• 2 mesi fa
Entro i prossimi 20 anni dobbiamo ridurre le emissioni inquinanti, rendere il nostro pianeta più green e invertire la tendenza. Ed è chiaro che nella complessa (e talvolta criticata) transizione energetica non bastano solo le buone azioni dei cittadini: deve necessariamente cambiare anche l'aspetto delle nostre città.

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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Buon giovedì a tutte le
00:09nostre telespettatrici e ai nostri telespettatori bentornati ad un'altra
00:13puntata di non solo Roma. Come tutti i giorni cerchiamo di tenervi in compagnia
00:17per circa un'ora fino alle 14 con i nostri approfondimenti, le nostre notizie,
00:25il nostro sguardo su determinati temi, alcuni non facili come ad esempio anche
00:30quello che tratteremo oggi, il tema legato all'ambiente che crea sempre
00:35delle frange tra oppositori, contrari, tra invece favorevoli. Chi appunto chiama il
00:42cambiamento lo chiama attraverso una parola che sicuramente avrete sentito
00:47molto negli ultimi anni, la transizione energetica. Bisogna invertire la
00:51tendenza, l'Europa ce l'ha detto entro i prossimi vent'anni, dobbiamo ridurre
00:56drasticamente le emissioni che creano problemi al nostro clima, dobbiamo
01:01cercare di contrastare soprattutto quegli effetti pericolosi del cambiamento
01:05climatico che ahimè stiamo vedendo anche con i nostri occhi dal punto di vista
01:09della cronaca in tante regioni d'Italia e ancora più recentemente in Spagna. Ma
01:15per appunto abbracciare in un certo senso la transizione energetica è chiaro che
01:20non soltanto i cittadini possono fare sacrifici ma si fanno anche cambiamenti
01:24dal punto di vista paesaggistico, dal punto di vista delle nostre abitudini
01:28della nostra società e così negli ultimi anni è praticamente esplosa la
01:33tendenza del fotovoltaico, dell'eolico e pensate un po', il Lazio è la terza
01:38regione in Italia proprio per consumo di suolo di questi mega impianti e c'è
01:43anche un'area in particolare nel Lazio dove pare che vengano installati sempre
01:48di più impianti fotovoltaici o comunque pali e oliche che è la Tuscia. Ora se da
01:53una parte ci sono persone favorevoli appunto all'utilizzo appunto di
01:58queste cosiddette energie rinnovabili, energie pulite, c'è chi invece dall'altra
02:02parte non è affatto d'accordo. C'è col Diretti ad esempio che è il sindacato
02:06degli agricoltori che già da tempo ha lanciato l'allarme sul rischio, sul
02:11pericolo appunto che questi impianti possono portare su due fronti, quello
02:15dell'agricoltura ma anche quello del paesaggio, sì perché Viterbo è famosa
02:20diciamoci la verità in tutta Italia anche per i suoi straordinari paesaggi
02:24ma è famosa in tutta Italia anche per insomma per tanti tipologie di
02:30agricoltura che ci sono qui in questo territorio ormai da tantissimi
02:35secoli e proprio gli agricoltori insieme proprio a col Diretti hanno lanciato
02:39l'allarme proprio sui rischi che il fotovoltaico e l'eolico possono portare
02:43al terreno, in sostanza lo corroderebbero, lo renderebbero sempre
02:47meno fertile. Ne parliamo con il presidente di col Diretti della sezione
02:52Tuscania Patrizio Nicolai che ci aiuterà a fare un po' di chiarezza su questo tema
02:57davvero controverso. Buongiorno a te Patrizio. Buongiorno a te Iris e a tutti
03:02coloro che ci ascoltano. Grazie per essere in nostra compagnia, mi
03:08permetto di darti del tu ovviamente perché insomma sei un agricoltore
03:14credo di aver capito molto giovane che ha fatto una scelta anche coraggiosa
03:17perché fare agricoltura di questi tempi devo dire non è
03:20assolutamente facile. Voi non siete proprio molto d'accordo
03:25sul fatto che la Tuscia in generale le regioni appunto di questo territorio
03:29siano diciamo teatro in un certo senso proprio dell'installazione di questi
03:34impianti. Addirittura io so che è di pochi giorni fa la notizia che verranno
03:38installate al Vitorchiano, corretto? Sì c'è notizia di pochi giorni fa che ci
03:46sarà un nuovo, sta presentando un nuovo progetto per l'installazione di torri
03:52eoliche alte più di 200 metri fuori terra su Vitorchiano che si aggiunge ad
04:00un altro progetto che è stato presentato sempre nel mio territorio e ormai è
04:04diventato terra di conquista per tutte le rinnovabili e credo più di 200 torri
04:13qualcosa numeri assurdi. Per noi non fa più nemmeno notizia
04:22ahimè perché siccome l'invasione è continua e incontrollata
04:30purtroppo bisogna dire ci siamo anche un po' rassegnati, non per questo non
04:37continueremo con quella che è la nostra azione, non di contrasto illogico o per
04:45antidiluviano ma semplicemente perché pur essendo favorevoli alle energie
04:51rinnovabili in toto credo che ci siano dei sistemi alternativi che non
04:58sottraggono terreno fertile alle coltivazioni per far sì che gli obiettivi
05:03che nel mio territorio, tendo a precisare, non sono stati evasi solamente quelli
05:08dell'agenda 2030 ma anche quelli dell'agenda 2050, perciò abbiamo diverse
05:16soluzioni alternative che potrebbero essere perseguite e che al
05:20momento non riscontrano l'interesse dei soggetti che finanziano queste opere.
