Nelle note di regia, i registi di Iddu, Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, raccontano: "Nel 2004, anno nel quale è ambientato Iddu, il capomafia Matteo Messina Denaro è per la rivista americana Forbes il terzo latitante più ricercato al mondo. Il suo curriculum criminale annovera decine di morti e stragi come quelle che hanno sconvolto l’Italia nel 1992 e nel 1993. “Con le persone che ho ucciso”, si vantava prima della latitanza, “potrei riempirci un mio cimitero privato”. Poi ha evitato inutili esibizioni. Ponderazione, mimetismo, complicità pervasive all’interno del suo territorio, la Sicilia occidentale, i pilastri della sua trentennale invisibilità. Nell’autunno del 2004 ha inizio il carteggio tra lui e un ex sindaco del suo paese d’origine, incaricato dai servizi segreti italiani di dar vita a una corrispondenza epistolare con il capomafia latitante, sfruttando l’antica consuetudine familiare fra l’ex sindaco e il padre di Matteo, il boss mafioso Francesco Messina Denaro. Grazie allo scambio epistolare tra il latitante e l’ex sindaco, gli investigatori individuano la rete di postini che proteggono e favoriscono la latitanza del boss. Sembra che la sua cattura sia a portata di mano ma nel 2006 la corrispondenza s’interrompe. Perché come spesso succede in Sicilia, un servitore infedele dello Stato coinvolto nelle indagini su Matteo, svela alla stampa la collaborazione dell’ex sindaco con i servizi segreti. Matteo s’inabissa facendo nuovamente perdere le proprie tracce. Fino al gennaio 2023 quando è arrestato in una clinica palermitana dove da due anni era in cura per un tumore all’intestino. Muore otto mesi dopo l’arresto a causa del tumore. Porta con sé nella tomba molti segreti, fra i più torbidi della storia recente d’Italia”.
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NovitàTrascrizione
00:00Tante cose sono cambiate e in peggio, non lei che non ha perso la fede ed è
00:10rimasto anche nella cattiva sorte. L'amico Onesto
00:19mi ha sempre meritato un posto speciale, ma il cuore di mio padre.
00:30Quel faro, come scrive lei, la cui perdita rischia di farci sprofondare nel
00:44vuoto e ci assedia.
00:49Oggi questo suo figlioccio è il niente, ma se è di questo niente che ha bisogno,
01:00sono a sua disposizione. P.S. Io per lei sarò Emanuele, lei invece dovrà affermare
01:12le sue lettere col nome in codice di Salustio. Passo quindi al discorso che mi propone, l'affare
01:22del grande alberco. Ho capito tutto in linea di Massima, mi sembra una bella idea e mi
01:29adopererò come meglio posso. Preside, Idro ci sta! Ma che cosa fa? Preside, si ricordi,
01:44il pezzino lo deve bruciare!