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NovitàTrascrizione
00:00Punto di rottura, l'informazione che spacca, con Rush.
00:06Bentornati a Punto di Rottura, una nuova puntata sul canale 14 di Radio Roma Television, insieme a me Rush.
00:14Lo sapete, ormai l'avete ben capito, ma non mi stanche ormai di ricordarlo.
00:18Programma che spacca, l'informazione che spacca, perché abbiamo ben capito che il popolo italiano è diviso sempre a metà
00:26e quindi tutti gli articoli che poi porto in diretta nel programma, ma anche le discussioni sono sia attuali
00:34e sono discussioni che poi riguardano tutti i grandi, i piccoli, che lo sapete come siamo fatti noi,
00:40a livello di percentuale, noi popolo italiano, a noi ci piace giudicare.
00:44Oggi non sarò da solo, per questa chiusura della settimana ho deciso di invitare un ospite,
00:51il dottor Michele Spaccarotella, psicoterapeuta e psicosesuologo.
00:56Dottore, ben arrivato in studio.
00:58Buongiorno Rush.
00:59Allora, io ho deciso oggi di invitarla in studio perché durante questa settimana ho affrontato dei temi importanti,
01:07dei temi che sono legati ai social, ci sono stati molti ragazzi che hanno fatto magari degli sbagli,
01:13come per esempio, ricorda le persone che magari sono a casa, i ragazzi che hanno girato il video
01:18chiamando l'ambulanza, fingendosi malati.
01:21Hanno chiesto scusa, ovviamente tramite social, però comunque lo hanno fatto per un solo obiettivo e scopo,
01:27quello di tirare fuori visualizzazioni.
01:30Per questo oggi ho deciso di invitarla in studio proprio per parlare di ciò,
01:34per capire quanto realmente i social, al di là dei giovani, perché poi, dottore,
01:38sappiamo che sia giovani che nonna sono attratti da queste famose view, o sbaglio?
01:43È assolutamente vero, Rush, anche perché oggi siamo all'interno di una società dove è importante sentirsi visibili.
01:51Quindi la visualizzazione poi diventa anche una misura del proprio successo
01:57e purtroppo spesso viene inteso anche come misura del proprio valore.
02:02Quindi nei fatti di cronaca che hai raccontato, la possibilità che questi video diventassero virali,
02:10anche per essere commentati, giudicati, danno da mangiare a questo tipo di idealizzazione.
02:18Poi è egocentrismo, perché comunque noi ci alimentiamo praticamente in base alle view.
02:23Oggi sembra che il valore di una persona è legato alle visualizzazioni.
02:29Ho mille visualizzazioni, valgo X, ho centomila visualizzazioni, valgo di più.
02:36Questo secondo me ad oggi è il reale problema, che poi no, fa impazzire un sacco di persone,
02:41magari fa compiere anche degli atti brutti, sciocchi.
02:45Diciamo che questo spinge nella direzione di alimentare questo tipo di azioni. Perché?
02:52Perché queste azioni poi portano non solo alle visualizzazioni, ma anche a un accrescimento economico.
02:59Un'altra vicenda che purtroppo abbiamo vissuto qui a Roma è quella dell'incidente stradale,
03:06dove ha perso la vita un bambino di 5 anni.
03:09E anche lì, in quel caso, quelle sfide, quelle challenge, erano comunque supportate da aziende importanti.
03:19Allora, questo che cosa ci dice?
03:21Che noi dobbiamo lavorare sull'educazione all'utilizzo dei social network.
03:25Quindi dobbiamo prevedere dei corsi di utilizzo dei social network
03:30e disincentivare invece il fatto che questi video, spesso privi di contenuti o anche molto pericolosi,
03:38possano portare ad un guadagno economico o ad una notorietà.
03:42Quello che però mi viene da pensare, collegando un po' a questo discorso che sta facendo,
03:50ormai è un lavoro, l'abbiamo ben capito.
03:53Giustamente i contenuti possono essere vari, però no.
03:57Perché ad uno può interessare il gattino che miagola come semplicemente una persona
04:05che magari dall'altra parte sta facendo qualcosa di costruttivo.
