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Trascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Buon giovedì a tutte le nostre
00:10telespettatrici e ai nostri telespettatori, bentornati ad un'altra puntata di non solo Roma.
00:15Come tutti i giorni cerchiamo di tenervi in compagnia per circa un'ora fino alle 14 con i
00:22nostri approfondimenti, le nostre notizie, il nostro sguardo su determinati temi. Alcuni non
00:29facili, come ad esempio anche quello che tratteremo oggi, il tema legato all'ambiente,
00:35che crea sempre delle frange tra oppositori, contrari, tra invece favorevoli. Chi appunto
00:43chiama il cambiamento e lo chiama attraverso una parola che sicuramente avrete sentito molto negli
00:48ultimi anni, la transizione energetica. Bisogna invertire la tendenza, l'Europa ce l'ha detto
00:54entro i prossimi vent'anni. Dobbiamo ridurre drasticamente le emissioni che creano problemi
01:00al nostro clima. Dobbiamo cercare di contrastare soprattutto quegli effetti pericolosi del
01:05cambiamento climatico, che ahimè stiamo vedendo anche con i nostri occhi dal punto di vista della
01:10cronaca in tante regioni d'Italia e ancora più recentemente in Spagna. Ma per appunto abbracciare
01:18in un certo senso la transizione energetica, è chiaro che non soltanto i cittadini possono fare
01:23sacrifici, ma si fanno anche cambiamenti dal punto di vista paesaggistico, dal punto di vista delle
01:28nostre abitudini, della nostra società. E così negli ultimi anni è praticamente esplosa la
01:33tendenza del fotovoltaico, dell'eolico. E pensate un po', il Lazio è la terza regione in Italia
01:40proprio per consumo di suolo di questi mega impianti. C'è anche un'area in particolare nel
01:45Lazio dove pare che vengano installati sempre di più impianti fotovoltaici o comunque pali eoliche,
01:52che è la Tuscia. Ora, se da una parte ci sono persone favorevoli all'utilizzo di queste
01:59cosiddette energie rinnovabili, energie pulite, c'è chi invece dall'altra parte non è affatto
02:04d'accordo. C'è col Diretti, ad esempio, che è il sindacato degli agricoltori, che già da tempo ha
02:09lanciato l'allarme sul rischio, sul pericolo che questi impianti possono portare su due fronti,
02:15quello dell'agricoltura ma anche quello del paesaggio. Sì, perché Viterbo è famosa, diciamoci
02:21la verità, in tutta Italia anche per i suoi straordinari paesaggi, ma è famosa in tutta
02:27Italia anche per tante tipologie di agricoltura che ci sono qui in questo territorio ormai da
02:34tantissimi secoli. E proprio gli agricoltori, insieme proprio a col Diretti, hanno lanciato
02:39l'allarme proprio sui rischi che il fotovoltaico e l'eolico possono portare al terreno. In sostanza
02:45lo corroderebbero, lo renderebbero sempre meno fertile. Ne parliamo con il Presidente di col
02:52Diretti della sezione Tuscania, Patrizio Nicolai, che ci aiuterà a fare un po' di chiarezza su questo
02:57tema davvero controverso. Buongiorno a te Patrizio. Buongiorno a te Elisa e a tutti
03:03coloro che ci ascoltano. Grazie a te per essere in nostra compagnia. Mi permetto di darti del tu,
03:11ovviamente perché sei un agricoltore, credo di aver capito, molto giovane che ha fatto una
03:16scelta anche coraggiosa, perché fare agricoltura di questi tempi non è assolutamente facile. Voi
03:23non siete proprio molto d'accordo sul fatto che la Tuscia, in generale le regioni di questo
03:29territorio, siano teatro in un certo senso proprio dell'installazione di questi impianti. Addirittura
03:36io so che è di pochi giorni fa la notizia che verranno installate altri impianti a Vitorchiano,
03:42corretto? Sì, c'è notizia di pochi giorni fa che c'è stato presentato un nuovo progetto per
03:50l'installazione di torri eoliche alte più di 200 metri fuori terra su Vitorchiano che si aggiunge
04:00ad un altro progetto che è stato presentato sempre nel mio territorio, che ormai è diventato
04:05terra di conquista per tutte le rinnovabili. Credo più di 200 torri, numeri assurdi. Per
04:20noi non fa più nemmeno notizia, ahimè, perché siccome l'invasione è continua e incontrollata,
04:30purtroppo bisogna dire che ci siamo anche un po' rassegnati. Non per questo non continueremo con
04:38quella che è la nostra azione, non di contrasto illogico o per antidiluviano, ma semplicemente
04:48perché pur essendo favorevoli alle energie rinnovabili in toto, credo che ci siano dei
04:56sistemi alternativi che non sottraggono terreno fertile alle coltivazioni per far sì che gli
05:03obiettivi che nel mio territorio, tendo a precisare, non sono stati evasi solamente
05:09quelli dell'agenda 2030 ma anche quelli dell'agenda 2050. Perciò abbiamo diverse
05:16soluzioni alternative che potrebbero essere perseguite ma che al momento non riscontrano
05:23l'interesse dei soggetti che finanziano queste opere. Allora Patrizio, io vorrei sulle soluzioni
05:33alternative arrivarci tra pochissimo. Puoi spiegarci in che modo queste energie rinnovabili
05:39costituiscono un problema per l'agricoltura ma immagino anche per il paesaggio, perché noi
05:44immaginiamo questi terreni verdissimi a Viterbo con queste paleoli che giustamente c'è chi dice
05:50deturpano proprio la bellezza di questo paesaggio, ma dal punto di vista dell'agricoltura in che
05:55modo costituiscono un danno? Costituiscono un danno perché prima di tutto sottraggono
06:04superfici terreni fertili e produttivi all'attività agricola, quindi qui abbiamo perso già migliaia di
06:12ettari di terreni su cui al netto di tutte quelle che possono essere le criticità del settore
06:22agricolo, terreni dove veniva praticata attività e dove veniva prodotto cibo salubre che poi
06:28poteva essere messo a disposizione della collettività e quindi c'è un problema di diminuzione di
06:37superfici. I terreni su cui vengono installati questi impianti, che sia eolico o fotovoltaico,
06:47non prendiamoci in giro, alla fine del ciclo degli impianti non ritorneranno fertili per
06:56l'agricoltura perché tutte le operazioni che sono necessarie per la realizzazione di questi
07:03impianti fanno sì che un domani, quando non ci saranno più i pannelli, comunque il terreno ormai
07:09avrà perso la sua fertilità, la sua produttività. Da contro, sia a livello di impatto paesaggistico,
07:20sicuramente non sono belli da vedere, non voglio usare altri aggettivi, però credo che sì.
