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02:43 Il “Made in Lazio” agroalimentare piace in tutto il mondo. In collegamento Mario Ciarla, presidente Arsial
24:21 “Mediterraneo nero”, le ecomafie diventano un noir. In collegamento Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore

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Trascrizione
00:00Extra. Tutti i colori
00:06dell'attualità. Con Claudio
00:07Michalizio. Bentornati a Extra.
00:12Oggi parliamo di quanto gustosi
00:16e apprezzati siano i prodotti
00:19tipici della regione Lazio.
00:21Quelli che vediamo spesso nelle
00:24ricette che hanno reso famoso
00:26questo territorio insieme alle
00:27sue bellezze artistiche e
00:29sono parte della tradizione e
00:30quelle anche che meritano di
00:31essere scoperte. A proposito ma
00:33voi sapete quanti sono i prodotti
00:35tipici del Lazio? Guardate questo
00:38servizio della nostra redazione e
00:40poi da qui partiamo con un ospite
00:43per raccontare come si fa a
00:46rendere i prodotti made in Lazio
00:48sempre più appezzati nel mondo.
00:50C'è il mitico pecorino romano,
00:53uno degli ambasciatori nel mondo
00:54della tradizione laziale, ma anche
00:56la porchetta di ariccia, il pane
00:58di genzano e il kiwi di Latina.
01:00Per non parlare dei piatti tipici,
01:02a cominciare dalla celebre gricia
01:04originaria dell'Alto Retino e
01:05degli immancabili vini. In realtà
01:07però le specialità agroalimentari
01:09del Lazio sono almeno 428, come
01:11conferma il censimento che da
01:13oltre 20 anni viene condotto
01:15dall'Arzial, l'agenzia regionale
01:17per lo sviluppo e l'innovazione
01:18dell'agricoltura, che ha tra le
01:20sue funzioni anche la tutela e la
01:22valorizzazione delle tradizioni
01:23agricole ed enogastronomiche. Un
01:25vero patrimonio del gusto che fa
01:27della Regione Capitolina una delle
01:29terre più generose nella classifica
01:31del Made in Italy agroalimentare
01:32italiano. Un'eccellenza sancita
01:34certo dai marchi di denominazione
01:36di origine protetta e indicazione
01:38geografica protetta, che ne
01:40preservano la genuinità e la
01:42tradizione artigianale sotto
01:44leggida dell'Unione Europea, ma
01:45avallata ovviamente anche dal
01:47successo che il prodotto riscuote
01:49da anni sulle tavole italiane e
01:51non solo. Se infatti per i turisti
01:53di tutto il mondo un tagliere di
01:55salumi o un piatto di abbacchio sono
01:57un'attrazione irrinunciabile quando ci
01:59si siede a tavola al ristorante tra
02:01una visita e l'altra nella città
02:03eterna, negli ultimi anni le
02:05esportazioni di questi prodotti sono
02:07aumentate sia sul mercato italiano
02:09che su quello internazionale, merito
02:11della qualità del prodotto, ma anche
02:13delle iniziative di sostegno e
02:15promozione messe in campo dalle
02:17istituzioni locali insieme ai
02:19consorsi. Una sfida ambiziosa che
02:21richiede risorse economiche e
02:23a supporto dell'impegno e della
02:25valorizzazione dei produttori locali,
02:27che per tenere vive le tradizioni locali
02:29e le proprie aziende ogni anno fanno
02:31i conti con le incertezze del mercato,
02:33i costi di produzione e la
02:35concorrenza dei produttori stranieri che
02:37spesso, soprattutto su mercati esteri,
02:39propongono prodotti di bassa qualità
02:41spacciati per made in Italy.
02:43E allora io do il benvenuto
02:45a Mario Ciarla che è il
02:47presidente dell'Arsial,
02:49intanto buonasera e benvenuta
02:51alla nostra estra.
02:53Buonasera.
02:55L'Arsial è l'agenzia regionale
02:57per lo sviluppo e l'innovazione
02:59dell'agricoltura nel Lazio, così spieghiamo
03:01subito l'acronimo, siete un braccio
03:03operativo della regione, mi permetta
03:05questa espressione, con una missione
03:07importantissima, perché avrà visto
03:09anche lei il servizio
03:11scoprire che ci sono decine e decine
03:13di prodotti tipici,
03:15credo che stupisca
03:17anche chi vive a Roma,
03:19noi siamo abituati magari a quella decina
03:21di prodotti che più di altri si conoscono
03:23ma qui siamo quasi a 200, sono
03:25tantissimi.
03:27Sì, in realtà i prodotti agroalimentari
03:29tradizionali del Lazio sono
03:31scienziti proprio dall'Arsial
03:33ed è, diciamo,
03:35un elenco lunghissimo
03:37di straordinarie
03:40gustose prelibatezze.
03:42Noi abbiamo anche il compito
03:44di promuoverle
03:46in quelle che sono le principali
03:48sfiere mondiali del settore.
03:50Recentemente
03:52siamo stati in Norvegia per la
03:54settimana della cucina internazionale
03:56ad Oslo, dove è stata anche
03:58presentata la candidatura di Roma
04:00Expo 2030.
04:02L'assegnazione poi
04:04della
04:06prescelta candidata
04:08ci sarà a novembre 2023, ma c'è
04:10un lavoro che si sta facendo insieme
04:12al Comune, insieme
04:14al Comitato Expo 2030, insieme
04:16a Parnesina, che vede tutte le istituzioni
04:18e tutto il paese impegnato
04:20perché quella di Roma
04:22è la sfida di tutto il paese.