04:08Quello che fa rumore, alla fine, attira sponsor che pagano.
04:13Più che altro, secondo me, quello che ha detto sull'educazione.
04:16Dovremmo cercare, a questo punto, anche nelle scuole, arrivare a fare dei corsi quasi obbligatori
04:22che comunque ti fanno capire l'importanza di questi social e magari anche il pericolo.
04:26Perché poi uno deve essere in grado di scegliere cosa pubblicare.
04:30Perché poi i contenuti li scegliamo noi.
04:32Quindi magari cercare di capire, sì, posso anche pubblicare qualche contenuto sciocco,
04:36è normale, ci sta, però magari devo stare attento a non mettere in pericolo vite,
04:41come magari in questo caso è successo.
04:43Però quello è un altro discorso che andremo ovviamente a toccare oggi.
04:46Lo dico agli amici che ci seguono da casa.
04:49Oggi parleremo prettamente del discorso legato ai social network e alle visualizzazioni,
04:54al fatto che molte persone poi sono realmente collegate a ciò,
04:58hanno bisogno di view e alimentano questa gran voglia di farsi vedere al mondo.
05:03Quindi ho tante view? Valgo tanto.
05:06Ho poche view? Valgo poco. Questo è il messaggio che arriva.
05:09Esatto, anche perché spesso viene sottointeso
05:16che un grande numero di follower equivalga a dire un grande valore.
05:22Come invece dicevamo poco fa,
05:24spesso le visualizzazioni o i follower possono arrivare
05:28proprio perché quei video portano molte persone a guardare e a commentare.
05:35Allora si crea un legame quasi perverso, diciamo,
05:40tra chi vuole mostrarsi e chi guarda per giudicare,
05:45alimentando appunto questo tipo di dinamica.
05:47Quindi la discussione che si crea,
05:49che il legame che si crea con la persona che in realtà crea,
05:53crea il video, quindi il creator.
05:55Cioè più creo video controversi,
05:58più so che attirerò l'attenzione pubblica,
06:01come nel caso appunto dell'ambulanza.
06:04Questa è una cosa che fa ragionare.
06:07Però effettivamente se noi guardiamo i social
06:09e ci rendiamo conto poi di questo contatto
06:12che le persone hanno con chi poi dall'altra parte commenta,
06:15mette like, si alimenta anche di questo.
06:18Perché fondamentalmente è vero che il creator si alimenta di visualizzazioni,
06:22però dall'altra parte il pubblico si alimenta di video
06:26per riempire secondo me anche le giornate.
06:29A parte che oggi, e credo che sia sbaglio,
06:31ma io vedo un sacco di persone che non fanno altro che scrollare, scrollare, scrollare
06:35anche quando non c'è niente da scrollare.
06:37C'è diventato una malattia quasi fare questa cosa.
06:39È per questo che prima parlavo di corsi di educazione al digitale
06:43per raggiungere un piacere digitale,
06:46cioè un equilibrio tra come noi utilizziamo i social network,
06:51quanto tempo trascorriamo allo smartphone
06:54e invece la vita reale, la vita di tutti i giorni.
06:57Perché come spesso vedo anche nella mia pratica clinica,
07:00purtroppo viene fatto un abuso sia in termini di orario,
07:05ma anche in termini di attenzione dal punto di vista della consultazione di social network.
07:12Quindi praticamente questa smania di view,
07:15smania di arrivare a tantissime persone
07:18può distoglierti anche dalla realtà
07:21e magari concentrarti esclusivamente sullo smartphone,
07:24sia tu che Cray, ma anche dall'altra parte le persone
07:27che poi fanno parte del pubblico che continua nuovamente a scrollare.
07:31Io vedo persone in macchina, spesso ne parlo anche durante il mio programma radiofonico,
07:34vedo persone in macchina nei ristoranti, in giro con gli amici,
07:38cioè a tavola con gli amici che fanno questa cosa così,
07:41cioè quando vai alla persona davanti hanno questa cosa così.
