• mese scorso

Category

🥇
Sport
Trascrizione
00:00Amiche ed amici di Bike Channel, appassionati di letture, un saluto da Pietro Pisaneschi
00:21e benvenuti a Ciclostile, la rubrica di Bike Channel che si occupa di libri che parlano
00:28del mondo della bicicletta, del ciclismo su strada, su pista, di cicloturismo, tutto ciò
00:33che riguarda il mondo dei pedali e oggi presentiamo un libro di un atleta ma anche di una matematica
00:41ovvero Vittoria Bussi, non conosco altro modo di vivere, edito da Atene del Canavese e siamo
00:48proprio qui con Vittoria Bussi, detentrice del record dell'ora ma anche nell'ordine matematica,
00:56gattara e poi non so cos'altro Vittoria, benvenuta, grazie, abitudinaria e tante altre
01:03cose che escono fuori da questo libro, non conosco altro modo di vivere è il sottotitolo,
01:09potremmo anche aggiungere ovvero nel senso giuridico del termine ovvero oppure come passo
01:16da un dottorato in matematica ad Oxford a battere per due volte il record dell'ora?
01:21Sì esattamente, mi sono interrogata tantissimo su quale fosse il titolo migliore e ho voluto
01:30un pochino spiegare il percorso perché poi veramente mi sono ritrovata a vivere due vite
01:36che sembrano completamente differenti ma in realtà sono molto molto simili perché quello
01:45che le ha comune è proprio il modo di vedere la vita e faccio l'esempio quasi un po' per giocare,
01:52per ridere, un domani dovessi aprire un caseificio avrei lo stesso metodo anche per dirigere il mio
02:01caseificio. Quindi liste, liste, liste, liste di cose da fare, organizzazione e anche matematica
02:09perché in ogni capitolo di questo libro che racconta innanzitutto la tua storia, non solo
02:16per quanto riguarda il record dell'ora, non solo per quanto riguarda lo sport ma proprio della tua
02:22vita, fin praticamente dall'infanzia, ogni capitolo è anticipato da una formula matematica. Sì ho voluto
02:30rendere un pochino più usufruibile la matematica perché di solito la matematica spaventa. Infatti
02:36con me è successo questo, ho provato le prime formule, poi ti dico la verità, ho abbandonato.
02:40Sì, letteratura quanto vuoi, ciclismo ok, ma la matematica per quanto fosse una materia che insomma
02:48mi piaceva anche al liceo, anche io ho fatto come te il classico, però ho abbandonato sulla
02:55resistenza dell'area. Finché si parlava ecco di partenze da fermo, poi magari ne parliamo sì,
03:01dopo ti dico la verità, non ce l'ho fatta. Sì, ho voluto dare l'incipit ad ogni capitolo in
03:10questo modo un po' particolare perché ho voluto far assaggiare a chi leggesse il libro proprio
03:17quello che ho ammasticato in questi, stavo per dire mesi, ma effettivamente sono passati degli
03:24anni e non c'entra niente con la matematica che ho studiato fino al 2016, però sicuramente è una
03:34matematica più di base, diciamo questa è una matematica applicata a un determinato problema
03:39concreto, però quello che è rimasto sempre appunto è stato come dicevi, l'ist, l'organizzazione del
03:46tempo, cioè il metodo scientifico per approcciare un problema enorme come battere un record dell'ora.
