Scirocco terza puntata da forte San Jachiddu

  • 11 ore fa
Scirocco terza puntata da forte San Jachiddu

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
00:00:30Buonasera, buonasera e bentornamati a Scirocco. In questa puntata parleremo di giovani, parleremo
00:00:41di condizioni giovanili, di disagio, di droga, di violenza e quindi come non parlare, partire
00:00:49da un motorino, un motorino un po' sgangarato, quello di Giovanni Amante. Andremo anche questa
00:00:54volta in un fortino, un forte umbertino della città di Messina, forte Sayagiddu, per parlare
00:01:03con diversi ospiti della condizione giovanile dei ragazzi di questa città. Giovanni Amante,
00:01:10buonasera, grazie di essere con noi sul suo motorino, è proprio un motorino da ragazzo,
00:01:17un po' scassatello. Amante garante dei minori. Prima di arrivare a forte Sayagiddu incontreremo
00:01:26tanti altri ospiti, ci sarà anche l'assessore ai servizi sociali. Guardiamo un po' a questa
00:01:33città, ai giovani di questa città, alla condizione dei giovani. Partendo da un dato
00:01:37nazionale, il 18% dei giovani secondo il garante nazionale dei minori non si sente coinvolto
00:01:46nelle istituzioni, nella gestione. A proposito, qui c'era il cortile, quello che i ragazzi
00:01:55chiamano il cortile segreto, una cosa del genere. Venerdì e sabato qua si ritrovano
00:02:03centinaia di giovani, forse anche di più. Loro cambiano spesso, Piazza Duomo, Piazza
00:02:09Canello e qui su via Cesare Battisti. Come sono messi questi giovani? Da quello che ci
00:02:21viene indicato dall'autorità garante, che un po' deve anche orientare la mia attività
00:02:27come anche degli altri garanti, emerge questa insoddisfazione dei nostri ragazzi, i quali
00:02:33non si sentono sufficientemente coinvolti nelle decisioni che gli appartengono. Salutiamo
00:02:38i nostri registi che sono Roberto Travia e Alessandro Chiesa. Pensate, sono diventati
00:02:46centauri per assecondare i miei propositi, per assecondare la fantasia di Emilio Pintanti,
00:02:52ma anche la loro fantasia. Si sanno industriare, quindi sono arrivati con una bella moto e
00:02:59ci scortano. Rispetto a noi, noi facciamo cattiva figlia. Pensa che hanno rubato anche
00:03:02i pedalini. Non abbiamo neanche i pedalini, ho avuto questo piccolo furbo. Andremo avanti
00:03:09lo stesso. Padre Giovanni Amante, qual è il disagio maggiore che vivono i giovani?
00:03:13C'è un'emergenza droga, c'è un'emergenza alcol, c'è un'emergenza gioco, tazzando,
00:03:18ludopatia? Sono tematiche tutte assolutamente attuali. L'alcolismo, la droga e anche il
00:03:25gioco sono degli argomenti che dobbiamo assolutamente attenzionare. Siamo anche in condizione a
00:03:34mio avviso facilitati da una legge recentissima che ha partorito la Regione, di cui anche
00:03:42Messina nel passato di questa legge ne è sicuramente promotrice, perché non dimentichiamo
00:03:49che il Procuratore Pagano, il Presidente del Tribunale e il mio predecessore andarono a
00:03:55Palermo proprio per chiedere che si facesse qualcosa in materia di tossicodipendenza.
00:04:01Questa legge sicuramente ci darà una mano, perché ci sono in campo 23 milioni di Euro
00:04:08in un triennio, sicuramente non conosco precisamente la destinazione di queste somme, ma avremo
00:04:15sicuramente una ricaduta positiva sull'informazione, su tutto quello che è un'attività che potrà
00:04:24favorire i nostri ragazzi. I dati che ci forniscono le associazioni che si occupano di tossicodipendenze
00:04:34sono allarmanti, addirittura vanno incontro alle droghe ragazzini di 13 anni.
00:04:43Questo è assolutamente un dramma, questi ragazzetti non possono essere oggetto di questi
00:04:50problemi, dobbiamo con urgenza, l'ho rappresentato nella commissione del mese di settembre, commissione
00:04:56dei servizi sociali, dobbiamo andare assolutamente nelle scuole per informare innanzitutto i ragazzi
00:05:03dei rischi grossi che occorrono assumendo queste sostanze.
00:05:06Anche a lei deve comprare i pedalini, perché è difficile stare qua sopra, però mi sto
00:05:10trasformando in quei ragazzi che magari provano anche questo disagio, per mettermi nei loro
00:05:17panni. Padre Giovanni Amante, prima di arrivare a
00:05:21Forte Saiachi, visto che siamo tra di noi, me la dici una cosa, ma perché in molti ce
00:05:27l'hanno con lei, che continuamente posto la volevano fare decadere?
00:05:32Io non sono molto meravigliato di questi atteggiamenti, perché non ho mai chiuso la porta a nessuno,
00:05:40anzi ho aperto sempre relazioni e sono andato personalmente a trovare proprio quelle persone
00:05:47che in qualche modo ho visto miei oppositori e la meraviglia è proprio che il garante
00:05:52abbia degli oppositori, il garante non dovrebbe avere oppositori, dovrebbe avere alleati.
00:05:57Io non lavoro nell'interesse di qualcuno, lavoro nell'interesse dei nostri ragazzi,
00:06:02delle famiglie e ritengo di averlo dimostrato, ho toccato tantissime tematiche, sono stato
00:06:08presente in luoghi dove non c'era stata mai attenzione nel passato, uno su tutti, basta
00:06:14ricordare il carcere, dove sono una presenza rassicurante per quelle mamme che si fanno
00:06:21con loro. Sono mamme con i bambini? Non dimentichiamoli!
00:06:25Lei è andata a trovarle? Sì, sono stato più volte con loro, loro
00:06:30si sentivano molto sereni nell'affrontare con me magari delle argomentazioni che non
00:06:36si arrivano ad affrontare con il personale del calcio.
00:06:39Padre Amante, l'amministrazione comunale rispetto alla gestione dei problemi dei ragazzi,
00:06:46dei bambini, degli adolescenti, lei la promuove? Fa abbastanza?
00:06:50L'amministrazione cerca di impegnarsi, certamente ci sono delle cose da migliorare, non è che
00:06:57va tutto bene, non stiamo raccontando una macchina perfetta, ma c'è tanta attenzione.
00:07:03Io posso dire che ogni qualvolta chiedo qualcosa, vengo ascoltato e ci si mette in campo per
00:07:10fare quell'attività da mia richiesta, voglio anticipare una cosa, il 20 novembre ci sarà
00:07:15la giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ne ho parlato in commissione,
00:07:20ho detto che è inutile fare una giornata dove illuminiamo i palazzi o vengono fuori
00:07:25sempre quelle attività legate a conferenze, ho detto i festeggiati chi sono? I ragazzi,
00:07:32allora dobbiamo fare in modo che questi ragazzi si sentano nel centro di quel festeggiamento.
00:07:37Senta Padre Amante, è vero che si parla dei ragazzi senza parlare con i ragazzi?
00:07:42E' il mio motto, io dico sempre che prima di parlare dei ragazzi dobbiamo parlare con
00:07:49i ragazzi, l'ho sempre ritenuto una cosa fondamentale, l'ascolto, ho fondato sempre
00:07:56fin dal principio la mia attività, l'ho legata sempre a quella che era l'idea di ascolto,
00:08:05perché non è possibile non ascoltare quelli che sono i soggetti della nostra attenzione,
00:08:10non possiamo essere lontani da quello che è il loro mondo, dobbiamo metterci alla loro
00:08:16pari, parlare con il loro linguaggio, andare nei posti dove si incontrano.
00:08:19La fermo qui, il loro linguaggio, la violenza, c'è la violenza tra i giovani, è forse
00:08:26un modo di uscire fuori l'energia che hanno, visticiarsi tra di loro, le risse, ci sono
00:08:32parecchi episodi, non abbiamo le baby gang, però tra di loro c'è poi queste arti marziali
00:08:39che vengono magari utilizzate in maniera… Ma perché un'arte marziale non dovrebbe
00:08:43servire a quello che fanno alcuni ragazzi? Siamo arrivati quasi al punto in cui facciamo
00:08:48lo stop tecnico, ci dicono di continuare, i nostri registi comandano loro, per carità,
00:08:53non mi fate andare nelle infrazioni, mi dicevano che non passeremmo col rosso, ma si, vi cure,
00:08:58visto che andiamo in casco pure, come tutti i ragazzi devono metterlo, diceva della violenza,
00:09:03ma ne parliamo tra poco, perché tra poco ne parleremo anche con i regali.
00:09:09La violenza, certamente sì, anche quella che si fa su web, non dimentichiamoci il cyberbullismo,
00:09:16è un tema di assoluta attualità. Comunque sono tutte cose che approfondiremo con i ragazzi
00:09:21e con gli ospiti. Bene, la blocco qui, andiamo tranquillamente
00:09:26verso Forte Saia Kiddo, riprendiamo da là.
00:09:38Siamo arrivati, hai visto padre Giovanni? Siamo arrivati, ce l'abbiamo fatto con questo
00:10:07motorino sgancherato, mamma mia, eccoci qua, a Forte Saia Kiddo, eccolo qua, sposteggiamo
00:10:17il motorino. Come è andato il viaggio? Benissimo.
00:10:36Allora, qui siamo a Forte Saia Kiddo, i primi ad accoglierci sono padre Severino,
00:10:42buonasera padre Severino, parroco di Bordonaro, da Bordonaro City, buonasera padre Severino.
00:10:47Buonasera, buonasera. Ha visto gli altri, ci sono già?
00:10:49Sì, sì, sono arrivati anche l'assessore. E lui chi è questo simpatico ragazzo?
00:10:53Lui è il mio fratello che è venuto a trovarmi. Buonasera.
00:10:56Ah, buonasera, il fratello di padre Severino, Severinino.
00:11:00Va bene, allora entriamo, entriamo, entriamo. Ah, e questo è Forte Saia Kiddo, buonasera
00:11:06assessore di servizi sociali, in veste sportiva. Molto sportiva, vista anche il luogo.
00:11:11Assessore Calafiore, buonasera. Tra poco parleremo, ma io voglio iniziare con i ragazzi. Eccolo
00:11:17qui, ma guarda che bello, bellissimo eh? Dov'è? Giovanni? Bellissimo, bellissimo, con il ponte
00:11:25e c'è il fossato, davvero come un forte. Questo è un altro dei forti umbertini, quelli
00:11:31li abbiamo già visitati diversi, abbiamo già tutti gli ospiti qui. Buonasera, lui
00:11:36è padrone di casa? Non sono padrone di casa, sono diciamo uno
00:11:40dei volontari impegnati nella custodia e manutenzione di questo luogo.
00:11:45Di cui parleremo tra poco, dopo aver presentato gli altri ospiti, dopo esserci organizzati,
00:11:52ci sono i ragazzi, ci sono tanti ospiti, tra pochissimi.
00:12:05Partiamo con il suono di questa campana, di tipo tibetano, Maurotto se ne intende
00:12:09ci dirà che tipo di campana è e Scirocco sceglie come location, ha scelto come location
00:12:14un altro forte umbertino che è forte, sai, Yakiddu. Parliamo di saggi giovanili, di violenza,
00:12:20di droga, tra i giovani, non ho nulla a che vedere con la droga e con la violenza, però
00:12:25vivete quest'ambiente giovanile. Vi presentate e mi dite come la vedete.
00:12:30Piacere, sono Riccardo Totaro, sinceramente penso che ormai negli ultimi anni ci sia effettivamente
00:12:36un incattivimento dei ragazzi sotto certi punti di vista, magari più voglia di cercare rissa,
00:12:42più voglia di cercare di fare brutta. Che vaddi, ti fermano, dicono che che vaddi,
00:12:46cerchi di questione. Per citare un esempio molto veloce, sabbo
00:12:49l'anno scorso sono uscito a Messina, in centro, e fra tanto anno davanti a me due ragazzi
00:12:53stavano prendendo appugni, ero là con il mio gruppo di amici e c'era questa scena
00:12:57al capricciante davanti a noi, quindi sì, effettivamente colpisce molto.