07:43Quello che ci tengo a precisare,
07:45stando un po' in questo settore, in questo mondo,
07:47che però comunque è un lavoro,
07:49quindi ci sta che i creator dedicano del tempo
07:53per essere costruttivi e per creare qualcosa.
07:56Diventa difficile quando magari diventi virale, famoso virale,
08:01mettiamola così, tutto in un tratto,
08:03magari non sai gestire anche un po' il tempo in quel caso
08:07e quindi secondo me il social, perdoni il termine,
08:11siamo a Roma, te se magna,
08:12cioè in quel caso praticamente ti risucchia tutta la giornata
08:15e tu non riesci a renderti conto di come gestirlo a livello lavorativo.
08:19Quindi farlo diventare realmente un lavoro anche questo diventa difficile.
08:22Infatti Rush ha toccato un tema molto importante
08:25anche per voi dell'informazione,
08:27perché se pensiamo a 20 anni fa,
08:30per diventare un attore, un giornalista, un reporter,
08:36c'erano bisogno di tanti anni di lavoro,
08:39di formazione sul campo in quel settore lì.
08:43Oggi semplicemente prendendo uno smartphone
08:46e girando la fotocamera su se stessi
08:49si può diventare appunto intrattenitori,
08:52si può diventare reporter
08:54e questo fa sì che ognuno senta che il palcoscenico
08:58è a sua completa disposizione.
09:00Senta praticamente il bisogno, anzi la possibilità
09:04di poter diventare praticamente qualcuno
09:06con zero magari anche formazione.
09:09Questo però poi è un altro capitolo
09:11che mi piacerebbe magari affrontare in altre puntate
09:13perché poi da qui magari a quello che ha detto adesso
09:16potrebbe diventare il pensiero di molti professionisti
09:23del settore che magari studiano una vita
09:25invece dall'altra parte trovi gente
09:27che magari solo perché ha fatto tantissime visualizzazioni
09:29lo sapete che io non ho molti peli sulla lingua
09:31sotto questo punto di vista,
09:32magari poi si trova a ricoprire anche ruoli importanti.
09:34Anche se, apro parentesi e chiedo parentesi,
09:37per Silvio Berlusconi, quello che è successo,
09:40comunque ha preso le revini dell'azienda,
09:42la cosa bella è che praticamente ha fatto fuori influencer
09:46sul grande fratello adesso che non c'entra a niente
09:48per far capire che comunque sta facendo anche dei movimenti
09:51e tante persone secondo me ad oggi si stanno un po' rendendo conto
09:54che è arrivato anche il caso di fare dei movimenti,
09:57di cambiare e dare il giusto valore alle persone
10:00che poi magari hanno studiato davvero.
10:02Esatto, anche perché questo ci fa capire
10:04come bisogna avere non solo il rispetto del lavoro
10:08ma anche far capire che produrre contenuti in continuazione
10:13diventa una rincorsa che poi può avere delle conseguenze negative
10:18come la cronaca ci sta riportando in questi giorni.
10:21Chiaro, mi vorrei collegare, dottore,
10:24ad un altro tema che vorrei toccare oggi legato,
10:29io l'ho chiamato selfie di smorfia,
10:31perché in realtà il rincorre delle visualizzazioni
10:37o come diceva Ale prima, il fatto di volersi mostrare alle persone
10:42sia per i contenuti video che sia,
10:45ma cercare di capire quanto le persone ci apprezzino
10:51a volte ci distacca dalla realtà.
10:54E io credo, e lo dico senza peli sulla lingua,
10:57che stiamo facendo un'esagerazione ad oggi
10:59e stiamo praticamente toccando dei livelli incredibili
11:02legati ai filtri.
11:04Cioè le persone, secondo me, poi magari lei lo spiegherà meglio,
11:08si stanno troppo distaccando dalla realtà.
11:10È finzione.
11:11Come far capire alle persone?
11:12Guarda che non sei tu.
11:13Quella persona non sei tu.
11:15Eppure ad oggi stanno utilizzando tantissimi filtri,
11:18ma anche sui video.
