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Roma, 28 ott. (askanews) - Oggi, il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha incontrato, a Gerusalemme, il suo omologo israeliano, Yoav Gallant. L'incontro fa parte di una più ampia iniziativa, avviata dal ministro Crosetto con il G7 della Difesa, e proseguita incontrando i suoi omologhi dell'Arabia Saudita e della Turchia. Durante il colloquio, i due ministri della Difesa hanno analizzato nel dettaglio la situazione a Gaza e nel sud del Libano, sottolineando la necessità di creare le condizioni per una soluzione duratura che garantisca la stabilità dell'intero Medio Oriente.Nel corso dell'incontro, il Ministro Crosetto ha ribadito la necessità di una piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per garantire che nel sud del Libano, tra la Linea Blu e il fiume Litani, solo le Forze Armate Libanesi (LAF) e UNIFIL siano in possesso delle armi. Entrambi i ministri hanno concordato come debba essere fatto ogni possibile sforzo per proteggere l'UNIFIL e la popolazione civile ed evitare il loro coinvolgimento negli scontri con Hezbollah, sottolineando la necessità di rivedere e rendere più efficace e attuale il mandato dell'UNIFIL.Crosetto e Gallant hanno auspicato il rapido rilascio degli ostaggi detenuti dai terroristi di Hamas e accolto con favore la capacità di difesa delle forze di autodifesa israeliane, che hanno protetto la popolazione civile dai recenti attacchi iraniani, evitando una pericolosa ulteriore escalation. Il Ministro Crosetto ha insistito affinché si raggiunga nel più breve tempo possibile un cessate il fuoco che consenta di riavviare le azioni diplomatiche. Parallelamente, hanno ribadito l'importanza di sostenere le Forze Armate Libanesi, il cui rafforzamento è cruciale affinché si creino le condizioni di sicurezza necessarie per consentire il ritorno degli sfollati, sia nel sud del Libano sia nel nord di Israele. Infine, la discussione ha affrontato la situazione in Siria, la cui stabilità è un fattore determinante per la sicurezza e la stabilità dell'intero Medio Oriente.

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Trascrizione
00:00Oggi ho avuto un importante incontro con il mio collega della difesa Gallant che segue l'incontro che c'è stato nelle settimane scorse prima del Presidente Meloni e poi del Ministro Tajani.
00:21L'Italia sta cercando di svolgere un ruolo in Medio Oriente per cercare di arrivare velocemente alla pacificazione sia a Gaza che in Libano. Abbiamo affrontato i due temi oggi.
00:34Siamo partiti da Libano dove ho avuto ancora una volta la garanzia che le forze armate israeliane in qualunque modo cercheranno di salvaguardare il contingente Unifil.
00:47Ultimamente c'è stato uno spostamento verso nord quindi di per sé la zona si è allontanata da quello che era il contingente Unifil ma anche della loro intenzione ad andarsene via appena sarà possibile garantire che da quella zona di Libano non arrivino più attacchi sul suolo di Israele.
01:04Ricordiamo che nell'ultimo anno sono stati oltre 10.000 lanzi di razzo da parte di Hezbollah. Dall'altra parte abbiamo parlato del futuro di Gaza, della possibilità e della necessità che la comunità internazionale si faccia carico di portare aiuti umanitari ma anche di pensare al futuro, a una Gaza libera da Hamas ma una Gaza dove si possa ritornare ad andare a scuola, a riaprire l'ospedale e ad avere una vita normale per i palestinesi.
01:31Anche in questo l'Italia si è detta disponibile a giocare un proprio ruolo come ha fatto adesso con gli aiuti da Food for Gaza agli aiuti medici con la nave prima e con i trasporti aerei negli ospedali italiani poi a supportare il piano del re di Giordania per portare aiuto ai palestinesi ma anche per costruire le condizioni perché il futuro Stato palestinese possa nascere.
01:53Per questo abbiamo parlato anche della possibilità dei nostri 200 carabinieri che formano le forze di polizia palestinesi. Un incontro a 360 gradi nel quale abbiamo ribadito tutti come obiettivo quello di far terminare la guerra e riportare la pace in questo luogo. Devo dire un incontro che mi ha lasciato molto soddisfatto.
02:16Il futuro della missione UNIFIL è quello di implementare la 1701 cioè la risoluzione ONU nasce per garantire una fascia di rispetto tra il confine di Israele in modo tale che non potessero venire da quella fascia di rispetto attacchi alla popolazione israeliana. Non è stato così negli ultimi anni.
02:36Da quella fascia, da quella zona sono arrivati decine di migliaia di missili su Israele. Va nei prossimi anni garantita che questa risoluzione sia applicata quindi che non ci siano insediamenti di Hezbollah in quella zona, che ci siano soltanto le forze dell'ONU, delle Nazioni Unite e le forze armate libanesi a garantire la pace e il fatto che tra i due paesi non ci sia la guerra.

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