00:13:00Com'è finita? Sono intervenuti le forze dell'ordine?
00:13:02Poi non le soddia perché poi siamo allontanati dal posto, perché sembrava troppo ostile,
00:13:06meglio non girare da quella parte. Meglio non girare?
00:13:09Non ci siamo fidati no, ci siamo voluti andare verso, pensiamo, i ciclo, un posto più puro.
00:13:12Non c'è un problema di violenza tra giovani, tra voi giovani?
00:13:17Sì, questo sì, per tanto l'ambiente non colpisce tutti, ma ne colpisce una molto.
00:13:20Meglio non girare? Cioè avete paura di girare a Messina? Venerdì, sabato?
00:13:24Lei a Cortile va? Ci siamo passati un attimo fa.
00:13:27Allora, penso...
00:13:28Sai dov'è il Cortile?
00:13:29No.
00:13:30Vicino a Cine No Lux.
00:13:31Va bene. Le volevo dire, a Cortile purtroppo no, non ci sono passato, però ho sentito dire
00:13:35effettivamente che Piazza del Tonnello è uno dei posti più piccolosi di Messina.
00:13:38Non definirei pure la parola corretta, perché personalmente comunque non credo che ci sia da spaventarsi
00:13:44di nostri guetani, seppur possono essere effettivamente pericolosi.
00:13:47Però, è vero, ci sono certe zone di Messina che ormai sono diventate completamente, diciamo,
00:13:51non frequentabili e non sono da frequentare.
00:13:53Anzi, è ormai quasi ogni sabato, ormai è una ricorrenza la famosa shower a Piazza del Tonnello.
00:13:59Shower?
00:14:00Sì, diciamo che vengono definite così e diciamo soprattutto che anche a Cairoli è pieno di persone del genere.
00:14:06Tanto che il sabato sera davanti a fast food come il Mertone o il BKFC ci sono delle guardie.
00:14:12Zone off-limits, ci sono zone che è meglio non frequentare a Messina, dove lì non va?
00:14:17Allora, diciamo che io...
00:14:18Innanzitutto ricordiamo come si chiama, lei l'ha detto.
00:14:21No, Marco Simonetti, sempre candidato all'istituto.
00:14:24Buon pomeriggio a tutti, sono Salvatore Cirino, rappresentante al liceo Emilio Ainis.
00:14:30Sono qui con i miei colleghi candidati appunto per esporre questa problematica della violenza e del disagio giovanile.
00:14:38Questa violenza e questo disagio?
00:14:39Certo, questa violenza e questo disagio si sente in tutte le zone d'Italia, ormai da molti anni a questa parte, a partire già dal 1901.
00:14:49A Messina in particolar modo bisogna anche...
00:14:52C'è una zona dove lei ha paura di andare?
00:14:55Certe zone non le conosco bene, devo essere sincero.
00:14:58Però ovviamente con la tutela delle guardie...
00:15:02Del posto dell'Osio? Cioè lei gira con i carabinieri scortato?
00:15:05Giro scortato con i carabinieri, però ovviamente è sempre meglio avere un sostegno.
00:15:12Nel momento dove ci sono le divise, lei dice.
00:15:14Certo, sempre molto controllato, perché appunto bisogna essere attenti, perché il pericolo è sempre dietro l'angolo.
00:15:21Maurotto, pensate, Maurotto fa parte della consulta provinciale, scadrà tra qualche giorno, però intanto ancora...
00:15:29C'è questo problema della violenza giovanile e ci sono zone che non si possono frequentare?
00:15:35Purtroppo Emilio...
00:15:36Sì, diciamoci...
00:15:37Tutto ben ritrovato Maurotto.
00:15:39Grazie, grazie a cosa dell'invito.
00:15:41E sì, ci troviamo davanti a un momento storico dove è radicalmente cambiata l'educazione nei giovani.
00:15:46Purtroppo, ahimè, è inutile negarlo, i giovani, il primo momento che vivono è la famiglia
00:15:52e le prime esperienze che fanno dipendono dalla famiglia.
00:15:55Il modo di vivere dipende dalla famiglia e in seguito dalle istituzioni, come prima, la scuola.
00:16:01Quindi...
00:16:02Si è mai ritrovato in situazioni di pericolo?
00:16:05Sì, qualche volta sì.
00:16:07Di fatti ormai io evito il sabato sera di uscire in centro, ma non per una questione di paura,
00:16:12ma perché proprio non mi piace il contesto che si vive nell'uscita serale del sabato.
00:16:18Ma è vero che c'è chi esce per fare a botte?
00:16:21Sì, perché c'è, se posso usare un po' di dialetto, a Messina c'è il detto
00:16:26Noi vediamo a Piazza Antonello.
00:16:28C'è proprio diventata un'abitudine...
00:16:31Se ne vediamo per...
00:16:33Tu mi hai fatto un torto, io ti dico Noi vediamo a Piazza Antonello.
00:16:36Ah, per chiarire.
00:16:37No, proprio per chiarire, sì, però in modalità sbagliata, diciamo in questo modo.
00:16:42E poi questa è una frase che cerca di includere d'errore.
00:16:45Nel momento in cui io quasi mi scuso dell'errore commesso, la cosa finisce là,
00:16:51nell'eventualità in cui questo non accade ci dobbiamo vedere a Piazza Antonello.
00:16:55Secondo voi le istituzioni fanno abbastanza?
00:16:57Cioè ci sono abbastanza controlli? Dovrebbero fare di più? Chi parla?
00:17:00Penso che onestamente il Comune dovrebbe salvaguardare certe zone,
00:17:06come la ormai nominata diverse volte Piazza Antonello.
00:17:09Perché in realtà Cairoli seppure...
00:17:12Sabato scorso, non questo, ci sono stati due ragazzi che sono stati addirittura...
00:17:18gli è stato ritrovato qualcosa addosso.
00:17:20Però comunque Piazza Cairoli ormai è salvaguardata.
00:17:24Ogni tanto passano i carabinieri, ci sono, come ho detto, le guardie davanti a diversi locali
00:17:29di ristoro, ma altre zone no. Secondo me dovrebbero essere salvaguardate come Cairoli.
00:17:35Andiamo avanti? E invece lei che dice? Che dovrebbero fare di più le istituzioni?
00:17:41Allora, per me le istituzioni stanno già facendo, molto come ha detto il mio collega qui dietro.
00:17:47Ma cos'è che spinge i giovani a questo tipo di violenza? C'è qualcosa dietro?
00:17:52Voi che vivete con i vostri coitani, c'è la droga, c'è l'alcol, c'è la noia, che c'è?
00:17:58Allora, secondo me alcune volte si ritrova anche una sorta di bisogno per colmare insicurezze
00:18:06e per farsi vedere superiori agli occhi del gruppo, secondo me, nella maggior parte dei casi.
00:18:12Mentre in altri casi si tratta proprio di un vero e proprio bisogno sociale per mantenersi.
00:18:19Farsi vedere superiori agli occhi del gruppo. Questo è molto interessante. È così anche per lei?
00:18:25Sì, sono molto d'accordo con questo discorso. Quando lei poi mi parla di istituzioni...
00:18:30Cioè chi non sa fare a botte è uno sfortunato?
00:18:35Sì, chi non sa fare a botte o si unisce a gente che lo sa fare per salvaguardarsi, per proteggersi un po', avere le spalle parate
00:18:43oppure semplicemente se ne sta nel suo calmo, evitando il conflitto.
00:18:47Si dice un rimasto? Chi non sa fare a botte è un rimasto?
00:18:51Per il rimasto poi si intende anche altro, dipende sempre chi usa questo termine.
00:18:54E il rimasto?
00:18:55Il rimasto magari va molto soggettivamente. Per me un rimasto è una persona che nella vita ha un scopo
00:19:00se non andare a fare a botte per sentirsi più furbo, più forte di altri, secondo me.
00:19:05Ma è molto soggettiva come cosa. Invece quelli che hanno questi atteggiamenti vedono i più deboli,
00:19:10quelli che non sanno fare a botte, come dei rimasti.
00:19:12Sentite ragazzi, secondo un rapporto del garante dei minori, insomma degli adolescenti nazionale,
00:19:19il 18% di voi non si sente ascoltato dalle istituzioni? La pensate così? È vero, non vi ascoltano?
00:19:27Allora, è in corso una rete per risolvere questo problema anche a livello nazionale.
00:19:34Abbiamo tenuto un convegno negli ultimi mesi dell'anno scolastico.
00:19:37Sì, ahimè molti ragazzi non trovano ascolto nelle istituzioni perché per primi noi che siamo stati,
00:19:43loro che sono rappresentanti di istituto, ricoprono queste cariche, tante le volte trovano difficoltà
00:19:49a organizzare un tavolo tecnico piuttosto che un incontro con un'istituzione o glielo danno dopo mesi.
00:19:55Quindi a quel punto il ragazzo che magari aveva un'emergenza per quella che è la sua visione giovanile
00:20:00di un problema, si lascia andare perché dice, le istituzioni dove mi hanno aiutato in questo momento?
00:20:08Dove sono e a cosa servono? Per fortuna le scuole sotto questo punto di vista stanno facendo un lavoro immenso.
00:20:15Ma il sindaco, gli assessori, la questura, la prefettura, vi ascoltano?
00:20:20Voi avete mai tentato di confrontarvi e dire a queste istituzioni cosa fare per prevenire?
00:20:27Che voi sapete meglio delle forze dell'ordine, quali sono i problemi, quali sono le zone più a rischio
00:20:33e quali sono gli inconvenienti.
00:20:36Allora, personalmente, avendo stima per l'attuale sindaco, penso che lui stia facendo ciò che può.
00:20:43Come l'ho detto prima, sto vedendo dei miglioramenti da sabato in sabato nel centro
00:20:47e soprattutto in quello che succede e come si comportano le forze armate.
00:20:51Addirittura intervengono spesso per bloccare due ragazzi o ragazze che si fanno del male
00:20:58e anzi, diciamo, sono stato purtroppo testimone di un grandissimo litigio scoppiato da quattro ragazze
00:21:07che poi si sono accorpati fidanzati e addirittura alcuni si sono usciti con un braccio rotto.
00:21:16Una nostra compagna di scuola, che personalmente io conosco, non mi reputerei suo amico, ma è una mia conoscente,
00:21:23è stata assaltata a tutti gli effetti e le sono salite addirittura di radi capelli.
00:21:29Incredibile. Allora, può bastare per ora, io tornerò da voi, poi vi porterò i rappresentanti delle istituzioni,
00:21:36il garante dei minori, l'assessore dei servizi sociali, chi si occupa del servizio psichiatrico per l'ASPE,
00:21:42così potete porre delle domande. Voi intanto fate quello che volete, passeggiate, questo è un posto meraviglioso.
00:21:48Io invece vado dall'assessora ai servizi sociali. Buonasera, Assessore Alessandra Calafiore.
00:21:56Piacere.
00:21:57Io spoglio sempre il nome, l'ho indovinato, Alessandra.
00:21:59Sì, esatto.
00:22:00E poi abbiamo il garante dei minori che, pensate, pensi, ci ha accompagnato con una sgarubatissima lambrettina senza i pedalini,
00:22:07però molto naif, ma insomma rende. Con lui ci siamo già salutati. Ha sentito i ragazzi? Hanno paura di andare in alcuni posti?
00:22:17Ci sono delle zone da evitare? Piazza Antonello pare che sia diventata molto pericolosa.
00:22:25Al di là della repressione, è sempre un tema molto delicato, al di là del fatto di mettere delle divise,
00:22:33secondo me ne andrebbero messe di più e dislocate meglio e in momenti, diciamo, clou.