11:19Quindi persone che fanno una foto, fanno un video,
11:22filtro per spiallarsi, per fare...
11:24E chiedo, Matteo, chiedo alla regia,
11:27abbiamo la foto di Rush?
11:30Allora, guardate qua.
11:31Questo sono io, ok?
11:33Allora, lo mostro un po' alle persone a casa,
11:35un po' imbarazzante questa foto.
11:36Allora, io feci la foto prima di sinistra,
11:39ok?
11:40Quella che vedete praticamente senza sorriso.
11:42Mettiamola così, anzi, forse quella di destra,
11:44che io ce l'ho a specchio.
11:45E lì non sorridevo, però, come vedete,
11:47ho delle rughe d'espressione sulla fronte.
11:51Una persona mi ha fatto notare questa cosa.
11:54Mi ha detto, ti faccio una modifica.
11:56Mi ha inviato un'altra.
11:58E come vedete mi ha spiallato.
12:00Guarda come si dice, mi ha spiallato.
12:01Beh, le persone...
12:02Allora, io quando ho visto questa foto,
12:04ribrezzo, ci ho detto,
12:05cioè mai più io non utilizzo filtri.
12:07Per questo preferisco avere i difetti,
12:09ma perché forse sono cresciuto e ho preso dei difetti.
12:12Mentre molte persone magari non riescono ad apprenderle.
12:15Facciamo una cosa.
12:16Ce ne andiamo in pubblicità.
12:17Torniamo tra pochissimo in studio con Punto di Rottura
12:19insieme al dottor Michele Spaccarotella,
12:21psicoterapeuta, nonché anche psicosessuologo,
12:24e tocchiamo questo termine legato alla dismorfia.
12:28Rimanete con noi.
12:30Punto di Rottura.
12:31L'informazione che spacca.
12:33Con Rush.
12:37Torniamo in studio con Punto di Rottura.
12:40L'informazione che spacca.
12:41Oggi argomento bello, perché si parla di social.
12:45Si parla di come i giovani non solo vedono i social network,
12:49un po' la voglia di visualizzazione, di apprezzamento,
12:53e soprattutto, prima di andare in pubblicità,
12:55abbiamo fatto vedere una foto meravigliosa
12:57a Ghia D'Ancolaro, a Regia Matteo,
12:59di poterla mostrare, perché è una foto...
13:01è una foto meravigliosa.
13:03Però apre il discorso che volevo toccare
13:06con il dottor Michele Spaccarotella,
13:09psicoterapeuta, nonché anche psicosessuologo,
13:12quindi la persona perfetta per poter cercare di capire
13:16a livello umano anche i ragazzi,
13:19e non solo, e quello che scaturisce a queste persone,
13:22cosa esce realmente fuori.
13:24Perché si parla di difetti.
13:26In questo caso, io lo mento in questo modo,
13:28perché io sono un po' una persona
13:30Si parla di difetti.
13:32In questo caso, io lo momento in cui ho il filtro
13:34e posiziono i filtri, vuol dire che
13:36non sto accettando i miei difetti o sbagli, dottore.
13:38Voglio propormi nella versione migliore di me stesso,
13:42o di me stessa,
13:44perché vado davanti a un pubblico.
13:46Il concetto che dicevamo prima del palcoscemico,
13:49nel momento in cui ho posto una foto
13:52su tutte le piattaforme social,
13:54io mi espongo allo sguardo degli altri.
13:57Se io non mi sento molto sicuro
14:00della mia estetica, delle mie fattezze,
14:03delle mie caratteristiche,
14:05tenderò ad abbellire quella foto
14:07in base a quelli che sono considerati
14:09i canoni estetici.
14:11Allora, questo è un elemento molto problematico
14:14da un punto di vista culturale,
14:16perché i canoni estetici poi sono quelli
14:18delle pubblicità,
14:20e quindi molte persone non si sentono accettate
14:23nel proprio corpo e nella propria estetica.
14:25O degli influencer ad oggi.