04:24E poi da
04:26Anuga
04:28al Salone del Gusto a Torino, a
04:30Tuttofood, a Fruitlogistica,
04:32a Biofac, al Sial a Parigi,
04:34sono veramente tante
04:36le occasioni in cui noi
04:38portiamo e promuoviamo
04:40le nostre aziende nel mercato internazionale.
04:42Ovviamente anche
04:44nel settore vinicolo,
04:46da Vinitalia
04:48a Verona, e
04:50l'anno prossimo torneremo anche a provare
04:52la Dusseldorf, che è la principale
04:54fiera mondiale
04:56del settore. Quindi sì,
04:58da questo punto di vista è un lavoro
05:00molto ricco e importante.
05:02Le posso chiedere, lei citava
05:04questa trasferta a Oslo,
05:06che è stata una delle più recenti
05:08di volta in volta,
05:10che tipo di reazione c'è?
05:12Secondo lei,
05:14chi vi ospita,
05:16chi viene a queste feste,
05:18a queste fiere, che hanno un po'
05:20di componente divulgativa e culturale,
05:22un po' di componente anche di B2B,
05:24di business, sono
05:26consapevoli di quanto
05:28ricca e buona sia la tradizione
05:30enogastronomica di questa regione?
05:34Allora, sì, c'è
05:36un marchio, che è quello del
05:38Medinita, dell'Italian Way of Life,
05:40che è fortissimo.
05:42È fortissimo in tutto il mondo
05:46e
05:48nei paesi scandinavi, per esempio,
05:50che sono dei mercati ricchissimi,
05:52è particolarmente
05:54attenzionato.
05:58In realtà
06:00il Lazio
06:02è essenzialmente conosciuto,
06:04se uno lo vuole geolocalizzare,
06:06come la regione di Roma.
06:08È un marchio che trascina,
06:10onestamente, quello di Roma,
06:12per storia,
06:14tradizione,
06:16significato.
06:18Però è evidente che se la si
06:20utilizza nel modo giusto,
06:22Roma è il veicolo
06:24con cui tutta la regione
06:26viene trascinata, perché poi
06:28ormai l'osmosi tra la città
06:30e il territorio limitrofo
06:32è sempre più importante,
06:34dal punto di vista sociale, culturale.
06:36Siamo noi
06:38che dobbiamo lavorare di più affinché,
06:40ad esempio, quando un turista
06:42raggiunga la città
06:44eterna, così come a Parigi
06:46si visita Versailles,
06:48si prenda sempre di più
06:50l'abitudine ad andare a vedere
06:52Villa Adriano a Tivoli, piuttosto che
06:54gli scavi d'ostia antica
06:56o le tante bellezze
06:58che offre la nostra regione.
07:00Su questo, una cosa mi ha colpito,
07:02che noi lì abbiamo presentato la candidatura
07:04del 30, accompagnandola
07:06anche con
07:08la direttrice
07:10della Galleria Borghese,
07:12ma anche il sistema dei cammini,
07:14questa rivisitazione
07:16delle antiche vie,
07:18il passaggio con cui i pellegrini
07:20venivano in città,
07:22la Francigena, il Cammino Francescano,
07:24e anche questo turismo lento,
07:26specie dopo la pandemia,
07:28è uno degli asset più forti
07:30che noi abbiamo come territorio.
07:32Quindi ormai
07:34dentro questo ragionamento
07:36che riguarda il cibo e i prodotti
07:38si unisce un po' tutto,
07:40ci si unisce l'agricoltura,
07:42ci si unisce l'ambiente,
07:44la salute, quindi un'idea di sostenibilità
07:46che in modo largo
07:48prende tutti i settori.
07:50Diciamo che oggi
07:52facendo un ragionamento sul cibo
07:54e facendo un ragionamento sui prodotti
07:56si fa un ragionamento che riguarda
07:58tutto il paese.
08:00Quali sono secondo lei
08:02i prodotti che oggi godono
08:04di maggior fama e celebrità
08:06all'estero e poi le chiedo anche
08:08a livello di curiosità personale,
08:10c'è secondo lei qualche prodotto su cui
08:12bisogna puntare ancora di più
08:14perché merita e potrebbe
08:16addirittura fare la differenza
08:18sul mercato internazionale?
08:20In realtà si scoprono
08:22anche cose che
08:24apparentemente non sono così conosciute,
08:26nel senso che il piatto più
08:28diffuso in America
08:30della cucina italiana
08:32sono le fettuccine all'Alfredo
08:34che nasce
08:36da Alfredo a Via della Scrofa,
08:38un ristorante romano dove
08:40i primi attori del cinema
08:42americano, all'inizio del Novecento,
08:44c'erano ancora al mutuo, venivano a soggiornare,
08:46hanno portato
08:48all'illa dell'oceano
08:50questa ricetta e oggi
08:52questa è la ricetta italiana più diffusa
08:54negli Stati Uniti.
08:56Quindi
08:58ci sono ecco
09:00delle storie che da noi
09:02attraversano l'oceano
09:04e che poi hanno preso piede,
09:06hanno costruito anche
09:08un modello,
09:10una cultura, ad esempio i nostri vini
09:12nel Canada piuttosto
09:14che nel mercato nordamericano sono molto diffusi.