07:31Voi avete parlato di soluzioni alternative, ce le puoi raccontare, ce le puoi spiegare, Patrizio?
07:36Da studi che non fatti da me perché non avrei la competenza necessaria, ma comunque da enti
07:47titolati a questo, potrebbero essere al netto delle superfici dei tetti, dei capannoni industriari,
07:58agricoli, aree dismesse, abitazioni private. Immagina che nonostante questa proliferazione
08:07incontrollata nel mio territorio, perché poi si parla di Tuscia, ma poi ci si riduce a un territorio
08:14che è quello che poi declina verso la zona costiera, perché la concentrazione di impianti
08:20del Viterbese è quasi tutta là, al netto di tutto quanto se venissero installati tutti i
08:26progetti che si sono presentati, arriveremmo circa al 50% della superficie disponibile sui
08:33tetti delle abitazioni e delle strutture produttive, al netto dei vincoli e quant'altro, quindi ci
08:39sarebbe la possibilità di coniugare l'utile al dilettevole, ossia produciamo energia pulita,
08:46produciamo anche un tipo di economia circolare, perché comunque dal sole ricaviamo energia
08:54elettrica, ma non andiamo a togliere terreno fertile a chi poi fa l'attività agricola.
09:03Oggi ti dico in certo grado, io sono un giovane agricoltore, ma non biasimo chi,
09:10intendo sempre a precisare, chi decide di cedere i terreni a questi fondi di investimento io non
09:19lo biasimo, perché la difficoltà è tanta, però in un'ottica di futuro io sono molto preoccupato.
09:30Preoccupato perché? Perché chi vuole continuare a vivere di questo lavoro si troverà in difficoltà,
09:40per lo meno nel mio territorio, perché sia non soltanto per fare un'attività agricola
09:47tradizionale, ma oggi che comunque l'agricoltura si è diversificata, ci sono molte aziende che sono
09:58molto funzionali, quindi offrono servizi nella ristorazione, negli alloggi, anche nel sociale,
10:04perché comunque abbiamo delle realtà, degli agriasilo, stanno esorgendo delle case RSA
10:14sanitarie in campagna, comunque non si vende soltanto il cibo come un bene primario, ma si
10:21vendono anche dei servizi collegati all'agricoltura e tutto questo è invescindibile.
10:27Come se la concorrenza stesse diventando un po' troppo, un po' insostenibile, questo quello che ci stai dicendo?
10:34Viene meno tutto ciò che rende esclusivo e distintivo questo territorio.
10:40Io fino a qualche anno fa potevo dirlo, vivevo in un territorio meraviglioso,
10:46cioè dei paesaggi, potremmo dire, millenari, incontaminati, dove veramente l'opera dell'uomo era
10:55mitigata al massimo, oggi non è più così purtroppo e non so se e quando si arresterà.
11:05Questo è un qualcosa che comunque ci fa anche abbastanza paura, Patrizio, perché noi pensiamo che
11:11l'Italia nasce sostanzialmente come paese agricolo, la sua bandiera è fatta proprio dal settore primario,
11:19cioè quindi da tutto ciò che produce la mano dell'uomo, è un qualcosa che ci contraddistingue anche all'estero,
11:27quindi noi non vorremmo mai che questo pericolo, questo timore diventasse realtà, effettivamente.
11:34Ti rubo soltanto altri 30 secondi per l'ultima domanda, Patrizio, ringraziandoti di nuovo per essere in nostra compagnia.
11:41Quest'anno so che nel territorio della Toscia ci sono state diverse difficoltà per alcuni prodotti legati proprio all'agricoltura,
11:48ad esempio la produzione di nocciole, so che avete lanciato l'allarme perché quest'anno produzione pessima, è vero?
11:54Beh sì, quest'anno la produzione è stata condizionata anche dalle piogge abbondanti che ci sono state nel periodo autunnale
12:02che hanno reso molto più complessa la raccolta, inoltre c'è stato anche un forte attacco da parte delle cimici
12:13che hanno deteriorato il prodotto e quindi hanno diminuito la quantità di prodotto buono e commercializzabile.
12:24Certo, come pensate di muovervi prossimamente sia per quanto riguarda questi problemi legati all'agricoltura
12:32sia per quanto riguarda il diffondersi in contrastato di energie rinnovabili nel territorio? Pensate di muovervi in qualche modo?
12:40Guarda Elisa, noi come organizzazione mi pregio di rappresentare per quanto sia possibile un'organizzazione che come si dice sta sempre sul pezzo,
12:50quindi ci si muove quotidianamente negli interessi delle aziende che rappresentiamo,
12:55quindi sono stati già proposti dei tavoli tecnici per quanto riguarda il settore delle nocciole come anche sul comparto Ovi Caprino
13:02che poi è ciò di cui mi occupo, oppure sul problema della predazione di animali selvatici o dei danni alle rega dell'agricoltura dalla parte della fauna selvatica.
