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Sport
Trascrizione
00:00Amiche ed amici di Bike Channel, appassionati di ciclismo e di letture sul mondo della bicicletta,
00:22un saluto da Pietro Pisaneschi e benvenuti ad una nuova puntata di Ciclo Stile, le parole
00:27del ciclismo, la rubrica di Bike Channel che si occupa di libri sul mondo della bicicletta
00:33a 360°. E per la puntata odierna andiamo in trasferda, ci trasferiamo a Misano Adriatico
00:41sul palco dell'Italian Bike Festival, precisamente allo stand di Bike, dove il nostro giornalista
00:49Matteo Regamonti ci presenta il libro Guerciotti, la stella di Milano, edito da Tuttosport a
00:56cura di Andrea Schiavon e Daniele Galosso. Guerciotti, azienda di biciclette milanese,
01:02ha compiuto quest'anno 60 anni e la sua storia è stata anche raccontata dagli splendidi
01:07speciali in onda su Bike Channel. Una storia partita da lontano, da un piccolo negozio
01:13di appena 20 metri quadrati in via Petrella, ovviamente a Milano, una traversa di corso
01:18Buenos Aires, fino all'azienda attuale proiettata nel futuro attenta al design e all'innovazione.
01:26Ma una storia anche fatta di successi nel ciclocross e su strada. E di tutto questo,
01:31con i suoi ospiti, ovvero la famiglia Guerciotti, Paolo, Michele e Alessandro, ci racconta Matteo Regamonti.
01:38E dallo Stendibike all'Italian Bike Festival, con Paolo Guerciotti, raccontiamo i 60 anni di
02:00Guerciotti. Ovviamente essendo noi all'interno di un format che parla di libri, ciclostile,
02:08le farore del ciclismo, lo facciamo con la pubblicazione nuova, fresca, di stampa,
02:12che qui presentiamo, della Stella di Milano. Guerciotti, la Stella di Milano. Un'edito da
02:18Tuttosport, i giornalisti di Tuttosport sono venuti nella vostra sede e hanno ripercorso
02:24insieme a te le tappe di una storia che su Bike Channel abbiamo già raccontato. E oggi con te
02:30vorrei partire da un momento, riassunto in una farola. Nel libro si parla di artigianalità.
02:36Artigianalità perché Guerciotti parte da una bottega artigiana, giusto? Com'è che inizia la
02:42storia di Guerciotti? Ok, bene. Buongiorno a tutti, buon pomeriggio. A questo punto parliamo
02:49del 1964, dove mi ha iniziato con mio fratello in 20 metri quadri. 20 metri quadri dove c'era
02:57bagno e lavandino fuori cortile. Quando avevo bisogno uscivo al cortile. Nel 1970 arriviamo
03:05che il droghiere lascia il locale e passiamo in 40 metri quadri. Sempre diciamo vicino a Buenos
03:14Aires, alle porte di Milano. Via Petrale era all'angolo con Buenos Aires, diciamo situazione
03:23molto importante per quello che era vicino alla stazione centrale. Poi arriviamo nel 1975,
03:32dove si apre la possibilità nei 150 metri in via Tamagno, dove abbiamo fatto un super salto
03:41di qualità, dove abbiamo avuto la possibilità di ampliare quello che era il locale. Bagno,
03:51lavandino, nei stessi 40 metri abbiamo potuto migliorare quello che era. Ecco, su questo ti
04:01fermo perché chi ci ascolta forse non riesce a percepire lo spessore di quello che dici,
04:05ma questo è proprio documento a una bottega, diciamo un momento storico con delle tappe dove
04:11si inizia a crescere che ci stai raccontando, che però ci aiutano a capire che la cura è un'opera
04:16artigiana, cioè la bicicletta è qualcosa che parte da una bottega artigiana per arrivare oggi