05:29Allora Patrizio io vorrei ecco sulle soluzioni alternative arrivarci tra
05:34pochissimo, puoi spiegarci in che modo ecco queste energie rinnovabili
05:39costituiscono un problema per l'agricoltura ma immagino anche per il
05:42paesaggio perché noi immaginiamo questi terreni verdissimi a Viterbo con queste
05:47paleoliche, giustamente c'è chi dice che deturpano proprio la bellezza di questo
05:52paesaggio ma dal punto di vista dell'agricoltura in che modo
05:55costituiscono un danno?
06:00Costituiscono un danno perché prima di tutto sottraggono superfici, terreni
06:05fertili e produttivi all'attività agricola, quindi qui abbiamo perso già
06:11migliaia di ettari di terreni su cui al netto di tutte quelle che possono essere
06:17le criticità del settore agricolo, comunque terreni dove veniva
06:24praticata attività e dove veniva prodotto cibo salubre che poi poteva essere messa
06:31a disposizione della collettività e quindi c'è un problema di diminuzione
06:36di superfici, i terreni su cui vengono installati questi impianti che sia
06:45eolico, fotovoltaico, non prendiamoci in giro, alla fine del ciclo degli impianti
06:53non ritorneranno fertili per l'agricoltura perché tutte le operazioni
06:58che sono necessarie per la realizzazione di questi impianti fanno sì che un
07:04domani quando non ci saranno più i pannelli comunque il terreno ormai avrà
07:09perso la sua fertilità, la sua produttività. Da contro sia a livello
07:16diciamo di impatto paesaggistico, sicuramente non sono belli da vedere dai
07:23non voglio usare altri aggettivi. Voi avete parlato di
07:31soluzioni alternative, ce le puoi raccontare, ce le puoi spiegare
07:35Patrizio. Da studi che non fatti da me perché non avrei la competenza
07:42necessaria ma comunque da enti titolati a questo potrebbero essere al netto
07:52superficie dei tetti, dei capannoni industriari, dei capannoni agricoli, aree
07:59dismesse, abitazioni private. Immagina che nonostante questa
08:05proliferazione incontrollata nel mio territorio perché poi si parla di
08:09Tuscia ma poi ci si riduce a territorio che è quello che poi declina verso la
08:15zona costiera perché la concentrazione di impianti del Viterbese è quasi tutta
08:21là. Al netto di tutto quanto se venissero installati tutti i progetti
08:27che sono presentati arriveremmo circa al 50% della superficie disponibile sui
08:32tetti delle abitazioni e delle strutture produttive al netto dei vincoli e
08:37quant'altro quindi ci sarebbe la possibilità di coniugare l'utile al
08:42direttevole, ossia produciamo energia pulita, produciamo anche un tipo di
08:49economia circolare perché comunque dal sole ricaviamo energia elettrica ma non
08:54andiamo a togliere terreno fertile a chi poi fa l'attività
09:02agricola. Io sono un giovane agricoltore ma non
09:08biasimo chi, intendo sempre a precisare, chi decide di cedere i terreni a queste
09:16fondi di investimento io non lo biasimo. Perché la difficoltà è tanta, Patrizio.
