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Torino, 27 set. (askanews) - Ridisegnare la relazione con la natura, riconoscere un ruolo politico ai contadini, ripartire dal valore del cibo e non dal suo prezzo. Sono questi i messaggi che arrivano dalla 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la manifestazione internazionale dedicata al cibo buono, pulito e giusto in corso a Parco Dora, a Torino, fino al 30settembre. Ad aprirla un messaggio di Papa Francesco che il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, ha definito un documento politico straordinario, in cui i contadini sono i custodi di una biodiversità culturale da portare in salvo"Rispetto a vent'anni fa la coscienza che la cultura alimentare e l'attivismo che si realizza attorno a queste tematiche possono assolvere un ruolo politico di prima fascia è ormai diventata senso comune - Carlo Petrini, fondatore di Slow Food - Perché? Perché dobbiamo essere coscienti che questo sistema alimentare globale è nocivo per la salute del pianeta, crea sprechi di proporzioni bibliche e non è assolutamente più sostenibile. Quindi il cambio diventa uno degli elementi distintivi di questa fase di transizione". Organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del ministero dell'Agricoltura, del Turismo, dell'Ambiente e degli Esteri, la manifestazione per festeggiare i suoi 20 anni quest'anno ha scelto un titolo emblematico We are nature:"Siamo voluti uscire dalla logica antropocentrista che ha connotato il novecento - ha spiegato Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia -e la nostra esortazione è a un cambio di paradigma e quindi 'We are nature'. Non siamo noi che gestiamo, controlliamo, tantomeno salveremo la natura ma sarà casomai lei evidentemente a salvarci se la trattiamo un po' meglio di come abbiamo fatto finora quindi un esortazione a rientrare dentro la natura come parte di un mosaico molto più grande di noi e a partire da questo l'obiettivo comune del sistema alimentare, ma non solo, è quello di integrare le attività umane in maniera armonica con gli ecosistemi che ci ospitano". Accanto ai 700 espositori del Mercato italiano e internazionale, tra cui 180 Presìdi Slow Food, un terzo in più rispetto a due anni fa, 3 mila delegati da 120 Paesi accoglieranno le persone in visita in questi giorni a Terra Madre. Un evento che quest'anno cade in contemporanea con il G7 Agricoltura, a cui è indirizzato un messaggio chiaro:"Per noi il cibo è comunque strumento di cambiamento culturale e politico, quindi Torino chiama Ortigia. "Noi abbiamo fatto già recapitare 10 punti al Ministro dell'Agricoltura proprio per portare le nostre richieste - ha aggiunto Nappini - in generale quello che di nuovo abbiamo chiesto a Ortigia è quello che dicevo all'inizio, cioè lavorare per decisioni lungimiranti che si occupino non dei prossimi sei mesi ma dei prossimi sei secoli perché l'agricoltura è la garanzia di sopravvivenza per tutti noi". E proprio per rimettere al centro l'agricoltura Carlo Petrinichiede ai 7 Grandi della Terra che quella biodiversità culturale rappresentata dai contadini, per riprendere le parole di Papa Francesco, abbia un riconoscimento politico:"In qualche misura fa giustizia un messaggio straordinario che Papa Francesco ha mandato a questa assise che è un messaggio culturale, politico di grande rilevanza dove definisce questa moltitudine di persone i custodi della terra comune, della casa comune. E allora io penso che ridare valore politico a questa moltitudine è la grande scommessa. Ridurre tutto alla rappresentanza politica non è sufficientemente rappresentativo dello stato delle cose".

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00:00Ridisegnare la relazione con la natura, riconoscere un ruolo politico e contadini,
00:04ripartire dal valore del cibo e non dal suo prezzo. Sono questi i messaggi che arrivano
00:09dalla quindicesima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, la manifestazione internazionale
00:14dedicata al cibo buono, pulito e giusto in corso a Parco d'Oro a Torino fino al 30 settembre.
00:19Ad aprirla un messaggio di Papa Francesco che il fondatore di Slow Food Carlo Petrini
00:24ha definito un documento politico straordinario in cui i contadini sono i custodi di una
00:29biodiversità culturale da portare in salvo.
00:32Rispetto a vent'anni fa, la coscienza che la cultura alimentare e l'attivismo che si
00:43realizza attorno a queste tematiche possono assolvere un ruolo politico di prima fascia
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01:14distintivi di questa fase di transizione.
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01:21dell'Agricoltura, Turismo e Ambiente Esteri, la manifestazione per festeggiare i suoi vent'anni
01:27quest'anno ha scelto un titolo emblematico, We are Nature.
01:30Siamo voluti uscire dalla logica antropocentrista che ha connotato il Novecento e la nostra
01:37esortazione a un cambio di paradigma e quindi We are Nature. Non siamo noi che gestiamo,
01:43controlliamo, tantomeno salveremo la natura, ma sarà casomai lei evidentemente a salvarci
01:48se la trattiamo un po' meglio di come abbiamo fatto finora. Quindi un'esortazione a rientrare
01:53dentro la natura come parte di un mosaico molto più grande di noi e a partire da questo
01:59l'obiettivo comune del sistema alimentare, ma non solo, è quello di integrare le attività
02:03umane in maniera armonica con gli ecosistemi che ci ospitano.
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02:171000 persone in visita in questi giorni a Terra Madre. Un evento che quest'anno cade
02:21in contemporanea col G7 Agricoltura, a cui è rivolto un messaggio chiaro.
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02:31Ortigia, noi abbiamo fatto già recapitare 10 punti al Ministro dell'Agricoltura proprio
02:39per portare le nostre richieste. In generale quello che di nuovo abbiamo chiesto a Ortigia
02:47è quello che dicevo all'inizio, cioè lavorare per decisioni lungimiranti che si occupino
02:52non dei prossimi sei mesi, ma dei prossimi sei secoli, perché l'agricoltura è la garanzia
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02:59E proprio per rimettere al centro l'agricoltura, Carlo Petrini chiede ai Sette Grandi della
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03:09Papa Francesco, abbia un riconoscimento politico.
03:12In qualche misura fa giustizia un messaggio straordinario che Papa Francesco ha mandato
03:21a questa assise, che è un messaggio culturale, politico di grande rilevanza, dove definisce
03:32questa moltitudine di persone i custodi della terra comune, della casa comune.
03:39E allora io penso che ridare valore politico a questa moltitudine è la grande scommessa.

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