04:21a un'azienda più grande e strutturata. Come è iniziato quella fase da imprenditore, da meccanico
04:27inizio, ma poi incarnitore? Diciamo che è partito da come negozio artigianale. Io e mio fratello,
04:36io avevo 75 anni, mio fratello aveva 10 più di me, però realmente è stato un passaggio
04:47dall'artigianità a qualcosa di meglio, di migliorare, tant'è che poi nel 79 siamo riusciti
04:58ad ampliare quello che era il contatto con il mondo professionistico, dove l'Italiano vince
05:07un mondiale e abbiamo ancora mani di fare cucina, quindi si è permesso anche per i borciotti di
05:15dover partecipare a Giro d'Italia, Via Osaremo e soprattutto altre frasi. Perché nei due anime
05:24della tua azienda già allora erano il ciclocross, poi siete un'istituzione, e la strada dove sono
05:29arrivati anche i primi risultati. Esattamente, abbiamo i primi risultati con lo ciclocross con
05:35Vito Unitano, per poi passare anche al campo professionistico della strada, praticamente,
05:46vedi 76 con la GBC di Zandegu, vedi 77 con la Fiorella Mogassini, vedi 78 con la Fiorella
05:57Citroen con Battaglin, e poi 79 con Johansson e con Peronchini, insomma abbiamo fatto un bel
06:06salto di qualità, soprattutto nel 79. Ecco, quest'anima artigiana e appassionata di sporca
06:13vive ancora oggi in Guerciotti. Certamente, tant'è che strada facendo per arrivare poi ai
06:22primi anni del 2000, dove Alex, mio figlio, si è laureato nel tratto in vita nel 2003, nel 2002
06:31sono entrato in vita anche in carriera e giustamente io sono stato aiutato a dover ampliare
06:40quella che era la Guerciotti. Oggi come oggi siamo a un livello che effettivamente, io ormai sono vecchietto,
06:46sono in pensione, però ho due fini molto validi che stanno portando avanti il progetto Guerciotti
06:56con degli obiettivi molti. Ecco, tu hai detto sono entrati in azienda in momenti diversi, ma il libro
07:06che è ricco di fotografie documenta che in realtà sono entrati in azienda prestissimo, raffiere,
07:12bottega, insomma già ne vanno iniziate a bazzicare un po', ovviamente in maniera giocosa. Infatti Matteo,
07:17parlando del libro, devo dire che l'ho letto per la prima volta due giorni fa, vedendo le foto,
07:26le dichiarazioni dei campioni che hanno pedalato Guerciotti, mi sono venuto un po' le lacrime agli
07:32occhi perché effettivamente ho visto anche ciò che ha detto Marco Regna Fontana, che Marco Regna Fontana
07:39l'abbiamo fatto crescere noi che poi nel suo percorso, quando ci ha lasciato e rimato terzo alle
07:51olimpiadi, ci ha riempito di gioia e di soddisfazione. Ecco appunto, l'ororo bronzo olimpico, i dieci titoli
07:59mondiali, tantissimi traguardi, chi ci ha seguito su Bike Channel un po' li conosce, ma prima di
08:05lasciarti vorrei chiederti un aneddoto perché dei racconti, c'è quello di Gibo Simoni, lo racconti
08:12poi anche tu, ma è vero che hai venduto una Ferrari per comprare un capannone, questo è vero?
08:17Infatti quando ho letto le dichiarazioni di Gibo mi sono messo a ridere perché ho detto, effettivamente lui
08:24mi ha detto, forse era novembre quando aveva fatto il contratto con Gianni Savio, so che mi dice
08:32Paolo domani la Ferrari è dovuta vendere, perché l'hai venduta? E' dovuta vendere per pagare il tuo
08:37contratto, oggi non è successo. Quindi non solo un capannone ma anche un contratto con la Ferrari?
