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Cinema, arriva la pellicola su Luisa Bonfanti: un’attrice romana indimenticabile

“La vera storia di Luisa Bonfanti” racconta la breve vita dell’attrice romana, nata nel dopoguerra, tra le baracche a ridosso dell’Acquedotto Felice, e morta il 10 giugno 1984, a poche ore da Enrico Berlinguer.

Attraverso filmati, articoli e ricordi di quanti avrebbero potuto conoscerla, come Maselli, Scola e Spoletini – che interpretano loro stessi nel film – la pseudo-biografia di Luisa Bonfanti – grazie ad una straordinaria interpretazione dell’eclettica Livia Bonifazi – prende forma davanti ai nostri occhi, tanto da far diventare reale un personaggio di finzione.

La donna, nell’istante del suicidio, ripercorre la sua vita ormai quasi interamente consumata: dall’infanzia al Mandrione all’incontro con Pasolini; dagli anni dell’impegno politico e del cinema militante alla storia d’amore con un pittore della scuola di Piazza del Popolo, fino alla perdita di ideali e all’ingresso, quasi accidentale, nel cinema pornografico.

“E’ un film che parla della nostra storia, del cinema, della politica, delle speranze e delle disillusioni. Della casualità e delle coincidenze della vita.” ha detto Livia Bonifazi.

Livia Bonifazi ha la capacità di rendere credibile il momento in cui il proiettile, uscito con un lampo dalla canna fumante della pistola, arresta improvvisamente la sua corsa, e rimane a galleggiare in aria a metà strada tra l’arma e la testa della donna. Sospeso, quasi immobile, se non fosse per quel leggero fluttuare. E’ l’attimo in cui tutto si ferma, si congela. L’istante in cui – compresso in quel milionesimo di secondo – il tempo esplode.

Luisa cerca, in quell’attimo, le ragioni della sua esistenza e per farlo ci chiama in causa, raccontando attraverso le vicende della sua vita, gli avvenimenti che hanno colpito un’intera generazione.

Vera e propria opera di sperimentazione del linguaggio cinematografico, La vera storia di Luisa Bonfanti è un insieme armonico di più formati e stili – Livia Bonifazi canta anche cinque canzoni scritte da Fabrizio Gatti per il film – tanto da rendere l’opera assolutamente unica e originale.