00:22:38Perché io li ho visti a mezzogiorno a Piazza Duomo. Chiaramente arrivano i turisti, quindi devono stare tranquilli per dare una bella immagine della città.
00:22:46Ma di sera, nei luoghi dove ci sono i ragazzi, io ne ho visti davvero pochi rappresentanti delle forze dell'ordine.
00:22:52Secondo lei, Assessore ai servizi sociali, c'è un'emergenza?
00:22:55Sicuramente c'è una situazione che merita molta attenzione.
00:23:01In questo, e anche il raccordo con la Prefettura e il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ci sono stati diversi incontri.
00:23:09Sicuramente ci sono delle zone sensibili che sono presiede dalle forze dell'ordine, ma perché è giusto e loro fanno il loro compito.
00:23:19Piazza Antonello è una di quelle zone dove c'è una presenza fissa anche per monitorare...
00:23:24Assessore ai servizi sociali vi segnalano che in questo momento sono aumentati i problemi che riguardano la violenza tra i giovani, le risse, le aggressioni?
00:23:34Abbiamo un compito che è diverso di monitoraggio e di attenzione verso quello che è un fenomeno.
00:23:41Sicuramente ci sono delle problematiche di tanti ragazzi, ma io mi riallaccio anche all'intervento molto opportuno che ha fatto Maurotto.
00:23:49Si parte sempre dalle famiglie. Le famiglie rappresentano il punto fondamentale di riferimento e su questo noi desideriamo lavorare,
00:23:56anche perché partendo dalle famiglie riusciamo a fare delle politiche che sono anche di prevenzione.
00:24:01Perché la prevenzione sta alla base anche di tutti questi fenomeni, quindi responsabilizzare le famiglie sicuramente è un tema su cui lavoriamo.
00:24:11Sta per iniziare anche un'altra attività del centro delle famiglie che avrà dei laboratori al centro polifunzionale Esiste.
00:24:19È un progetto distrettuale molto importante perché abbraccia non soltanto il Comune ma tutto il distretto di 26.
00:24:26Giovanni Amate, fanno abbastanza questi del Comune?
00:24:32Il Comune è spesso incalzato un po' da tutti su queste tematiche e cercano di mettere in campo quanto è nelle proprie possibilità.
00:24:44Non esiste secondo me il massimo in questo settore perché l'impegno deve essere sempre più importante e più pressante perché è chiaro che parliamo del futuro della nostra città.
00:24:57Pertanto la formazione dei nostri ragazzi sono la dirigenza di domani.
00:25:02Da garante dei minori c'è un'emergenza che riguarda il disagio giovanile magari legata ad altri fenomeni, la droga, l'alcolismo, c'è la ludopatie, il gioco d'azzardo.
00:25:13Io vedo che questi ragazzi passano serate intere in queste sale da gioco, nelle macchinette.
00:25:19Poi bisognerebbe capire come si facciano entrare, come si consenta loro di giocare, non potrebbero, se ci sono controlli sull'omministrazione di alcol.
00:25:31In molti locali, anche ConfoCommercio e Confesecenti in questo sono molto rigorosi, ma non tutti.
00:25:37La cessione delle bevande è un problema perché sappiamo bene che anche ai distributori automatici basta un codice fiscale del papà, dello zio ed è risolto e ha girato l'ostacolo.
00:25:48Qual è l'emergenza delle emergenze che riguarda in questo momento i suoi minori, i suoi ragazzi?
00:25:55Io ritengo che l'emergenza attuale riguardi il consumo di stupefacenti in età quasi da bambini, parliamo di 12-13 anni.
00:26:05Dalle informazioni che abbiamo, che ci hanno dato le associazioni antidroga, si è abbassata moltissimo l'età in cui si consuma la droga, 13 anni e ci sono droghe molto molto pericolose.
00:26:18Pippo Rao, buonasera e grazie di essere con noi qui a Forte San Iachidu.
00:26:23Lui è uno che di droghe se ne intende naturalmente da professionista perché ha a che fare anche con le dipendenze, dirige il servizio di psichiatria di tutta la provincia per conto dell'azienda sanitaria provinciale, stato direttore sanitario dell'ospedale Piemonte Neurolessi.
00:26:44Insomma è uno che sul campo c'è da tantissimo tempo, è stato anche assessore ai servizi sociali del comune.
00:26:51In un'altra vita.
00:26:53La droga aumenta il pericolo che si vada a queste forme di violenza, a volte violenza inaudita?
00:27:02La droga sicuramente sì, le sostanze stupefacenti modificano non solo il contesto comportamentale ma anche il contesto relazionale, la realtà viene in qualche modo alterata, inficiata.
00:27:18Il problema è capire se l'utilizzo delle sostanze stupefacenti è la conseguenza o la causa di questo disagio che in maniera pervasiva infiscia le condizioni esistenziali dei ragazzi, dei giovani.
00:27:36Noi abbiamo la percezione chiara che è l'avvento delle nuove sostanze stupefacenti rispetto a fenomeni che in qualche modo hanno caratterizzato il mondo delle dipendenze patologiche e che tende ad evolversi in linea con un contesto che è in evoluzione, l'avvento delle sostanze stupefacenti sintetiche e semisintetiche.
00:28:01Qual è la droga del momento, quella che è più usata tra i giovanissimi?
00:28:04C'è questo proliferare di sostanze che tra l'altro modificando chimicamente in laboratorio quindi senza neanche più la difficoltà della lavorazione, di tutto quel mondo che noi collegavamo alle sostanze stupefacenti, all'eroina soprattutto ma anche alla cocaina.
00:28:28Oggi come dire in laboratorio si riescono a formulare sostanze stupefacenti in maniera molto economica.
00:28:35Camminiamo in questo bellissimo posto, bello Fortesea Kiddu.
00:28:40Assolutamente sì.
00:28:42C'è una pace incredibile.
00:28:44Dicevamo la droga e poco fa mi diceva il garante dei minori, noi molto spesso parliamo dei giovani senza far parlare i giovani, io non a caso ho iniziato la trasmissione facendo parlare i ragazzi.
00:28:58Sono emerse situazioni che hanno messo in evidenza loro molto interessanti, la paura di andare in alcuni posti, qualcuno ha evocato anche la famiglia, qualcuno tra i ragazzi, sono sedicenni e dice che non c'è più questo riferimento.
00:29:14Adesso in questo momento molte mamme, molti papà ci stanno ascoltando, ci sono dei campanelli d'allarme, dei segnali a cui devono fare attenzione i genitori, le mamme e i papà rispetto ai loro figli che magari possono aver iniziato ad assumere delle droghe senza che loro se ne accorgessero?
00:29:33Due flash, il primo nel momento in cui la relazione viene sostituita dalla dinamica dei social, là dove nei contesti comunitari, familiari la comunicazione ha lasciato il posto a uno schermo di un telefonino e il parametro di confronto diventa il social media
00:30:03di un genere piuttosto che un altro rispetto invece a quello che è il parlare con i nostri ragazzi, è chiaro che diventa un elemento inquietante, io penso che le agenzie istituzionali debbono necessariamente reimparare a trasdurre le forme di disagio che caratterizzano i nostri ragazzi,
00:30:28bisogna rileggere con occhi diversi e con una logica assolutamente nuova e diversa quello che è la causa che spinge sempre più ragazzi ad avvicinarsi alle sostanze stupefacenti inficiando il proprio comportamento, sentivo parlare poc'anzi di violenza, la violenza è una forma di comunicazione utilizzata…
00:30:51È un'energia che esce fuori dai giovani e la fanno uscire in maniera errata, sbagliata, eclatante?
00:30:56Qualunque comportamento ha una metacomunicazione che viene espressa.
00:31:01Perché le botte? Perché l'aggressione?
00:31:03Perché la logica del più forte, perché la difficoltà a mentalizzare il confronto, perché l'impossibilità a tradurre in logiche di relazione, conflitti, competizioni.
00:31:20Quindi io sono più forte, non sono stupido e quindi posso far colpo sul gruppo?
00:31:26Oppure posso far valere attraverso la violenza, attraverso la sopraffazione il mio io che in contesti di altro genere tende a essere sopraffatto.
00:31:38È la difficoltà dell'io che porta il giovane, soprattutto nella fase più delicata del suo sviluppo psicosessuale, a trovare una modalità con cui comunicare il proprio disagio, la propria frustrazione, la propria rabbia.
00:31:54In più mettiamo che anche i contesti sociali di riferimento tendono a slatentizzare la logica del branco, la logica della manifestazione in contesti di gruppo, la discoteca piuttosto che lo stadio,
00:32:09il gruppo nella piazza che aspetta l'occasione per poter litigare o fare abbotte. Sono tutte modalità con cui si esprime una rabbia figlia di una frustrazione, in cui viene meno la relazione all'interno della famiglia, la relazione all'intesto dei contesti comunitari.
00:32:33Le chiedo una cosa, lo sport, mi viene in mente il calcio perché è lo sport che mi è più vicino anche per motivi familiari, può servire o certe volte può sviluppare ancora più violenza perché all'interno dei campi da gioco certe volte vediamo delle scene e anche negli spalti tra i genitori che non sono proprio edificanti, anche lì sviluppano violenza.
00:32:55Qualunque contesto comunitario, una volta era la parrocchia, era l'oratorio, oggi è la piazza piuttosto che altri contesti.
00:33:07Per caso c'è padre Severino, buonasera e benvenuto a Forte Saiachidu che è bellissimo, qui è un posto deputato ad atti di guerra, guerra non ce n'è mai stata, in effetti ci hanno pensato a contraere, poi ci spiegheranno.
00:33:29Il nostro psichiatra Rao parlava dell'importanza della parrocchia, dell'oratorio, ce ne sono sempre meno, si frequentano sempre meno, c'è una crisi di vocazione anche da questo punto di vista.
00:33:43C'è una crisi di vocazione perché giustamente adesso c'è non solo la parrocchia, la parrocchia veniva considerata come una casa.
00:33:51Lei è parroco di Bordonaro.
00:33:53La parrocchia era considerata sempre come la seconda casa, la casa dove sei nato e la casa che diventava la parrocchia.
00:34:02Adesso c'è crisi della famiglia in cui i giovani non si sentono attesi, abbracciati, accorti e la parrocchia stessa conseguenzialmente non è stata l'alternativa.
00:34:18C'è anche questo problema, la crisi della parrocchia, non si sentono accorti, abbracciati e attesi.
00:34:27Lei lavora in un contesto particolarmente difficile. Nei giorni scorsi siamo stati a Giostra, nella salita a Tremonti, dove sorgeranno adesso degli impianti sportivi
00:34:37nell'ottica di quel risanamento sociale molto importante quanto il risanamento delle baracche, quanto la demolizione delle baracche.
00:34:46Bisogna ricostruire un tessuto sociale. Bordonaro non è da meno rispetto a questi quartieri.
00:34:51Anche lì immagino che il fenomeno droga, alcol, il fenomeno gioco sia presente. E voi come lo combattete?
00:34:59Voi uomini di chiesa, uomini dell'oratorio, uomini della parrocchia?
00:35:03Noi cerchiamo giustamente di allargare questi luoghi educativi, anche il gioco, l'oratorio, anche moltiplicare le attività dei giovani.
00:35:14Inventare anche quello che i social non riescono a dare. Perché adesso ormai il problema è che i giovani di oggi non sanno comunicare.
00:35:24Perché comunicare virtualmente ti tornerà parola verbale.
00:35:28Ma è vero che lei una volta ha assistito a un'aggressione, ha intervenuto e sono scappati tutti.
00:35:33Padre Severino, padre Severino, dove ce lo racconta?
00:35:35Sì.
00:35:36Dove è stato?
00:35:37Dunque vicino alla Piazza Antonella.
00:35:39Ah, famigerata Piazza Antonella. E che è successo?