08:43Sì, perché effettivamente è stata una verità, perché in effetti a quei tempi ho sempre dato
08:54la preferenza a quello che era l'obiettivo della Knessic e della Guerciotti, perché in effetti
09:04non siamo banche, siamo artigiani, oggi siamo qualcosa in più degli artigiani, però per me
09:12è stata una soddisfazione vedere campioni come Gibo Simoni, come il povero
09:19Scarponi, come il povero Rebellin che hanno pedalato sui bicicletti Guerciotti, perché in effetti
09:28abbiamo avuto la possibilità di dover vedere questi campioni, ricordo ad esempio
09:38Scarponi quando ho vinto la prima tappa a Giro d'Italia e poi anche la seconda
09:43e per me era motivo di una grande soddisfazione, poi è arrivato Rebellin
09:49e tanti altri, potremmo andare avanti ancora un pomeriggio, io ti ringrazio per essere stato con
09:53noi e lasciamo il passo a chi ti è succeduto in azienda per ascoltare oggi Guerciotti che
10:00traguarda i sifoni e proseguiamo sfogliando idealmente le pagine di Guerciotti, la stella
10:06di Milano, ricordiamolo un'edizione tutto sport per celebrare i 60 anni della casa appunto
10:12melghina milanese, abbiamo Alessandro Guerciotti che oggi guida l'azienda dopo Paolo, con Paolo
10:18abbiamo visto un po', abbiamo ricordato l'artigianalità, la bottega, il momento dell'avvio che come anima
10:24resta in Guerciotti, simbolicamente potremmo parlare del passaggio dall'acciaio al carbonio,
10:30insomma l'azienda è cambiata, che cosa resta di quello sfidito iniziale e cosa siete oggi,
10:35se possiamo riassumerlo in qualche parola. Oggi ovviamente il mercato è come produzione
10:41di telai è cambiato, perché in passato si producevano telai in acciaio quindi
10:46fondamentalmente era anche abbastanza semplice perché comunque si facevano i tubi, si saldavano,
10:51oggi il prodotto è sicuramente molto più tecnico, tecnologico e anche complicato, c'è sempre
10:57un'artigianalità perché noi comunque siamo sempre, ci consideriamo sempre un'azienda
11:02ancora oggi familiare anche se abbiamo acquisito dimensioni sempre più grandi, però il concetto
11:08di creazione di un telaio arriva sempre da un'idea nostra, dalla passione che abbiamo per la bicicletta
11:14e dal classico schizzo della bicicletta perché comunque l'idea di come deve essere la forma di
11:19un telaio viene da un puro schizzo di disegno da cui fuori dopo partiranno tutta una successiva
11:26fase di lavorazione dove si farà ovviamente un disegno in 2D, in 3D dove poi andremo ad
11:31analizzare tutte le scherze di forme, un primo plastico, il primo campione di tasto da dove poi
11:37vediamo gli ingombri, si monta un telaio come se fosse un telaio vero per poi passare alla
11:43produttivizzazione, all'ingegnerizzazione per creare poi il primo stampo di telaio da cui si faranno
11:48poi i vari test, il montaggio di una bicicletta come se fosse reale, se tutto è a posto andiamo
11:55poi a produrre le altre le altre immagini. Ovviamente non solamente oggi ci sono di quelle
12:01fasi di lavoro tecniche che sono molto più complicate perché oggi per produrre un telaio
12:05nuovo sui nostri stampi, sui nostri disegni, sui nostri dettagli abbiamo un lead time di 9-10 mesi
12:12prodotti invece più complicati come quello della SIXI che è stato praticamente un parto
12:20perché comunque un prodotto di quel tipo ovviamente ha portato a spendere più tempo
12:26ci è voluto un anno e mezzo perché comunque è un prodotto molto più tecnologico con anche
12:30delle soluzioni tecniche di assoluta novità. Quindi artigianalità fa rima potremmo dire con
12:36ricerca e sviluppo oggi senza ricerca sviluppo attenzione l'artigianalità si potrebbe fendere
12:42nella complessità dell'oggi. I fornitori sono sempre stati importati per Guerciotti per la
12:46sua storia tanto che i legami sono sempre stati anche molto personali in alcuni casi
12:50è una cosa che rimane anche oggi? Sì, è anche un'azienda come la nostra che vive anche di
12:58montaggio di biciclette i partner sono sono importanti perché noi comunque non produciamo
13:04solamente il telaio ma montiamo una bicicletta quello che riguarda dal nostro punto di vista
13:09la produzione del telaio però dobbiamo montare i gruppi le ruote le coperture i manubri le selle
