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03:17 4mila suicidi all'anno ma se ne parla poco: perchè? E con quali effetti? In collegamento Cristian Romaniello, psicologo

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Trascrizione
00:00Extra tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio bentornati a Extra qual è lo stato
00:09di salute mentale del nostro paese verrebbe da chiederselo in occasione della giornata
00:16mondiale per la salute mentale che cade come ogni anno il 10 ottobre è un tema che affronteremo
00:23questa sera partendo come spunto da un libro che è appena uscito e che cerca di far luce
00:30su un fenomeno che forse è più di tutti l'esemplificazione del marestre il libro lo
00:36vedete inquadrato psicologia di un suicidio oggi in prima serata su radio roma television
00:42vogliamo parlare proprio di questo dei suicidi ogni 16 ore in italia una persona si toglie
00:48la vita ma sono ancora di più quelle che ci provano senza riuscirvi sempre stando alle
00:53statistiche in un anno mediamente si verificano 4000 suicidi sarà per il numero esiguo anche
00:59se comunque superiore alle vittime degli incidenti stradali sarà per una forma di rispetto nei
01:04confronti del dramma umano che spesso si cela dietro a queste tragedie ma di questo fenomeno
01:09non si parla sui giornali a meno che il protagonista non sia per qualche motivo famoso o il gesto
01:14estremo non abbia conseguenze eclatanti questione di pudore o forse perché semplicemente è un
01:20argomento respingente sta di fatto che il silenzio dei media ben si sposa con l'atteggiamento diffuso
01:26anche nell'opinione pubblica sempre piuttosto resti ad affrontare questo genere di vicende
01:31che spesso vengono liquidate sbrigativamente con drammatiche scelte personali in realtà non
01:36sempre è così e forse iniziare a interrogarsi senza morbosità e al contempo con un approccio
01:42rispettoso e rigoroso sul perché di certi episodi potrebbe offrire ai medici ed esperti una chiave
01:48di lettura del fenomeno e forse anche l'ispirazione per intervenire in modo giusto perché in fondo è
01:54troppo facile escludere a priori l'esistenza di una correlazione tra il dramma del suicidio e per
01:59esempio il contesto in cui la vittima viveva lo dicono in fondo le statistiche stesse dopo gli
02:05anni del covid sono aumentati sensibilmente i suicidi e i tentativi anche tra i giovanissimi
02:10mentre in passato durante le recenti crisi economiche del 2008 e poi del 2011 il fenomeno
02:16era esploso tra gli imprenditori alle prese con le difficoltà di gestione e lo spettro del
02:20fallimento semplici correlazioni ovvere coincidenze nel dubbio un po' più di attenzione a questo
02:26fenomeno potrebbe aiutarci a capire come prevenire queste drammatiche denunce di dolore e noi oggi
02:34abbiamo scelto di parlare di suicidi in prima serata cosa che appunto sentivate non si fa
02:39spesso in questo paese con l'autore di un libro lui è il dottor cristiano romaniello è uno
02:44psicologo gli ascoltatori di radio roma televisione lo conoscono perché altre volte è stato nostro
02:50ospite bentornato dottore buonasera grazie direttore ancora grazie per l'invito e per
02:55l'attenzione a questi temi il libro che ha curato e che appena uscito si intitola psicologia di un
03:01suicidio elementi di studio del fenomeno suicidiario ecco le posso chiedere intanto
03:09l'avrà sentito la copertina secondo lei perché c'è pudore così tanto pudore ad affrontare questi