03:53Che prevede una programmazione possiamo dire maniacale, tu ne tratti dettagliatamente
03:58chiaramente in questo libro, sia per quanto riguarda il primo record dell'ora, perché tu
04:03sei la prima donna che ha battuto il muro dei 48 chilometri e poi dei 50 e tuttora mentre stiamo
04:12registrando è ancora il record dell'ora al femminile, 50-267, hai battuto delle atlete
04:24professioniste, nell'ultimo caso Ellen Van Dyck, tu che seguendo anche la dicitura sui tuoi social
04:32sei una ciclista indipendente. Sì, io mi chiamo così perché comunque ho voluto fondare la mia
04:40squadra, perché il ciclismo l'ho sempre vissuto cercando di unire le mie due anime, non solo
04:46quella di atleta ma anche quella di matematica e quindi dovevo dare a me stessa la libertà che la
04:54ricerca ti dà. Io vengo dal mondo della ricerca universitaria e matematica e lì c'è la massima
05:01libertà di osare, perché quando crei un nuovo pezzo di scienza devi osare, devi sbagliare,
05:10devi provare e quindi ho voluto dare lo stesso imprinting anche alla mia vita da atleta,
05:16che effettivamente è una vita da professionista, nel senso che io ho dovuto poi mettere la
05:21matematica, intendo proprio come lavoro di ricerca universitaria, da parte in stand by per
05:28dedicarmi completamente a questo, perché poi mi piace essere ecco, l'ho voluta vivere a tutto
05:36tondo, voglio essere io a parlare con gli sponsor, voglio essere io a parlare con le aziende che mi
05:40supportano, spiegare perché un certo materiale ha bisogno di qualche miglioria e spiegare perché
05:50bisogna andare in Messico in quel periodo e quindi servono dei biglietti aerei, cioè ho
05:56voluto rendere tutto molto molto diverso da quello che c'è adesso nel panorama del ciclismo,
06:04dove effettivamente l'atleta è contornato da uno staff enorme e secondo me si perde un
06:10pochino il senso poi dell'impresa sportiva. Tu infatti parli anche nel libro, non hai un
06:15manager e questa cosa mi ha stupito, perché vuoi mantenere proprio il rapporto personale con chi
06:20parli, con i materiali che scegli, con le biciclette che ti vengono fornite ed è molto inusuale,
06:29oppure è unico, perché tu infatti nel libro parli molto spesso di unicità, questo è un
06:35libro, non conosco altro modo di vivere, che parla di un cambio di vita radicale,
06:41però parla anche di unicità, tu dedichi un capitolo all'unicità. Sì, perché io quando ho
06:46approcciato il ciclismo a 27 anni mi sono sentita un pochino l'anatroccolo della situazione,
06:53un pochino l'animale allo zoo che in modo curioso viene osservato, perché non avevo
06:59dimestichezza con la bicicletta nella mia famiglia, nessuno è mai stato ciclista,
07:04anzi faccio proprio l'esempio dei miei genitori che erano un pochino paurosi e quindi mi hanno
07:12tenuto le rotelle dietro fino a età tarda, per cui io devo dirti che ancora senza mani,
07:19non è che vado proprio a mio agio in bicicletta, quindi figuriamoci quando sono stata catapultata
07:26da un momento all'altro in un fiandre, che è una corsa tra le più difficili dove viene
07:34soprannominata l'accademia del ciclismo, anche l'accademia della lima dove proprio bisogna limare,
07:38esatto, quindi figuriamoci io come mi sono sentita a disagio e sentivo che il ciclismo
07:45aveva qualcosa da darmi e io avevo qualcosa da dare al ciclismo, ma non era quella la strada
07:50giusta e quindi parlo di unicità del percorso, cioè che non c'è un unico modo per arrivare in
07:57vetta, ma ce ne sono tanti e spesso la cultura, la società ci inculca delle idee per cui bisogna
08:03fare così, perché si è sempre fatto così, io in qualche modo a fatica, adesso ne parlo sorridendo,
08:09però ecco non è stato un percorso facile, ho voluto proprio invece fare della mia unicità,
08:15del mio percorso unico, il mio cavallo di battaglia e proprio la mia forza in qualche
08:21modo e creare un percorso tutto mio che poi alla fine culmina un pochino in questo libro,
08:29dove appunto l'ho proprio scritto per fare un punto a capo, sono arrivata qui, ho battuto i 50,
08:36è un record che alla fine batteranno ovviamente questo record, ma non batteranno il fatto che
08:41sono stata la prima a superare il numero dei 50, quindi ho voluto fare un punto a capo e
08:47parlare un po' con me stessa. Questo si percepisce, il fatto che tu volessi proprio mettere un punto
08:53e lasciare proprio al futuro, di scrivere le prossime pagine, è stata una stesura sofferta?
