Nasceva il 2 luglio del 1747 in Piccardia, Marie-Jeanne Rose Bertin, la prima stilista, modista e creatrice di stile della storia. Rose aprì Le Grand Mogol, la sua prima boutique, a Parigi nel 1770, ottenendo fin da subito un grande successo tra le nobildonne francesi. Fu la stilista ufficiale da Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, ancora prima di diventare regina di Francia.
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00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Bentornati a Non solo Roma, diamo spazio anche un po' alla moda, alla storia, alle curiosità e a qualche consiglio utile dopo questa prima parte tutta dedicata all'ambiente, all'eolico, al fotovoltaico, ai suoi benefici, ai suoi rischi.
00:22Adesso invece alleggeriamo un po' il tiro insieme alla redazione di Pink Magazine Italia e come sempre insieme alla direttrice Cinzia Giorgio che oggi ci dispenserà qualche consiglio utile verso la fine di questo collegamento.
00:35Buongiorno a te Cinzia.
00:37Buongiorno Elisa, buongiorno a tutti.
00:41Qualche consiglio utile perché anche noi donne, anche se siamo interessate un po' alla moda, qualche volta qualche sciocchezza la commettiamo, qualche sciocchezza di stile.
00:51Dopo entreremo meglio nel dettaglio, però prima parliamo di una donna che ha fatto la storia dell'alta moda.
01:01Esatto, è proprio la prima stilista in assoluto Elisa, la prima stilista come nel termine moderno conosciamo noi, ovvero Rose Bertin.
01:13Questa donna era nata in Piccardia, quindi in Francia nel 1747, quindi pensa tu un bel po' di anni fa e arriva a Parigi dove apre la sua prima boutique, una boutique a tutti gli effetti che chiama il Gran Mogol e viene notata niente poco di meno che da Maria Antonietta, la regina Maria Antonietta,
01:36sportunata regina di cui parleremo prima o poi Elisa.
01:46Una regina molto controversa, perché chi la ama, chi la odia, bisogna approfondire, però riesce ad attirare l'attenzione di Maria Antonietta niente male.
02:01Niente male, perché si inventa questo vestito che poi noi vediamo anche nell'immagine che hai mandato prima, questo vestito che si chiama appanie, cioè appaniere addirittura, e Maria Antonietta ne rimane così affascinata, infatti tutti i ritratti ufficiali hanno questo tipo di abbigliamento,
02:20e la vuole a corte ben due volte alla settimana per le novità, quindi diventa per farsi vestire e per comprare sempre nuovi vestiti, tant'è vero che a un certo punto viene nominata Rose Bertin Ministro della Moda, in maniera un po' sarcastica ovviamente,
02:43però in effetti la moda francese in questo momento diventa la moda francese, perché poi i panieri Rose Bertin vengono esportati anche a San Pietroburgo, a Caterina la Grande, a Vienna, a Venezia, quindi insomma viene veramente conosciuta poi in tutto il mondo.
03:02Durante la rivoluzione poi emigrerà a Londra per non essere chiaramente perseguitata e probabilmente uccisa, e poi morirà ricca, quindi non è quella che ha successo al cuore povera, muore ricca, lascia tutto ai nipoti e quindi una vita piena.
03:25Lei non si è sposata, non ha avuto figli?
03:27No, lei non si è sposata e non ha avuto figli.
03:30Anche questa è una scelta controversa per l'epoca no Scienzia?
03:34Sì, sì abbastanza, perché ha deciso di dedicare tutta la sua vita proprio alla moda, lei tra l'altro lavorava con il parrucchiere di Maria Antonietta, il Divino, lo chiamavano Leonard, e quindi si inventavano cose ogni giorno, per lei i figli erano i vestiti,
03:51e diciamo è quello che poteva inventare con questo Leonard, per cui alla fine la IA ha deciso di rimanere single e di sposare la causa.
04:04Esatto, si è sposata con la carriera, ha fatto un po' da apripista con tanti secoli di anticipo a quello che poi succede un po' ai giorni nostri se vogliamo, perché tante donne decidono di sposare la propria carriera, perché non c'è niente di male Scienzia vero?
04:19No, assolutamente!
04:21No, noi ci teniamo sempre a sottolineare questo aspetto.
04:25Tocchiamo invece adesso un altro argomento decisamente diverso però se vogliamo, perché spesso nei nostri collegamenti abbiamo parlato di viaggi, però c'è questa falsa credenza, questo falso mito che per viaggiare servono i soldi, è davvero così?