03:15temi intanto ho apprezzato molto la copertina perché la scelta anche delle parole con cui
03:21avete descritto il fenomeno non poteva essere più azzeccata di così avete parlato di respingenza
03:26del tema questo è un punto cardine cioè il tema della morte già respingente di suo se poi una
03:32persona si procura la morte da sola questo rende il tema della morte ancora più respingente la
03:39avvolge di un alone di mistero a volte anche di misticismo e spesso le persone sentono un
03:44po come dire in oscurità del fenomeno sentono quasi qualcosa di mistico quindi hanno proprio
03:50possiamo dire pudore da un parte dall'altra quasi paura di un fenomeno del genere quasi come se
03:56fosse possibile essere contagiati cosa che di fatto avviene il pudore esiste esiste molto nel
04:01mondo dell'informazione dove esistono anche dei criteri per parlare della notizia qui sempre molto
04:07ben rispettati devo dire per questo vi faccio ancora i complimenti anche in altre occasioni
04:10è capitato di trattare il tema con grande competenza giornalista e da altre parti effettivamente come
04:17dicevate nel servizio capita di parlarne se il tema del suicidio se quello specifico suicidio
04:23magari le modalità con cui è stato fatto con cui è stato portato a termine hanno delle
04:29ripercussioni su altri temi cioè si usa quasi come veicolo per poter parlare di altro il pudore
04:36esiste è quello che da sempre rende molto difficile raccogliere i dati sul suicidio
04:43noi sappiamo che ci sono circa 4.000 suicidi l'anno ma sappiamo anche che ci sono enormi
04:47problemi di registrazione dei suicidi ovvero per fare un esempio se io trovo una persona
04:53in strada che probabilmente è precipitata da un palazzo la causa della morte diventano le
05:00fratture multiple l'arresto cardiaco insomma tante cose ma manca poi la ragione umana potrebbe
05:05essere un suicidio certamente bisogna indagare per capirlo quindi insomma in qualche modo c'è
05:12la respingenza a cercare il fattore umano perché in qualche modo basta la causa fisiologica a
05:17determinare un morte ma quella persona se si è suicidata non era morta nel momento in cui le
05:23funzioni vitali hanno smesso di continuare la propria attività è morta quando ha deciso che
05:29la vita che sta vivendo non era una vita cioè è possibile anche morire da vivi e per questo che
05:33poi si sceglie in qualche caso anche il decesso. L'approccio di questo libro ovviamente un approccio
05:39rigoroso un approccio scientifico Cristiano Romaniello fino a qualche tempo fa da politico
05:46si è anche battuto e con grande vehemenza per arrivare a una legge che permettesse proprio di
05:52dare gli strumenti per studiare analizzare affrontare questa piaga che ha una ricaduta
05:58poi inevitabile dal punto di vista sociale. Lei nel libro a un certo punto se lo chiede ma è un
06:03gesto estremo o è un comportamento sociale perché è importante questo discrimine? È molto importante
06:12perché c'è una grossa differenza quando si parla di pubblico e di privato, questo è un tema che
06:20ha a che fare con la politica ma a che fare anche tanto col benessere personale. Esistono libertà e
06:26c'è un elemento di libertà nell'esercitare quasi un diritto personale che è anche quello di fare
06:33del proprio corpo quello che si vuole questo tema di cui si parla non nel suicidio ma in generale
06:39dall'altra parte c'è un altro aspetto che è fondamentale. Quale persona che vive in un contesto