09:23Sì, sì, la difficoltà è tanta però in un'ottica di futuro io sono molto
09:29preoccupato. Preoccupato perché? Perché chi vuole continuare a vivere di questo
09:37lavoro si troverà in difficoltà, perlomeno nel mio territorio, perché sia
09:43non soltanto per fare un'attività agricola, chiamiamola tradizionale, ma
09:50oggi che comunque l'agricoltura si è diversificata abbiamo, ci sono molte
09:56aziende che sono molto funzionali e quindi offrono servizi nella
10:00ristorazione, negli alloggi, anche nel sociale perché comunque abbiamo delle
10:05realtà, degli agriasilo, stanno esorgendo delle case
10:11RSA sanitari in campagna. Comunque non si vende soltanto il cibo come un bene
10:19primario, ma si vendono anche dei servizi collegati all'agricoltura e tutto
10:24questo è inquescindibile. Come se la concorrenza stesse diventando un po'
10:29troppo, un po' insostenibile, questo quello che ci stai dicendo? Viene meno tutto
10:36ciò che rende esclusivo e distintivo questo territorio. Io fino a qualche
10:41anni fa potevo dirlo, vivevo in un territorio meraviglioso, cioè dei
10:47paesaggi potremmo dire millenari incontaminati, dove veramente l'opera
10:53dell'uomo era mitigata al massimo. Oggi non è più così purtroppo e non
11:00so se e quando si arresterà. Questo è un qualcosa che comunque ci fa
11:07anche abbastanza paura, Patrizio, perché noi pensiamo che l'Italia nasce
11:11sostanzialmente come paese agricolo, la sua bandiera è fatta
11:17proprio dal settore primario, da tutto ciò che produce la
11:22mano dell'uomo e è un qualcosa che ci contraddistingue anche all'estero, quindi
11:27noi non vorremmo mai che questo pericolo, questo timore
11:31diventasse realtà, effettivamente. Ti rubo soltanto altri 30 secondi per
11:36l'ultima domanda, Patrizio, ringraziandoti di nuovo per essere in
11:39nostra compagnia. Quest'anno so che nel territorio della Toscia ci sono state
11:43diverse difficoltà per alcuni prodotti legati proprio all'agricoltura, ad
11:48esempio la produzione di nocciole. So che avete lanciato l'allarme perché
11:51quest'anno produzione pessima, è vero? Beh sì, quest'anno la produzione è
11:56stata condizionata anche dalle piogge abbondanti che ci sono stati nel periodo
12:01autunnale, che hanno reso molto più complessa la raccolta.
12:06Inoltre c'è stato anche un forte attacco da parte delle cimici che
12:13hanno deteriorato il prodotto e quindi hanno reso diminuito la quantità di
12:20prodotto buono e commercializzabile. Certo, come pensate di muovervi
12:27prossimamente sia per quanto riguarda questi problemi legati all'agricoltura
12:31sia per quanto riguarda il diffondersi in contrastato di energie
12:36rinnovabili nel territorio? Pensate di muovervi in qualche modo?
12:40Guarda Elisa, noi come organizzazione mi pregio di rappresentare, per quanto sia
12:45possibile, un'organizzazione che, come si dice, sta sempre sul pezzo, quindi ci si
12:51muove quotidianamente negli interessi delle aziende che rappresentiamo, quindi
12:54sono stati già proposti dei tavoli tecnici per quanto riguarda il settore
12:58delle nocciole come anche sul comparto caprino che poi è ciò di cui mi occupo
13:03oppure sul problema della predazione di animali selvatici o di fauna, i danni
13:11regali dell'agricoltura dalla parte della fauna selvatica. Per quello che riguarda
13:14le energie rinnovabili, nel 2021-22 abbiamo lanciato una petizione a livello
13:24nazionale che ha raccolto 500.000 firme su tutto il territorio nazionale, quindi
13:29noi sul problema siamo vigili da molto. È chiaro che poi, per quanto noi si possa
13:37cercare di manifestare il problema non con preconcetti o demagogia, perché
13:44io intendo sempre che noi siamo molto favorevoli alle energie rinnovabili, però
13:49prima, siccome abbiamo vissuto tutti quanti e mi auguro che non ci troveremo
13:58più una fase molto triste come quella della pandemia, quando eravamo chiusi in
14:03casa la preoccupazione principale di tutti quanti era che mancasse il cibo, non che
14:09mancasse l'energia elettrica, perciò il cibo è un bene primario, la terra è una
14:15sole di riproducibile, quindi va bene le energie rinnovabili, a costo di essere
14:22prolisso lo ripeterò fino alla fine, però poi cerchiamo anche di far sì che
14:29comunque non venga meno la possibilità di avere cibo buono e salubre a
14:33disposizione di tutti. Le decisioni e i correttivi, le azioni
14:40aspettano sempre alla politica. A chi ci governa, assolutamente sì. Già insomma
14:48cercare di dire la propria ci sembra un diritto sacrosanto. Grazie davvero
14:52Patrizio, è stato un piacere. Torneremo insomma a ospitare i referenti di
14:57coldiretti perché è un tema che ci sta molto a cuore. A presto allora.
15:02Non solo Roma, le notizie dalla Regione con Elisa Mariani.

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