08:59In alcuni punti sì, si percepisce anche questo, in alcuni punti sì perché ho voluto proprio,
09:06non ho voluto fare il manuale del record dell'ora, cioè non ho voluto dare un'impronta troppo
09:13tecnica perché ad esempio io stessa non sono un appassionata di ciclismo, nel senso che se facciamo,
09:21se comincio a farmi delle domande dettagliate storiche sul ciclismo, non è questo il caso,
09:27non dovrebbero spuntare Buzzer o Quiz, tranquilla. Non ti so rispondere, quindi ho voluto proprio far
09:33vivere alle persone come lo vivo io il ciclismo e quindi ho rivissuto ad esempio gli episodi sulla
09:39nutrizione, come è stato per me difficile trovare un nutrizionista che ovviamente supportasse il
09:45progetto del record dell'ora quando vieni da un passato in cui per te il cibo era un nemico,
09:51ho voluto parlare della perdita di papà che è stato ovviamente uno dei fulcri importanti del
09:59cambio di vita, di come, ah che bello sei dottorata a Oxford in matematica, wow, ho voluto far capire
10:05quanto è difficile la vita a Oxford in un ambiente così, se vuoi anche un po' classista, dove chi fa
10:12parte dell'università fa parte di un mondo un po' elitario e il resto meno, ho voluto proprio
10:20mettermi a nudo e quindi quando ti metti a nudo ti guardi allo specchio e spuntano fuori i demoni,
10:26che poi serpeggiano tra le pagine, però forse fanno anche meno paura se sono qui chiuso in un libro,
10:36sì, sì è vero perché le affronti almeno, la mia storia con il ciclismo è nata non per una
10:43particolare passione per il mondo della bici ma per puro caso mentre ero alla ricerca di un modo
10:48per ritrovare la mia serenità, tu inizi con le corse campestri ma anche con il tennis quindi
10:55poteva essere a un certo punto un open 2 questo libro, poi è un avvicinamento graduale alla
11:02bicicletta perché tu triathlon, poi duathlon e poi alla fine decidi la bicicletta, perché?
11:11Alla veneranda età di 27 anni, quindi è stato molto graduale, molto tortuoso ma veramente
11:20per puro caso perché quando ero lì a Oxford avevo lasciato l'atletica leggera che è veramente quello
11:27quello che mi fa battere il cuore, devo essere sincera lo dico più volte, se io sento l'odore
11:32del tartan mi vengono i brividi, le terme di Caracalla, lo stadio delle terme di Caracalla per me è il
11:40mio posto del cuore e se per caso c'è una gara di atletica leggera in televisione io rimango lì, non
11:48mi capita con il ciclismo ma perché è stato un percorso dove la bicicletta per me è stato un
11:55mezzo per attraversare un momento di smarimento se vuoi dovuto appunto alla perdita di papà molto
12:04sofferta che è durata un anno, io sono uscita da quell'anno straziata, era il 2012 e mi approccio
12:12al ciclismo per caso perché lì a Oxford quando appunto ormai non facevo più sport perché avevo
12:17lasciato l'atletica e andavano un po' tutti in bicicletta per muoversi, si faceva il triathlon,
12:23ci sono i club e così mi approccio al triathlon perché dico tanto nuotare, ho nuotato da bimba,
12:31so nuotare, non dico bene ma so nuotare, correre, galleggio, correre so correre, ho detto in fin dei
12:38conti mi serve solo la bicicletta che tra l'altro volevo comprarmi per muovermi lì a Oxford e un
12:44giorno il mio compagno che è attuale marito si presenta con una bicicletta dandosi letteralmente
12:50la zappa sui piedi perché non sapeva cosa andava incontro e da lì ho iniziato a fare le gare in
12:58Inghilterra fanno molte gare di circuiti dove tu hai dei punteggi per cui passi di categoria e in
13:05un batter d'occhio ero arrivata alla prima categoria che è la categoria più alta, Flavio Zappi che è