14:27Esatto. Quando invece la psicologia
14:29e la comunicazione stanno facendo
14:31un grande lavoro parlando appunto
14:33di body positive,
14:36cioè il fatto che ogni corpo è valido,
14:38ogni corpo è unico,
14:40e ognuno deve lavorare su se stesso
14:42per proporsi nella sua realtà.
14:46Questo aspetto diventa problematico
14:48quando ci esponiamo ai like e ai commenti.
14:53Effettivamente il body positive
14:56è una cosa che vediamo anche nelle pubblicità.
15:00Ultimamente molte aziende stanno proprio cercando
15:03di far arrivare questo messaggio
15:05che basti pensare al curvy,
15:07ai stilisti che hanno cominciato ad utilizzare
15:10sulle passarelle persone che magari
15:12hanno altri tipi di difetti,
15:14non sono perfetti al 100%,
15:16basti pensare ad alcune campagne pubblicitarie
15:18o a alcune sfidate,
15:21proprio per cercare di arrivare a tutti.
15:24Credo che se lo hanno fatto
15:27vuol dire che siamo messi in una situazione
15:29preoccupante e voi ovviamente esperti,
15:31professori, dottori che sia,
15:32vi state rendendo conto.
15:34Ad oggi il difetto,
15:36si rischia di non accettarlo.
15:38Di solito è da adolescente che uno
15:40prende un po' consapevolezza
15:43dei propri difetti.
15:45Chi può avere un naso un po' più pronunciato,
15:47chi può avere un po' più di pancetta,
15:50chi può avere dei difetti.
15:52E quando si è ragazzi,
15:54che poi uno comincia ad avere consapevolezza,
15:56quindi secondo me il fatto che
15:58ci spariamo filtri su filtri,
16:00ci porta fuori dalla realtà
16:02e poi dopo non ci accettiamo.
16:03C'è questo rischio?
16:05Il rischio c'è e in tal senso
16:07diventa importante anche combattere
16:10la parola stessa difetto
16:12e parlare invece di caratteristiche,
16:14di unicità.
16:16Tutto ciò che riguarda il nostro corpo
16:18è comunque nostro,
16:20ci appartiene.
16:22Allora, se riusciamo a lavorare
16:24su questi concetti,
16:26possiamo non solo migliorare
16:28la percezione del proprio corpo
16:30nelle persone,
16:32ma anche cerchiamo di diminuire
16:34l'ansia sociale rispetto
16:36all'esporsi di fronte poi
16:38a un pubblico, che può essere
16:40sui social riguardo alle piattaforme
16:42o adesso che arriva l'estate
16:44anche semplicemente
16:46al mare e in spiaggia.
16:48E poi molti ragazzi,
16:50basta pensare che a volte succede
16:52che molti ragazzi o molte ragazze
16:54non vanno al mare.
16:56Non ci vanno perché?
16:58Perché magari sui social
17:00utilizzano dei filtri e si vedono così.
17:02Dico anche per i ragazzi,
17:04magari si vedono con la pelle
17:06bella sistemata,
17:08la cubetta tolta,
17:10l'addominale tirato,
17:12invece poi dopo non vanno in spiaggia
17:14e qua diventa la parte preoccupante,
17:16cioè qui cominci a dire
17:18c'è qualcosa che non va.
17:20E in questo caso, cosa uno potrebbe fare
17:22per cercare piano piano
17:24di poter poi accettare
17:26questi non più difetti
17:28ma caratteristiche,
17:30cose caratteristiche al proprio corpo?
17:32Beh, diciamo che la divulgazione
17:34su questo tema sta lavorando
17:36tanto, fortunatamente
17:38anche grazie ai social,
17:40perché questo è l'aspetto positivo
17:42dei social, cioè permettere di arrivare
17:44informazioni corrette
17:46alle persone che arrivino
17:48da professionisti titolati
17:50a parlare di questi argomenti.
17:52E quindi fortunatamente
17:54questi temi legati al corpo,
17:56legati all'autoaccettazione,
17:58anche attraverso i social,
18:00stanno arrivando a molti giovani
18:02che sono, come abbiamo detto, fruitori
18:04delle piattaforme.