09:16Devo dire che però anche sulla
09:18produzione dei nostri vini in questi ultimi anni
09:20c'è stata un'evoluzione,
09:22non c'è più il vino
09:24a battaglia dove tutto sommato
09:26dopo guerra c'era
09:28un consumo di vino ben più consistente
09:30di quello che c'è adesso e quindi
09:32anche però con un livello di qualità inferiore. Oggi noi abbiamo
09:34a proposito di prodotti
09:36che hanno una potenzialità notevole
09:38anche all'estero
09:40il cesanese che è un vitigno in autottono
09:42i cui nostri produttori
09:44ormai fanno dei vini
09:46che non hanno nulla da invidiare
09:48a quelli del nord o a quelli francesi.
09:50Quindi c'è
09:52soprattutto un elemento
09:54che una nuova generazione
09:56soprattutto una cosa che mi ha colpito anche molte donne
09:58sono entrati
10:00in settori
10:02penso a quello vinicolo ma penso anche
10:04a quello agricolo
10:06che erano una volta
10:08settori prevalentemente maschili
10:10e questo elemento
10:12ha portato un'innovazione
10:14una ricerca, un'attenzione
10:16che prima era sconosciuta
10:18e che invece fa sì
10:20che i prodotti del Lazio
10:22oggi siano prodotti di qualità
10:24e su cui l'attenzione
10:26del mercato nazionale e internazionale
10:28è sempre più viva.
10:30Tra un attimo cercheremo di capire
10:32con Mario Ciarla che lo ricordo
10:34è il presidente di Arsial
10:36come si fa a rendere protagonista
10:38e sempre più
10:40patrimonio dell'umanità
10:42questo ben di Dio dell'agroalimentare
10:44delle tante aziende che operano
10:46sul territorio della Regione Lazio
10:48Dopo la pubblicità abbiamo
10:50qualche spot e poi di nuovo
10:52a Estra per parlare dei prodotti
10:54tipici del nostro territorio
10:58Bentornati a Estra
11:00è una puntata decisamente golosa
11:02quella che stiamo vivendo insieme
11:04stiamo parlando dei prodotti tipici
11:06della Regione Lazio
11:08tante decine, davvero sfido
11:10chiunque di voi
11:12andate sul sito dell'Arsial
11:14trovate l'elenco dei prodotti
11:16che sono stati censiti da questa
11:18agenzia regionale
11:20vi sfido a dire che li conoscete tutti
11:22un enorme patrimonio che
11:24l'Arsial ha proprio il compito
11:26di promuovere in giro per il mondo
11:28e tante sono le iniziative
11:30che sono state messe in cantiere
11:32negli ultimi mesi
11:34con noi c'è il presidente Mario Ciarla
11:36che ci spiegava come
11:38questa è una sfida anche
11:40generazionale
11:42lei ha fatto riferimento ai giovani
11:44imprenditrici che si sono
11:46succedute alla guida dell'azienda agricole
11:48e di produzione di questo territorio
11:50però forse anche la politica
11:52è un po' cambiata
11:54io che non sono più giovanissimo
11:56devo dire che negli ultimi anni ho visto
11:58crescere la sensibilità
12:00da parte delle istituzioni proprio
12:02verso i temi della promozione del Made in Italy
12:04c'è stato un cambio di marcia
12:06anche dal punto di vista istituzionale
12:08o sbaglio?
12:10Sì c'è stato questo
12:12e questo è stato favorito però
12:14anche da delle giovani leve
12:16che si sono affermate
12:18mi ha colpito, adesso c'è stata
12:20l'assegnazione delle stelle
12:22nella nostra città, Roma è la città più stellata
12:24d'Italia
12:26come dei giovani, anche dei ragazzi
12:28di 30 anni
12:30abbiano preso magari
12:32penso alla Torre
12:34la seconda stella
12:36o anche
12:38diciamo altre realtà
12:40storiche, penso alla parolina
12:42d'acqua pendente
12:44avuto da una donna
12:46in serie dei Cesare
12:48questo riconoscimento
12:50queste figure grazie a una
12:52politica che è anche forse più pronta
12:54e predisposta a recepire
12:56in modo positivo
12:58queste istanze, sono dei veri e propri
13:00ambasciatori della nostra cucina
13:02ma io direi ancora di più della nostra cultura nel mondo
13:04quindi
13:06si è creato anche uno scambio
13:08che non è episodico
13:10noi per esempio nel nostro
13:12Comitato Tecnico Scientifico
13:14abbiamo oltre
13:16al Presidente
13:18di Italmercati, Massimo Pallottini
13:20oltre alla
13:22Direttore d'Agrocamera, Cristina Bauerman
13:24che è
13:26una chef stellata, forse
13:28le più conosciute del nostro paese
13:30stiamo cercando di creare
13:32tra chi vive
13:34il settore, chi distribuisce
13:36e chi fa ricerca
13:38perché poi abbiamo anche un mondo delle università
13:40che è la nostra città
13:42e la nostra regione, penso all'Università della Tuscia
13:44ad esempio è molto ricco
13:46un elemento di scambio
13:48che sia strutturale
13:50tra l'altro noi abbiamo anche la fortuna
13:52di avere le massime istituzioni
13:54internazionali
13:56che si occupano di cibo
13:58nella nostra città
14:00penso dalla FAO all'IFAD
14:02al vostro programma che
14:04due anni fa ha avuto il riconoscimento
14:06della Nobileità Pace, cioè a Roma
14:08c'è un tessuto particolarmente
14:10positivo, la cosa
14:12che va fatta e che stiamo facendo
14:14e forse su questo sì, l'ingresso
14:16delle nuove generazioni sia in politica
14:18e sia nel settore ci aiuta
14:20è metterla a sistema
14:22creare una politica del cibo, anche lo stesso
14:24Comune di Roma, Milano l'aveva già fatto
14:26nel 2015 a seguito
14:28dell'Expo, si è dotata di
14:30un Consiglio del Cibo, cioè di
14:32creare intorno
14:34al cibo, ma
14:36tutto quello che ruota intorno al cibo
14:38quello che è anche un movimento
14:40che non è solo economico
14:42ma anche culturale, anche la scelta di fare
14:44l'anteprima di
14:46Terra Madre del Salone del Gusto
14:48che si fa a Torino tradizionalmente a settembre
14:50a maggio nella
14:52splendida cornice della Casa del Cinema
14:54di Villa Borghese
14:56va in questa direzione, quindi sì
14:58onestamente questa la considero una cosa
15:00molto positiva
15:02Presidente, il vostro compito
15:04è strategico
15:06nella definizione dell'offerta
15:08delle strategie per promuovere
15:10il Made in Lazio, usiamo questo
15:12brand in giro per
15:14il mondo. Le posso
15:16chiedere, ma come si
15:18costruisce un processo
15:20che deve inevitabilmente
15:22poi tradursi anche in un percorso
15:24virtuoso dal punto di vista
15:26economico? Non le chiedo ovviamente di
15:28essere didascalico, didattico
15:30ma da cosa si
15:32parte quando si dice
15:34guarda abbiamo tanti prodotti, dobbiamo
15:36portarli a conquistare questo determinato
15:38mercato?