00:35:41Piazza Antonella c'era un signore che aveva un motorino. Il suo motorino è caduto nel motorino degli altri ragazzi.
00:35:48Mamma mia, e che è successo?
00:35:49Una cosa semplice. Lui ha cercato giustamente di sistemare questi motorini, però questi ragazzi, è venuto un gruppo.
00:35:57Invece di chiedere che cosa era successo, hanno cercato di aggredire questo signore, buttare a terra.
00:36:04Quando sono sceso in macchina, alcuni il conoscevo, quindi sono scappati perché mi hanno riconosciuto.
00:36:12Se lo facessero tutti, quello che ha fatto lei, probabilmente molte cose non succederebbero, no?
00:36:18Può darsi che...
00:36:20C'è un problema anche di paura da parte della gente.
00:36:24C'è paura, giustamente adesso c'è questa paura. Paura perché, ecco quella che abbiamo parlato l'altra volta, non c'era compassione.
00:36:35Perché tutti questi ragazzi che usano questa violenza, è un modo di comunicare i loro disagi, le loro problematiche.
00:36:41Cioè la comunicano a botte?
00:36:42Sì, perché giustamente adesso non possono parlare verbalmente perché con questi social hanno perso il linguaggio verbale.
00:36:49Allora che cosa significa? E poi anche i modelli familiari.
00:36:53Qual è l'istituzione, l'agenzia più in crisi? È la famiglia? È la scuola? Qual è l'istituzione che è crollata totalmente?
00:37:02Di più è la famiglia, perché è tutto parte della famiglia.
00:37:05Conseguenzialmente la scuola e poi la politica di oggi non è che guarda la generazione futura, guarda solo le prossime elezioni.
00:37:15Ecco perché non c'era questa concentrazione sui problemi.
00:37:21Vincenzo di Severino, me lo dice che cosa state facendo a Bordonaro? Fate una cosa bellissima.
00:37:25Aiutate nel percorso di studi i ragazzi di Bordonaro che vogliono laurearsi.
00:37:30È una specie di, non so se sia il termine giusto, di comune della cultura.
00:37:37Questo l'abbiamo iniziato nel 2019. Una cosa interessante.
00:37:44Abbiamo iniziato, i ragazzi erano 22. Si ricorda quando abbiamo fatto la prima trasmissione.
00:37:52E poi adesso tutti, più di 19, sono già all'università.
00:38:00Vi avete aiutati voi?
00:38:02Tra di noi, ci siamo aiutati tra di noi.
00:38:05Siete stimolati a studiare?
00:38:06Stimolati, di vedere giusto.
00:38:07Non economicamente?
00:38:08Anche.
00:38:09Anche economicamente?
00:38:10Giustamente tutte.
00:38:11E quanti ne avete laureati?
00:38:12Adesso, fino adesso, sono laureati 12.
00:38:1512 ragazzi di Bordonaro?
00:38:17Adesso, giovedì prossimo si laurea un'altra.
00:38:21Stanno camminando tutti.
00:38:23Come si chiama?
00:38:24Si chiama Carmen.
00:38:26Carmen, allora che cosa si laurea?
00:38:28Ingegneria chimica.
00:38:30Ah, ingegneria chimica, bellissimo.
00:38:31Guardi, guardi il caso.
00:38:33Ci siamo fermati davanti ai resti di una barca utilizzata dai migranti.
00:38:40C'è una forma di razzismo che esce fuori in questo momento tra i giovani?
00:38:46Di intolleranza?
00:38:47Si, c'è questo tipo di razzismo, però comunque giustamente tutto viene imparato dalla famiglia.
00:38:54Perché visto che le famiglie sono in crisi, non c'è l'altro.
00:39:00L'altro è sempre un'offesa, l'altro è sempre qualcuno che mi toglie qualcos'altro.
00:39:04Quindi deve essere eliminato.
00:39:07Allora che cosa significa?
00:39:09Il razzismo che nasce non per qualcos'altro, ma anche l'ignoranza.
00:39:15L'ignoranza porta a fare nascere tutto questo.
00:39:19Allora per combattere questo bisogna fare questi progetti che toglie questi giovani dall'ignoranza.
00:39:30Giovani dall'ignoranza e giovani dalla droga.
00:39:33Noi qui abbiamo Francesco Conti che è psicoterapeuta del Centro Studi e Progettazione Faro.
00:39:39Avevamo invitato anche altre associazioni, purtroppo impegnate.
00:39:43Buonasera, grazie di essere qui.
00:39:44Eccoci, grazie dell'invito.
00:39:45Vogliamo camminare, cosa vogliamo fare?
00:39:47Attendo l'umida regista.
00:39:48Benvenuto a San Yaquid, un posto bellissimo, che evoca pace.
00:39:55Se parliamo della droga, come siamo messi?
00:40:00Come si può far la mano dell'età che si abbassa e della droga, ahimè, che dilaga?
00:40:05Negli anni abbiamo capito che il fenomeno droga è il precipitato della società.
00:40:10Le droghe ci raccontano quello che resta della nostra società.
00:40:14Quello che non è visto, quello che non trova un contenitore.
00:40:18Per cui sicuramente oggi c'è un'emergenza droga come in passato c'è un'emergenza droga.
00:40:23Allora un termine che mi piace usare è quello della prevenzione.
00:40:27Quali sono le droghe che in questo momento vengono utilizzate maggiormente e sono più pericolose?
00:40:34Le droghe che vengono utilizzate tra i giovanissimi.
00:40:36Come altri, prima di me, si diceva delle droghe sintetiche.
00:40:40Quelle sintetizzate in laboratorio.
00:40:42Le smart drugs che vengono assolutamente studiate, pensate e sintetizzate in laboratorio.
00:40:48Però mai abbassare la guardia rispetto alle droghe di sempre, al ritorno dell'eroina e anche al dramma del crack.
00:40:57Che viene utilizzato sempre dai più giovani.
00:40:59Ci ascoltano molti ragazzi.
00:41:01Molti sono ospiti qua in studio.
00:41:05In studio anche Alforte che si è trasformato in studio.
00:41:10C'è anche una sottovalutazione delle droghe cosiddette leggere.
00:41:15Quindi della marijuana, della cannabis.
00:41:18Se vogliamo dire invece da psicoterapeuta che sono particolarmente pericolose anche quelle.
00:41:26Beh, indubbiamente va detto di quello che raccontano i video, la musica attuale, l'industria e il mercato dei media.
00:41:39Che in qualche modo svalutano.
00:41:41Guarda che bello.
00:41:42Bellissimo no?
00:41:43Là c'è il pilone.
00:41:45L'altro pilone che si intravede.
00:41:47Lo stretto intero.
00:41:49Potrebbero venire qui ragazzi.
00:41:51Ritrovare la pace.
00:41:52Non prendersi a botte.
00:41:54Ma scoprire come il nostro cervello ha già in sé la capacità di produrre piacere.
00:41:59Esperienze di questo tipo generano piacere al pari a volte di certe sostanze.
00:42:04Invece la scelta è quella di usare anche droghe leggere.
00:42:07Svalutandone gli effetti.
00:42:09Ma che come dire nel lungo termine provocano anche dei danni.
00:42:12Ad esempio a livello della memoria.
00:42:15Perché che cosa fate?
00:42:16Voi come comunità affaro tra l'altro agite in questo territorio che è particolarissimo.
00:42:23Qualche giorno fa la prefetta Cosima Di Stani ci ha detto che abbiamo tolto un pezzo di territorio alla criminalità.
00:42:29Mi riferisco alla zona che è stata sbaraccata dove adesso sorgeranno impianti sportivi.
00:42:36Che cosa fate voi nella vostra comunità?
00:42:39Una comunità affaro per aiutare i giovani e le famiglie.
00:42:43Provo a usare la sua immagine.
00:42:44Proviamo a sbaraccare là dove ci sono le macerie della droga.
00:42:48E proviamo a ricostruire con la persona.
00:42:51Quindi non tanto a guardare la droga come unico problema.
00:42:55Ma ripeto la droga come il precipitato di una situazione.
00:42:58Ma torniamo a guardare la persona.
00:43:00A ridargli valore.
00:43:01Purtroppo in situazioni che già sono incistate.
00:43:04Là dove la dipendenza come dire già fa da padrone.
00:43:08Ma accanto a questo parlavo della prevenzione.
00:43:10Per cui ad esempio incontriamo i ragazzi nelle scuole.
00:43:14Li invitiamo in comunità.
00:43:16Recentemente abbiamo anche sperimentato un incontro.
00:43:19Tra i ragazzi delle scuole e i ragazzi delle comunità.
00:43:22Perché possano costruire uno spettacolo teatrale.
00:43:25Che a breve cercheremo anche di presentare alla cittadinanza.
00:43:29Proprio nel mese di ottobre.
00:43:30I vostri pazienti, ospiti sono sempre più giovani?
00:43:36Che età hanno?
00:43:37L'età media?
00:43:38C'è il ritorno degli utenti che ricadono.
00:43:41Quindi lì ci sono i tossicodipendenti storici.
00:43:44E lì c'è una fetta di persone adulte, mature.
00:43:47Però colpisce rivedere a volte ragazzi che abbiamo incontrato sui banchi di scuola.
00:43:52Nei nostri incontri.
00:43:54E anche personalmente rivederli come utenti.
00:43:57Quindi a volte un fallimento nella prevenzione.
00:43:59Ma indubbiamente un abbassamento dell'età d'uso.
00:44:02L'alcol è pericoloso quanto la droga come diffusione?
00:44:05In questo momento mi viene da pensare ai ragazzi.
00:44:08Che mi dicono i medici del pronto soccorso.
00:44:11Totalmente ubriachi in discoteca.
00:44:13Mi permetta una provocazione.
00:44:15L'alcol è una droga.
00:44:16Al dispetto di quello che continuiamo a fare.
00:44:19Cioè di separare.
00:44:20L'alcol è una sostanza psicoattiva.
00:44:22E come tale è una droga.
00:44:24Altera il nostro cervello al pari di qualsiasi altra sostanza.
00:44:27E in tutto questo il gioco, la ludopatia.
00:44:30Lo stare serate intere, giornate intere.
00:44:33In quei luoghi dove si giocano fortune a volte.
00:44:37Come sta?
00:44:39Come si inserisce?
00:44:41Questo è un altro problema che cerchiamo di abbracciare e di guardare.
00:44:44C'è un sommerso immenso.
00:44:46C'è la difficoltà realmente a chiedere aiuto.
00:44:49Se non quando si tocca il fondo economicamente.
00:44:52I giovanissimi sottovalutano tutto questo.
00:44:55Perché di fatto giocano.
00:44:57Classicamente giocano le scommesse sportive.
00:45:00Ma non solo.
00:45:01Scopriamo giochi di carte in cui investono moltissimo denaro.
00:45:04O anche i classici gratta e vinci.
00:45:06E possono diventare poi magari gregari di organizzazione.
00:45:09Per ripagare questi debiti.
00:45:11Incorrono spesso i genitori.
00:45:15Devono poi sanare dei debiti.
00:45:17Perché per giocare hanno contratto dei debiti.
00:45:19Anche all'interno delle sale giochi.
00:45:21Con i gestori, con chi ha i conti di gioco.
00:45:23Contraggono dei debiti importanti.
00:45:25Per cui bussano poi alla porta delle famiglie.
00:45:28La criminalità come vi vede?
00:45:31A voi volontari delle comunità?
00:45:33Come la Faro?
00:45:34Ma come tante altre?
00:45:36Storicamente la criminalità è contraria a chi cerca di ostacolare.
00:45:40Questo indotto economico.
00:45:42Quindi di fatto continua ad esserci questa inimicizia.
00:45:45Tra chi prova a togliere le persone dal mercato della droga.
00:45:49Anche dai piccoli spacciatori.
00:45:51Che sono come dire i lavoranti in quest'ambiente.
00:45:54E chi invece vuole che tutto continui a funzionare così.
00:45:58Parlavamo della violenza.
