Venezia.«Ho piena fiducia e la pena giusta sarà quella che la giuria deciderò di comminare. Quello che deciderà la giuria per me va bene», ha aggiunto Cecchettin. «Sentire quello che è successo, rinnova il mio dolore», ha affermato. L’assenza di Filippo Turetta in aula è «indifferente, è a sua discrezione». A chi domanda se ha cose da dire all’imputato nel processo per la morte della figlia risponde: «Non avrei niente da dirgli». 

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00:00questo tipo di trattamento di favore, quello che è previsto dalla legge e sono sicuro che la giuria, i giudici, sapranno dedicare con ora e piena
00:14quello che è successo lo sappiamo tutti, rinnova il mio dolore per sentire costantemente quanto è successo, rinnovare il mio dolore
00:26ho piena fiducia nelle istituzioni e sono sicuro che la pena giusta sarà quella che la giuria considera criminale
00:34Giulia è diventata un simbolo, quello che ha voluto fare anche lei con la fondazione e con i tanti convegni, quello che preme la difesa è evitare che sia un processo simbolo
00:49lei vorrebbe che si continuasse questa battaglia con la giuria perché sia per tutte le donne?
00:56sono due cose distinte, un punto è giudicare un reato e un altro prodigarsi per far sì che questo non succeda in altro modo e questo lo farò con la fondazione
01:08e assieme a tutte le associazioni che stanno votando contro la violenza sulle donne

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