15:40Allora in modo proprio semplice
15:42semplice, si
15:44tratta e
15:46si costruisce
15:48con un'attenta ricerca dei
15:50buyer, cioè in realtà
15:52quello che si vede
15:54in una fiera conta
15:56ma è più importante
15:58quello che non si vede, cioè
16:00c'è una parte di massa
16:02dove affluiscono
16:04migliaia o decine di migliaia
16:06di persone che
16:08fa la fiera, fa la partecipazione
16:10fa il modo in cui è vissuta
16:12crea il clima
16:14però diciamo che tutto questo
16:16è più importante per l'avventore
16:18ed è meno importante
16:20per le imprese
16:22ad esempio una cosa che mi ha colpito
16:24l'anno scorso che stavamo a
16:26Vinitali, cioè
16:28nostre aziende
16:30dicevano sai
16:32noi in passato
16:34avevamo una
16:36cassa di bottiglie e
16:38magari avevamo due contatti
16:40quest'anno
16:42magari abbiamo aperto non due
16:44casse ma due bottiglie
16:46e di contatti invece di due
16:48ne abbiamo presi otto, questo perché
16:50succede? Perché
16:52queste fiere
16:54e le nostre aziende
16:56hanno un risultato
16:58se c'è prima un lavoro di
17:00contatto con quelli che sono dei
17:02grandi buyer internazionali che
17:04fanno investimenti
17:06per milioni o decine di milioni di Euro
17:08penso a soprattutto quelli
17:10nordamericani che si muovono su quell'ordine
17:12di grandezza e quindi
17:14l'azione che noi facciamo non è solamente
17:16di portare le aziende alla fiera
17:18ma è quella di cercare
17:20un contatto delle relazioni
17:22che poi in quelle fiere si possono
17:24sviluppare, poi ovviamente c'è il mercato
17:26quindi diciamo
17:28siamo sempre
17:30sulla proposizione di una
17:32possibilità che per inverarsi
17:34e concretizzarsi deve comunque
17:36godere di un buon prodotto
17:38di una buona capacità di relazione
17:40e di offerta ma su questo
17:42onestamente noi siamo molto orgogliosi
17:44dei nostri imprenditori perché
17:46l'hanno nel sangue e i risultati
17:48che consigliano lo testimoniano
17:50Prima le ho chiesto che
17:52grado di consapevolezza abbiano
17:54gli stranieri
17:56le persone che vivono nei paesi
17:58dove voi realizzate queste iniziative
18:00rispetto alla bontà del Made in Lazio
18:02le posso chiedere magari anche in modo un po'
18:04antipatico, secondo lei
18:06noi siamo consapevoli
18:08fino in fondo di quante
18:10cose buone possiamo proporre al mondo?