00:46:00Poco fa anche con il nostro psichiatra Pippo Rau.
00:46:05Con l'assessore dei servizi sociali.
00:46:07Che nesso c'è tra droga, alcol e violenza tra i giovani?
00:46:12Aumenta questo tipo di violenza?
00:46:14Certe volte davvero sorprendente.
00:46:17La violenza è un agito.
00:46:19Qualcuno diceva che non ci sono più le parole.
00:46:21Per cui quando si arriva alla violenza.
00:46:23È perché la psiche non ha più spazio per parlare.
00:46:25E quindi deve agire.
00:46:26C'è un pugno.
00:46:27Quindi c'è un fortissimo nesso.
00:46:29Tra l'altro l'uso di droghe disinibisce.
00:46:32E in qualche modo non aiuta ad autoregolare il soggetto.
00:46:36L'ho chiesto al dottore Rau.
00:46:38Lo chiedo anche a lei.
00:46:40Perché ha a che fare con tantissimi giovani.
00:46:42Ha a che fare con le famiglie.
00:46:45Ci sono dei segnali a cui deve fare attenzione una mamma?
00:46:48Un papà?
00:46:50Se mio figlio improvvisamente cambia di umore.
00:46:53Per cui non mi sembra essere più lo stesso.
00:46:55E questo non è legato a un fisiologico cambiamento.
00:46:59A una modifica dell'età.
00:47:01Non è unicamente l'adolescenza.
00:47:03Questo è sicuramente un campanello d'allarme.
00:47:05La ricerca di denaro.
00:47:07Il fatto di nascondere l'uso del denaro.
00:47:10Di non essere trasparente su questo.
00:47:12E' un altro campanello d'allarme che possiamo mettere in campo.
00:47:16Quanto costa una dose?
00:47:18A quanto pare sul mercato è possibile anche a 5-10 euro acquistare una fumata di crack.
00:47:27Una volta che entri in questo vortice è difficile uscirne se non rivolgendosi a voi.
00:47:33Non basteranno 50, 100, 200 euro in questo mercato, in questi acquisti.
00:47:40Ed è difficile uscirne.
00:47:42Purtroppo sono spesso le famiglie esasperate da questa condizione a chiedere aiuto.
00:47:47Più che la persona in sé.
00:47:49Mamma mia.
00:47:51Perché ha figli mi rendo conto.
00:47:53Le istituzioni?
00:47:55Noi qui abbiamo l'assessora ai servizi sociali.
00:47:59Fanno abbastanza?
00:48:02Le istituzioni ci sono.
00:48:04Ogni volta che comente abbiamo chiesto se riusciamo a trovare la vicinanza delle istituzioni.
00:48:10Il difficile è metterci per davvero in rete.
00:48:13Tanti progetti che cercano di remare nella stessa direzione,
00:48:16ma ancora forse l'incapacità di metterci sul serio assieme.
00:48:20Sporcarci le braccia tutti insieme in questo campo.
00:48:23Nel fenomeno droga, secondo voi, se dovessimo fare una percentuale non esatta,
00:48:27quanti giovani a Messina sono coinvolti in percentuale?
00:48:30È un dato che non abbiamo.
00:48:32Già questo mi sembra un fatto abbastanza grave.
00:48:36Possiamo andare sul senso comune.
00:48:38Non che non abbiate voi, che non si abbia.
00:48:40Io credo che non ci sia.
00:48:42C'è un dato nazionale delle ricerche che cercano di fotografare il fenomeno,
00:48:46ma a livello locale tardiamo ad avere, almeno dal nostro punto di vista,
00:48:50una fotografia del fenomeno che non sia legata al senso comune.
00:48:54Che comunque ha un suo valore.
00:48:56Potremmo chiedere a genitori, insegnanti, operatori sociali cosa avvertono.
00:49:00Però se cerchiamo questo dato, probabilmente non è aggiornato, non è recente.
00:49:04Forse le istituzioni potrebbero aiutare in questo senso,
00:49:08a formulare delle statistiche, a compilare delle statistiche,
00:49:11a fare delle indagini, se sono ai servizi sociali.
00:49:14Sì, diciamo che sono anche dati legati all'ASP per molti casi.
00:49:21No, però noi collaboriamo tantissimo con l'ASP.
00:49:26Venga, venga Rao, venga.
00:49:28Devo dire che trovo che invece siamo in un momento in cui c'è una rete che funziona
00:49:33e cerca di mettere assieme non soltanto le risorse...
00:49:36Lui diceva altro, veramente.
00:49:38No, non ha detto proprio così.
00:49:40Ha detto che bisogna fare ancora più.
00:49:43La rete funziona così e così?
00:49:46La rete c'è.
00:49:48Il problema è metterla ancora di più al servizio di queste situazioni,
00:49:52per cui la ricerca di dati, tutti la vogliono rispetto a questo fenomeno,
00:49:56è importante adesso trasformarla come un'operazione concreta,
00:50:00entrare nelle scuole e cercare di misurare...
00:50:03Non entrate, non si entra abbastanza nelle scuole.
00:50:06Rao, servizio di psichiatria dell'ASP,
00:50:10lei è il massimo responsabile, il generalissimo degli psichiatri messinesi,
00:50:15ma perché non abbiamo questo dato su quanti ragazzi poverini sono vittime della tossicodipendenza?
00:50:21Com'è possibile che non ci sia?
00:50:23Intanto, come dire, qualunque dato è un dato sottostimato rispetto alla realtà delle cose.
00:50:30Cito un aspetto che in qualche modo veniva evidenziato poc'anzi,
00:50:37gran parte di coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti,
00:50:41soprattutto queste nuove sostanze stupefacenti,
00:50:44non si sentono tossicodipendenti,
00:50:46non hanno la percezione di vivere una dipendenza dalle sostanze.
00:50:51Metto quando voglio.
00:50:53Non solo, ma perché le sostanze sintetiche che servono per disinibire,
00:50:59per consentire una falsa socializzazione
00:51:03o la possibilità di sentirsi parte integrante di un contesto comunitario,
00:51:09per quanto, come dire, non sempre fisiologico,
00:51:13dalla misura del fatto che la tossicodipendenza non viene più percepita
00:51:19come veniva percepita 15, 20, 30 anni fa,
00:51:22in cui il tossicodipendente classico era il tossicodipendente di eroina,
00:51:27poi negli anni 80 e 90 abbiamo avuto l'avvento della cocaina
00:51:31che rispondeva a esigenze e a bisogni sociali molto diversi da quelli dell'eroina.
00:51:39Oggi l'avvento delle sostanze sintetiche, addirittura della cannabis modificata,
00:51:46crea condizioni per le quali anche, come dire...
00:51:51Me lo dice però l'ultimo progetto che avete portato avanti
00:51:55per contrastare la tossicodipendenza.
00:51:57Me lo dice lei come ASP e poi lo chiediamo anche al Comune.
00:52:01Ecco, l'ultimo che avete portato avanti
00:52:03e l'ultimo che intendete, il prossimo che intendete portare avanti.
00:52:07Prima di tutto stiamo portando avanti la realtà della rete a cui si faceva riferimento
00:52:13che è elemento e snodo cruciale di qualunque politica di investimento
00:52:19rispetto a logiche di prevenzione, di tutela, di garanzia, di supporto, di ascolto.
00:52:25E a proposito di ascolto, proprio con un gruppo di realtà del terzo settore, del volontariato,
00:52:32è partito e sta procedendo un progetto importante
00:52:36con la creazione di sportelli di ascolto che tendono a intercettare il disagio,
00:52:41che tendono, come dire, ad accompagnare quelle che sono le logiche
00:52:47che sono, come dire, alla base di percorsi che portano poi all'utilizzo.
00:52:52Non me l'ha detto però, qual è l'ultimo progetto.
00:52:55Eh, il progetto sulle dipendenze patologiche.
00:52:58È in corso?
00:52:59Sì, sì, è in corso.
00:53:00Quindi poi mi darete i dati.
00:53:02Il GAP, quindi il gioco d'azzardo patologico.
00:53:05Questo è un fatto importantissimo.
00:53:07E il Comune, invece?
00:53:08Noi abbiamo portato avanti un progetto, ritengo bellissimo,
00:53:13che riguardava le dipendenze dalle sostanze, invece, alcoliche.
00:53:17Abbiamo fatto dei test proprio anche nei lidi, anche la scorsa estate.
00:53:21C'è una contraria, chi sparerebbe lei?
00:53:23Agli spacciatori?
00:53:24No, agli spacciatori sì, ma comunque tendenzialmente io sono per la pace,
00:53:29quindi evito di usare la violenza.
00:53:32La violenza non è mai lo strumento adeguato.
00:53:36Stavo dicendo che abbiamo portato avanti un progetto molto interessante
00:53:39che ha coinvolto anche le scuole, tanti ragazzi,
00:53:42e siamo stati nei lidi e si chiamava I strada me.
00:53:45Quindi abbiamo fatto i test alcolemici.
00:53:47Ed è vero, come diceva il dottore Rao, molti non hanno la percezione.
00:53:51Ne avete trovati più ubriachi?
00:53:53Sì, ma anche perché basta anche poco per superare il limite consentito
00:53:58e che poi non ti consente di avere la possibilità di guidare.
00:54:02Ci sono quei kit in farmacia, li puoi comprare?
00:54:05In maniera sicura sì, ma infatti li abbiamo distribuiti,
00:54:07sono stati molto apprezzati.
00:54:09Però io desideravo anche puntare l'attenzione su altri aspetti,
00:54:13perché abbiamo detto che dobbiamo avvicinare ai ragazzi.
00:54:16Noi ad esempio siamo arrivati alla quarta edizione del progetto estate addosso,
00:54:20che è un progetto sicuramente importante, che ha coinvolto tantissimi ragazzi
00:54:24e li ha avvicinati anche alle istituzioni,
00:54:26perché molti hanno lavorato, hanno svolto il tirocinio
00:54:30all'interno delle nostre partecipate, in tante aziende private,
00:54:33e altri hanno trovato la loro strada, alcuni anche hanno trovato il lavoro.
00:54:37Quindi la comunicazione avviene anche così,
00:54:40cercando di farli interessare a quella che è anche la vita della comunità,
00:54:44alle realtà che sono presenti e coinvolgendoli.
00:54:47Ed è un progetto che sicuramente sarà ulteriormente replicato,
00:54:51perché ci ha dato dei risultati molto interessanti e significativi.
00:54:55Senta, secondo lei il Covid ha influito sulla crisi di questi giovani,
00:55:01in questi due anni terribili?
00:55:03Sicuramente ha amplificato quella che comunque era già una difficoltà
00:55:07che c'era nei ragazzi, e quindi si sono trovati in una situazione
00:55:11totalmente di isolamento, sicuramente di sconforto,
00:55:15e quindi è chiaro che determinati fenomeni si sono accentuati.
00:55:21Però è anche vero che dobbiamo trovare anche il meccanismo per tirarli fuori.
00:55:26E c'è un lavoro, c'è un lavoro che viene fatto.
00:55:29Gli effetti purtroppo di chi lavora nel sociale, nel campo,
00:55:33anche nelle dipendenze, non sono degli effetti nel breve periodo,
00:55:36ma sono degli effetti che si vedono nel tempo.
00:55:39Quindi continuando a lavorare sicuramente con l'impegno che in questo momento
00:55:43c'è costante tra le istituzioni, dei risultati ci sono.
00:55:47E anche in tema di sport, il progetto Away rappresenta sicuramente
00:55:51un progetto significativo che vede il coinvolgimento di tanti ragazzi,
00:55:56di coloro che hanno anche delle caratteristiche diverse.
00:55:59Quindi questa inclusione si realizza anche così,
00:56:02anche attraverso degli strumenti.
00:56:05L'assessore ai servizi sociali ve la presento, Alessandra Calafiore.
