• 3 anni fa

Chi lo sa?

Inizia come certi film di Rivette, un po' noiosetto e troppo precisino, nel racconto. Ma dura solo mezz'ora: poi il film si discosta - poeticamente - dalle vicende raccontate, trova altri punti di vista. Intelligenti, leggeri (nel senso più alto del termine), divertenti. Insomma, nelle due ore successive il film decolla con una progressione centellinata ma inesorabile. Senza rinunciare (anzi) a raccontare le difficoltà dello stare insieme, fra i sessi. Con il regista che si "appropria" della capacità rohmeriana di voler bene ai propri personaggi, e dell'ironia di Resnais ... È attraverso queste modalità che l'ex critico cinematografico Jacques Rivette racconta la storia dell'attrice Camille. Che sta insieme al regista teatrale Ugo, recita con lui in Come tu mi vuoi di Pirandello a Parigi, il suo compagno di vita tre anni prima. Anche Ugo è del resto "insidiato" da una bella laureanda che lo sta aiutando a trovare un'opera di Goldoni mai rappresentata ... La storia si conclude come una specie di vaudeville, sul palcoscenico del teatro: ci sono tutti i personaggi della storia, ogni cosa trova una sua (convincente, perchè "recitata") conclusione, con la canzone italiana Senza fine che sparge affetto e ironia a piene mani su storia e spettatori, a rimarcare questo gioco (di coppia, di vita) appunto senza fine ...

https://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=33947

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