18:14Stiamo diventando di più
18:16e noi poi alla fine molto spesso
18:18abbiamo il difetto che
18:20tutto quello che viene dall'estero
18:22è buono e tutto quello che
18:24facciamo noi invece
18:26è o scontato
18:28o scadente
18:30poi in realtà basta che uno va fuori
18:32torna a Roma
18:34e si accorge
18:36di quello che ha, bastano
18:38almeno a me che sono innamorato
18:40della mia città
18:42qualche giorno che si passa fuori
18:44anche l'ultima volta
18:46in una città bellissima come Oslo
18:48che ha delle opere anche dal punto di vista architettonico
18:50l'Alteado dell'Opera, il nuovo
18:52Museo Nazionale che hanno realizzato
18:54bellissime
18:56però poi tu arrivi
18:58e diciamo
19:00vedi uno spettacolo
19:02che è quello che la nostra città
19:04da millenni offre, ecco la stessa cosa
19:06sta avvenendo pure un po' per i nostri
19:08prodotti, cioè
19:10oggi come oggi c'è anche
19:12orgoglio nel migliorare la qualità
19:14quotidianamente
19:16di quelli che sono anche
19:18dei piatti che da
19:20da sempre si realizzano
19:22ma facendo anche una
19:24rivisitazione della nostra cucina
19:26ci sono dei chef
19:28straordinari
19:30che riprendono penso a
19:32tassare i volini sociali, delle tradizioni
19:34del territorio, attualizzandole
19:36e
19:38con tutti i prodotti
19:40questa è l'altra cosa importante
19:42a proposito di Km0
19:44che sono coltivati
19:46e
19:48nelle vicinanze
19:50di dove vengono mangiati
19:52un'altra cosa
19:54che secondo me è importante
19:56perché ormai oltre
19:58al consumo si ricerca
20:00anche l'esperienza
20:02non è indifferente
20:04dove un piatto viene
20:06consumato, come un piatto
20:08viene consumato
20:10l'atmosfera
20:12quindi secondo me questo connubio
20:14dà a Lazio un ulteriore
20:16vantaggio competitivo
20:18e oggi sempre di più
20:20si ricerca l'esperienza
20:22oltre al gusto
20:24oltre al buon cibo
20:26e noi su questo siamo
20:28completi
20:30assolutamente completi
20:32Abbiamo un paio di minuti prima della
20:34nuova fascia pubblicitaria e poi ci
20:36saluteremo. Le chiedo
20:38Presidente, Arsial
20:40è una realtà che è sempre
20:42in divenire, sempre in movimento
20:44tantissimi progetti e iniziative che proponete
20:46nell'arco dell'anno. Se le dovessi chiedere
20:48però, guardando al futuro, una sfida
20:50un progetto
20:52particolarmente importante
20:54ambizioso, strategico
20:56che lei vuole raggiungere nel medio periodo
20:58quale potrebbe essere? Qual è la prossima sfida
21:00che vi attende?
21:02È quella della sostenibilità
21:04Noi vogliamo sempre di più
21:06lavorare per trasferire
21:08quella che è la ricerca
21:10che viene svolta nelle nostre
21:12università alla produzione
21:14Uno dei temi
21:16più strategici è quello
21:18ad esempio del risparmio
21:20dell'acqua. Abbiamo visto
21:22quanto quest'estate la siccità
21:24ha colpito tutto il paese
21:26anche una regione come la nostra
21:28chiunque ha avuto l'avventura
21:30di stare a Roma nel periodo
21:32di giugno, luglio, agosto
21:34settembre, diciamo che forse
21:36alla fine l'inverno
21:38quest'anno è arrivato col punto di un istante
21:42sa quanto
21:44questo tema dell'acqua
21:46della conservazione delle risorse idriche
21:48sia importante. Allora anche
21:50riuscire ad investire
21:52nell'agricoltura di precisione
21:56in questi trattori
21:58che solo essendo guidati
22:00da macchine e da un programma
22:02possono riuscire a
22:04essere
22:06efficaci
22:08nel risparmio dell'acqua
22:10piuttosto che investire
22:12su forme di vitigni resistenti
22:14che sono quelle che
22:16richiedono meno
22:18uso di chimiche e di fertilizzanti
22:20tutto questo
22:22secondo me è il compito
22:24che noi abbiamo nel futuro e su questo
22:26abbiamo anche una grande leva, una grande risorsa
22:28che sono proprio
22:30gli assi del PNRR
22:32sulla rigenerazione
22:34quindi sostenibilità e innovazione
22:36diciamo che sono i due obiettivi
22:38più grandi che dobbiamo centrare
22:40Allora, buon lavoro
22:42naturalmente ad Arsial
22:44mi consenta di dire buon lavoro a tutti coloro
22:46che hanno un ruolo nella
22:48filiera produttiva dell'agroalimentare
22:50in questa bella, bellissima regione
22:52e davvero la speranza è che
22:54il mondo sempre più
22:56sicurevolmente si apra
22:58ad accogliere i prodotti che hanno
23:00in sé origine
23:02proprio in questo territorio e io ringrazio
23:04Mario Ciarla, lo ricordo, è il presidente
23:06dell'Arsial, cioè l'agenzia
23:08regionale per lo sviluppo e l'innovazione
23:10dell'agricoltura del Lazio
23:12Presidente, grazie per i minuti che ci ha dedicato
23:14e davvero buon proseguimento
23:16Buona serata, grazie
23:18Grazie, grazie anche
23:20al nostro ospite, adesso abbiamo la
23:22pubblicità e poi insieme
23:24di Estra di questa sera, voltiamo pagina
23:26con altri temi in primo piano
23:28tra poco
23:30Bentornati
23:32a Estra, vogliamo
23:34in quest'ultima parte della nostra
23:36trasmissione, aprire una
23:38parentesi dedicata
23:40a un romanzo, parliamo
23:42di libri, ma è un
23:44romanzo che
23:46attraverso i canoni
23:48letterari tipici
23:50di una storia che è
23:52in parte inventata
23:54in realtà accende un riflettore
23:56un faro di luce su un
23:58fenomeno che l'Italia ha vissuto
24:00dobbiamo andare indietro di
24:02qualche anno nella
24:04nostra storia e che ha a che
24:06fare con un tema che però è di strettissima
24:08attualità, le infiltrazioni malavitose