06:44sano, allegro, felice, sceglie di togliersi vita? Nessuno. Quindi se noi non andiamo a capire quali
06:54sono le cause collettive sociali che possono portare le persone a soffrire così tanto addirittura da
07:00pensare di potersi togliere la morte, noi non riusciamo a cogliere davvero l'essenza del
07:04suicidio. Il suicidio è un fenomeno come dicevamo prima perché una persona si sente morta,
07:10cioè non si può scegliere se morire suicidando, si può scegliere se decedere suicidandosi. E' una
07:16differenza veramente molto sostanziale perché chi è vivo, chi si sente in vita, questo chiaramente
07:21significa avere un collettivo attorno insieme, un collettivo mondo che non è solo il collettivo di
07:27persone che ti circonda, sono le tue possibilità, le possibilità d'azione che hai di fronte a te su
07:33questo. Il professor Costa è molto capace, l'ho citato diverse volte proprio perché affronta questo
07:39tema che a volte come dire anche questo è un po' un tabù, cioè parlare dell'identità umana come se
07:45fosse qualcosa di più estesa rispetto a chi siamo noi, a qual è il nostro corpo, qual è il nostro
07:52pensiero, come se non ci fosse tutto il resto. Ma quel pensiero anche per il corpo non sarebbe
07:56possibile della stessa maniera se non vivessimo situati in un contesto specifico, se non mangiassimo
08:02quello che mangiamo, se non respirassimo l'aria che respiriamo, se non avessimo le interazioni che
08:08abbiamo con le nostre abitazioni, con le persone che stanno attorno a noi, con i nostri genitori,
08:12i nostri figli, i nostri amici, anche con i nostri avversari o con gli sgambetti che
08:17quotidianamente ci troviamo ad affrontare. Ecco finché non arriviamo a considerare l'essere
08:22umano in questo modo, cioè qualcosa di esteso che esce fuori da sé e finché non riusciamo a
08:28capire che quello che c'è fuori incide così tanto sulla nostra personalità, anche sul nostro
08:34benessere, finché non riusciamo a toglierci dalla mente che il centro del nostro malessere in questo
08:41caso è dovuto a come noi reagiamo alle situazioni, allora noi non riusciremo mai a comprendere questa
08:45sofferenza estrema. Questa sofferenza estrema, questo gesto estremo ha un margine di libertà,
08:51certamente non tolgo la dignità a nessuno che abbia deciso o che pensi di farlo, ma dobbiamo
08:57considerare che questa libertà forse non è una libertà ma diventa un vincolo, cioè quando una
09:03persona sceglie di togliersi la vita, questo gesto diventa l'unica azione possibile, diventa
09:10veramente un vincolo. E allora è qui che come dire si inserisce quell'elemento che lei ha forse
09:15cercato nella domanda, che è quello della libertà oppure no. C'è libertà quando c'è un vincolo,
09:21se io ho una strada sola da percorrere, quando sono libero, ovviamente non sono libero perché
09:25posso solo prendere la direzione indicata. La società, lo Stato, il collettivo, il contesto in
09:33cui ci troviamo, deve essere un po' strutturato per aiutarci ad avere più di una strada da
09:38percorrere, altrimenti non esiste libertà, diventa un vincolo anche quello di scegliere il proprio
09:44decesso. Ovviamente da questa sua analisi troviamo una risposta al quesito che alleggiava nella
09:51copertina, se è casuale che siano aumentati questi episodi all'indomani della pandemia o
09:56durante le fasi economiche più gravi, quando ci fu un aumento dei casi di imprenditori che si
10:02torsero la vita, anche questo nel silenzio, è evidente che una correlazione col contesto c'è.