13:11un italiano, un ex professionista che si trova a Oxford mi nota e mi dice guarda io ho un amico
13:16Giuseppe Lanzoni in Italia che dirige direttore sportivo della Fanini lo chiamo vai a fare uno
13:22stage e in qualche mese la mia vita cambia però è stato effettivamente un mezzo ma dico spesso
13:30poteva essere un pennello per pitturare ecco e per quello che ho questo rapporto con la bicicletta
13:37dove io sono io tu sei la bicicletta non è come i ciclisti professionisti dove veramente quando
13:43sei nazionale tu e ogni tanto ci sono stata senti proprio che loro per loro è un prolungamento del
13:49corpo no la bici? Certo. Per me no. Com'era la chitarra per Fabrizio De Andrea ad esempio e hai
13:56tirato fuori tre argomenti del di cui vorrei parlare va beh primo tuo marito Rocco matrimonio
14:05in quota. Sì. Erano presenti i gatti perché tu scrivi qua dentro che volevi portare i gatti. Sì
14:12erano presenti e anche proprio durante la cerimonia. Quindi hanno partecipato. Erano
14:18presenti gli alpaca? Gli alpaca sono stati lasciati lì dove erano a San Bartolomé ma sono stata molto
14:27spesso a San Bartolomé che è una salita di 16 chilometri e che era diventato il luogo proprio
14:34dove io ho preparato il record dell'ora quando ero in quota. Quindi però comunque non non hanno
14:40fatto da testimoni. No non sono riuscita a portarli. Non sei riuscita a portarli. Nazionale
14:45tu in questo libro parli del tuo rapporto complicato con la nazionale però si vede che il
14:55tuo cuore batte azzurro. Cioè quella maglia ce l'hai nel cuore praticamente. Sì sono italiana e
15:04come ogni atleta vessire la maglia della propria nazione è sempre motivo di orgoglio. E' l'emozione
15:13più grande. Il sogno olimpico, il sogno di essere convocati a un mondiale. E' ovvio che quando tu
15:19invece però vuoi vedere il ciclismo in quest'altro modo, come ti parlavo prima, cioè in un modo
15:25indipendente, inserirsi in un sistema dove ci sono ovviamente degli sponsor, ci sono delle regole,
15:34è magari un pochino più complicato. E quindi da parte mia, come io sono in ottimi rapporti con
15:40tutti loro, i cittadini della nazionale, ci salutiamo, si ride, si scherza, perché da parte
15:47mia non c'è mai stata nessuna polemica. Ho sempre compreso fino a un certo punto alcune scelte e
15:53proprio perché si chiamano scelte vanno accettate. Non è detto che io l'ho sempre compresa, ripeto,
16:01ma le ho accettate. Quindi non ho mai voluto far polemiche su questo. E poi il terzo argomento
16:10che traggo dal tuo intervento è il fatto di dire per i ciclisti nazionali la bicicletta è un
16:19prolungamento del corpo. Tu invece in questo libro dici io potrei fare benissimo a meno in futuro
16:24della bicicletta. È realmente così o è un'affermazione un po' troppo forte? Perché tu
16:34da poco ti sei ritirata, hai decretato finita la tua carriera agonistica, hai provato a battere
16:44un altro record che è quello dei tre chilometri dell'inseguimento, che attualmente appartiene a
16:49Chloe Digert, fior fior di professionista, campionessa, campionessa olimpica, campionessa
16:56del mondo. Quasi sembrerebbe una lotta tra appunto l'indipendenza, l'atleta indipendente,
17:06e invece l'atleta inquadrata, per quanto anche tu, e si percepisce dal libro, tu sia veramente un
17:13atleta che se si mette in testa un obiettivo effettivamente lo raggiunge. Tu hai fatto un
17:20post per provare a battere appunto il record dei tre chilometri, ti sei aggiudicata quello
17:28italiano, poi hai concluso il post dicendo non voglio sentire il primo che parla di fallimento
17:34lo sbrano. Hai fatto indigestione oppure sei rimasta bocca asciutta in quel caso?
