"MA QUANNO"
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NovitàTrascrizione
00:00Eccoci di ritorno e come vi avevamo anticipato abbiamo il piacere di intervistare, di prenderci
00:10un caffè con il maestro Pierfrancesco Pingitore qui su Radio Roma.
00:16Buongiorno.
00:17Buongiorno cari, come state?
00:20Benissimo.
00:21Si vedete bene?
00:22Sì, quando ti vediamo siamo ancora più felici maestro perché tiri su il tono di questa
00:27trasmissione perché tu sai che noi siamo dei piccoli cialtroni.
00:31No, voi siete dei grandi professionisti che così vi benignate di accettare queste mie
00:40divagazioni.
00:41Però vedo l'immagine tutta offuscata.
00:47Infatti comunque è comprensibile, ti possiamo dire che la messa in onda è tutto ok.
00:51Hai un po' le luci di Barbara D'Urso oggi.
00:56Però dipende da te, le hai volute tu, le hai disegnato tu.
01:02No vabbè ma tanto lo risolveremo poi per le prossime volte, ma nel frattempo è assolutamente
01:06comprensibile e accettabile.
01:08E poetico, poetico.
01:09E poetico sì, è molto poetico.
01:11Maestro, cosa hai visto ieri sera in televisione?
01:14Ieri sera ho visto un'opera, un'opera importante, ho visto La Traviata.
01:20Ah sì?
01:21La Traviata fatta su Rai 3.
01:23La Traviata fatta nel teatro dell'Opera, con tutto il teatro a disposizione, la grande
01:33orchestra del teatro dell'Opera e la compagnia.
01:38Diciamo che ho avuto una sorpresa, cioè io non sapevo che a Parigi ci fosse anche il
01:50Palatino, la mura del Palatino, perché a un certo punto si vede Alfredo, il protagonista,
02:02in carrozza che va verso Parigi, dalla campagna va verso Parigi e sullo sfondo scorrono le
02:11mura, le rovine del Palatino.
02:16Poi a un certo punto c'è un duello che per la verità nell'Opera non è previsto e anche
02:23lì a un certo punto sembrano le mura, le rovine di Caracalla, delle terme di Caracalla.
02:31Beh, l'hanno girato lì.
02:33Allora io suggerirei, magari per la prossima volta, invece che Parigi o Cara noi lasceremo
02:40o di mettere Testaccio o Cara noi lasceremo, perché mi sembrerebbe più adeguato all'ambientazione.
02:47È un'idea mia, naturalmente, senza poter minimamente toccare la bellezza della Messinescena.
02:56Allora, allora, di che cosa ci delizi questa settimana?
03:00No, io volevo parlare del quando, o in romanesco quando, cioè a un certo punto tutti quanti
03:09dicono, ma insomma, quando è che finisce, quando è che finisce sta rogna, sto casino
03:14e quando è che ricomincerà la vita di una volta e in questa attesa noi siamo come paralizzati.
03:24Allora, secondo me, invece, l'unica cosa da fare in questo momento è proprio di fare
03:29progetti.
03:30Dobbiamo fare progetti, ma questa volta lo dico sul serio, cioè dobbiamo progettare
03:35il futuro, anche il prossimo mese, anche fra due mesi, anche fra tre mesi.
03:39Per esempio, noi dobbiamo rimettere in scena degli spettacoli, dobbiamo cercare dei luoghi
03:45dove poterli rappresentare, delle piazze, delle strade, delle case, dei giardini, insomma
03:52noi dobbiamo ricominciare, ognuno di noi, quale che sia il mestiere che fa, deve riprendere
03:58il suo lavoro, ma con forza, con convinzione, perché la depressione che sta serpeggiando
04:05in tutto il paese, fra tutte le persone, è la cosa peggiore ancora del virus.
04:11Allora io vi dico, dobbiamo ricominciare.
04:15Siete d'accordo?
04:18Io rimango sempre senza parole davanti a te perché riesci con vigore, con forza e con
04:25le parole giuste, a darci uno stimolo di ripartenza.
04:29Quando hai detto, ma questa volta lo dobbiamo fare davvero, qualcuno degli ascoltatori poteva
04:35pensare, perché l'altra volta invece abbiamo scherzato, con te non si scherza mai.