10:06Le faccio però un'ultima domanda, poi devo congedarla. Ovviamente questo è un libro che
10:11dà anche delle proposte e delle risposte ai professionisti, non è un saggio di letteratura,
10:18per l'opinione pubblica non qualificata, però una domanda che io le faccio da cittadino. Molto
10:27spesso quando veniamo raggiunti dalla notizia della scomparsa per suicidio di una persona che
10:32conoscevamo, rimaniamo stupiti dal fatto di non essercene accorti prima. So che è una domanda
10:40banale, ma eravamo noi distratti o davvero chi sceglie questo gesto molto spesso fa di tutto
10:49per non farsi scoprire? Noi viviamo distratti, purtroppo è un elemento che caratterizza la
10:57società moderna contemporanea. Viviamo distratti, non ci accorgiamo quasi di nulla, se non dove
11:03mettiamo attenzione. Abbiamo la testa sui social, abbiamo la testa sui nostri dispositivi, sul
11:08lavoro, quando torniamo a casa, certo sulla famiglia, sugli affetti, certamente, però
11:12tendenzialmente noi viviamo distratti da qualcosa che continuamente ci porta fuori da ciò che riguarda
11:18i fattori più umani delle persone che magari ci stanno accanto. La persona che si suicida in
11:24realtà tendenzialmente le tenta tutte, ecco poi dobbiamo fare sempre il solito distinto, non
11:28possiamo generalizzare troppo, però la tendenza di una persona che si suicida, che vuole suicidarsi,
11:34è quello di dirlo, cioè di cercare una soluzione fino all'ultimo momento. Allora arriva, parla in
11:39qualche modo, magari fa anche delle eredità, no? Lascia degli oggetti cari di cui non si sarebbe
11:44mai liberato, oppure parla proprio dell'inutilità della vita, dell'insensatezza del vivere,
11:50cioè queste parole spesso le sentiamo dire, ma non abbiamo la formazione per pensare che
11:54questo sia un elemento importante da tenere in considerazione. A tutti capita di avere periodi
12:00di down, in cui ci sentiamo un po' male, in cui abbiamo una sofferenza, allora chiunque viene in
12:06mente che la vita forse è un po' troppo difficile, forse porta un po' troppa sofferenza, allora non
12:10diamo peso se qualcuno ce lo dice. Tendenzialmente quando arriva una richiesta d'aiuto di questo tipo
12:16non bisogna mai sottovalutarla, non si può chiedere al cittadino né impreparato, ma oso dire anche
12:23quello preparato, di accorgersi dei segnali perché sono sottili. È difficile anche per un esperto in
12:29suicidio rendersi sempre conto della caratteristica, del particolare che deve corpirti, non c'è una
12:37pistola fumante. Bisogna però stare attenti a non sottovalutare mai e a non svalutare mai il
12:41sentimento che sta dietro l'esigenza di farla finita, perché questa è la cosa che fa la
12:46differenza. Cioè una carabiniera che si ferma su un ponte per quattro ore a parlare con una
12:50persona che vuole buttarsi da quel ponte per farla finita, le salva la vita, è successo,
12:57un cavaliere della Repubblica oggi perché ha dedicato la sua vita per salvarne un'altra.
13:01Se noi restiamo invece distratti, se un richiamo d'aiuto non ci tocca, è impossibile riuscire ad
13:08intercettare quella vita. Su questo c'è una riflessione che dovremmo fare un po' tutti,
13:12chiaro che se non parte anche da un interessamento da parte della politica nazionale, come dire,
13:19chiedere a qualsiasi cittadino di impegnarsi a salvare vite non ha senso, non è possibile.
13:24Diciamo che oltre all'empatia umana ci vorrebbe un po' più di attenzione verso questi temi anche
13:32da parte delle istituzioni, che poi hanno la possibilità in qualche modo di offrire
13:35strumenti alla collettività. Io ringrazio il dottor Cristiano Romaniello, psicologo,
13:40il libro Psicologia di un suicidio, un trattato che lui ha curato insieme ovviamente ad altri
13:47esperti per offrirci elementi di studio del fenomeno suicidario, un argomento che abbiamo
13:52voluto scegliere per rappresentare le tante modalità in cui il disagio psicologico di un
13:58paese si può esprimere. Grazie dottore, le auguro un buon lavoro. Grazie a lei direttore e insomma
14:05buona continuazione, il libro va bene per tutti, ecco ci sono elementi che sono comprensibili anche
14:11non esperti. Ha fatto bene a precisarlo, può essere uno spunto di riflessione che continua
14:17anche nella nostra quotidianità leggendolo. Allora io ringrazio l'ospite, ringrazio ovviamente voi
14:22che ci avete seguito fino a quest'ora, adesso lo sapete dobbiamo correre, accedere alla linea
14:27alla prima serata di Radio Roma Television, l'informazione in diretta torna domani mattina
14:32a partire dalle sette con prima pagina. Arrivederci. Extra tutti i colori dell'attualità con Claudio
14:40Michalizio

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