17:39No, devo dire che ho avuto un'accoglienza da parte di tutti molto bella e colgo l'occasione per dire
17:49che purtroppo non c'è stata nessuna notizia dalla federazione sul mio record italiano e questa
17:55forse sì, stavolta sì, è una polemica perché questa disciplina è una disciplina dove si è
18:02convocati per un europeo, per un mondiale e io non sono convocata in niente e quindi stavolta sì,
18:10perché un'atleta fresca di record italiano dovrebbe essere di fatto portata a un mondiale,
18:15però il resto delle persone intorno a me hanno capito quello che ho fatto e hanno capito che mi
18:26sono voluta mettere in gioco perché proprio per coerenza del percorso, cioè non c'è solo l'atleta,
18:33ma c'è anche una parte scientifica molto importante e la parte scientifica importante è quella che
18:40stavolta ha fatto Cilecca, perché nel record dell'ora l'aerodinamica è molto più semplice,
18:45perché tu nel record dell'ora parti con una partenza da fermo, però una partenza molto
18:51tranquilla, se lì ti metti sui 50 o 57 quello che è per gli uomini, insomma sei su un record molto
19:00prevedibile, molto regolare e quindi l'aerodinamica è facilmente studiabile, nell'inseguimento capisci
19:09bene che partendo da fermo e dovendo raggiungere i 60 km orari in dieci secondi c'è un'accelerazione
19:14fortissima e poi questo flusso si deve stabilizzare nell'arco di due minuti quando poi finisci,
19:22perché la gara di fatto dura poco più di tre minuti e quindi ho riscontrato dei problemi
19:26importantissimi dal punto di vista aerodinamico e questo mi ha fatto venire fame di risolverli,
19:34quindi sto pensando a cosa fare nei prossimi mesi, ma è una cosa molto circoscritta ai prossimi mesi,
19:44perché ho 37 anni e 37 anni si fanno sentire, non è una stanchezza solo mentale ma proprio fisica,
19:53quindi io diciamo non mi posso permettere una cena fuori perché il giorno dopo ho fatica ad
20:02allenarmi e questo è proprio, penso che sia proprio l'età, quando il recupero inizia a
20:06essere un pochino più lento, il mio corpo sta iniziando a dire, soprattutto per discipline
20:12così corte, così di potenza, che forse è il momento di lasciare. Quindi Scoopa Bike Channel,
20:23Vittoria Bussi, è il caso di dirlo, torna in pista? Forse, ci sono già in pista perché voglio
20:33proprio risolvere questo problema che ho capito esserci dal punto di vista aerodinamica. Di
20:40studiosa proprio, di matematica. Il problema a cui non trovi soluzione è che ti toglie il sonno.
20:46Esatto, esattamente, hai detto proprio mi sta togliendo il sonno e quindi non è tanto, perché
20:52vedi dal punto di vista di performance io non posso non essere contenta perché alla fine ho
20:56fatto una prestazione che sarebbe valsa l'argento ai mondiali, ai recenti mondiali e Chloe Digert è
21:04un talento e attualmente neanche lei riesce a rifare quel 3.16.9, quindi io veramente sono
21:11stata contenta, tra l'altro il mio personale in allenamento era anche più basso, sono andata sui
21:173.18, quindi sono andata sotto i due secondi da lei. Io dal punto di vista come atleta sono
21:23veramente appagata. Dal punto di vista scientifico, che poi vorrebbe essere anche il lavoro di domani,
21:30ho bisogno di risolvere questo questo quesito e quindi non faccio annunci, però sono in pista.
