"Ar Mare"
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NovitàTrascrizione
00:00Stai ascoltando Radio Roma. Che ore sono? Che ore sono? Che ore sono? Giusto appunto insomma
00:08manca un'oretta, un'oretta e mezza al pranzo e quindi è il tempo per un caffè no? Però qui a
00:14Radio Roma noi il caffè ce lo prendiamo illustre perché ormai ci siamo abituati, ci ha viziato il
00:20maestro Pierfrancesco Pingitore che ci dedica questi minuti del sabato. Buongiorno. Buongiorno
00:27cari. Vi ho avviziato in pratica. Sì ci hai avviziato maestro. Diciamo a Napoli esiste il caffè
00:34del professore e noi abbiamo il caffè con il maestro. Bene non so chi ci guadagna per la
00:40verità comunque va bene. Il gusto maestro. Senti maestro abbiamo notato che splendidamente la tua
00:47la camera, la videocamera con la quale ti connetti è molto pulita e limpida questa
00:52mattina. Come mai? Che cosa è successo da una settimana? Sì è venuto un tecnico, l'ho accolto
00:59in casa, si è allucidato bene la telecamera, se n'è andato io gli volevo dare dei soldi,
01:05no non voglio nulla, non voglio nulla, ma è stato questo. Ma come si chiama? Mi chiamo Federico. Va
01:14bene non chiediamo il cognome, non chiediamo il cognome. Però indossala per caso una giacca e
01:18una maglietta gialla come vestito oggi. Non lo so sai io non l'avevo mai visto prima,
01:24però è un buon ragazzo, potrà fare lo stagnaro. Tra tutte le cose che mi hai detto da quando ci
01:33conosciamo lo stagnaro non me l'avevi mai detto. Ma il maestro ti propone delle opportunità Fede
01:39che tu dovresti cogliere. Vedi che tua moglie capisce bene, le donne hanno sempre un qualcosa
01:44in più, non c'è niente da fare. Non hai capito la differenza tra femminista e femminaro. Senti
01:52allora dopo queste cose ti volevo dare una notizia, il vino che dovrebbe esserti recapitato oggi non
01:59arriverà, va bene? Ma non arriverà? Perché te lo sei rubato? Sì me lo sono rubato perché mi sento
02:06anche profondamente offeso, siccome te lo dovrei portare io il vino del dottor Cassienes, mi sento
02:12offeso. Un presente da parte della radio. Ti consoli col vino? Non mi pare, adesso sentirò
02:22io il dottore e vediamo un po'. Maestro a quanto pare si riapre il 26? Si riapre, pare che si
02:32riapra. Io non ho capito niente di tutto quello che hanno detto, di quando riaprono, come riaprono,
02:38allora dalle due alle cinque alle sette fuori, si mangia fuori, dentro non si può mangiare,
02:46si beve fuori, dentro non si può bere, seduti sì, in piedi no. Io per la verità non l'ho ancora
02:52capito, però io sono un po' tardo in questo, mi dovrò un po' abituare e ci inoltreremo in questo.
03:01L'importante è che abbiano fissato un termine per riaprire, per ricominciare a vivere, no?
03:08Sì, assolutamente indispensabile. Quindi dobbiamo fare anche i programmi, scusami Valentina,
03:13per quest'estate, no? Per quest'estate va bene, io ho scritto una ballata per quest'estate,
03:20se volete. Perché? Perché ho sentito di gente che dubitava, si potrà andare al mare, non si
03:27potrà andare. Ecco, io ne ho scritta una modesta, se volete ve la leggo. Assolutamente sì, maestro.
03:35Allora, questa dice, questo è un titolo, quest'estate armare. Che dici Peppe? Ci andremo
03:47tutti a armare quest'estate a Ostia, a Jesolo, a Riccione? O dentro a casa ci toccherà rimane,
03:54come barbotta qualche capoccione. Armare, armare, non gli date letta, prenotate l'albergo o la
04:02pensione, andiamo tutti sotto l'ombrellone, vorrà ammazzata, paura maledetta. Voi non vi ricordate
04:10il dopoguerra, quel tempo sì che era davvero boia, quando i palazzi stavano per terra e
04:18tornare a armare fu la prima gioia. Ci annassimo sul camion militare, i grandi a sede e noi sopra
04:26il casotto, a rischio pure di finire sotto, pur da arrivare una volta a vedere il mare. Ed ecco lui,
04:33azzurro esterminato, mare di vita, immensa in libertà, e noi pischelli a corra perdifiato,
04:41a buttasse nell'onne dell'età. Ma nella sabbia, regalo della guerra, ci trovavi le mine e noi
04:50ragazzi facemmo il giro largo e giù per terra, che si scoppiava sì, che erano cazzi. Ma stavamo
05:00io sempre a mollo, e chi ci ammazza? Poi mangiavamo settotto pagnottelle, col cacio, col prosciutto e
05:08la mortazza, e tornavamo al luccichio delle stelle. Bruttissimi, bellissimi ricordi d'un tempo
05:17annato, anzi proprio vecchio. Non c'erano nemmeno tanti sordi, però era vita e buonanotte al secchio.