13:13Per quello che riguarda le energie rinnovabili, nel 2021-2022 abbiamo lanciato una petizione a livello nazionale
13:25che ha raccolto 500.000 firme su tutto il territorio nazionale, quindi noi sul problema siamo vigili da molto.
13:33È chiaro che poi per quanto noi si possa cercare di manifestare il problema non con preconcetti o demagogia,
13:44perché io tendo sempre a dire che noi siamo molto favorevoli alle energie rinnovabili,
13:49però siccome abbiamo vissuto tutti quanti e mi auguro che non ci ritroveremo più una fase molto triste come quella della pandemia,
14:02quando eravamo chiusi in casa la preoccupazione principale di tutti quanti era che mancasse il cibo, non che mancasse l'energia elettrica.
14:12Perciò il cibo è un bene primario, la terra è una sola e irriproducibile, quindi va bene le energie rinnovabili,
14:20a costo di essere prolisso lo ripeterò fino alla fine, però poi cerchiamo anche di far sì che comunque non venga meno la possibilità di avere cibo buono e salubre a disposizione di tutti.
14:35Le decisioni e i correttivi, le azioni spettano sempre alla politica.
14:44A chi ci governa, assolutamente sì, però cercare di dire la propria ci sembra un diritto sacrosanto.
14:53Grazie davvero Patrizio, è stato un piacere, torneremo a ospitare i referenti di Goldiretti perché è un tema che ci sta molto a cuore, a presto allora.
15:01Grazie a voi, buona giornata.
15:03Grazie ancora. Bene, ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa e torniamo tra qualche istante, però riprendiamo il discorso dando la voce ad un esperto di medicina ambientale. A tra poco.
15:17Bentornati a Non Solo Roma, abbiamo aperto questa puntata oggi parlando di ambiente, un tema certamente controverso che divide sempre un po' gli ascoltatori tra favorevoli e contrari anche alle nuove tecnologie.
15:30Quando si parla di transizione energetica ci sono spesso dei pareri favorevoli e pareri anche contrari.
15:37Noi abbiamo parlato di impianti fotovoltaici, di impianti eolici e del fatto che la Tuscia sembra essere il territorio privilegiato proprio per l'installazione di questi impianti.
15:47Però c'è la voce di Goldiretti che ha lanciato l'allarme ormai da due o tre anni.
15:52Questi impianti sono sicuramente positivi per il rinnovamento, per l'energia pulita, per il clima, ma sono profondamente dannosi per il terreno perché non lo rendono più fertile e quindi costituiscono un danno dal punto di vista dell'agricoltura.
16:08Ma effettivamente in questa seconda parte di Non Solo Roma vorremmo approfondire su come effettivamente le energie rinnovabili possano costituire dei benefici e dall'altra possano costituire anche dei rischi.
16:20Per esempio, ci avete mai pensato se possono costituire un rischio per la salute del nostro ambiente o per la nostra stessa salute?
16:28Lo chiediamo al Presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale, Alessandro Miani, che è il nostro secondo ospite.
16:34Buongiorno a te Alessandro.
16:36Buongiorno a te Chiara Elisa e ai tuoi ascoltatori.
16:40Grazie per essere in nostra compagnia. Noi volevamo effettivamente un parere tecnico. Non so se tu hai avuto modo di sentire la prima parte di Non Solo Roma.
16:50Coldiretti ci offre uno scenario abbastanza preoccupante dal punto di vista dell'agricoltura.
16:56Insomma, il fotovoltaico, l'eolico, l'energia rinnovabile è un problema per l'ambiente sì o no?
17:03Allora, io ho ascoltato con interesse l'intervista a rappresentante di Coldiretti. Ci sono diversi impatti a diversi livelli.
17:14Se ho qualche minuto cerco di darti una mia idea.
17:17Assolutamente sì.
17:18Innanzitutto non c'è un impatto solamente sull'agricoltura ma anche sul paesaggio e quindi anche una ricaduta,
17:27possibilmente in alcuni casi, negativa su quelli che sono poi il turismo complessivo di un'area bella e importante come la Tuxia in Italia.
17:38Però contemporaneamente stiamo andando verso una transizione energetica che impone, secondo coscienza, ovviamente, l'installazione di sistemi che producono energie rinnovabili.
17:52Però anche qui il buonsenso dovrebbe giocare un suo ruolo.
17:57Al di là di quelle che sono le normative, in Italia ci sono strumenti di valutazione, di impatto ambientale e paesaggistico come le VAS e le Via
18:07che dovrebbero garantire che i progetti energetici rispettino i valori ecologici e culturali locali.
18:15Poi ci troviamo di fronte a delle situazioni in cui c'è un'eccessiva concentrazione di questi impianti,
18:22tutte in una certa area che magari sono anche aree protette, aree dedicate abitualmente alla produzione animale, alla produzione agricola.
18:32Nonché, ripeto, aree anche molto belle che possono subire delle ricadute negative in termini turistici.
18:41Quello che noi riteniamo è andare a vedere che cosa sono in grado di produrre questi impianti, anche per capire cosa conviene mettere e dove.
18:51Quindi quando parliamo, per esempio, di olico a terra, ossia onshore, noi sappiamo che gli impianti possono produrre a impianto, quindi a pala,
19:01dai 2 fino ai 5 megawatt di potenza energetica, mentre quelli offshore, ossia quelli che dovrebbero stare a largo del mare sulle nostre coste,
19:12producono molto di più, ossia vanno dai 6 ai 20 megawatt.