18:06In tal senso mi tornava in mente
18:08un argomento che poi ho trattato
18:10anche nel libro, che è quello
18:12dell'image crafting.
18:14Cioè il fatto di
18:16proporsi sui social network
18:18in maniera migliorata
18:20proprio perché abbiamo
18:22timore del giudizio degli altri.
18:24Ed è stata condotta una ricerca
18:26su alcuni adolescenti,
18:28un progetto fotografico,
18:30dove veniva chiesto ai ragazzi
18:32di utilizzare dei filtri
18:34per pubblicare le loro foto
18:36online, per poi scoprire
18:38che si preferissero
18:40naturali, ma in qualche modo
18:42si sentissero costretti
18:44nel momento in cui pubblicavano
18:46sui social network, a migliorare
18:48la propria immagine. Quindi a enfatizzare
18:50al cento per cento, cioè nel senso
18:52ho problemi magari con la pelle,
18:54una specie di photoshop
18:56come si faceva
18:58molti anni fa. E quindi poi
19:00lo studio ha portato praticamente al senso contrario
19:02perché le persone nel vedere troppo accesso
19:04poi si sono preferiti con
19:06naturale. I difetti, adesso io dico
19:08difetti per arrivare praticamente un po' a tutti
19:10perché così li chiamiamo,
19:12poi diventano caratteristiche e dobbiamo noi
19:14farle diventare caratteristiche.
19:16E questo
19:18switch mentale può
19:20accadere praticamente anche alle persone
19:22che ad oggi esagerano
19:24con i filtri e poi
19:26ad un certo punto si rendono conto che sono andati un po'
19:28fuori dalla realtà?
19:30Io nel libro ho raccontato
19:32anche delle esperienze cliniche
19:34che ho trattato
19:36personalmente e ho
19:38raccontato come ad esempio
19:40alcune persone dopo
19:42essersi conosciute online o tramite
19:44applicazioni di dating
19:46hanno rifiutato l'incontro
19:48dal vivo perché si erano
19:50mostrate online talmente tanto
19:52filtrate da un punto di vista
19:54della propria estetica, delle
19:56proprie caratteristiche che poi avevano
19:58paura di mostrarsi
20:00all'altra persona per come
20:02erano fatte realmente.
20:04Allora questo dà un po' la cifra
20:06stilistica di quanto poi
20:08online cerchiamo di migliorarci
20:10e di presentarci al meglio
20:12e quanto invece poi conta
20:14come ci percepiamo nella realtà
20:16e agli occhi dell'altra persona.
20:18Io credo che questo esempio che ha
20:20fatto adesso è un esempio
20:22che sicuramente
20:24è arrivato a tutte le
20:26persone che stanno guardando adesso in questo momento
20:28punto di rottura che
20:30possiate avere
20:3240, 50 anni, 60 anni
20:34o che possiate avere 10
20:3615, 20, 25, 30
20:38anni, il discorso è sempre lo stesso
20:40perché ad oggi i social sono
20:42utilizzati e i filtri sono utilizzati
20:44da molte persone di
20:46varietà, quindi non c'è un target
20:48preciso, una volta quel social
20:50lo utilizzava solo X persone, adesso anche
20:52TikTok è il social più fresco
20:54al mondo, viene utilizzato praticamente da
20:56persone oltre 50 anni, 60 anni
20:5870 anni, quindi il fatto
21:00di avere dei filtri
21:02e presentarsi alla vita
21:04reale come un'altra persona, avere
21:06questa paura e non andare ad un
21:08appuntamento, io credo che sia una cosa
21:10che molte persone hanno provato e
21:12tante persone, credo
21:14ma glielo dico anche per esperienza
21:16personale, hanno poi
21:18rifiutato di vedere
21:20realmente, nel senso quando poi si sono
21:22incontrati, si sono resi conto che
21:24non era la persona che si erano mostrati
21:26due, tre, quattro scuse dopo un caffè
21:28ciao, ciao, goodbye, goodbye, ma io credo che
21:30in quel caso sia peggio, no?