13:14quindi è ovvio che per noi il partner OEM diventa fondamentale quindi anche negli anni in questi 60
13:23anni l'evoluzione del mercato è stata veramente importante perché se consideriamo che all'inizio
13:29di quando mio padre ha iniziato a lavorare gestiva solo campagnolo oggi abbiamo Shimano
13:34che ovviamente la fa da padrone abbiamo SRAM anche a livello di ruote sono stati introdotti
13:40nuovi competitor nuovi brand che comunque ci permettono a noi di scegliere qual è il prodotto
13:47migliore per il tipo di bicicletta che andiamo a fare ovviamente contano tante cose quanto al
13:53tipo di prodotto e il rapporto qualità prezzo ma molte volte conta oggi anche il rapporto umano
14:00comunque nel business nel lavoro per corto anche quello perché comunque le relazioni che si vengono
14:06a creare sia lato fornitore che lato cliente sono fondamentali perché oggi viviamo in un mondo
14:11altamente competitivo di alta concorrenza soprattutto il più assomigliamente che dove
14:17abbiamo se nel settore sta vivendo un po momento di crisi dopo i due anni di boom quindi le relazioni
14:23sono importanti per il fornitore per poter avere il prodotto che si chiede nei tempi giusti e col
14:29cliente anche ovviamente per creare un rapporto che possa portare a scegliere il nostro
14:35marchio piuttosto che un altro. Hai citato la Sixty che è un modello evidentemente iconico per celebrare i
14:4160 anni alcuni nelle pagine del libro sono ricordati di quelli che hanno fatto un po la
14:46storia di Guerciotti restano le due anime ciclocross e strada come prevalenti con l'avvento
14:52del gravel piuttosto che altri progetti anche legati alla mobilità urbana Guerciotti si evolve
14:58anche da questo punto di vista, Kur rimanendo se stessa. Indubbiamente per essere un'azienda di 60 anni che
15:03abbiamo raggiunto le dimensioni che abbiamo oggi l'evoluzione è importante perché comunque i tempi cambiano
15:10le esigenze del consumatore cambiano le tecnologie cambiano quindi oggi ovvio che il ciclocross per
15:17noi è sempre un prodotto una disciplina un mercato che è importante perché noi soprattutto mio padre
15:24è stato innamorato del ciclocross abbiamo una squadra di ciclocross siamo nel punto di reclamento
15:29nel ciclocross quindi in passato tante persone ricordami gli uccidi li identificavano
15:35soprattutto nel ciclocross oggi gli uccidi si identificano molto anche come brand sulla strada
15:41perché comunque indubbiamente negli ultimi 10-15 anni siamo cresciute molto abbiamo realizzato dei
15:47prodotti diciamo anche non più open-mouth ma con nostri stampi quindi che investimenti importanti
15:52per rendere il prodotto sempre più esclusivo e ovviamente il gravel. Il gravel essendo un po' una
15:57cossola del ciclocross per noi è stato facile essere subito molto competitivo essere un marco di
16:03riferimento perché essendo leader nel ciclocross è stato un po' automatico e soprattutto nel momento
16:10del post-covid dove c'è stato il boom e l'espansione delle biciclette e soprattutto il vento e
16:17l'esplosione del gravel per noi è stato un mercato che abbiamo cavalcato e che ci ha permesso
16:21sicuramente di crescere e oggi abbiamo anche altri progetti nato ad esempio qua a Misano abbiamo
16:27presentato la Milano che è la nostra prima urbana elettrica ma in generale anche in tutto il mondo
16:32elettrica noi stiamo investendo parecchio perché comunque è un mercato che se magari all'inizio
16:37uno pensava una bicicletta come fa ad essere elettrica anche da strada invece oggi è possibile
16:42quindi c'è un utente che è sempre più vasto ossia magari il 60enne 70enne che ha avuto problemi
16:49fisici oppure anche una donna che vuole pedalare col suo compagno quindi sicuramente c'è una
16:55potenzialità di un mercato importante che noi stiamo sempre più comunque sfuntando introducendo
17:01come anche oggi abbiamo fatto questa collezione del 2025 sempre più prodotti dedicati al mondo
17:06elettrico. Ecco per concludere hai citato la Milano urbana ma Verciotti è Milano in tutti i sensi
17:12sportivi in tutte le sue dimensioni il segreto per restare sul mercato è questa identità?