19:17E quindi noi, come Società Italiana di Medicina Ambientale, tendiamo a proporre al governo, alle istituzioni,
19:25di puntare non su quelli a terra, sugli onshore, ma su quelli offshore, perché producono molto di più, ne servono di meno,
19:34non creano un impatto paesaggistico negativo, perché sono molto lontani dalle nostre coste,
19:40e per giunta portano anche a una serie di benefici sulla fauna marina delle aree in cui vengono installate.
19:47Effettivamente stavo per chiederti proprio questo, se costituiva un danno per la fauna marina, invece no, io avrei pensato di sì.
19:53No, portano dei vantaggi, creano delle aree di ombreggiamento a largo, dove alcuni pesci si riproducono maggiormente,
20:02e quindi porta un vantaggio anche a quella che è la pesca, peraltro.
20:07Sono fissati in modo da essere sicuri e da non creare problemi ai fondali, e poi soprattutto producono molta più energia,
20:18quindi se noi puntassimo all'offshore per quanto riguarda l'eolico, non andiamo a deturpare il nostro paesaggio interno,
20:26e quindi anche il nostro turismo e anche in un certo senso anche un po' di biodiversità,
20:31perché comunque queste pale hanno anche dei basamenti importanti che le devono tenere su e occupano dello spazio,
20:40della terra che potrebbe essere dedicata ad attività agricola o ad altro.
20:45E quindi noi da sempre supportiamo l'eolico offshore.
20:50Poi c'è alcuni che magari non conoscono bene le capacità di produzione energetica e dicono mettiamole sui tetti.
20:58Sì, anche questo può andare bene, ma qui si tratta di microeolico che ha delle produzioni veramente molto risicate,
21:05quindi all'uso di una famiglia, di una piccola azienda.
21:09Non dà gli effetti che servirebbero, no?
21:12Sì, può essere utile, perché tutto è utile.
21:15Se io sulla mia casa o sulla mia capannone industriale voglio mettere una pala di microeolico,
21:21però devo sapere che produco al massimo 50 kilowatt, non parliamo di megawatt,
21:28quindi un uso per ricaricare l'auto, per ricaricare alcuni dispositivi e magari da inserire in qualche batteria
21:37e da usare nelle ore notturne, ma non produzioni importanti.
21:43Quello che noi suggeriamo, quindi, oltre all'eolico offshore è quello di prendere in considerazione
21:51non tanto il fotovoltaico a terra, come sentivo prima e vedevo anche in alcune immagini,
21:57ma l'agrivoltaico.
22:00L'agrivoltaico consente di inserire questi pannelli lasciando una certa distanza dal terreno
22:08e questo diversi studi hanno dimostrato che ci può essere un risparmio idrico anche importante
22:16che va tra il 14% e il 29% perché l'ombreggiamento parziale riduce l'evaporazione dell'acqua
22:24e quindi per irrorare i campi noi andiamo a risparmiare acqua
22:29e sappiamo che anche in regioni come il Lazio soffrono in certi mesi di siccità importanti
22:37e questo può essere uno strumento valido.
22:40Ma per giunta l'ombreggiamento e anche la protezione del terreno riduce l'erosione del terreno
22:47in caso di piogge o nubi fragili, anzi migliora più che riduce, anche questo,
22:55altri studi e sperimenti che sono stati fatti in campo,
22:58migliora anche la produttività per alcune coltivazioni
23:04e quindi consente di avere anche all'agricoltore nei momenti in cui c'è magari una minore produzione
23:11avere la produzione energetica e contemporaneamente laddove invece c'è maggiore disponibilità di risorse
23:19avere anche una migliore produzione, basta scegliere delle produzioni
23:23che stiano bene sotto una lieve ombreggiatura.
23:29Tra l'altro queste produzioni sono produzioni anche tipiche del Lazio
23:33perché per esempio, studi e sperimentazioni fatte in campo,
23:39ci dicono che la migliore resa per ettaro si può avere con l'agrivoltaico
23:46per la lattuga, insalate varie, rucole, cicoria, fragole, pomodori, erbe aromatiche,
23:52peperoni, peperoncini, zafferano che sono tutte coltivazioni che già avvengono nel Lazio
24:00ma anche cereali, legumi, bietole, patate, carote e via dicendo.
24:05Tutto questo può portare ovviamente dei vantaggi in termini economici
24:10e la produzione energetica per ettaro da agrivoltaico va da 1 a 3 MW
24:15quindi non enorme ma che comunque compensa l'investimento
24:20e consente anche di tutelare il territorio.
24:23Ma anche in questo caso, Elisa, si tratta sempre di scegliere quali sono i territori,
24:31di scegliere in maniera che non ci sia una concentrazione eccessiva di queste strutture
24:36per non deturpare il paesaggio.
24:38Ci siamo chiesti effettivamente perché tutto nella toscia,
24:42c'è anche la questione controversa, Alessandro,
24:45qui vorrebbero far sorgere un impianto per riciclare le scorie nucleari.
24:54Perché tutto nella toscia?
24:56Giustamente i cittadini ma anche gli agricoltori di questo territorio si ribellano
25:01perché dicono che l'Italia è grande.
25:03È corretto, ma quello che servirebbe è una sorta di moratoria a livello nazionale
25:10che possa prevedere che siano le amministrazioni locali a decidere
25:15dove mettere gli impianti, fino a che tipo di produzione,
25:20quanto di questi impianti devono occupare certi spazi e via dicendo.
25:26Perché bisogna anche rispettare e tutelare quelle che sono le esigenze locali del territorio,
25:33la parte culturale, storica, le aree protette, ma anche la biodiversità.
25:39Per esempio l'eolico può creare dei problemi anche agli uccelli migratori.
