Roma, 9 ott. (askanews) - Vuole essere un appello urgente ai leader del G7 affinché affrontino la crescente sfida globale dell'Alzheimer e della demenza, adottando le misure necessarie per garantire un accesso equo alle terapie e alle altre innovazioni disponibili. La Dac, Davos Alzheimer's Collaborative, partnership globale di organizzazioni che mirano a curare la malattia di Alzheimer e a migliorare la salute del cervello, ha lanciato l'allarme in occasione dell'evento collaterale alla riunione dei ministri della Salute del G7, ad Ancona: "Promuovere la collaborazione globale per la demenza, la salute del cervello e l'invecchiamento sano: Continuare l'impegno del G7".Ad oggi sono circa 55 milioni le persone in tutto il mondo che soffrono di Alzheimer. La malattia però coinvolge direttamente anche familiari e caregiver che devono lasciare il lavoro per prestare assistenza e seguire i propri cari. La demenza incide con dei costi diretti sull'economia globale superiori a 1.300 miliardi di dollari ogni anno.
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00:00Vuole essere un appello urgente ai leader del G7 affinché affrontino la crescente sfida
00:05globale dell'Alzheimer e della demenza adottando le misure necessarie per garantire un accesso
00:11equo alle terapie e alle altre innovazioni disponibili.
00:14La DAC, Davos Alzheimer's Collaborative Partnership, globale di organizzazioni che
00:20mirano a curare la malattia e a migliorare la salute del cervello, ha lanciato l'allarme
00:25in occasione dell'evento collaterale alla riunione dei ministri della salute del G7
00:30ad Ancona, promuovere la collaborazione globale per la demenza, la salute del cervello e l'invecchiamento
00:36sano, continuare l'impegno del G7.
00:39Sono qui a rappresentare i diritti dei malati e dei familiari e quindi per me il punto più
00:48importante, il punto cruciale è quello dell'equità di accesso, l'equità di accesso alle terapie,
00:55agli ambulatori, il superamento delle liste d'attesa, le differenze tra regioni, parlo
01:03dell'Italia ovviamente, che vanno superate, la disparità di cura a cui si assiste in
01:10Italia è una cosa che fa male al cuore, le cifre della malattia dell'Alzheimer sono
01:17destinate a triplicare nei prossimi anni, ovviamente la ricerca ci aiuta perché ci
01:24ha spiegato che prima ti accorgi di essere su quella strada, più interventi sono possibili,
01:34dobbiamo lavorare complessivamente sulla prevenzione, ma anche sulla sensibilità ai primi sintomi
01:42del deterioramento cognitivo, che saranno poi quelli sui quali più attivamente la ricerca
01:49potrà intervenire. La prevenzione che viene sempre sottovalutata
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01:58il tema genetico, ma c'è una componente fortissima ambientale che riguarda gli stili di vita
02:04in primis, che per tutte le malattie, quindi per quanto riguarda il fumo, l'alcol, l'attività
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02:22età. Ad oggi sono circa 55 milioni le persone
02:26in tutto il mondo che soffrono di Alzheimer, la malattia però coinvolge direttamente anche
02:31i familiari e i care giver che devono lasciare il lavoro per prestare assistenza e seguire
02:37i propri cari, la demenza incide con dei costi diretti sull'economia globale superiori
02:43a 1300 miliardi di dollari ogni anno. Innanzitutto è la principale malattia neurodegenerativa
02:49e tra le principali malattie legate all'invecchiamento, oggi abbiamo una popolazione in Italia che
02:55ha un'età media molto elevata, forse più di un quarto della popolazione, in certe regioni
03:01di Liguria addirittura un terzo della popolazione ha età superiore ai 65 anni, questo pone
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03:10il nostro in cui i servizi sanitari nazionali impongono un miglioramento del controllo
03:16dei fattori di rischio, quindi rischiamo di avere popolazioni molto vecchie, sempre più
03:20vecchie e sane per certe malattie, ma poi il cervello alla fine diventa quello che soffre
03:26di più.