17:18Beh allora oltre che ogni azienda nel suo marketing, nel suo politico di comunicazione ha un qualcosa di
17:27identificativo per noi il fatto di essere proprio nel cuore di Milano perché il nostro parco è
17:34creato da persone di Petrella e oggi ancora oggi siamo all'interno comunque nel centro di Milano
17:40ci ha portato poi nel 2017 2018 a creare questa identità milanese perché molte volte il Made in
17:47Italy è forse anche troppo sfruttato mentre il Made in Milano quell'hashtag che abbiamo utilizzato
17:54già da un po' di anni che fa parte comunque della nostra comunicazione crea un'identità ancora più
18:00locale che secondo me a volte può essere anche più importante del Made in Italy e anche
18:07questa è la collezione che abbiamo fatto di verniciature inspired by Milano sono sempre state
18:11fatte e piacerà il tuo la sinergia con il Milano e la milanesità che sicuramente fa una
18:18caratteristica importante del nostro brand. E la stella di Milano resta anche per quanto ricca di
18:26tradizione sempre attenta alle novità l'abbiamo ascoltato pionieristicamente nelle parole di Papa
18:32Paolo con l'attenzione del capitano d'azienda in quella di Alessandro con Micaela che vado a
18:38presentarvi invece vorremmo capire che cosa segna quest'identità Guerciotti tu ti occupi anche di
18:46ricerche del mercato di marche insomma di attenzione alle nuove mode anche il culone e tutto questo
18:51ecco che cosa nei modelli iconici di Bici Guerciotti alcune delle pagine del libro le abbiamo viste
18:57diciamo fotografate con che cosa resta tale nel corso del tempo come si resta Guerciotti?
19:04diciamo che sicuramente un elemento che ha sempre accomunato da spirito Guerciotti in tutti questi
19:11anni è una profonda passione per il mondo della bicicletta, la bicicletta per noi è un vero
19:18proprio oggetto di culto che ritroviamo nei pensieri nei sogni del cuore di mio papà fin da
19:24bambino e che di fatto ha rappresentato davvero un filoproduttore di tutte le nostre vite di
19:31questa nostra bellissima famiglia nel corso degli anni e devo dire che sicuramente in passato la
19:38tecnologia l'attenzione alla moda le colorazioni se pensiamo solamente le biciclette di decenni
19:45fa erano abbastanza uguali l'un all'altro l'acciaio le colorazioni erano diciamo un tabù che solamente
19:53dopo diversi anni grazie all'evoluzione anche delle tecnologie è stato possibile andare a
20:00differenziare e per noi oggi la differenziazione è un elemento estremamente importante comunque
20:07posi sul mercato un prodotto che sia in grado di consentire all'utilizzatore di identificarsi
20:12nella bicicletta che va a cavalcare è per noi fondamentale e questa differenziazione la possiamo
20:18cogliere se dal punto di vista della tecnologia ci piace anche definire i nostri prodotti e
20:24soprattutto pensiamo alla TICS di come la tecnologia applicata al design perché sicuramente
20:28il binomio di performance tecnica e aspetto estetico che va a colpire non solo le gambe
20:37ma anche il cuore degli appassionati è per noi fondamentale per cui nel viaggio a passare degli
20:42anni abbiamo sempre affinato la nostra attenzione all'introduzione di nuove tecnologie per essere
20:47anche all'avanguardia nelle presentazioni di prodotti e devo dire che nell'ultimo capitolo
20:52dei modelli conici famosi di CP1 attraversiamo proprio questa carellata di innovazioni che
20:59sono susseguite per poter presentare sul mercato prodotti che davvero fossero in grado di dare
21:06il massimo ai nostri atleti sia amatori che professionisti. Un tanto di scheda tecnica
21:13assolutamente particolareggiata ed è bello anche osservare come ci sia stata proprio questa