25:45Oggi le tecnologie ci consentono di poter scegliere la tecnologia migliore
25:52per ottenere il risultato sperato migliore senza avere un impatto ambientale importante.
25:58Però non può essere un'imposizione che arriva sempre dall'alto.
26:02Deve essere coinvolta la popolazione, la cittadinanza, le comunità locali
26:09perché assieme si possa decidere.
26:11Ovvio questo non deve essere un sistema per dire non facciamo niente,
26:16perché noi comunque dobbiamo andare verso questa transizione energetica
26:22perché comunque sappiamo bene che riduce poi tutta una serie di effetti
26:27che sono legati anche al cambiamento climatico
26:30o altri fenomeni di inquinamento a livello locale.
26:34Però non deve impattare troppo su quegli stessi territori
26:40e soprattutto immagino sulla sopravvivenza dell'agricoltura stessa che è importantissima in Italia.
26:46Senza nessun dubbio, agricoltura, turismo, nel momento in cui ho deciso
26:50voglio produrre energia rinnovabile, serve e fa bene?
26:54La risposta è sì, però deve essere anche compatibile con l'economia di un luogo.
27:00Non possiamo trasformare un luogo in una grande centrale elettrica rinnovabile
27:05distruggendo completamente la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni,
27:10il suo territorio, il suo turismo e anche la sua produzione agricola.
27:15Tutto va fatto secondo coscienza ed è per questo motivo che a mio parere
27:20è necessario coinvolgere maggiormente le istituzioni locali,
27:25la cittadinanza, anche gli stessi cittadini.
27:31Devo dire che per esempio per le città sotto i 5.000 abitanti
27:38l'introduzione delle comunità energetiche rinnovabili è un sistema
27:43che ha dimostrato la sua funzione perché consente di coinvolgere la cittadinanza,
27:49la popolazione nelle scelte energetiche del luogo.
27:52In questi casi non sempre è possibile, secondo me è giusto che i sindaci,
27:58gli amministratori locali e anche il mondo agricolo e anche il mondo del turismo
28:04alzino un pochettino la voce perché non è pensabile che ci sia
28:09una iperconcentrazione in una zona che si trova poi,
28:15quindi produciamo tanta energia rinnovabile, magari non sufficiente
28:19a coprire le esigenze nazionali ovviamente,
28:22ma vediamo il nostro territorio distrutto.
28:26Certo, infatti.
28:27Che dire Alessandro, grazie, analisi chiarissima.
28:30Scegliere la base delle migliori opportunità che le tecnologie offrono
28:35rispettando sempre il nostro territorio.
28:37Grazie a te.
28:38Infatti, che è quello che vorremmo sempre.
28:40Grazie davvero.
28:41Non vogliamo disturbare te e altri referenti del Sima
28:44quando si parla di ambientese dei nostri ospiti preferiti.
28:48Grazie davvero.
28:49A presto.
28:50Perfetto.
28:51Ciao, grazie.
28:53Bene, ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa
28:56e tra pochissimi istanti devo dire, voltiamo decisamente pagina,
29:00vi parleremo un po' di moda, di storia e anche qualche consiglio utile
29:04insieme alla direttrice di Pink Magazine Italia come ogni giovedì.
29:08A tra poco.
29:11Bentornati a non solo Roma.
29:12Diamo spazio anche un po' alla moda, alla storia, alle curiosità
29:16e a qualche consiglio utile dopo questa prima parte
29:19tutta dedicata all'ambiente, all'eolico, al fotovoltaico,
29:23ai suoi benefici, ai suoi rischi.
29:25Adesso invece, insomma, alleggeriamo un po' il tiro
29:28insieme alla redazione di Pink Magazine Italia
29:30e come sempre insieme alla direttrice Cinzia Giorgio
29:33che oggi ci dispenserà qualche consiglio utile
29:36verso la fine di questo collegamento.
29:38Buongiorno a te, Cinzia.
29:40Buongiorno, Elisa. Buongiorno a tutti.
29:43Qualche consiglio utile perché, insomma, anche noi donne,
29:46anche se siamo interessate un po' alla moda,
29:48qualche volta, insomma, qualche sciocchezza la commettiamo,
29:51qualche sciocchezza di stile.
29:53Insomma, dopo entreremo meglio nel dettaglio.
29:57Però prima, insomma, parliamo di una donna
30:00che ha fatto la storia dell'alta moda, no?
30:03Esatto. È proprio la prima stilista in assoluto, Elisa.
30:07La prima stilista come nel termine moderno conosciamo noi,
30:12ovvero Rose Bertin.
30:15Questa donna era nata in Piccardia, quindi in Francia,
30:18nel 1747, quindi pensa tu, insomma, un bel po' di anni fa.
30:24Un po', sì.
30:27E arriva a Parigi dove apre la sua prima boutique,
30:30una boutique a tutti gli effetti, che chiama Le Grand Mogolles
30:33e viene notata niente poco di meno che da Maria Antonietta,
30:37la regina Maria Antonietta, sportunata regina
30:40di cui parleremo prima o poi, Elisa.
30:45Beh, ci tocca, dopo le di Oscar dobbiamo...
30:48Una regina, ecco, lo dicevo brevemente tra parentesi,
30:51molto controversa, no?
30:53Perché, insomma, chi la ama, chi la odia,
30:55anche lì bisogna approfondire.
30:58Però, insomma, riesce ad attirare l'attenzione di Maria Antonietta
31:01niente male.
31:03Niente male perché si inventa questo vestito che poi noi vediamo
31:07anche nell'immagine che hai mandato prima,
31:09questo vestito che si chiama appanie, cioè appaniere addirittura,
31:13eccolo questo qui, e Maria Antonietta ne rimane così affascinata,
31:17infatti tutti i ritratti ufficiali hanno questo tipo di abbigliamento
31:22e la vuole a corte ben due volte alla settimana per le novità.