24:10ma anche i rischi per
24:12l'ambiente, tutti questi
24:14ingredienti sono
24:16la trama di un libro
24:18che si intitola Mediterraneo
24:20Nero, noi siamo collegati con
24:22l'autore che è un collega giornalista
24:24Gianluca Campagna
24:26benvenuto a Estra, buonasera
24:28ciao, ciao Claudio, buonasera
24:30a tutti, è un
24:32romanzo che potremmo definire
24:34noire anche se so che c'è comunque
24:36qualche elemento anche di
24:38una storia d'amore perché
24:40hai scelto diversi piani
24:42narrativi nella stesura di
24:44questo libro che però parte
24:46con un impianto serio
24:48tipico di un'inchiesta giornalistica
24:50perché vi dedicate
24:52a un tema che possiamo
24:54dirlo è stato negli anni 80
24:56o 90 più volte in prima
24:58pagina, quello delle navi
25:00fantasma
25:02sì, le famose navi a perdere
25:04oggi conosciamo tanto Claudio le navi dei
25:06veleni che sappiamo tutti ormai
25:08che sono quelle navi che chiaramente
25:10sono caricate nelle
25:12loro stive di
25:14di fiuti tossici o scorie nucleari
25:16comunque quei rifiuti pericolosi
25:18che non vengono smaltiti in maniera
25:20adeguata perché hanno un costo molto salato
25:22per le grandi industrie
25:24negli anni 80 e 90 invece c'era
25:26un altro tipo di pratica criminale
25:28che era quella delle navi a perdere
25:30vale a dire si intercettava
25:32dopo uno scambio tra
25:34criminalità organizzata e
25:36i colletti bianchi quindi rappresentanti
25:38delle grandi industrie, non soltanto
25:40dell'Italia del nord o del sud
25:42ma ovviamente anche
25:44dell'Italia centrale
25:46si intercettava un
25:48armatore che era in difficoltà
25:50si convinceva a cedere
25:52una vecchia
25:54carretta, un cargo
25:56si stipava fino all'inverosimile
25:58di questo carico
26:00fantasma e poi la nave
26:02autoaffondava magari in un giorno
26:04di bonaccia con un tempo sereno
26:06con un meteo veramente
26:08molto bello
26:10a largo delle
26:12coste italiane quindi
26:14non c'era un mai dei, non c'era l'SOS
26:16da parte dell'equipaggio, l'equipaggio
26:18si salvava tranquillamente mentre la nave
26:20autoaffondava
26:22ed è una pratica che è stata
26:24certificata dal ministero o meglio
26:26dalle varie commissioni parlamentari di inchiesta
26:28che si sono succedute nel tempo
26:30soprattutto all'interno ovviamente del ministero
26:32dell'ambiente
26:34e calcola che una delle ultime
26:36diciamo serie
26:38indagini, inchieste fatte proprio
26:40dalle commissioni parlamentari hanno
26:42certificato nel 2018-17
26:44hanno certificato che ci sono
26:46oltre novanta navi che
26:48giacciono sui fondali abissali
26:50oltre sette, sette chilometri
26:52chiaramente del nostro
26:54mediterraneo a largo delle coste
26:56pugliesi o calabresi
26:58o campane. Ecco, un mal
27:00costume italiano
27:02ma non solo italiano perché poi
27:04anche è una pratica che si fa anche
27:06verso l'oceano da parte
27:08delle grandi industrie dell'Europa centrale
27:10e
27:12qui questa è la parte
27:14ovviamente reale, realistica
27:16che si è saputa soltanto
27:18a metà degli anni novanta
27:20ed è
27:22la storia che
27:24viene coinvolto un nostro collega
27:26Claudio che si chiama Francesco
27:28Cuccovillo, è un giornalista barese
27:30trapiantato a Roma
27:32è il passato che gli va
27:34a bussare alla sua porta
27:36con un ex fidanzatino
27:38del gruppo di adolescenti che frequentava
27:40quando era a Bari e gli chiede
27:42una cortesia un po' anomala
27:44che è quella di consegnare una lattina
27:46sigillata di cui
27:48il lettore soltanto alla fine scoprirà
27:50cosa contenere che va consegnata
27:52appunto a un misterioso ingegnere
27:54di cui si sono perse le tracce ma
27:56che era il grande burattinaio
27:58eh dei traffici illeciti
28:00dei rifiuti lungo lo stivale
28:02eh durante gli anni
28:04quindi c'è questo viaggio
28:06un tour una sorta di grand tour magabro
28:08lungo le coste dell'Italia perché
28:10c'è la caccia a quest'ingegnere ma
28:12ovviamente anche a un cargo che si chiama
28:14Quadrifoglio Rosso che qualcuno magari
28:16ehm gli sonerà familiare
28:18perché richiama alla memoria la Jolly Rosso
28:20eh che
28:22negli anni negli anni novanta insomma
28:24stava sempre sulle cronache dei notiziari
28:26per il suo carico
28:28eh non certo misterioso ma letale
28:30infatti eh
28:32mi avrei proprio chiesto se c'era
28:34un qualche elemento, qualche riferimento
28:36puramente casuale a una delle vicende
28:38di queste
28:40di questo mal costume che davvero
28:42sembra lontano nel tempo
28:44e quasi oggi a risentire
28:46cose certificate
28:48cioè fatti che realmente sono passati
28:50alla storia sembra quasi incredibile
28:52no? Che si arrivasse a tanto
28:54per far in qualche modo
28:56smaltire queste queste
28:58sostanze che altrimenti
29:00avrebbero comportato dei costi
29:02esorbitanti. Ci dà l'idea
29:04anche se vogliamo di quanto
29:06la criminalità fosse pronta
29:08a tutto no? Pur di
29:10riuscire a ottenere i propri
29:12obiettivi e forse in spregio
29:14anche a rispetto dell'ambiente
29:16io parlo a questo punto della società
29:18qualcosa è cambiato negli anni
29:20a venire, oggi sarebbero ancora
29:22possibili mal costumi
29:24come questi, posto che un criminale
29:26è ragione da criminale evidentemente però
29:28secondo te le istituzioni
29:30l'opinione pubblica sarebbe
29:32altrettanto
29:34permeabile a certi comportamenti?