21:36Va bene, record dell'ora, l'ultimo. Tu l'hai battuto due volte, anche questa è una cosa
21:43molto importante che merita di essere sottolineata, come il fatto che attualmente l'Italia sia a
21:49livello maschile sia a livello femminile detiene il record dell'ora, con Vittoria Bussi che è qua
21:56con noi e con Filippo Gann. Parliamo del secondo, quello in cui hai infranto il muro dei 50 chilometri,
22:04viene raccontato dettagliatamente, c'è addirittura la lista proprio che ripercorre tutte le tappe
22:10fondamentali. Te lo sei costruito da sola, tu hai cercato di sponsor, tu sei andata in
22:16Inghilterra a cercarti una bicicletta e ne hai ottenute due, cosa non da poco perché tu il
22:22primo record, che secondo me è sensazionale, tu l'hai battuto non con una bicicletta adatta,
22:28ma con una bicicletta adattata, che è una cosa ben diversa. Addirittura sembrava che in un momento
22:33il velodromo che tu avevi scelto, ovvero quello di Agua Calientes in Messico, che per te va bene
22:41per n motivi, il clima, la densità dell'aria, perché ci sono delle cose che si tendono a
22:48sottovalutare, ma battere il record dell'ora non solo l'atleta deve essere al top del top,
22:55ma il mezzo e anche il luogo. Non è che sia molto semplice adattare all'atleta il luogo,
23:04perché può piovere, può fare caldo e nonostante tu lo abbia battuto al coperto, queste cose incidono.
23:12E tu parli proprio che forse il momento più difficile è stato quando l'Unione Ciclistica
23:19Internazionale aveva bannato il Messico, poi per fortuna è stato riammesso e dunque tu hai potuto
23:27battere il record dove avevi scelto di batterlo, ovvero in Messico. Perché non è che uno si
23:33sveglia e batte il record dell'ora, si parte molti mesi prima a prenotare il record dell'ora.
23:39Sì, devo dire che ho fatto una lista perché serviva proprio a me a un certo punto per capire
23:48il percorso che mi aveva portato a quel 13 ottobre 2023, perché c'è stato un momento in cui non si
23:54riusciva a programmare niente, proprio per questa situazione assurda per cui una nazione non poteva
24:01più ospitare nessuna gara UCI e quindi anche il record dell'ora per delle faccende politiche di cui
24:13non mi sono mai occupata né interessata, perché ovviamente avevo altri problemi a cui pensare,
24:17cioè dovevo presentare un progetto, mancavano anche i supporti degli sponsor perché il record
24:24dell'ora costa tantissimo e io dovevo dare ovviamente un luogo e una data, perché la
24:31prima cosa in un progetto, cosa fai, dove e quando, e il dove e quando non c'erano, quindi a livello
24:37anche di programmazione, infatti tu hai detto sì, hai fatto tutto da sola, nel senso che è iniziato da
24:47sola però poi ho avuto un contorno di persone che veramente hanno sposato la filosofia del
24:56progetto, cioè si sono messi in gioco in tutto e per tutto e il progetto poi ha preso il nome di
25:01Rot2Record e abbiamo fatto anche un crowdfunding a settembre 2022, quindi mancava un anno e io
25:12da lì a poco sarei andata in Messico quando ancora non sapevo della storia che il Messico
25:17sarebbe stato bannato e riesco a battere il 9 novembre 2022 per la prima volta il record della
25:25Vandique con 49 e mezzo e io le date ce le ho in testa perché c'è una cosa che facciamo quando in
25:35allenamento ho battuto i record via via fino ad arrivare a 50, più volte battuto nell'allenamento
25:42si fa una spaghettata aglio e olio. Quindi te la ricordi bene. E quindi io me la ricordo, questo piatto di
25:47pasta, ci sono anche delle foto mie che girano, che fanno battuta al mio nutrizionista, ma il mio nutrizionista
25:54sa che il giorno in cui si è battuto il record in questi due anni ed è stato bello perché
26:00è successo più volte e allora si fa il piatto di pasta senza neanche pensare sulla bilancia, si
26:07mette giù tutto il pacco e quindi sono quelle mangiate di soddisfazione. Per esempio non è
26:15successo nell'inseguimento individuale, non c'è mai stata la spaghettata aglio e olio perché con quel
26:193.16.9 non sono mai riuscita a batterlo. Però c'è spazio eventualmente per fare anche la spaghettata.