21:19evoluzione dei componenti dai premi anni 2000 che sono comunque le biciclette che abbiamo
21:26presentato all'interno del libro fino ad arrivare alla nostra TICS e come giustamente
21:31osservavi tu il design rappresenta per noi un elemento di grandissima importanza diciamo che
21:37quello che noi facciamo per riuscire a presentare sul mercato dei prodotti che sono davvero unici
21:42nel loro genere è collaborare con l'agenzia di Colour and Example Casting per individuare
21:48quelli che saranno i trend di colore che andranno per la maggiore nel mese a venire per essere
21:54sempre all'avanguardia anche dal punto di vista dell'estetica. L'abbiamo fatto con il lancio
21:58della Capsule Collection This Fine by Milano, abbiamo per cui lanciato questa gamma di prodotti
22:03che si caratterizza per finiture molto particolari. Abbiamo alcuni prodotti quali Eclipse
22:09olografica che combina fino a otto diversi tipi di vernici di colori differenti che vanno a
22:16mischiarsi una volta applicati sul telaio dando effetti cangianti molto particolari e dando la
22:23creazione di un pezzo unico. Oltretutto sono vernici a basso impatto ambientale per cui la
22:28sostenibilità sappiamo essere un aspetto estremamente importante. La bicicletta è chiaramente in linea
22:33con il concetto green e rendere green anche gli elementi applicati sul prodotto è fondamentale.
22:39E per andare ancora un passo avanti oggi abbiamo presentato la nuova gamma di prodotti che abbiamo
22:46anche affrontato ai microfoni di Vike Channel che è la nuova linea ART. Abbiamo tra l'altro
22:53ancora una volta presentato la gamma Disruptive che mostra come non è detto che le biciclette
22:59devono essere necessariamente tutte uguali l'una all'altra ma assolutamente siete rimosso da una
23:05scintilla creativa, una voglia comunque di sorprendere e hai veramente la passione per
23:12quel prodotto che tra le mani sei davvero in grado di realizzare soluzioni assolutamente uniche.
23:17Ecco devo dire che sentire queste vostre parole le tue e quelle di Alessandro riechiggiano un po'
23:23lo sguardo di papà questo va detto perché questa diciamo palda risolta e rovenza le maschere dà
23:30l'attenzione è una passione reale come dicevi al prodotto è un tratto distintivo vostro. Sempre
23:36nelle pagine del libro c'è un altro aspetto che è nuovo ma che si collega in qualche modo al vostro
23:42passato la vostra storia che è l'attenzione del community. In fondo in via Petrella in via Tamagno
23:48era sì una bottega artigiana ma era un ritrovo anche di cicloamatori oggi i cicloamatori e
23:53cicloturisti si trovano anche in community tra il digitale e il reale magari si parte da una
23:59chatter per un'uscita oppure come creator si incontrano tantissimi professionisti oggi delle
24:05due ruote a pedali anche i guerciottisti sono diventati una community 2.0. Assolutamente sì
24:12allora sappiamo che il mondo della bicicletta di per sé è un mondo conviviale un mondo fatto
24:19di anime che si incontrano che condividono lo stesso sogno e la stessa passione e come
24:24giustamente osservavi tu se in passato era più una community di carattere fisico ricordo quando
24:30mio papà mi raccontava di come anni e anni fa ci si incontrava il giovedì mattina alle otto e mezzo
24:36in viale monza tutti i ciclisti riuniti per andare a cavalcare sulle coline dell'abrianza
24:41oggi invece la community è andata anche cambiando si è estesa grazie a una realtà digitale che per
24:49noi oggi è sommarmente importante in quanto ci dà la possibilità di amplificare i nostri messaggi
24:56a livello davvero esponenziale questo cosa vuol dire che sentirsi parte di una community che si
