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«L’Otello di Shakespeare non ha bisogno di essere raccontato. Ha solo bisogno di essere riletto esattamente com'è stato scritto». Così si presenta Non sono quello che sono. Il nuovo film di e con Edoardo Leo di cui vedete qui sopra il trailer.

La pellicola sarà nelle sale, con Vision Distribution, a partire dal 14 novembre. Ma prima, sarà il protagonista di un Masterclass Tour per i più importanti atenei italiani.
La trama di "Non sono quello che sono"
Ciò che vediamo sullo schermo è la tragedia di Otello che William Shakespeare ha scritto (circa) nel 1603, «con la sola forza del dialetto a riportarlo al presente». E la scena che si sposta da Venezia e Cipro al litorale romano. Persino i personaggi del film hanno gli stessi nomi di quelli teatrali. Perché, spiega il regista, Iago, Otello, Desdemona «sono purtroppo ancora tra noi. La cronaca attraverso un grande classico. Ambientata nei primi anni 2000, una storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia».

La storia, quindi, ruota attorno alla gelosia di Otello (Jawad Moraqib) per l’amata Desdemona (Ambrosia Caldarelli). La quale, a causa delle insinuazioni di Iago (Edoardo Leo), viene sospettata di avere una relazione con un altro uomo.
Una storia che si ripete da centinaia d'anni ed è sempre attuale
Violenza di genere, gelosia, maschilismo, anaffettività, razzismo. Temi validi nel XVII secolo come oggi. «L'idea di lavorare all'Otello di Shakespeare nasce 15 anni fa da un articolo letto su un quotidiano», racconta Edoardo Leo. «Un uomo, accecato da una folle gelosia, uccide sua moglie e poi si suicida. È allo stesso tempo la sinossi di una delle opere teatrali più famose nel mondo e triste cronaca dei nostri giorni. Da lì è partita una lunga ricerca per pensare un adattamento contemporaneo che fosse il più possibile rispettoso dell'originale».

Dopo aver spulciato tutte le traduzioni italiane della tragedia inglese, Leo, autore anche della sceneggiatura, ha fatto una scelta forte. «Ho maturato la convinzione che per restituire la "parola"' di Shakespeare, il dialetto (romano e napoletano) fosse paradossalmente il più vicino a rappresentare la forza di quel linguaggio. Un lavoro di traduzione che è durato molti anni e mi ha permesso di filmare Otello senza "toccare" il testo. Che è stato, tranne per i tagli necessari, integralmente riportato. Razzismo, violenza, invidia sociale, maschilismo, femminicidio, un'indagine sul male di una modernità sconcertante per una drammaturgia che ha più di 400 anni. Racchiusa nella frase di Iago che più di tutte suggerisce la profondità dell'analisi psicologica che questo testo opera sui suoi personaggi e ancora su di noi indagando nelle nostre contraddizioni. E che dà il titolo a questo film: "Non sono quello che sono"».
Il "Masterclass Tour" per gli atenei italiani
Il film sarà nelle sale dal 14 novembre. Ma dal 18 al 30 ottobre Edoardo Leo porterà lo in giro per le università italiane il suo film. Si chiama Masterclass Tour e vedrà regista dialogare con gli studenti in un confronto sui temi (violenza di genere, gelosia, maschilismo, anaffettività, razzismo) che emergono dal film. Quasi un'indagine sull'odio. Un progetto rivolto ai giovani ai quali trasmettere, attraverso l’analisi e la rilettura cinematografica di un classico in chiave moderna, un nuovo approccio a un bagaglio valoriale fondato sul rispetto per la persona. L'intenzione è anche quella di esplorare il progetto da un punto di vista del linguaggio, le motivazioni sulla scelta di tradurre il testo nei dialetti romano e napoletano e la relazione tra testo letterario e indagine sociologica.

Un viaggio su e già per l'Italia, con due date inaugurali, il 18 ottobre all'Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e il 21 ottobre, a Caserta, all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Poi sarà la volta dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope” (21 ottobre), l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e il Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” (22 ottobre). L’Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti - Pescara e l’Università degli Studi di Macerata (23 ottobre). L’Università degli Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Firenze (24 ottobre), l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” (25 ottobre), l’Università degli Studi di Catania e l’Università degli Studi di Messina (28 ottobre). Fino all’Università degli Studi di Milano - Bicocca (29 ottobre). Il Masterclass Tour si concluderà il 30 ottobre con le tappe presso l’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

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