• 3 settimane fa
Nove persone sono state arrestate dalla Polizia in un'operazione antidroga scattata stamane all'alba. Avrebbero fatto parte di due distinte associazioni criminali dedite allo spaccio di droga in provincia. La sostanza veniva introdotta anche all'interno del carcere di Barcellona.

Trascrizione
00:00Messi di indagini, un'inchiesta nata e coordinata dalla procura di Barcellona
00:04poi trasferita alla DDA di Messina. Le indagini avviate dal commissariato di
00:08Milazzo hanno consentito di sgominare due associazioni criminali e di arrestare
00:12nove persone. La prima, dedita al narcotraffico, gestiva la vendita al
00:16dettaglio di sostanze stupefacenti e grazie ad una minuziosa organizzazione
00:20riusciva a far entrare la droga anche all'interno della casa circondariale di
00:24Barcellona. La sostanza entrava nella struttura carceraria nascosta in
00:29involucro e all'interno di pietanze che venivano consegnate ad un detenuto
00:33ritenuto al vertice dell'associazione. Era proprio lui il capo ad impartire gli
00:38ordini dalla sua cella, in particolare alla moglie. I due comunicavano
00:42attraverso telefonini cellulari. Durante un controllo nella sua cella, infatti, la
00:46polizia penitenziaria trovò e sequestrò un apparecchio di piccole dimensioni con
00:50cui l'uomo si sentiva con la moglie. La donna, così come emerso dall'attività
00:54d'indagine, eseguiva gli ordini ricevuti dal marito, rendicontando i profitti
00:59economici, mantenendo un costante ed aggiornato elenco dei crediti concessi,
01:03preparando le pietanze imbottite di droga per la consegna all'interno della
01:08casa circondariale, utilizzando spesso ignari corrieri. L'organizzazione
01:12criminale, avvalendosi anche di una base operativa a Barcellona, avrebbe gestito
01:17una fiorente attività di cessione all'ingrosso di stupefacente in favore
01:21di un altro gruppo criminale attivo a Milazzo, ma che si era sviluppato nei
01:25comuni limitrofi. In poco più di sei mesi gli investigatori hanno documentato
01:29numerosi episodi di acquisto all'ingrosso dello stupefacente, che veniva
01:33trasportato da Messina verso i centri della riviera tirrenica e suddiviso tra
01:38i puscher e del clan per la vendita al dettaglio. Decisive si sono rivelate le
01:42intercettazioni telefoniche ed ambientali, che hanno consentito alla
01:46polizia di eseguire più volte arresti di corrieri e sequestri di droga. Le due
01:50organizzazioni ricavavano importanti guadagni, spesso impiegati per l'acquisto
01:55di gioielli, abiti griffati e per consentire ai sodali di mantenere un
01:59alto tenore di vita.

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