25:03va alimentare di giorno in giorno crea ancora maggiormente quel legame tra gli atleti tra gli
25:11amatori ma anche lì con il brand con l'azienda che è ben felice di ricondividere la cosa che
25:17noi quotidianamente facciamo invitiamo i nostri ingrosciuttisti a condividere con noi le loro
25:21esperienze e siamo ben felici di condividerle nei nostri profili social proprio perché sappiamo
25:27che identificarsi nella bicicletta e nel mercato che la rappresenta è oggi fondamentale perché
25:32la bicicletta non è solo meccanica ma per noi è soprattutto anima il modo migliore per rendere
25:39la anima è chiaro quell'identificazione tra la bicicletta e chi la pedala che davvero ti permette
25:45di fare quel salto di qualità senza il quale rimanerebbe solamente un progetto e non è quello
25:50che vogliamo noi. Grazie Micaela, ti ringrazio, ti saluto e adesso andiamo ad ascoltare l'editore
25:57di questo progetto. Guerciotti la stella di Milano se come realtà imprenditoriale non ci sarebbe stata
26:03senza Paolo e chi poi ha proseguito una storia come libro non ci sarebbe stata senza Tutosport
26:09che è stato editore di questo progetto dedicato all'azienda Guerciotti la stella di Milano come
26:15abbiamo detto a cura di Andrea Schiavon e Daniele Galosso poi magari spendiamo anche due parole per
26:21loro ma per presentarci questo ruolo di editore abbiamo Diego Vazza direttore generale di
26:26Tutosport benvenuto. Grazie, grazie a voi. Il progetto fatto con la famiglia Guerciotti è
26:34nato durante un incontro conviviale dove di fatto abbiamo percepito questa passione in
26:46comune per il ciclismo, ciclismo che è stato il dna del giornale e ha riempito direi le pagine
26:55dei primi dieci anni di vita del giornale perché dal 45 al 55 quasi esclusivamente le prime pagine
27:03del giornale erano dedicate al ciclismo con delle paginone iconiche bellissime. Dicevo prima a Paolo
27:11Guerciotti che lui è nato a settembre del 45, Tutosport è nato a luglio del 45 quindi vi è anche
27:18un periodo storico del tutto simile. La passione, la passione è quello che abbiamo fondiviso,
27:25passione che ci porta ogni giorno a scrivere il giornale ai colleghi eccetera eccetera e che ci
27:31vuole all'affrontare questi progetti. Il ciclismo è di fatto storicamente probabilmente lo sport
27:41tra gli sport vari che ha più seguito e che noi storicamente abbiamo seguito di più.
27:47L'articolazione che abbiamo voluto dare, che Andrea Schiavone e Dario Galosso hanno voluto
27:55dare era proprio per cercare di descrivere a 360 gradi l'affermazione, quest'epopea che ha
28:02portato Paolo Guerciotti da una bottega nel quartiere dell'Ortiga a Milano ad arrivare
28:08ad un brand affermato. Quindi è partito da racconti e incontri con Paolo che è istrionico
28:15perché poi fa cita di aneddoti, di scherzi per poi passare la palla a tutti i campioni che hanno
28:25avuto a che fare con lui. Ma è un livro pieno di aneddotistica simpatica, le scherzi con Baroquelli
28:32piuttosto che con Gimberto Simoni, ma anche Fabia Luperini, la ciclista lituana,
28:38la sua vittoria nel 2006, la Puccischiaia. Insomma è un romanzo la storia di Guerciotti,
28:47è un romanzo. E non ultralascia neanche tutto un aspetto tecnico perché vi è la presentazione
28:56dei dieci modelli alla fine iconici, fino ad arrivare all'ultimo fatto per i 60 anni,
29:02ma che ripercorrono veramente quello che è stata la vita una Guerciotti che ha fatto Strada,
29:07che ha fatto ciclocross, passando da Vito Di Tano che ha definito il quarto fratello Guerciotti
29:15perché poi si creava da questi campioni, Paolo è il fratello anche, o Italo eccetera eccetera,
29:22una tale simbiosi, un porto simbiotico che è assolutamente... Che cosa vi ha colpito più di