04:39Non si scherza mai, perché quando hai chiamato nello scorso lockdown dicendo, qui tocca darsi
04:45da fare, l'abbiamo fatto immediatamente.
04:48Adesso è diversa la situazione, perché quello che hai detto è vero, c'è la depressione
04:53che serpeggia, è vero, è vero, ci stiamo in qualche modo spegnendo, invece dobbiamo
04:58riaccenderci.
04:59Dobbiamente coinvolti, assolutamente.
05:02Noi siamo pronti maestro, come sempre, sull'attenzione.
05:05Benissimo, noi ricomincieremo presto.
05:07Adesso vi leggo, anzi vi infliggo, quello che ho preso l'abitudine di mettere in questi
05:14miei poveri versi, se siete d'accordo ovviamente.
05:18Devi maestro, grazie.
05:20Si intitola Ma quando, cioè in romanesco perché serve, ma quando, quando che s'andrà
05:27in giro in libertà, senza zone arancioni, gialle o rosse, per me lo so che cosa vorrò
05:34fare, me so studiate già tutte le mosse, per prima cosa vado in discoteca, dove mai
05:41mi si piede in vita mia, voglio scordà, fai zero a strazeca, voglio a ballà e cantà
05:47tutta la notte, finché non me verranno a caccia via, o non me sentirò, le pallerò.
05:53Poi me compro un biglietto d'aeroplano, de quelle che se gira tutto il mondo, voglio
06:00proprio vedessi il rotonno, Londra, New York, Sud Africa, c'è Cano, e torno solo per
06:07cambià il bagaglio, voi pio un par de canotte e me la squaglio, non voglio più sta chiuso
06:14dentro casa, no zingaro me voglio diventà, de tutto devo fa a tabula rasa, un giorno
06:20qua e l'altro chi lo sa, e senti quel profumo d'aria aperta, che me te pare quasi una scoperta,
06:29ho consumato igienizzanti a pacchi, le mascherine le ho comprate a sacchi, me non me voglio
06:36più lavà le mano, e la mucina la butto nel pantano, le mascherine ce farò un bel gioco,
06:44l'ammucchio tutte quante e gli do fuoco, dici vabbè sta articolo balzano, ma quando inizia
06:51che andiamo così piano, e tutti famo la domanda storta, quando, che giorno, che mese, che
06:58ora torneremo a campà come una volta, e finirà st'età della malora, non lo sapemo, ma drento
07:06ognun lo sa che finirà, finirà, finirà.
07:14Ma mia quanto sei forte maestro, ti facciamo sentire solo una cosa, vediamo, buongiorno
07:21al grande vincitore, un buongiorno a te Federico e a Valentina, ciao a tutti, questo era un
07:30messaggio di Alessandro, e poi c'è buongiorno a tutti, grande maestro, sante parole, bisogna
07:36ricominciare presto, ed essere sempre fiduciosi, un forte abbraccio da Antonella, maestro hai
07:42proprio i fan, la gente che ti segue, i fan, come si chiama moglie di Fez, la Ferragni,
07:53l'hanno chiamata, della Valle l'hanno chiamata, e a un certo punto la società è balzata
08:02in borsa del 14%, se mi chiamano a me, mi sa che va sotto al 14%, invece noi ogni volta
08:10che abbiamo il collegamento con te c'è il nostro direttore che si chiama Marco Cassinis
08:15che dice che tutte le, te lo saluto perché lui è un tuo grandissimo estimatore, tutte
08:20le azioni di Radio Roma spiccano il volo dopo che c'è il caffè con il maestro, ah spiccano
08:26il volo nel senso che proprio se ne vanno, grazie per la fiducia che ci infondi maestro
08:33come al solito con la sua, con la tua eleganza, con la tua arguzia che in punta di fioretto
08:39stiletti la realtà che ci circonda come solo tu sai fare. Grazie a voi cari, voi siete
08:45i miei prediletti, soprattutto lei, anche tu, insomma soprattutto lei. Un abbraccio
08:52maestro. Grazie maestro, buon pranzo. Mamma che bello e questo è Radio Roma, questo ci
08:59piace fare, noi siamo onorati di farlo insieme a voi e in vostra compagnia, non andate via,
09:04rimanete con noi in ascolto, in radiovisione, anche di sottecchi, insomma informatevi perché
09:10le cose che succedono a Radio Roma sono pazzesche.