29:36Ma diciamo
29:38che chiaramente cambiano
29:40i periodi, cambia il tempo,
29:42cambia l'arco temporale ma
29:44ovviamente gli uomini sono sempre gli stessi
29:46poi è chiaro che se viene scoperto
29:48un metodo
29:50dopo domani ovviamente
29:52c'è un altro tipo di modo per
29:54cercare di nascondere
29:56i rifiuti tossici
29:58non è un caso che quando fu scoperta
30:00da Ilois di Londra
30:02questa truffa architettata
30:04ovviamente dalle compagnie assicurative
30:06che erano le prime che pagavano
30:08perché pagavano il cargo che
30:10affondava
30:12quindi pagavano l'armatore
30:14pagavano anche il carico
30:16ufficiale
30:18che magari si riempivano
30:20le stive di
30:22Mercedes 9D Zecca
30:24e quindi si pagava per intero
30:26anche quel carico che andava
30:28a perdersi
30:30nel mare
30:32la brava Ilaria Alpi
30:34purtroppo scoprì a metà degli anni
30:36degli anni novanta
30:38qual era il destino dei rifiuti tossici
30:40che venivano interrati
30:42che è una pratica che ieri si faceva
30:44magari nei presi del terzo mondo
30:46nella fattispecie in Somalia
30:48coprendo
30:50800 chilometri della Goroe Bosaso
30:52che fu scoperta
30:54dalla brava giornalista di Letre
30:56oggi invece magari si fanno anche sotto casa
30:58non ultima e lo riporta
31:00il romanzo perché è vero che è un'architettura
31:02narrativa dove c'è
31:04creatività, fantasia
31:06per poter raccontare e per non incappare
31:08soprattutto Caro Claudio nelle querele
31:10ma è altrettanto vero che però
31:12ci sono dei fatti certificati
31:14acclarati e comunque si lanciano dei sospetti
31:16c'è il procuratore
31:18Pennisi di Brescia
31:20che è stato il procuratore
31:22qualche anno fa
31:24poco prima del 2018-2017
31:26adesso non ricordo con precisione
31:28che denunciò che la tratta Brescia-Bergamo-Milano
31:30nascondeva in realtà
31:32in quella bretella
31:34proprio dei rifiuti tossici
31:36dei rifiuti pericolosi
31:38quindi sono pratiche che ci sono ancora oggi
31:40persone che sono delle istituzioni
31:42che si battono affinché questo
31:44non si può dire malcostume
31:46ma queste
31:48azioni criminali
31:50vengono frenate però c'è
31:52un'altra parte ovviamente
31:54che agisce in questo modo
31:56per smaltire
31:58dei rifiuti che altrimenti avrebbero
32:00dei costi veramente esosi
32:02ma come giusto che sia
32:04anche per il grande profitto
32:06che poi comunque generano soprattutto
32:08nelle industrie
32:10è chiaro che
32:12c'è una maggiore sensibilità
32:14sul tema ambientale
32:16questa diciamo
32:18è un lato
32:20che ci ha trovato molto
32:22soprattutto poi nell'ultimo periodo
32:24magari anche quello della pandemia
32:26ci ha trovato molto vicini a riconnetterci
32:28con la natura
32:30e la natura forse
32:32non dico che si sta ribellando perché la natura
32:34non si ribella affatto
32:36siamo noi che andiamo
32:38a creare delle condizioni
32:40non ottimali per convivere
32:42con essa
32:44non è che gli sconvolgimenti
32:46li crea un romanziere
32:48ma insomma li tocchiamo
32:50quotidianamente li osserviamo
32:52li viviamo
32:54Ovviamente i nostri ascoltatori
32:56avranno modo di testare
32:58quanto stiamo raccontando
33:00leggendo il romanzo
33:02Mediterraneo Nero
33:04il titolo è proprio perché nel suo
33:06lavoro di inchiesta
33:08questo giornalista
33:10andrà a
33:12indagare su tutta una serie di episodi
33:14che hanno riguardato molte regioni italiane
33:16che si affacciano sul mare Nostrum
33:18giusto?