29:29tutto nel raccontare, nel essere testimoniali di questa storia? Io direi la passione, la passione
29:35che ha portato la famiglia, Paolo, passione che ha abbassato poi a Michele Alessandro per seguire
29:42questo percorso veramente... Si respira anche l'irracitabilità... Ma anche adesso sto parlando
29:50con Paolo, è una cosa che... Ed è la stessa passione che abbiamo noi, che hanno i miei colleghi,
29:55non solo Andrea Schiavole, ogni giorno scrive il giornale, 80 anni che scriviamo quasi di sport,
30:03ed effettivamente questo è il... E devo dire anche il racconto del periodo del dopoguerra,
30:10dove con aneddoti Paolo racconta che io ero di Coppi ma voleva... Ecco queste cose qua noi le
30:16abbiamo scritte e raccontate in prodotti sempre verticali sul ciclismo, perché il ciclismo fa
30:23parte del DNA del nostro giornale, fondato da Casalvore nel 1945, ma che aveva nel ciclismo
30:30una delle principali... E fa parte, lo abbiamo accennato, del DNA del popolo italiano,
30:35parlando da collega giornalista di una testata che altrettanto si occupa di ciclismo, ti chiedo
30:41se è anche una responsabilità in qualche modo alimentare questo racconto che con le gesta di
30:46Coppi e Bartoli era forse a livelli raggiungibili per un contesto storico che era, però da editori,
30:54da giornalisti, da comunicatori bisogna mantenere questa attenzione. Cosa vi ha dato farlo? Guarda,
31:02io ritengo che lui ci abbia dato di nuovo una possibilità di raccontare una delle magnifiche
31:10storie di ciclismo che il nostro paese ha avuto. Noi continuiamo sul ciclismo e sul Piemonte a far
31:17tanto lavoro, sfruttando veramente eventi, banalmente abbiamo fatto per la tappa del
31:23partenza Pinerolo tutta una immagine, una mostra con le nostre prime pagine più iconiche e mantenere
31:30vivo anche in momenti dove, ahimè lo sappiamo, non c'è magari un campione di riferimento che
31:36traina, potrebbe essere un spinner per il tennis adesso, ma vediamo sempre che c'è una tale passione
31:42attorno a questa disciplina che va al di là di un qualsiasi altro sport, perché c'è il
31:49ciclista che arriva fisicamente e quindi è uno sport veramente unico e continueremo a farlo, ripeto
31:55l'abbiamo fatto con altri conventi verticali, approfondimenti, perché troviamo sempre grandissimo
32:02riscolto anche tra i giovani. Anche tra i giovani, come nel caso di Guerciotti testimonia, perché non
32:07sono più giovani, ma gli aneddoti su Simoni, su Aurelio Fontana e tanti altri portano anche a una
32:14capacità di relazione col mondo giovanile ciclista. Assolutamente sì, sono esempi che i ragazzi, ma anche
32:22Vito Litano, cioè anche, volevo dire, pluridisciplinare, non solo Strada, ma ciclocross, la
32:28Fabiana Luperini, è veramente un mondo che permette di convogliare dei messaggi positivi,
32:38quelli di cui i giovani hanno veramente bisogno. In conclusione, in una frase, diciamo, in un'immagine,
32:44Guerciotti, la strada di Milano, 60 anni, tutti da raccontare e da leggere, perché? Ma perché, perché
32:51è veramente una storia che attraversa anche la storia del nostro paese, perché raccolta non solo
32:59l'affermazione di un brand dal punto di vista industriale e un'affermazione del dopoguerra, ma
33:05racconta la passione che ha sempre determinato questa disciplina del ciclismo. Ripeto, è ricca di
33:11aneddoti, è veramente una lettura fatta in modo leggero, scritta benissimo dai colleghi Andrea
33:18Schiavone e Daniele Galosso e quindi assolutamente è un bel compendio di lettura, che consiglio
33:25ovviamente e prego tutti di comprare. Grazie per essere stato con noi. Grazie a voi, è stato bello, grazie.