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Milano, 4 nov. (askanews) - Umberto Orsini e Franco Branciaroli sono "I Ragazzi irresistibili" di Neil Simon, in scena al Teatro Manzoni di Milano dal 5 al 17 novembre 2024.I due sono protagonisti della popolare commedia: sono due anziani attori di varietà che hanno lavorato in coppia per tutta la loro vita dando vita ad un duo diventato famoso come "I ragazzi irresistibili" e che, dopo essersi separati per insanabili incomprensioni, sono chiamati a riunirsi, undici anni dopo, in occasione di una trasmissione televisiva che li vuole insieme, per una sola sera, per celebrare la storia del glorioso varietà americano. In scena vediamo i due vecchi attori che, con le loro diverse personalità, cercano di ricucire quello strappo che li ha separati per tanti anni nel tentativo di ridare vita ad un numero comico che li ha resi famosi. Le incomprensioni antiche si ripresentano più radicate e questa difficile alchimia è il pretesto per un gioco di geniale comicità e di profonda melanconia. Certi scambi di battute e situazioni esilaranti sono fonte non solo di comicità ma anche di uno sguardo di profonda tenerezza per quel mondo del teatro che, quando vede i suoi protagonisti avviati sul viale del declino, mostra tutta la sua umana fragilità. Umberto Orsini e Franco Branciaroli si ritrovano insieme per ridare vita a questo testo, che in questi anni è diventato un classico, nel tentativo di cogliere tutto quello che lo rende più vicino al teatro di un Beckett (Finale di Partita) o addirittura a un Cechov (Il Canto del Cigno) piuttosto che a un lavoro di puro intrattenimento. In questo omaggio al mondo degli attori, alle loro piccole e deliziose manie e tragiche miserie, li affianca la regia di Massimo Popolizio che ritrova nei due protagonisti quei compagni di strada coi quali ha condiviso tante esperienze tra le più intense e significative del teatro di questi anni.Ispirata alla vita di una famosa coppia di artisti del vaudeville, Joe Smith e Charles Dale, The Sunshine Boys di Neil Simon debuttò a Broadway nel 1972 con la regia di Alan Arkin. Numerosi e di grande successo nei decenni successivi gli allestimenti teatrali in tutto il mondo e, con la sceneggiatura dell'autore, pluripremiata la versione cinematografica del 1975 diretta da Herbert Ross, protagonisti Walter Matthau e George Burns. Del 1995 è la trasposizione per il piccolo schermo statunitense affidata a due stelle di prima grandezza: Woody Allen e Peter Falk.

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Trascrizione
00:00Che questo sia un teatro d'intrattenimento è una balla, è molto più difficile fare
00:06questo che fare gli Shakespeare brutti che si fanno, perché qui se tu non fai ridere
00:12hai fallito, Shakespeare bla bla bla bla, insomma va bene, qui no, qui scatta la controprova,
00:21è tutt'altro che facile.
00:22Neil Simon aveva scritto questa commedia non per degli attori su a disancomici di intrattenimento
00:29leggero, ma per degli attori normali di repertorio, che facevano un altro repertorio, come io
00:38e Franco abbiamo fatto nella nostra vita repertori vari, dai classici ai contemporanei, e quindi
00:46ci abbiamo messo dentro ironia, divertimento, ma anche malinconia.
00:51Qui c'è il tema sotto, molto forte, della vecchiaia e della morte, se da essere scritto
00:57un drammaturgo europeo l'avrebbe messo in primo piano annoiando tutte le platee, se
01:02una cosa così la fai a Broadway dopo due giorni ti tolgono l'ospettato, quindi il
01:07drammaturgo americano deve avere una capacità molto rara, cioè ricoprire queste tematiche
01:15con una bella crema pasticcera, cioè farle passare divertendo gli Shining Boys, nel tradotto
01:23sarebbe i ragazzi irresistibili, hanno cominciato a lavorare da giovani insieme, probabilmente
01:27hanno avuto questo appellativo che sono trascinati nella vita, noi siamo due ragazzi irresistibili
01:36e resistibili con una grande resistenza, cioè noi portiamo anche un tipo di teatro antico,
01:45che oggi è più moderno degli altri secondo me, perché prima di tutto recitiamo senza
01:51microfono, cosa fondamentale per me, è un contatto che il pubblico sente, perché capisce
01:58che lì ci sono il residuo di qualcosa che si sta perdendo, cioè degli attori che parlano
02:03con la propria voce, che cercano di farsi capire fino all'ultimo poltrona, fino all'ultimo
02:09posto di legione e con la stessa intensità con cui si arriva in prima fila.

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