33:20Sì, ma ti faccio anche un altro esempio
33:22quando tu hai richiamato
33:24l'istituzione
33:26il nostro giornalista chiaramente
33:28che è una sorta di alter ego
33:30che può essere sia di Gianluca o di Claudio
33:32che quando vanno a fare le loro inchieste
33:34o delle
33:36chiocchierate confidenziali
33:38con qualcuno che sa tanto
33:40entra in contatto non soltanto
33:42con una parte
33:44diciamo criminale
33:46ma anche con una parte di coloro che dovrebbero
33:48rappresentare l'istituzione
33:50quando invece fanno gli interessi
33:52non della collettività ma fanno gli interessi
33:54veramente egoistici
33:56e quindi anche gli interessi
33:58soprattutto criminali
34:00ti faccio un esempio clamoroso
34:02Natale De Grazia
34:04che è stato un ammiraglio
34:06che è morto in circostanze misteriose
34:08a metà degli anni 90
34:10è morto dopo una cena
34:12anno c'era inferiore
34:14perché lui portava un dossier
34:16alla Spezia
34:18dalla Calabria lo portava alla Spezia
34:20insieme a due carabinieri che lo scortavano
34:22hanno fatto una fermata intermedia
34:24per riflocillarsi
34:26lui è morto dopo la cena
34:30passando praticamente
34:32dal sonno alla morte
34:34in auto
34:36dopo anni
34:38abbiamo le foto di quell'autopsia
34:40il volto
34:42del povero ammiraglio
34:44è completamente devastato
34:46sicuramente da percosse
34:48da lesioni
34:50e quello che è assurdo
34:52la signora
34:54la dottoressa anatomopatologo
34:56che ha redatto il referto
34:58ha scritto che
35:00l'uomo è morto di morte naturale
35:02quando poi pochissimi anni fa
35:04due anni fa
35:06la dottoressa Simona del Vecchio
35:08è stata denunciata
35:10perché proprio era al servizio
35:12probabilmente di qualche istituzione
35:14deviata per delle relazioni di comodo
35:16ecco quindi
35:18non sappiamo più chi sono i buoni
35:20e chi sono i cattivi
35:22perché io posso capire
35:24che un un criminale
35:26è un cattivo
35:28perché comunque non fa niente per nasconderlo
35:30ha soltanto quella faccia
35:32che può essere un magistrato
35:34oppure un medico legale
35:36può essere un finanziere
35:38un carabiniere
35:40io mi fido, noi ci fidiamo di loro ovviamente
35:42non immaginiamo che possano parteggiare
35:44per il male
35:46o addirittura che siano dalla parte della criminalità
35:48ecco diciamo che
35:50il noir è vero che
35:52è fantasia
35:54ma è altrettanto vero che almeno il 70
35:56l'80% purtroppo lo attinge
35:58anche dalla cruda realtà
36:00anche perché credo
36:02lo dico a beneficio dei nostri ascoltatori
36:04che scrivere un romanzo
36:06come questo richiede che
36:08l'autore, in questo caso Gianluca
36:10Campagna, tiri fuori
36:12proprio il suo bagaglio di esperienza
36:14di cronista di razza proprio perché deve
36:16ricostruire un
36:18contesto, uno scenario
36:20dentro il quale poi si muovono
36:22certo le
36:24scene di finzione
36:26però devi partire avendo una
36:28adeguata consapevolezza
36:30del tema che si va trattando
36:32tu prima parlavi anche
36:34delle tante facce
36:36che possono
36:38incontrarsi
36:40dietro a un criminale
36:42dietro anche a chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e dunque
36:44la legge, mi piace una frase
36:46che trovate sul libro
36:48quando tutti mentono
36:50dire la verità
36:52non è solo un atto di ribellione
36:54diventa un'azione
36:56terroristica
36:58chi la dice e che messaggio
37:00ci trasmette
37:02questa massima così impegnativa
37:04è una frase
37:06chiaramente che viene masticata
37:08da un po' tutti
37:10coloro che poi hanno
37:12a che fare con le attività
37:14criminali
37:16diciamo che
37:18nei miei personaggi
37:20questo Francesco Uccovillo è
37:22l'interprete, il protagonista di questo romanzo
37:24che è autoconclusivo
37:26ha una sua nascita, una sua morte
37:28nella parte finale
37:30non è un personaggio
37:32che ha un altro respiro
37:34c'è un altro mio personaggio
37:36che è Osè Cavalcanti
37:38che è un detective che agisce
37:40nella Sud America
37:42che però è legato a Francesco Uccovillo
37:44sono personaggi che sono legati tra di loro
37:46perché comunque sono ossessionati
37:48dalla ricerca ontologica
37:50ossessionati dalla ricerca
37:52quindi sono a loro malgrado
37:54dei terroristi perché comunque cercano di scardinare
37:56quella parte
37:58di gabbia
38:00così omologata
38:02che è la società
38:04quindi cercano di andare oltre
38:06la superficie
38:08quindi di andare a fondo
38:10per cercare di
38:12entrare in contatto con la verità
38:14ovviamente una verità scomoda
38:16c'era Robert Cook
38:18il grande scrittore americano
38:20che è stato
38:22alla fine è colui che nasconde sotto il tappeto
38:24la polvere
38:26lui utilizzava un termine un po' più prosaico
38:28la merda
38:30e siamo noi, è il giornalista
38:32che è quasi una sorta di sentinella della società
38:34che deve andare
38:36a tirare via
38:38quel tappeto
38:40e cercare di far vedere a tutti gli altri
38:42cosa si nasconde
38:44Francesco Uccovillo si muove
38:46proprio attraverso
38:48quella di Bertolt Brecht
38:50che dice che
38:52chi non conosce
38:54la verità
38:56è un ingenuo, è uno sciocco
38:58ma chi la conosce e la chiama bugia
39:00è un criminale
39:02e secondo me
39:04nelle pieghe di questo romanzo
39:06chi rappresenta la legge
39:08chi rappresenta l'istituzione
39:10e si comporta in determinato modo
39:12soprattutto attraverso i depistaggi
39:14o attraverso le azioni criminose
39:16è più criminale dei criminali
39:18Mediterraneo Nero è il titolo
39:20di questo libro, con noi c'era l'autore
39:22Gianluca Campagna
39:24lo trovate in libreria
39:26credo che sia una lettura interessante
39:28perché davvero c'è la finzione
39:30ma c'è anche tanta, tantissima
39:32verità e il lavoro giornalistico
39:34di inchiesta credo che offra
39:36molti spunti di riflessione
39:38Gianluca grazie per il tempo che ci ha dedicato
39:40buona serata a te
39:42grazie Claudio, grazie a tutti
39:44noi siamo in saluti perché siamo andati
39:46lunghi tanto per cambiare
39:48adesso ci sono i colleghi della redazione
39:50con le ultime notizie
39:52noi di Extra torniamo domani
39:54alla solita ora, arrivederci

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