26:25E c'è ancora spazio, sì sì, gli spaghetti ce l'ho sempre. E sono ricompresi nella preparazione
26:33comunque, non dovendo lasciare niente al caso. Anche perché diciamo le regole mi favoriscono un
26:39pochino perché dal 2025 diventeranno quattro chilometri e per me i tre chilometri erano
26:44veramente stretti. Io ho dovuto imparare la partenza da ferma e credimi è veramente un
26:52qualcosa di assurdo dover arrivare a 60 chilometri orari quasi 59 e perché comunque giri in 15 netti
27:01il secondo giro, il terzo giro è veramente folle. È una delle parti più difficili dell'inseguimento
27:08e ci sono proprio le specialiste delle partenze. Ogni cambiamento passa inevitabilmente attraverso
27:15un periodo di transizione che in genere non è esattamente tutto rose e fiori. Il cambiamento
27:21avviene perché spinta dall'esasperazione, perché non si riesce più a tollerare il tempo che scorre
27:27nell'apatia, nell'insoddisfazione, perché ci si sente la persona sbagliata nel posto sbagliato.
27:34Come ti senti quando sei in pista? In pista sembra…
27:38Questa è la frase più bella del libro, te lo confesso.
27:41Grazie. Il cambiamento spaventa tutti, è complicato, è necessario ed è doloroso. Si
27:54cambia proprio perché a un certo punto va tutto male, ci si sente che si sta vivendo una vita che
28:01non è la propria, o che non la si sta vivendo bene, o che non si sta sfruttando il tempo a
28:06disposizione bene. In pista non è sempre tutto rose e fiori, nel senso che io non ti nego che
28:15tante volte ho pianto. Lo dici nel libro. Mentre ero in pista, mentre pedalavo, perché per me non
28:24l'ho mai voluta chiudere come un'impresa sportiva a coronamento di una carriera. Io l'ho sempre
28:31voluta vivere come inizio l'ora che sono vittoria e la finisco che sono un'altra vittoria, perché
28:38quell'ora tira fuori veramente tanti pensieri che magari uno non ha il coraggio nella piena lucidità
28:47di affrontare. L'ora comunque ti logora, è lunga, è lunghissima. Dopo 5 minuti te ne mancano 55 e
28:56poi sei sempre nello stesso punto. Dopo meno di 20 secondi se ti muovi nello stesso punto non
29:03vedi niente. Infatti parlo, la mia posizione è nata, quella con la testa bassa, quasi come a dire
29:08arrivederci mondo, ci vediamo tra un'ora. Io mi chiudo e tanti mi dicono come fai a tenere
29:14quella linea così bene? Perché è un dialogo, per me è quasi una personificazione. Io sono lì e
29:23parlo e non vedo niente, sento solo di norma la voce di mio marito che mi dice i decimi del giro.
29:30Perché tu sai che tanto bene o male sei sui 17. Sì, il 17 era quello che si doveva tenere quindi
29:37mi interessava solo il decimo. Vittoria Bussi, ospite da noi di Bike Channel in questa puntata
29:47di Ciclostile per presentare il libro scritto con Simone Siviero, Non conosco altro modo di
29:55vivere, edito da Atene del Canavese. Grazie mille Vittoria. Grazie. E bocca al lupo? Crepi? Sì,
30:03assolutamente. A me non piacciono le sorprese, faccene una a noi. Grazie, sì ci provo.