31:30Quindi diventa per farsi vestire e per comprare sempre nuovi vestiti,
31:36tant'è vero che a un certo punto viene nominata
31:39Rose Bertin Ministro della Moda, in maniera un po' sarcastica ovviamente,
31:44però in effetti la moda francese in questo momento diventa
31:48la moda francese, perché poi i panieri di Rose Bertin
31:53vengono esportati anche a San Pietroburgo,
31:56da Caterina la Grande, a Vienna, a Venezia,
32:00quindi insomma viene veramente conosciuta poi in tutto il mondo.
32:05Durante la rivoluzione poi emigrerà a Londra
32:09per non essere chiaramente perseguitata e probabilmente uccisa
32:15e poi morirà ricca, quindi non è quella che ha successo
32:21il cuore povera muore ricca, lascia tutto ai nipoti e quindi una vita piena.
32:27Lei non si è sposata, non ha avuto figli?
32:30No, lei non si è sposata e non ha avuto figli.
32:33Anche questa è una scelta controversa per l'epoca no Scienzia?
32:37Sì, sì abbastanza, perché ha deciso di dedicare tutta la sua vita
32:41proprio alla moda e lei tra l'altro lavorava con il parrucchiere
32:46di Maria Antonietta, il divino, lo chiamavano Leonard
32:49e quindi si inventavano cose, ogni giorno per lei i figli erano i vestiti
32:54e diciamo è quello che poteva inventare con questo Leonard,
32:58per cui alla fine lei ha deciso di rimanere single e di sposare la causa.
33:06Esatto, si è sposata con la carriera, ha fatto un po' da apripista
33:10con tanti secoli di anticipo a quello che poi succede un po' ai giorni nostri
33:15se vogliamo, perché tante donne decidono di sposare la propria carriera
33:19perché non c'è niente di male Scienzia, noi ci teniamo sempre a sottolineare questo aspetto.
33:27Tocchiamo invece adesso un altro argomento decisamente diverso se vogliamo,
33:32perché spesso nei nostri collegamenti abbiamo parlato di viaggi,
33:37però c'è questa falsa credenza, questo falso mito che per viaggiare servono i soldi,
33:42è davvero così?
33:44Guarda, servono sempre i soldi a prescindere, però per viaggiare non necessariamente
33:50ne servono quanti se ne immagina, anzi Federica poi è pioniera anche in questo,
33:58la ragazza che è la nostra redattrice che ha scritto l'articolo,
34:02perché le ha provate veramente tutte le piattaforme di cui parla,
34:07lei le ha provate proprio da brava reporter e effettivamente siamo arrivati
34:13alla conclusione che veramente basta poco, perché in alcune, addirittura alcune piattaforme
34:19sono gratuite dove ci si scambia casa, ci si scambia magari dei piccoli lavoretti da fare,
34:25io faccio questo e tu fai quello e quindi ci veniamo incontro, insomma viaggiare non è più
34:31così costoso come potrebbe sembrare, a partire proprio dal volo aereo dove ci sono delle piattaforme
34:39che ti cercano il volo più economico in assoluto etc., fino ad arrivare a lavori per esempio
34:48interessanti come la house sitter, cioè praticamente la babysitter della casa,
34:54dove tu vieni assunta da una persona affinché la casa non rimanga incustodita,
35:01però nello stesso tempo vai in giro e viaggi, quindi insomma sono delle alternative interessanti,
35:09alcuni siti hanno un costo annuale che va dai 2 Euro fino ai 100 Euro e invece altri siti,
35:17in realtà altri gruppi, soprattutto uno di Facebook non ha assolutamente alcun costo
35:24e è incentrato tutto sulla sorellanza, perché stiamo parlando soprattutto di viaggiare per le donne
35:35a poco prezzo e anche da sole, certo la privacy fa paura a tante, ne abbiamo parlato anche diverse volte,
35:44mette ansia etc., però magari questi gruppi possono aiutare anche a superare l'ansia,
35:53perché si va anche da persone che hai conosciuto e che magari donne soprattutto,
35:59che magari poi ti possono anche indirizzare in posti, in luoghi che non avresti mai pensato di visitare.
36:08Infatti, assolutamente sì, certo, chiaro bisogna fare una scelta di tipo, del tipo insomma,
36:16quanto sono disposta a rinunciare alla mia privacy, a determinati comfort anche se vogliamo,
36:22perché è chiaro che entrare, insomma se si viene ospitati gratis in una casa,
36:26non si avranno tutti i benefici che si possono avere in un hotel a quattro stelle giustamente,
36:31però si tratta anche lì di fare una scelta probabilmente Cinzia.
36:36Sì esatto, una scelta che magari sopra le righe, provare una volta,
36:41poi magari non ci piace, non lo proviamo più, non lo facciamo più,
36:44però per una volta nella vita provare che cosa significhi anche abituarsi ad altre persone
36:54e vedere le abitudini di altre persone, potrebbe essere magari un modo anche per migliorarsi no?
37:00No, infatti, infatti, cambiare proprio il nostro approccio alla vita se vogliamo.
37:05Allora, ora tu ci darai qualche consiglio utile, perché questo articolo che voi avete scritto,
37:11secondo me è molto incisivo, cioè la scelta che facciamo della borsa,
37:16che è un accessorio secondo me importantissimo, determina un po' anche chi siamo,
37:21e perché parlavo di falli nello stile, perché spesso scegliamo delle borse
37:26che magari non sono proprio adatte no?
37:29Esatto, sì, allora la regola d'oro è quella che se si è alte,
37:35diciamo le borse devono essere di un certo tipo, un po' più grandi diciamo,
37:43se si è piccoline, se si è minute, devono essere un po' più ristrette diciamo.