05:25Ma voglio dirvi, carissimi signori, che il dopoguerra nostro è cominciato. Torniamo a armare,
05:34pure se è salato. I vaccini, se sa, sono i salvatori, ma prima ancora sai chi ci salverà?
05:42La voglia arroventata de Campano. Cosa aggiungere? Solo le note del bolero maestro,
05:57ti abbiamo voluto mettere il bolero, per sottolineare. Il bolero, voi sapete che è la
06:02musica mia. Penso che in un'altra vita l'ho composta io. Come dici tu maestro, il bolero
06:11anche a colazione, no? Sì, anche nel caffè e latte, dappertutto il bolero. Anche nei momenti
06:17di maggiore commozione. Devo dire maestro che ieri quando ci siamo sentiti per preparare insomma il
06:25caffè del maestro, come tu insomma ci tieni a fare, perché come tu ci insegni le cose vanno
06:30sempre provate e quindi noi, è nostra abitudine il giorno prima di andare in onda sentirci per
06:36ascoltare i tuoi versi. Io mi sono commossa e mi sono commossa anche oggi, perché con la tua
06:44arguzia, con la tua raffinatezza hai dipinto un momento della storia italiana gravissimo,
06:51che in qualche modo ci stiamo ritornando, ci risentiamo e sentire che comunque con la tua
07:00speranza nelle parole, con la tua voglia di vita, si possono affrontare tutte le cose, ci regali
07:07grande speranza anche a noi che tutto si può affrontare. Bene, questo mi fa piacere che vi
07:13sia arrivato questo piccolo, diciamo così, messaggio, non ci montiamo la testa, insomma,
07:19questo suggerimento di avere coraggio nella vita, di andare avanti, di lasciar perdere i dubbi,
07:29i centomila dubbi, perché tutto può essere messo in dubbio, il vaccino sarà quello che dicono,
07:37sarà bene, sarà maestro e se cominciamo a discutere tanto non si fa mai niente. Io direi
07:46che bisogna buttarsi nella vita, io ho cercato nel mio modesto percorso di farlo spesso,
07:55non buttarsi a capofitto, non cercare a tutti i costi di ammazzarsi, questo mai, però qualche
08:05piccolo rischio bisogna pure prendere, anche qualche grosso rischio. Grazie maestro, come tu
08:11ci insegni, quello che avviene conviene e quindi noi, insomma, sulle tue orme cerchiamo di
08:17affrontare questa quotidianità così inaspettata. Tu posso dire una cosa con parole bellissime,
08:23vi ho ascoltato con attenzione, ho ascoltato le parole del maestro, a Valentina tu hai sentito
08:27questo e gliel'hai voluto dire, vuoi sapere cosa ho sentito io dalle tue parole maestro? Sì. Il
08:33fatto che era un gesto obbligato quello di darti spazio, perché per quello che ci dai sono 800
08:39euro a settimana, pensavo fosse giusto lasciarti parlare e darti l'apertura del microfono, questo?
08:45Io mi dissocio. Io vi do 800 euro a settimana. Eh sì, io ti ho lasciato libero di parlare,
08:51perché comunque c'è un accordo fra di noi economico, lo sosterrai anche questa settimana,
08:56anche la prossima no? No, io vi do 2.000 euro a settimana. 2.000 schiaffi. E facendo la cresta,
09:04guarda Valentina che lui sta sottraendo 1.200 euro, perché è stato visto con alcuni personaggi
09:12ambigui. Di dubbia, diciamo, moralità. Maestro, lui è dubbio. E' un bravo ragazzo. Grazie,
09:27come sempre di impreziosirci, questa volta sono riuscita a dirlo bene, il sabato mattina qui su
09:34Radio Roma, nel weekendone dei Perollas e noi facciamo, non possiamo far altro che accumulare
09:39i tuoi versi, cercare di farne un'antologia e chissà che questa estate non ce la portiamo tutti
09:45dal vivo, no? Va bene, magari. Speriamo che sia tu a dirlo con la tua bella faccia. Io ho voglia di
09:52accumulare i tuoi versi, guarda che sono diventata forte ad accumulare. Anche tu li puoi dire,
09:59tu hai una faccia un po' meno bella, ma insomma va bene. Il dottor Cassini, il direttore,
10:05insieme a Claudio Michelizio, dall'altra parte del microfono, dice che questa differenza tra
10:101.200 e 800, diciamo, è una sorta di differenziale, no? Dice lo spread, una sorta di spread questi
10:18800 e questi 1.200. E' lo spread a tuo vantaggio. Bisogna che il direttore lo sappia e te li faccia
10:27ripagare tu. Grazie maestro. Arrivederci cari, arrivederci al direttore, tanti cari saluti,
10:34un bacio a tutti. Grazie. Beh, che mattinata. Cioè, pensare con il maestro. Tu sei un cialtrone
10:43a dire queste cose al maestro.