00:56:16Emilio, l'ultima progettazione che abbiamo fatto, che è una progettazione
00:56:19che ancora attendiamo l'esito, che è il progetto Destinazione,
00:56:23che riguarda i giovani, ha visto coinvolte alla consulta giovanile.
00:56:26Sono stati loro a partecipare a questa progettazione, a questo tavolo,
00:56:30perché l'ascolto è fondamentale.
00:56:33Quindi adesso noi ci ascoltiamo i ragazzi che hanno tutti delle domande
00:56:36da porgere a poi, ai vertici dell'Asp.
00:56:39Interrompiamo un attimo e poi torniamo con i ragazzi.
00:56:48Adesso abbiamo di nuovo i ragazzi.
00:56:50Camminiamo, camminiamo a forte Sania Ghiddu.
00:56:52Chi è che domanda all'assessore ai servizi sociali, per primo?
00:56:55Vorrei chiederle qual è il suo ruolo nella politica provinciale.
00:56:58Cioè conta in questo comune.
00:57:01Io non baso il mio ruolo in base al peso politico.
00:57:05Sicuramente ho avuto la possibilità di avere un mandato lungo,
00:57:09perché sono al secondo e quindi di conoscere la città.
00:57:13Vedo più il mio ruolo nelle attività che faccio,
00:57:16nelle attività che cerco di fare a favore delle persone
00:57:19e nell'impegno che metto, perché ci credo fortemente.
00:57:22Quindi è una scelta che ho fatto col cuore,
00:57:25che mi sta portando a continuare questa bellissima esperienza
00:57:29e che mi piace fare, perché è un servizio per la città.
00:57:33Perfetto, altra domanda.
00:57:36Assessore, come vedete dalla vostra parte di istituzione
00:57:42questo disagio giovanile?
00:57:44Che dal nostro punto di vista, che siamo in mezzo al problema,
00:57:48ha una visione, ma sarebbe bello capire
00:57:51da parte delle istituzioni qual è il punto di vista.
00:57:57Se ci sono dei progetti, se c'è un interesse
00:58:00ad affrontare questi problemi e cosa prospetta.
00:58:04E poi un consiglio, non tanto per l'assessora,
00:58:07non per lei in generale.
00:58:10Ricordiamoci che c'è una differenza
00:58:12tra la consulta giovanile del comune
00:58:15e la consulta provinciale degli studenti.
00:58:18Noi purtroppo non abbiamo avuto gli stessi tavoli tecnici
00:58:22che ha avuto, o piuttosto gli stessi incontri
00:58:25che ha avuto la consulta giovanile del comune.
00:58:27Sia nello scorso anno, sia l'anno iniziato adesso,
00:58:31quindi è presto per dirlo, però c'è questa confusione
00:58:35anche agli occhi della città.
00:58:37Tra quella che è la consulta giovanile del comune
00:58:40noi abbiamo delle cariche elettive,
00:58:42una di queste è la mia, e inoltre rappresentiamo
00:58:46quello che è il mondo delle scuole
00:58:48su tutta la provincia di Messina, Ionica, Dierenica.
00:58:50La domanda qual era?
00:58:51La domanda è, riusciamo a capire dal punto di vista
00:58:54delle istituzioni, questo disagio giovanile
00:58:56come viene visto?
00:58:58Noi monitoriamo il fenomeno e lo monitoriamo
00:59:02con gli interventi che facciamo sul territorio.
00:59:05Abbiamo un servizio sociale professionale
00:59:08che naturalmente viene investito costantemente
00:59:11da diverse situazioni delicate
00:59:14che riguardano tantissime ragazze
00:59:17e di conseguenza tantissime famiglie.
00:59:19Quindi in qualche modo abbiamo il polso della situazione
00:59:22perché lo viviamo, ma naturalmente
00:59:24questo è il fenomeno patologico.
00:59:27Nel frattempo ci sono tutte le attività
00:59:29che facciamo a livello preventivo
00:59:31agendo con i nostri servizi.
00:59:34Abbiamo otto centri socioeducativi
00:59:36che si trovano nella città e che servono
00:59:38anche ad essere un punto di riferimento
00:59:40per tantissimi ragazzi.
00:59:42Siamo in raccordo con tantissime parrocchie
00:59:46che riteniamo che svolgono
00:59:48un servizio indispensabile e fondamentale.
00:59:50Sono le papere.
00:59:52Le papere.
00:59:53E' il territorio, secondo me,
00:59:55che deve in qualche modo raccordarsi
00:59:57e essere unito.
00:59:59Con riferimento alla consulta
01:00:01la mia collega, in modo particolare,
01:00:03che si occupa delle politiche giovanili
01:00:06costantemente è in contatto
01:00:09con la realtà dei ragazzi nel suo territorio
01:00:13e quindi i tavoli che le stessa attiva
01:00:16sono numerosi.
01:00:17Io so che ci sono stati anche diversi coinvolgimenti
01:00:20in tantissimi progetti
01:00:22che sono stati messi in campo.
01:00:24Ritengo che con l'amministrazione in generale
01:00:26abbiamo fatto un lavoro di coinvolgimento
01:00:30delle tante realtà di giovani
01:00:32che sono presenti nel nostro territorio.
01:00:34Grazie, grazie.
01:00:35Altra domanda?
01:00:36Assessore, intanzionale buon pomeriggio.
01:00:39Io volevo uscire un attimo
01:00:41dall'ambito professionale.
01:00:42Volevo chiederle come lei vede
01:00:45queste situazioni disagiate
01:00:47a livello personale.
01:00:49Il disagio giovanile?
01:00:51Sì, a livello personale però.
01:00:53Devo dire che a me toccano parecchio
01:00:56anche perché molto spesso
01:00:58molte di queste situazioni
01:01:00mi vengono rappresentate
01:01:02sia da chi viene a trovarmi in assessorato
01:01:05sia rappresentate dal servizio sociale
01:01:08e quindi ogni situazione di disagio
01:01:11per me rappresenta anche
01:01:13una voglia di cercare di trovare
01:01:16delle soluzioni per aiutare le persone
01:01:18perché poi alla fine
01:01:19è fondamentale questo
01:01:20trovare degli strumenti.
01:01:21Facciamo una briscola?
01:01:23E magari ci fermiamo.
01:01:25Gli strumenti adeguati.
01:01:27Io ritengo che il nostro lavoro
01:01:30parte anche dalla vicinanza
01:01:32dal far sì di essere presenti nel territorio.
01:01:35Voi lo siete?
01:01:36Dei servizi territoriali.
01:01:37Sì, noi abbiamo diversi servizi territoriali
01:01:40ma li stiamo anche amplificando
01:01:42perché la presenza nel territorio
01:01:44essere presenti nelle circoscrizioni
01:01:47nelle tante realtà che noi abbiamo
01:01:49anche attraverso i nostri servizi
01:01:51rappresenta sicuramente un punto di forza.
01:01:53Se la posso fare una domanda cattiva io?
01:01:55Io rispondo a tutte le domande.
01:01:56Sono pagato per questo.
01:01:58Il trasporto dei bambini
01:02:01c'è stata una polemica
01:02:03su chi poteva salire
01:02:06non poteva salire
01:02:07su quelli che pagavano
01:02:08su quelli che erano morosi.
01:02:10Però in tutte le attività
01:02:14che noi facciamo
01:02:16e negli avvisi che facciamo
01:02:18ci sono delle procedure
01:02:20che prevedono anche
01:02:21la verifica del pagamento
01:02:23di eventuali somme
01:02:25che dovevano essere versate precedentemente.
01:02:28La situazione che si è creata
01:02:31poi tecnicamente si è risolta.
01:02:33Sono saliti tutti a bordo?
01:02:35Sì, sono saliti
01:02:37anche perché dalle verifiche che hanno fatto
01:02:38Il garante si è arrabbiato?
01:02:40Qualcuno non aveva pagato
01:02:45non perché non poteva
01:02:47ma perché magari
01:02:48per dimenticanza
01:02:49e quindi naturalmente
01:02:50Quanto sono rimasti a terra questi ragazzi?
01:02:53Sono rimasti pochissimi
01:02:54anche perché poi alla fine
01:02:55Poi hanno pagato tutti
01:02:56o avete fatto salire tutti?
01:02:58No, noi abbiamo poi fatto salire tutti
01:03:00ma in ogni caso
01:03:01le situazioni che meritavano
01:03:02una particolare attenzione
01:03:03ed è intervenuto il servizio sociale
01:03:05sono state appunto attenzionate all'azienda.
01:03:07Il garante lei si è arrabbiato
01:03:08per questa situazione?
01:03:09Ci è rimasto un po' male?
01:03:10Ci è rimasto male perché
01:03:11all'inizio non c'erano neanche
01:03:13tanta chiarezza
01:03:14non c'era sull'evento
01:03:15e quindi sentire che
01:03:16erano gli studenti in pratica?
01:03:18Ragazzini restavano senza il servizio
01:03:20non mi ha fatto bene
01:03:22e ho chiesto subito spiegazioni
01:03:24per poi scoprire
01:03:26che non c'erano
01:03:28questo gran numero di persone
01:03:29stato di disagio
01:03:30ma si trattava di persone
01:03:32che avevano un ISEE superiore
01:03:35Non pagavano per sfizio?
01:03:36No, per sfizio non lo voglio dire
01:03:38ci possono essere disattenzioni
01:03:39ci possono essere anche difficoltà
01:03:41Possiamo dire che adesso
01:03:42sono tutti a bordo
01:03:43senza essere sventiti?
01:03:44Io l'altra sera sono
01:03:45Sì? Tutti a bordo?
01:03:46Che io sappia sì
01:03:47è arrivato
01:03:48è arrivato di tutti
01:03:49Io non uso fare post su Facebook
01:03:51perché non uso questo strumento
01:03:53io posso dire che venerdì
01:03:55sono stato da Valeria Squina
01:03:57alla messina social siti
01:03:58e ho chiesto
01:03:59proprio se
01:04:00sto fenomeno
01:04:01si fosse concluso
01:04:02e mi ha detto che
01:04:03è stato tutto concluso
01:04:04e che non ci sono
01:04:05Altra domanda
01:04:06Volevo chiedere all'assessore
01:04:08Tutto per l'assessora
01:04:10se
01:04:11secondo lei
01:04:12la tematica del disagio giovanile
01:04:14parte da un esempio sbagliato
01:04:15magari sui social
01:04:16come molte volte si tende a
01:04:18a
01:04:19come si dice
01:04:20a sottolineare
01:04:21magari si vede
01:04:22l'influencer
01:04:23piuttosto che il cantante
01:04:25che dà un brutto esempio
01:04:26magari anche di malavita
01:04:27di situazioni disagiate
01:04:29i ragazzi per imitarle
01:04:30Ma lasciarlo non mi prendi
01:04:31Esattamente
01:04:32E ragazzi
01:04:33Mari per imitarle
01:04:34per sembrare nel
01:04:35nel giro
01:04:36le imitano
01:04:37e abbiamo questi problemi di rise
01:04:39Sicuramente
01:04:40anche questi
01:04:41questi fenomeni
01:04:42incidono
01:04:43sappiamo bene
01:04:44quante influiscono
01:04:45anche determinate persone
01:04:47che non rappresentano
01:04:48Lei gli chiederebbe
01:04:49alcuni cantanti
01:04:50No
01:04:51Io sicuramente
01:04:52eviterei di
01:04:53di
01:04:54diffondere i loro video
01:04:55di diffondere i loro messaggi
01:04:56perché sono dei messaggi
01:04:57sicuramente
01:04:58sbagliati
01:04:59che incitano alla violenza
01:05:00Altra domanda
01:05:01Chi è chi deve domandare?
01:05:02Avete domandato tutti?
01:05:04Tutti?
01:05:05Tutti?