04:41Guarda, servono sempre i soldi, a prescindere, però per viaggiare non necessariamente ne servono quanti se ne immagina, anzi Federica poi è pioniera anche in questo, la ragazza che è la nostra redattrice che ha scritto l'articolo, perché le ha provate veramente tutte le piattaforme di cui parla, lei le ha provate proprio da brava reporter,
05:08e effettivamente siamo arrivate alla conclusione che veramente basta poco, perché in alcune, addirittura alcune piattaforme sono gratuite dove ci si scambia casa, ci si scambia magari dei piccoli lavoretti da fare, io faccio questo e tu fai quello e quindi ci veniamo incontro, insomma viaggiare non è più così costoso come potrebbe sembrare,
05:32a partire proprio dal volo aereo dove ci sono delle piattaforme che ti cercano il volo più economico in assoluto etc., fino ad arrivare a lavori per esempio interessanti come la house sitter, cioè praticamente la babysitter della casa, dove tu vieni assunta da una persona affinché la casa non rimanga incustodita,
05:58però nello stesso tempo vai in giro e viaggi, quindi insomma sono delle alternative interessanti, alcuni siti hanno un costo annuale che si va dai 2 Euro fino ai 100 Euro e invece altri siti, in realtà altri gruppi, soprattutto uno di Facebook non ha assolutamente alcun costo e diciamo si è incentrato tutto sulla sorellanza,
06:27perché stiamo parlando soprattutto di viaggiare per le donne a poco prezzo e anche da sole, certo la privacy…
06:37Fa paura a tante, ne abbiamo parlato anche diverse volte, mette ansia etc., però ecco magari questi gruppi possono aiutare anche a superare l'ansia, perché si va anche da persone che hai conosciuto e che magari donne soprattutto e che magari poi ti possono anche indirizzare in posti, in luoghi che non avresti mai pensato di visitare,
07:05certo bisogna fare una scelta di tipo, quanto sono disposta a rinunciare alla mia privacy, a determinati comfort anche se vogliamo, perché è chiaro che se si viene ospitati gratis in una casa non si avranno tutti i benefici che si possono avere in un hotel a 4 stelle giustamente, però si tratta anche lì di fare una scelta probabilmente Cinzia.
07:33Sì esatto, una scelta che magari sopra le righe, provare una volta, poi magari non ci piace, non lo proviamo più, non lo facciamo più, però per una volta nella vita provare che cosa significhi anche abituarsi ad altre persone e vedere le abitudini di altre persone, potrebbe essere magari un modo anche per migliorarsi no?
07:58No infatti, infatti, cambiare proprio il nostro approccio alla vita se vogliamo. Allora ora tu ci darai qualche consiglio utile perché questo articolo che voi avete scritto secondo me è molto incisivo, cioè la scelta che facciamo della borsa che è un accessorio secondo me importantissimo determina un po' anche chi siamo no?
08:19E perché parlavo di falli nello stile, perché spesso scegliamo delle borse che magari non sono proprio adatte no?
08:27Esatto sì, allora la regola d'oro è quella che se si è alte le borse devono essere di un certo tipo un po' più grandi, se si è piccoline, se si è minute devono essere un po' più ristrette diciamo.
08:45Non sempre si può perché magari andiamo al lavoro eccetera, però Sabrina ci dice che non è detto che bisogna portarne una sola di borsa, magari una shopper può essere per documenti e computer e invece poi la borsa fashion che è il nostro distintivo e come se fosse una sorta di medaglia invece la portiamo proprio per godere della borsa in sé.
09:15Tra l'altro, questa è una cosa veramente interessante, la borsa parla di noi, è una specie di scrigno dove teniamo tutto quello che ci serve e vedere quello che c'è dentro le borse delle donne spesso e volentieri è indice anche di…
09:35Vabbè meglio di no direi io no?
09:38Conoscere più approfonditamente una persona e sapere che cosa ha nella borsa, chi porta la cipria, chi porta il profumo, chi porta l'indispensabile perché si porta dietro l'indispensabile.
09:51È vero.
09:52Può essere una coperta di Linus dai mettiamola così, la nostra coperta.
09:58Io per esempio faccio parte di quel gruppo di donne che si porta dietro casa dentro la borsa, quindi insomma sarebbe meglio non aprirla, sarebbe meglio soprattutto non perdersela perché significherebbe perdersi praticamente l'essenziale.
10:12La cosa interessante di questo articolo che ha scritto la vostra redattrice è anche il valore reale della borsa, noi magari abbiamo nella cantina una borsa degli anni 80 che può valere tantissimi soldi, è vero Cinzia?
10:28Assolutamente, infatti lei racconta di 4-5 borse iconiche che magari hanno avuto le nostre nonne, le nostre mamme, le nostre zie che non vanno assolutamente buttate perché sono non solo iconiche ma possono addirittura essere una fonte di guadagno se non ci vogliamo più avere a che fare diciamo.
10:49Quindi ne dice alcune interessanti, fa la storia di alcune come la 2.55 di Chanel che è quella matelasse che conosciamo tutti o la Kelly di Hermès creata per Grace Kelly e tante altre.
11:03Ci raccontano che un po' l'evoluzione delle borse perché le borse sono nate diciamo come oggetto iconico negli anni 30 più o meno e adesso sono diventate il must have di chiunque, anche le borse fatte a mano eccetera.
11:23Quindi non è importante la marca, ci racconta Sabrina e noi siamo d'accordo ovviamente, ma è quello che ci fa sentire la borsa, è come ci fa sentire e quindi come racconta di noi.
11:39A me piace tantissimo immaginare che non importa se la borsa è grande o piccola, sì ci sono regole eccetera, però se è una parte di me, se racconta di me chi se ne importa della forma, anche se è enorme io sono minuta o anche se è piccolina io sono alta.
11:59Anche se rischiamo di portare una borsa che non ci sta bene però ha un valore effettivo e Cinzia dice va bene lo stesso. Lo terrò in considerazione perché anche questo secondo me è un consiglio utilissimo, infatti voi terminate questo articolo parlando proprio di bagaglio emozionale che è una metafora secondo me azzeccatissima perché effettivamente la borsa è un bagaglio ma racchiude non solo oggetti ma anche emozioni, è verissimo questo.
12:25Ti ringrazio di cuore Cinzia, noi torniamo con l'approfondimento di Pink Magazine Italia giovedì prossimo ma vi consiglio ovviamente di dare un'occhiata al sito perché insomma ci sono tanti consigli utili e anche tanti tuffi nella storia davvero interessanti. Grazie Cinzia, a presto.
12:41Grazie Elisa, grazie a tutti.