21:32Immaginiamo, facciamo questo esempio
21:34magari poi mi da la sua analisi
21:36esco con una persona
21:38io mi filtro all'ennesima potenza
21:40arrivo lì davanti a questa donna, questa donna
21:42mi vede, io comunque ho un po' di timore
21:44perché non mi sono presentato in quel che sono
21:46lei è elegante e gentile, si prende un caffè
21:48poi a un certo punto mi fa capire che mi rifiuta
21:50non dicendomi, non sei quello delle foto
21:52però mi rifiuta, in quel caso
21:54io non potrei avere ancora più
21:56non potrei procurarmi
21:58dei danni
22:00a me stesso
22:02quindi facendo anche questa cosa non potrebbe essere
22:04peggio
22:06posso raccontarle di
22:08esperienze che poi
22:10le persone che lavorano con me
22:12mi raccontano
22:14l'incontro dal vivo è sempre
22:16un momento molto delicato
22:18perché? Perché il processo
22:20di idealizzazione online è molto
22:22forte, anche nel
22:24dialogare, un conto è
22:26leggere delle frasi
22:28senza una voce, senza
22:30un tono, su una chat
22:32come può essere
22:34la chat di whatsapp, di telegram
22:36o all'interno di tinder
22:38un conto è
22:40percepire la persona in
22:42tre dimensioni, quindi con il
22:44proprio sguardo, col proprio modo di muoversi
22:46però è vero, ci facciamo un'idea
22:48di quello che potrebbe essere e magari
22:50ci costruiamo un tipo di persona
22:52che poi non è
22:54applichiamo un filtro
22:56un doppio filtro
22:58anche all'immagine della persona che andiamo
23:00ad incontrare e questo
23:02sto notando che
23:04crea molta difficoltà
23:06nell'incontro tra le persone
23:08quindi si può creare un
23:10chiudersi o come
23:12dicevamo prima, nel guardare
23:14le vite degli altri, ci può portare
23:16a pensare che noi non siamo
23:18all'altezza di vivere
23:20determinate storie, di vivere determinate
23:22situazioni e quindi in tal senso
23:24l'educazione diventa fondamentale
23:26per dire che un po' come
23:28avviene nel cinema, quello che vediamo
23:30sui social network è una realtà
23:32assolutamente
23:34edulcorata e che non è
23:36vissuta e
23:38promossa come davvero
23:40Allora dottore, io provo
23:42a strappare una promessa
23:44il tempo ovviamente di punto di rottura
23:46è concluso
23:48quindi non posso andare avanti anche se
23:50con lei romperei anche praticamente
23:52gli schemi televisivi, non posso farlo
23:54per rispetto al mezzo ai colleghi
23:56però cerco di strappare
23:58una promessa, ma anche con le persone che ci stanno
24:00seguendo, mi piacerebbe
24:02avere di nuovo in studio per
24:04ritornare su questo argomento che
24:06ovviamente abbiamo solo accennato, che è il fatto dell'incontro
24:08e magari poi
24:10arrivare, visto che siamo in estate, lo sapete
24:12io sono un po' così, un po' farfallone
24:14ma non perché lo faccia, però l'estate
24:16porta anche un po' i tradimenti
24:18nell'area, crea un po' di problemi
24:20quindi se le fa piacere
24:22vorrei rinvitarla in studio magari la prossima
24:24settimana se riusciamo ad organizzare insieme
24:26alla regia, alla redazione e poter
24:28così magari affrontare questi discorsi
24:30posso strapparle questa promessa?
24:32Torno volentieri. Grazie davvero
24:34Allora, io volevo ringraziare il dottor
24:36Michele Spaccarotella
24:38psicosessuologo, nonché anche
24:40psicoterapeuta, grazie per essere
24:42stato ospite di questa puntata di
24:44Punto di Rottura, grazie a tutti gli amici che ci
24:46seguono sempre, l'appuntamento con me e Rush
24:48sarà da lunedì dalle 12.30
24:50puntuale più che mai
24:52su Radio Roma Television, canale 14
24:54ringrazio anche Matteo in regia
24:56grazie davvero a tutti e passate
24:58ovviamente un buon weekend. Ciao