01:05:06Allora noi abbiamo
01:05:07chiuso questa parte
01:05:08Io ringrazio in maniera particolare
01:05:09l'assessore dei servizi sociali
01:05:10che mi ha garantito
01:05:11che tutti gli studenti
01:05:12sono a bordo
01:05:13l'ha detto lei
01:05:14insomma io
01:05:15quindi mi fido
01:05:16mi fido
01:05:17Ringrazio
01:05:18ringrazio
01:05:19tutti gli altri intervenuti
01:05:21il capo degli psichiatri
01:05:22messinesi
01:05:24non la definisco così
01:05:26perché non mi ricordo
01:05:27la carica
01:05:28la carica
01:05:29Pippo Orao
01:05:30grazie di essere stato con noi
01:05:32davvero
01:05:33davvero
01:05:34ringrazio padre Severino
01:05:36della parrocchia di Bordonaro
01:05:38grazie mille
01:05:39grazie
01:05:40e ringrazio il nostro
01:05:41Francesco Conti
01:05:42psicoterapeuta
01:05:43del Centro Studi e Progettazione Faro
01:05:44loro sono una comunità
01:05:45che si occupa
01:05:46di tossicodipendenze
01:05:47e non solo
01:05:48ringrazio tutti i ragazzi
01:05:49che sono riusciti a raggiungere
01:05:50Forte San Iachidu
01:05:52ma la trasmissione
01:05:53non si chiude qui
01:05:55perché adesso
01:05:57noi cercheremo di capire
01:05:59i posti più belli
01:06:00che sono presenti
01:06:01in questo forte
01:06:02ci andiamo subito?
01:06:03venga qui
01:06:04venga qui
01:06:05allora lo presentiamo subito
01:06:07si presenti da solo
01:06:09Daniele Pompeiano
01:06:11lavoro come volontario
01:06:13diciamo
01:06:14nella custodia
01:06:15e nella manutenzione di questo forte
01:06:16da quando
01:06:17si sono esauriti
01:06:18i fondi europei
01:06:19che hanno consentito
01:06:20la ripresa
01:06:21di questo forte
01:06:22che c'era qui?
01:06:23nei forti dove siamo andati
01:06:24nei vari forti
01:06:25Umbertini
01:06:26abbiamo sentito
01:06:29in uno c'era la droga
01:06:31la tossicodipendenza
01:06:33nell'altro c'era
01:06:36portavano
01:06:37nascondevano
01:06:38i latitanti
01:06:39qui cosa c'era
01:06:40quando siete arrivati?
01:06:41allora dopo che
01:06:43la marina militare
01:06:44ha abbandonato
01:06:45la custodia del forte
01:06:47e quindi non c'è stato più
01:06:48nessun custode
01:06:49il forte è diventato
01:06:50un punto di discarica
01:06:52dei materiali di risulta
01:06:53dei cantieri
01:06:54dove si bruciavano le macchine
01:06:56pieno di siringhe
01:06:58cose del genere
01:06:59era un posto assolutamente
01:07:01impraticabile
01:07:03qualcuno veniva a sparare
01:07:05qualcuno veniva a cacciare
01:07:07ci sono delle fotografie
01:07:08che illustrano
01:07:09la situazione dei luoghi
01:07:10prima del 1997
01:07:13dal 1997
01:07:14al 31 gennaio del 1999
01:07:17i fondi europei
01:07:19hanno consentito
01:07:20a una ONG
01:07:21che si chiama CRIC
01:07:22Centro di ricerche e cooperazione
01:07:24e ricordiamo Padre Albano
01:07:26che era poco fa
01:07:27era qui
01:07:28non so se è andato via
01:07:29Padre Albano è qui
01:07:30Padre Albano era uno
01:07:32degli operai
01:07:33che lavorava
01:07:34era tornato da poco
01:07:35da una missione sanitaria
01:07:38in Eritrea
01:07:40è stato assunto
01:07:42sempre gestita
01:07:43da questa ONG
01:07:45è stato assunto qua
01:07:46come operaio
01:07:47e una volta che
01:07:48i lavori
01:07:49diciamo le somme
01:07:50relative al finanziamento
01:07:51per la ripresa
01:07:52del forte
01:07:53sono finiti
01:07:54lui è rimasto qua
01:07:55l'ha custodito
01:07:56e è andato aggregando
01:07:57un gruppo di volontari
01:07:58prego le sottoscritto
01:07:59che in questi 24 anni
01:08:02hanno continuato
01:08:03hanno contribuito
01:08:04ma che cosa si fa qui?
01:08:05la peculiarità di questo foto
01:08:06io vedo delle caprette
01:08:07delle papere
01:08:08delle galline
01:08:09c'è di tutto
01:08:10cosa fate?
01:08:11producete qualcosa?
01:08:13o è soltanto
01:08:14come dire
01:08:15una sorta di parco?
01:08:17diciamo la produzione
01:08:19non è possibile
01:08:20perché c'è mancanza di acqua
01:08:22purtroppo l'acqua
01:08:23arrivava
01:08:24quando era presidio militare
01:08:26arrivava
01:08:27l'acqua piovana
01:08:28veniva fatta confluire
01:08:30in una cisterna
01:08:31sotto questa piazza d'armi
01:08:34purtroppo la cisterna
01:08:36non funziona più
01:08:37la nostra attività fondamentale
01:08:38è quella di custodire
01:08:40il parco
01:08:41e la natura che lo circonda
01:08:43tengo a precisare che
01:08:44al di là della struttura
01:08:46demaniale
01:08:47andiamo avanti
01:08:48della struttura demaniale
01:08:50ci concentriamo
01:08:51su due posti
01:08:52più belli
01:08:53significativi
01:08:54dove sono
01:08:55in questo forte?
01:08:56allora
01:08:57adesso possiamo andare
01:08:58diciamo
01:08:59questo è un luogo
01:09:00di convergenza
01:09:01di dialogo
01:09:02interculturale
01:09:03interreligioso
01:09:04il custode
01:09:06che ha tenuto
01:09:07in tutti questi anni
01:09:08questa
01:09:09che ha custodito
01:09:10in tutti questi anni
01:09:11questa struttura
01:09:12è un frate francescano
01:09:13conventuale
01:09:14che vive extra claustra
01:09:15da 40 anni
01:09:16è stato in Africa
01:09:17è stato nel deserto
01:09:18del sacro padre Albano
01:09:20lui ha costruito
01:09:22una piccola cappellina
01:09:23che è molto significativa
01:09:25dello spirito francescano
01:09:27e del dialogo interculturale
01:09:29come potrete vedere
01:09:30dalle icone greche
01:09:32bizantine
01:09:33o da reperti
01:09:34della sua missione africana
01:09:35entriamo regista
01:09:36riusciamo ad entrarci?
01:09:37
01:09:38certo
01:09:39possiamo entrare
01:09:40possiamo anche
01:09:41accendere la luce
01:09:42accendiamo la luce
01:09:43ecco qui
01:09:44siamo
01:09:45in questa
01:09:46ma è bellissima
01:09:47
01:09:48ecco qui
01:09:50ma questa è la cappella
01:09:51ma che meraviglia
01:09:53questa è la cappella
01:09:54come vedete
01:09:55ci sono segni
01:09:56della presenza
01:09:57cristiana
01:09:58in varie parti
01:09:59del mondo
01:10:00in particolare
01:10:01icone greche
01:10:02diciamo
01:10:03qua viene
01:10:04veniva celebrata
01:10:05la messa
01:10:06il problema
01:10:07fondamentale
01:10:08è che
01:10:09purtroppo
01:10:10padre Albano
01:10:11che è un sacerdote
01:10:12per problemi
01:10:13sopravvenuti agli occhi
01:10:14ha qualche difficoltà
01:10:15diciamo
01:10:16a leggere
01:10:18il Vangelo
01:10:20e poi a commentarlo
01:10:22ma è bellissima
01:10:23questa
01:10:24ma come vi è venuto
01:10:25in mente
01:10:26di fare una cosa così
01:10:27scavata nella vietra
01:10:28insomma
01:10:29diciamo che
01:10:30questo forte
01:10:31la particolarità di questo forte
01:10:32è che
01:10:33la sintesi
01:10:34fra uno spirito di pace
01:10:35che è proprio francescano
01:10:36di padre Albano
01:10:37e di la fede
01:10:38diciamo cristiana
01:10:39è il suo utilizzo
01:10:40diciamo
01:10:41militare
01:10:42che non è mai stata
01:10:43effettivamente
01:10:44poi fatto
01:10:45diciamo
01:10:46questo è una struttura
01:10:47non si è sparato mai un colpo
01:10:48quasi
01:10:49non si è sparato mai un colpo
01:10:50perché diciamo
01:10:51il forte
01:10:52si chiama Umbertino
01:10:53perché fu costruito
01:10:54sia su questo lato
01:10:55dello stretto
01:10:56sia sull'altro
01:10:57sotto Umberto
01:10:58sotto il re Umberto
01:10:59e poi venne
01:11:00diciamo
01:11:01in un periodo particolare
01:11:02cioè quando
01:11:03Italia e Francia
01:11:04svilupparono
01:11:05la cosietta
01:11:06guerra tocanale
01:11:07come gli altri
01:11:08forti umbertini
01:11:09la conosciamo
01:11:10la storia dei forti umbertini
01:11:11l'abbiamo già raccontata
01:11:12e ha fatto bene
01:11:13lei comunque
01:11:14a ricordarcila
01:11:15possiamo uscire
01:11:16posto questo
01:11:17bellissimo
01:11:18davvero
01:11:19mistico
01:11:20molto bello
01:11:21andiamo avanti
01:11:22ma queste che sono?
01:11:23foglie di alloro queste
01:11:24che sono?
01:11:25prevalentemente sono
01:11:26foglie di alloro
01:11:27e foglie di eucaliptus
01:11:28l'eucaliptus
01:11:29messa apposta qui?
01:11:30certo
01:11:31a Roma
01:11:32l'eucaliptus
01:11:33la mia porta
01:11:34sarà chiusa per il ricco
01:11:35e per il forte
01:11:36per tutti quelli
01:11:37che non hanno amato
01:11:38per chi ha giocato con la morte
01:11:39per gli uomini per bene
01:11:40per chi cerca la sua gloria
01:11:41per tutti quelli
01:11:42che non hanno amato
01:11:43e per i grandi
01:11:45molto bello
01:11:46andiamo ad un altro
01:11:47abbiamo un'altra carta
01:11:48che ci possiamo giocare
01:11:49poi i registi
01:11:50ci chiudono
01:11:51la
01:11:52la trasmissione
01:11:53i luoghi qua sarebbero diversi
01:11:54non so se voi avete visto
01:11:55sugli spalti
01:11:56i ponti fatti
01:11:57con i tronchi
01:11:58degli eucaliptus
01:12:00nel senso che alcuni
01:12:01eucaliptus
01:12:02l'eucaliptus
01:12:03è una pianta allogene
01:12:04rispetto al nostro
01:12:05scenario
01:12:06dei peloritani
01:12:08alcuni
01:12:10hanno delle particolarità
01:12:11per cui
01:12:12diciamo
01:12:13assorbono l'acqua
01:12:15alcuni degli eucaliptus
01:12:16sono caduti
01:12:17noi abbiamo utilizzato
01:12:18secondo una concezione
01:12:20diciamo di
01:12:22economia circolare
01:12:23con la natura
01:12:24abbiamo utilizzato
01:12:25i tronchi
01:12:26per fare dei ponti
01:12:27non so se voi
01:12:28li avete già visti
01:12:30ci sono altre cose a vedere
01:12:31c'è la galleria
01:12:32c'è la biblioteca
01:12:33andiamo andiamo andiamo
01:12:34ci porti ci porti
01:12:35veniamo
01:12:36veniamo volentieri
01:12:37si
01:12:38diciamo
01:12:39nella parte che guarda
01:12:40a oest
01:12:42c'è una specie
01:12:43una forma di
01:12:44anfiteatro
01:12:45diciamo così naturale
01:12:47dove avevamo progettato
01:12:48di inserire
01:12:49dei sedili
01:12:50per alcuni spettacoli
01:12:52in realtà
01:12:53gli spettacoli
01:12:54questo forte
01:12:55ha ospitato
01:12:56questo parco
01:12:57scusate
01:12:58ha ospitato gli spettacoli
01:12:59nella piazza d'armi
01:13:00quello è un
01:13:01per esempio
01:13:02un piccolo palco
01:13:03un piccolo palco
01:13:04quindi concerti
01:13:05rappresentazioni teatrali
01:13:07mini
01:13:08che hanno come
01:13:09diciamo
01:13:10come sfondo
01:13:11come motivo ispiratore
01:13:12il rapporto
01:13:13con la natura
01:13:14la pace
01:13:15l'interculturalità
01:13:16non so se avete visto
01:13:17la land art
01:13:18la barca?
