Video News - Fiumi di cocaina, 61 arresti. Basi operative nel Bresciano

  • mese scorso
Trascrizione
00:00Quello che è stato individuato con questa operazione è il disveramento di un connubio tra il narcotraffico di matrice albanese e il sistema delle fatture false che costituiva uno strumento per drenare flussi finanziari derivanti dal narcotraffico.
00:16Da una parte gli albanesi che facevano arrivare in Italia e a Brescia la cocaina comprata dal cartello sudamericano e dall'altra i cinesi che ripulivano il denaro attraverso fatture per operazioni inesistenti, un sistema che ha generato montagne di euro con lo scoperto dalla guardia di finanza che ha arrestato 61 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga e al riciclaggio nell'ambito di un'inchiesta con 135 indagati tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia.
00:46Dieci delle persone finite in manette, otto albanesi, una ragazza rumena e un cittadino cinese che era il banchiere del gruppo erano residenti nel Bresciano tra la città, Cologne, Palazzolo, Corte e Franchiarezzato. A Palazzolo in un capannone e a Uragomelle in un appartamento c'erano due dei cinque AB a livello nazionale in cui veniva stoccata la droga.
01:07Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 360 kg di cocaina e i finanzieri hanno accertato fatture per operazioni inesistenti per oltre 375 milioni di euro. Secondo quanto accertato da IPM Antimafia di Brescia, Francesco Carlo Milanesi ed Erika Battaglia, il gruppo albanese riforniva droga anche alla Sacra Corona Unita di Brindisi, il cui vertici sono stati raggiunti da ordinanza di custodia cautelare.
01:32Il cassiere del clan pugliese aveva in casa una valigia con oltre 1.400.000 euro in contanti.
01:39Questo dà la cifra della rilevanza del servizio, se nel corso dell'apercussione troviamo un milione in contanti in una valigia ci si può rendere conto di quale potrebbe essere il giro d'affari complessivo.

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