37:48Concentrate.
37:49Però non sempre si può, perché magari andiamo al lavoro eccetera,
37:54però Sabrina ci dice che non è detto che bisogna portarne una sola di borsa,
38:01magari una shopper può essere per documenti e computer,
38:06e invece poi la borsa fashion, che è il nostro distintivo,
38:11è come se fosse una sorta di medaglia, invece la portiamo proprio per godere della borsa in sé.
38:18Tra l'altro, e questa è una cosa veramente interessante,
38:22la borsa parla di noi, è una specie di scrigno dove teniamo tutto quello che ci serve,
38:30e vedere quello che c'è dentro le borse delle donne, spesso e volentieri,
38:35è indice anche di…
38:38Ma bello di no direi io no?
38:41Conoscere approfonditamente una persona e sapere che cosa ha nella borsa no?
38:46Per chi porta la cipria, chi porta il profumo, chi porta l'indispensabile, perché si porta dietro.
38:53È vero.
38:54Può essere una coperta di Linus, dai mettiamola così, la nostra coperta.
39:00Ecco io per esempio faccio parte di quel gruppo di donne che si porta dietro casa dentro la borsa,
39:06quindi insomma sarebbe meglio non aprirla no?
39:10Sarebbe meglio soprattutto non perdersela, perché significherebbe perdersi praticamente l'essenziale.
39:15La cosa interessante di questo articolo che ha scritto insomma la vostra redattrice,
39:20è anche il valore reale della borsa no?
39:23Cioè noi magari abbiamo nella cantina una borsa degli anni Ottanta
39:27che può valere tantissimi soldi, è vero Cinzia?
39:30Assolutamente, infatti lei racconta di 4-5 borse iconiche,
39:36che magari hanno avuto le nostre nonne, le nostre mamme, le nostre zie,
39:40che non vanno assolutamente buttate, perché sono non solo iconiche,
39:45ma possono addirittura essere una fonte di guadagno,
39:48se non ci vogliamo più avere a che fare diciamo.
39:52Quindi ne dice alcune interessanti, fa la storia di alcune come la 2.55 di Chanel,
39:58che è quella matelasse che conosciamo tutti,
40:01o la Kelly di Hermès creata per Grace Kelly e tante altre.
40:07Appunto ci raccontano che un po' l'evoluzione delle borse,
40:13perché le borse sono nate diciamo come oggetto iconico negli anni 30 più o meno,
40:19e adesso sono diventate il must have di chiunque,
40:24anche le borse fatte a mano eccetera,
40:27quindi non è importante la marca, ci racconta Sabrina,
40:32noi siamo d'accordo ovviamente, ma è quello che ci fa sentire la borsa,
40:37è come ci fa sentire, quindi come racconta di noi.
40:42A me piace tantissimo immaginare che non importa se la borsa è grande o piccola,
40:50sì ci sono regole eccetera, però se è una parte di me, se racconta di me,
40:55chi se ne importa della forma, anche se è enorme io sono minuta,
40:59o anche se è piccolina io sono alta.
41:01Quindi va bene anche se rischiamo di portare una borsa che non ci sta bene,
41:06però ha un valore effettivo e ci va bene lo stesso.
41:09Esattamente.
41:10Lo terrò in considerazione, perché anche questo secondo me è un consiglio utilissimo,
41:15infatti voi terminate questo articolo parlando proprio di bagaglio emozionale,
41:20che è una metafora secondo me azzeccatissima,
41:22perché effettivamente la borsa è un bagaglio,
41:24ma racchiude non solo oggetti ma anche emozioni, è verissimo questo.
41:28Ti ringrazio di cuore Cinzia,
41:30noi torniamo con l'approfondimento di Pink Magazine Italia giovedì prossimo,
41:34ma vi consiglio ovviamente di dare un'occhiata al sito,
41:38perché insomma ci sono tanti consigli utili e anche tanti tuffi nella storia davvero interessanti.
41:42Grazie Cinzia, a presto.
41:44Grazie Lisa, grazie a tutti.
41:47Ebbene ci fermiamo nuovamente per pochissima pubblicità
41:52e torniamo tra qualche istante per un piccolo approfondimento
41:56su una questione particolarmente controversa,
41:59lo stress colpisce anche i bambini?
42:01A quanto pare sì, a tra poco.
42:06Bentornati, ultima parte di Non Solo Roma,
42:09siamo quasi giunti alla conclusione anche di questa puntata
42:12in cui abbiamo affrontato diversi argomenti, tutti diversi tra loro.
42:16Siamo partiti con la questione ambientale, fotovoltaico sì, fotovoltaico no, rischi e benefici,
42:22abbiamo parlato anche però un po' di moda, di storia e di viaggiare,
42:27che insomma è possibile viaggiare anche risparmiando,
42:31un po' lo abbiamo fatto insieme alla redazione di Pink Magazine Italia.
42:34Come annunciato però poco prima della pubblicità,
42:37vi ho lasciati con una domanda.
42:39Lo stress può colpire anche i bambini?
42:42Ci aspetteremmo di no, perché?
42:44Perché noi adulti siamo abituati ormai a pensare con la testa da adulti.
42:48Ma in realtà ci sono studi anche abbastanza acclarati che hanno dimostrato che sì,
42:53questo è un sentimento che può colpire anche i bambini,
42:56che lo affrontano in maniera totalmente diversa da noi adulti.
43:00Perché? Perché non sanno gestire le proprie emozioni,
43:03lo stanno imparando nel corso degli anni,
43:07e quindi affrontare un'emozione come lo stress può essere in alcuni casi davvero devastante,
43:12soprattutto per i bambini molto piccoli.