01:13:19la barca
01:13:20l'avete vista?
01:13:21l'abbiamo vista
01:13:22quindi possiamo andare
01:13:23da questo lato
01:13:24per vedere questa
01:13:25ponte
01:13:26ce ne sono due
01:13:27uno qua
01:13:28e uno da quella
01:13:29ne vediamo uno solo
01:13:30certo
01:13:31ne vediamo uno solo
01:13:32ci siamo
01:13:33saliamo le scale
01:13:34ecco qui
01:13:35ecco qua
01:13:36allora qua
01:13:37diciamo
01:13:38la mancanza
01:13:39ha fatto
01:13:40ha fatto
01:13:41sì che
01:13:42crescessero le quercette
01:13:43una volta che è caduto
01:13:44l'albero di
01:13:45Eucalyptus
01:13:46l'abbiamo pulito
01:13:47abbiamo pulito
01:13:48il tronco
01:13:49e sul tronco
01:13:50sono stati scavati
01:13:51dei gradini
01:13:52che
01:13:53consentono
01:13:54il passaggio
01:13:55dallo spalto
01:13:56lato ovest
01:13:57aspetti
01:13:58mi aspetti
01:13:59mi aspetti
01:14:00sì?
01:14:01no no no
01:14:02non è microfonato
01:14:03aspetti un attimo
01:14:04aspetti
01:14:05aspetti che
01:14:06che arrivo
01:14:07dallo spalto
01:14:08questo ponte
01:14:09che
01:14:10consente
01:14:11lo sfruttamento
01:14:12di questo piccolo
01:14:13anfiteatro
01:14:14questo è un unico
01:14:15tronco
01:14:16su cui sono stati
01:14:17ricavati
01:14:18bellissimo
01:14:19lo percorriamo?
01:14:20il nostro regista
01:14:21sarà contento
01:14:22di percorrerlo
01:14:23prego
01:14:24prego
01:14:25continui continui
01:14:26niente quindi
01:14:27dicevo
01:14:28economia circolare
01:14:29quindi sfruttamento
01:14:30di tutte le risorse
01:14:31che consente
01:14:32l'ambiente
01:14:33e
01:14:34a questo riguardo
01:14:35abbiamo ospitato
01:14:36nella passata
01:14:37primavera
01:14:38un
01:14:39un'esposizione
01:14:40di land art
01:14:41cioè
01:14:42sono venuti
01:14:43degli artisti
01:14:44dalla Bulgaria
01:14:45alla Francia
01:14:46dal nord Italia
01:14:47e hanno costruito
01:14:48delle opere d'arte
01:14:49con i materiali
01:14:50disponibili sul luogo
01:14:51è bellissimo
01:14:52ma come avete fatto
01:14:53a fare questo tronco?
01:14:54diciamo
01:14:55questo è stato
01:14:56un nostro giovine
01:14:57diciamo
01:14:58collaboratore volontario
01:14:59di 89 anni
01:15:00che era presente
01:15:01poco fa
01:15:02che ha una grande
01:15:03esperienza
01:15:04diciamo manuale
01:15:05come voi vedete
01:15:06abbiamo sviluppato
01:15:07sia questo
01:15:08sia uno dall'altro lato
01:15:09tengo a precisare
01:15:10che
01:15:11qua siamo ancora
01:15:12sul terreno
01:15:13del maniale
01:15:14dal lato
01:15:15diciamo
01:15:16dello stretto
01:15:17la faccia del forte
01:15:18è su un terreno
01:15:19privato
01:15:20che ci è stato
01:15:21generosamente
01:15:22dato
01:15:23incomodato d'uso
01:15:24gratuito
01:15:25per 8 anni
01:15:26dal dottore
01:15:27Leone Mondello
01:15:28e la abbiamo
01:15:29collocato
01:15:30delle ceramiche
01:15:31fatte da una
01:15:32nostra volontaria
01:15:33che adesso
01:15:34insegna fuori
01:15:35con la rappresentazione
01:15:36dei miti
01:15:37Perfetto
01:15:38Perfetto
01:15:39senta
01:15:40noi abbiamo visto
01:15:41non abbiamo la possibilità
01:15:42di vedere tutto
01:15:43c'era qualche altra cosa
01:15:44che ci voleva
01:15:45mostrare
01:15:46volevo
01:15:47aver voluto
01:15:48volentieri
01:15:49farvi vedere
01:15:50la
01:15:51c'è una piazza
01:15:52dove abbiamo messo
01:15:53una tenda
01:15:54alla maniera
01:15:55diciamo
01:15:56degli arabi
01:15:57del deserto
01:15:58quando è salito
01:15:59purtroppo
01:16:00l'incendio
01:16:01dell'annunziata
01:16:024-5 stati fa
01:16:03l'ha distrutta
01:16:04l'unica cosa
01:16:05che è rimasta
01:16:06gli alberi
01:16:07si sono ripresi
01:16:08diciamo
01:16:09si sono bruciate anche
01:16:104 casette
01:16:11che erano
01:16:12poste
01:16:13sui
01:16:14sui
01:16:15sulle querce
01:16:16ne è rimasta in vita
01:16:17una soltanto
01:16:18che adesso
01:16:19diciamo
01:16:20non è abitabile
01:16:21guardi
01:16:22facciamo una cosa
01:16:23noi continuiamo
01:16:24e poi mandiamo
01:16:25il nostro
01:16:26il nostro regista
01:16:27magari le mettiamo
01:16:28sopra
01:16:29il nostro
01:16:30racconto
01:16:31non abbiamo
01:16:32la possibilità
01:16:33di farlo
01:16:34e tiranno
01:16:35ma qui ci sarebbe
01:16:36da vedere
01:16:37da fare
01:16:38un'altra trasmissione
01:16:39su tutto quello
01:16:40che avete
01:16:41realizzato
01:16:42a me piacerebbe
01:16:43chiudere
01:16:44questa trasmissione
01:16:45da Forte San Ieguito
01:16:46con un saluto
01:16:47a Mario
01:16:48a Mario Albano
01:16:49che è
01:16:50colui
01:16:51che ha voluto
01:16:52fortemente
01:16:53organizzare
01:16:54tutto questo
01:16:55ritengo che sia
01:16:56che sia giusto
01:16:57no?
01:16:58e
01:16:59venga venga
01:17:00diciamo
01:17:01diciamo
01:17:02Mario Albano
01:17:03dopo aver
01:17:04peregrinato
01:17:05dalla
01:17:06dalla
01:17:07parrocchia
01:17:08dalla parrocchia
01:17:09di
01:17:10Spello
01:17:11poi ha fatto
01:17:12il preso operaio
01:17:13in Umbria
01:17:14poi è stato
01:17:15nel deserto
01:17:16con padre
01:17:17con i piccoli
01:17:18fratelli di
01:17:19Charles de Foucault
01:17:20poi ha
01:17:21lavorato
01:17:22come
01:17:23bracciante
01:17:24nelle
01:17:25nella piana
01:17:26di Milazzo
01:17:27e
01:17:28poi
01:17:29ha
01:17:30fatto
01:17:31una
01:17:32missione
01:17:33sanitaria
01:17:34in Africa
01:17:35in Egitto
01:17:36questo cos'è?
01:17:37questa è la
01:17:38rossa dei venti
01:17:39la rossa dei venti
01:17:40perché la
01:17:41avete messa
01:17:42c'è un
01:17:43significato
01:17:44sì perché
01:17:45è il posto
01:17:46ideale
01:17:47da cui si può
01:17:48calcolare
01:17:49mamma mia
01:17:50che posto
01:17:51meraviglioso
01:17:52i brividi
01:17:53vengono
01:17:54i brividi
01:17:55i brividi
01:17:56i brividi
01:17:57e quindi
01:17:58diciamo
01:17:59c'è una
01:18:00zona
01:18:01che
01:18:02padre Albano
01:18:03ha dedicato
01:18:04alla meditazione
01:18:05nel senso
01:18:06la chiama
01:18:07Lagoniere San Francesco
01:18:08perché ha costruito
01:18:09una piramide
01:18:10di specchi
01:18:11con
01:18:12dei sedili
01:18:13quindi
01:18:14chi vuole
01:18:15chi crede
01:18:16può anche andare
01:18:17
01:18:18a specchiarsi
01:18:19nel cielo
01:18:20diciamo così
01:18:21va bene
01:18:22andiamo da Mario Albano
01:18:23a salutarlo
01:18:24andiamo da Mario Albano
01:18:25e chiudiamo
01:18:26la trasmissione
01:18:27Mario Albano
01:18:29con quale
01:18:30aggettivo
01:18:31con quale definizione
01:18:32con quale pensiero
01:18:33orasi
01:18:34è un orasi
01:18:35è un orasi
01:18:36di pace
01:18:37dove
01:18:38l'uomo
01:18:39si alleata
01:18:40un po'
01:18:41anche con la natura
01:18:42e ci ascolta
01:18:43del suo
01:18:44quindi
01:18:45chiunque
01:18:46viene qua sopra
01:18:47si accorge
01:18:48di respirare
01:18:49una
01:18:50una
01:18:51una
01:18:52una
01:18:53positività
01:18:54quando è venuto
01:18:55il Dalai Lama
01:18:56la prima cosa
01:18:57che ha detto
01:18:58quando è arrivato
01:18:59qua su
01:19:00ha detto
01:19:01ma qui c'è energia
01:19:02positiva
01:19:03e io ho pensato
01:19:04agli Eremiti
01:19:05percepite anche
01:19:06dei miei registi
01:19:07penso un po'
01:19:08dalla via
01:19:09e da Ghezza
01:19:10sono
01:19:11veramente
01:19:12rimasti
01:19:13entusiasti
01:19:14esatto
01:19:15ma anche perché
01:19:16qui è rimasta
01:19:17la traccia
01:19:18di tanti Eremiti
01:19:19che per Messina
01:19:20sono soltanto
01:19:21in nome delle strade
01:19:22Masanto Saba
01:19:23Salicandro
01:19:24Sariachidu
01:19:25erano degli Eremiti
01:19:26che abitavano qui
01:19:27abitavano
01:19:28facevano gli Eremiti
01:19:29Mario Albano
01:19:30è stato un grande piacere
01:19:31essere ospiti
01:19:32di questa struttura
01:19:33e avere
01:19:34come
01:19:35come scenario
01:19:36della
01:19:37della trasmissione Scirocco
01:19:38proprio
01:19:39Saliachidu
01:19:40io chiuderei
01:19:41a proposito di pace
01:19:42con
01:19:43con questo
01:19:44questo cos'è?
01:19:45un gong
01:19:46un gong
01:19:47che richiama un po'
01:19:48un po'
01:19:49per
01:19:50per richiamare
01:19:51l'attenzione
01:19:52siccome vengono
01:19:53molti gruppi
01:19:54allora
01:19:55abbiamo parlato di
01:19:56emergenza giovanile
01:19:57di violenza
01:19:58di droga
01:19:59di alcol
01:20:00di gioco
01:20:01di ludopatia
01:20:02io per richiamare
01:20:03l'attenzione delle istituzioni
01:20:04suono questo gong
01:20:05chi sa mai
01:20:06può accadarsi
01:20:07che si sveglino, no?
01:20:25Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

Consigliato