43:14Ci agganciamo, prima di parlare di questa cosa,
43:17ad un articolo che potete trovare su Radioroma.it,
43:21cioè questo qui, che risale al 29 ottobre scorso.
43:25Lo stress colpisce anche i bambini e Roma ha un incontro con un'associazione.
43:30C'è stato questo incontro il 29 ottobre scorso,
43:34tra qualche istante vi racconteremo cosa è emerso da questo incontro.
43:40Chiedo scusa, è stato fissato questo incontro alle 18,
43:44presso la Casa dell'Aviatore in Viale dell'Università a Roma,
43:47e l'organizzazione in questione si chiama Bambino oggi, Uomo domani.
43:51Questo incontro è stato dedicato a sensibilizzare proprio l'opinione pubblica,
43:56e soprattutto le istituzioni, sugli effetti dello stress nei bambini.
44:00Ha incluso una conferenza stampa e un convegno,
44:04e ha cercato di offrire una soluzione pratica e soprattutto testata,
44:08per aiutare i più giovani a gestire questo sentimento che sembra essere ormai dominante,
44:13non soltanto per noi adulti a quanto pare, ma anche per i più piccoli.
44:17Scrive, l'associazione che lo stress, specialmente se prolungato nel tempo,
44:21può causare diverse problematiche per la salute del corpo e della mente,
44:25dalle più semplici alle più gravi.
44:27Colpisce non solo chi lo vive, ma anche le persone intorno a chi lo vive,
44:33e l'ambiente in cui i bambini e adolescenti crescono.
44:36Questo ambiente può diventare instabile e a volte violento,
44:39privo di chiari punti di riferimento, rendendo difficile esprimere i propri sentimenti
44:44e portando a malintesi nelle relazioni con i partner, figli e colleghi.
44:49A intervenire è stata la presidente dell'associazione Orietta Matteucci,
44:54ma anche Sandra D'Amico, avvocato del Foro di Roma,
44:57il dottore Andrea Pagani, terapeuta, trainer e cofondatore di EFT Italia,
45:02nonché presidente dell'Istituto La Casa della Coppia.
45:05L'iniziativa proprio di questa associazione vuole richiamare
45:08l'attenzione di istituzioni e media sui bisogni dei bambini,
45:11evidenziando i rischi di un ambiente familiare e scolastico dominato dallo stress.
45:16Vissuto dai bambini, lo stress può avere ripercussioni significative
45:20proprio sulla salute fisica e psicologica, ha spiegato l'associazione in una nota,
45:25sottolineando come un ambiente instabile possa proprio ostacolare anche l'espressione
45:29dei sentimenti, ma anche la formazione, se vogliamo, psicologica di questi bambini.
45:34Perché stiamo puntando l'attenzione sulle istituzioni?
45:38Perché da questo incontro è nata l'esigenza di cambiare anche un po'
45:44l'approccio scolastico di questi bambini.
45:47Cioè, se ci pensiamo bene, i bambini trascorrono la maggior parte del loro tempo
45:51o a casa o a scuola, e dunque sia la casa sia la scuola
45:55devono essere ambienti il più possibile privi di stress,
46:00ma a scuola ci devono essere degli insegnanti preparati a gestire queste emozioni
46:06o a cercare di insegnare ai bambini come gestire queste emozioni.
46:10Questa associazione sta proponendo, in un certo senso, di inserire nel sistema scolastico
46:16docenti specializzati e programmi dedicati agli studenti, genitori e insegnanti.
46:21Si parla nel caso specifico di Skills for Life, un termine inglese per indicare
46:27che bisogna formarsi piano piano anche sotto questo punto di vista.
46:32Un'allarme e una proposta sono stati lanciati durante la conferenza stampa
46:36presentata da Bambino Oggi, Uomo Domani, che si è svolta a martedì 29 ottobre
46:40presso la Casa dell'Aviatore.
46:43L'allarme riguarda il livello generalizzato di stress e causa di violenza verbale e fisica,
46:48fenomeni dilaganti anche tra i minori.
46:51E qual è la proposta dell'associazione?
46:53Introdurre nei sistemi scolastici la materia specifica e il docente specializzato
46:58nell'insegnamento delle abilità per la vita relazionale.
47:01Una proposta che non può essere disattesa perché significherebbe
47:05ledere il diritto umano all'educazione.
47:07L'associazione lo dice chiaramente.
47:09Come è noto, l'istruzione è il processo di trasmissione e acquisizione di nozioni
47:14che saranno la base della formazione professionale.
47:17Questo processo è fondamentale anche sotto il profilo dell'educazione.
47:22Insegna, infatti, a interagire in modo appropriato in ogni tipo di relazione
47:26nel rispetto dei diritti e dei doveri.
47:29A questo fine, studi scientifici e sperimentazione a livello internazionale
47:33hanno individuato delle abilità proprio per la vita relazionale
47:37che sono state poi diffuse con un documento specifico
47:41WHO 93 Skills for Life, che potete trovare qui.
47:45Vi invito a leggere in maniera approfondita l'articolo
47:48che vi stiamo mostrando sul sito Saper Comunicare.
47:51Questo fa la differenza che è collegato proprio all'articolo
47:55in questione che abbiamo letto prima presente su Radioroma.it
47:58legato allo stress e agli effetti che può avere soprattutto sui più piccoli.
48:02Noi ci fermiamo qui oggi con non solo Roma.
48:05Ringrazio chi ha curato la regia quest'oggi, Gianluca Guidi.
48:10Ringrazio anche voi per essere stati in nostra compagnia fino a questo momento.
48:14Vi auguriamo una buona giornata, sempre qui su Radio Roma News, canale 14 del Digitale Terrestre.
48:19Buona giornata a tutti voi!

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