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Trascrizione
00:00Bentornati a Non Solo Roma, l'ultima parte del nostro spazio dedicato all'informazione,
00:06all'approfondimento giornalistico, spazio al cinema in questa ultima parte di Non Solo Roma.
00:12In arrivo un film davvero importante, incentrato sulla straordinaria figura di Luisa Bonfanti,
00:18attrice romana nata nel dopo guerra e morta nel 1984, pensate a pochissime ore da Enrico
00:27Berlinguer. Una pellicola che non soltanto conta un cast davvero eccezionale, davvero straordinario,
00:33ma che ripercorre gli istanti di vita più importanti proprio della Bonfanti, dall'infanzia
00:38fino ad arrivare all'incontro con, pensate, Pierpaolo Pasolini. A raccontarci tutto chi
00:44la interpreta in maniera, devo dire, davvero magistrale, quindi do il mio benvenuto in
00:48collegamento video a Livia Bonifazi. Buongiorno Livia, ben trovata.
00:57Anche Livia ha il microfono spento, ti chiediamo di accenderlo per favore Livia, così riusciamo a sentirci.
01:04Eccoci, eccoci.
01:05Eccoci.
01:06Mi sentite?
01:07Sì, noi ti sentiamo, è un piacere per noi averti qui in questo spazio. Allora ti va
01:14di raccontarci innanzitutto com'è stato interpretare questa attrice romana straordinaria?
01:20Beh, insomma, è stata un'esperienza bellissima, sicuramente uno dei miei personaggi preferiti.
01:28Il film, La vera storia di Luisa Bonfanti, è stato presentato al Bifest e poi è stato
01:35accompagnato da me, da Franco Angeli, regista e autore della pellicola, in giro per tutta
01:42Italia, assieme spesso anche ai nostri produttori, l'Intelfilm, di Gianpietro Preziosa e Marco
01:48Puccioni. È un film molto particolare. Luisa è in qualche modo la metafora dell'Italia
01:59di quegli anni, una donna che nasce alla fine degli anni cinquanta, al Mandrione, una strada
02:05molto particolare di Roma, dove fino agli anni settanta un agglomerato di baracche si
02:13estendeva lungo gli archi dell'Acquedotto Felice, senza acqua, senza luce, senza servizi
02:19igienici. Luisa, da bambina... Quindi parliamo un po' della periferia più estrema di Roma,
02:28no? In realtà non è la periferia, perché è al centro della città, però era una strada,
02:40dall'altra parte dell'Acquedotto c'è un'altra Roma, quella piccolo borghese,
02:46quella dei dipendenti statali. Io invece sto dalla parte delle baracche, ma voglio fare un
02:51passo indietro. Il film inizia con un suicidio, questo si può raccontare, con il suicidio di
02:59Luisa, ma nel momento in cui il proiettile esplode dalla canna della pistola, prima che arrivi alla
03:07tempia, Luisa lo afferra tra le dita e ripercorre in quel milionesimo di secondi in cui il tempo si
03:16congella, ripercorre la sua vita, la ricerca delle ragioni della sua esistenza, sperando in qualche
03:24modo di trovare un disegno, di trovare un perché delle ragioni alla sua vita. Invece si rende
03:31conto che questa vita è un insieme casuale di eventi, se non avessi, lei dice, se non avessi
03:37incontrato quel tipo, se non fossi andata in quel luogo, la mia vita avrebbe percorso una strada
03:43differente. Quindi il ritorno all'incontro con Pasolini, quando lei è bambina, conosce casualmente
03:51appunto Pasolini che fa i sopralluoghi per Accattone, proprio lì al Mandrione. E allora comincia a
03:58pensare, ma forse, forse io posso fare solo finta, fare solo finta di vivere in una baracca, come se
04:06la mia vita non fosse poi esattamente questa. Posso fare come fanno gli attori, fare solo finta.
04:12Si innamora del cinema e comincia a fare la comparsa a Cinecittà nel 68. Il personaggio di Luisa è
04:22l'unico personaggio inventato di questa storia, ma la storia quella con la S maiuscola è la storia
04:28vera. Gli incontri che fa sono degli incontri con dei personaggi reali. Quindi comincia a fare la
04:35comparsa a Cinecittà, lavora in film di impegno civile, quindi conosce Scola, Maselli, Montalvo,
04:45e poi in questo film saranno proprio loro a raccontare di lei, a interpretare se stessi nel
04:54film e a raccontare questo personaggio, Maselli addirittura ad intervistarla. Dopo gli anni,
05:02durante gli anni dell'impegno politico, Luisa scopre anche l'amore e si innamora di uno dei
05:10pittori della Scuola di Piazza del Popolo. Poi negli anni 80, con la perdita degli ideali, Luisa
05:18finisce, anche qui quasi casualmente, a lavorare nel cinema pornografico e, come ho detto all'inizio,
05:25si uccide in una pensione dietro la stazione Termini, proprio a poche ore dalla morte di
05:31Enrico Berlinguer. Ora, questo poi è un film molto molto particolare perché è costruito,
05:39è frutto di diversi generi. Innanzitutto ci sono all'interno cinque canzoni originali scritte per
05:48me da Fabrizio Gatti che diventano dei veri e propri videoclip all'interno del film. Ci sono,
05:54c'è una grossa parte di repertorio fornita dall'archivio, dall'amo dell'archivio del
06:00Movimento Operaio Democratico, ci sono, c'è una parte di finto repertorio, c'è una parte di film
06:06vero e proprio e convivono tutti questi stili, in qualche modo creando un nuovo stile narrativo.
06:16Mi chiedevi all'inizio come è stato interpretare il personaggio di Luisa.
06:21Sì, sì.
06:22Allora, innanzitutto...
06:23Anche perché tu c'hai, permettimi Livia, tu c'hai raccontato appunto, giusto qualche dettaglio,
06:30chiaramente senza spoilerare troppo, però diciamo questi particolari si ricollegano in
06:36maniera forse estremamente attuale anche un po' a quello che purtroppo stiamo vivendo,
06:40no? Cioè l'immagine della donna un po' banalizzata in un certo senso. Forse è per
06:46quello che Luisa ha deciso di togliersi la vita, secondo te?
06:50Ma no, io credo che Luisa nel suo caso decida di togliersi la vita perché la fine della sua
06:57vita coincide con la fine di un mondo, con la fine di un periodo storico. Nel suo caso,
07:05è più questo.
07:06È per questo.
07:07Sì, nel suo caso è esattamente per questo.
07:11Quindi ti rifaccio la domanda, sì, come è stato interpretare questo personaggio?
07:17Allora, questo personaggio è nato innanzitutto da una pièce teatrale,
07:22sempre scritta e diretta da Franco Angeli, per me, e prodotta allora da Ettore Scola.
07:30Quindi questa storia è stata inizialmente un monologo e quindi ha richiesto un enorme
07:39lavoro da parte mia, sia sul personaggio che poi su tutta la parte anche musicale,
07:45tutta la parte cantata. Quando è diventato un film, tutto quello che io nel monologo,
07:52tutte quelle immagini che io nel monologo semplicemente evocavo e costruivo attraverso
07:58la parola, nel film, invece, sono in qualche modo esplose, cioè sono diventate delle immagini
08:05vere e proprie che sono diventate una parte narrativa molto importante di questo film.
08:14E quindi, insomma, è stato un lavoro diverso. Prima nel monologo e poi nel film mi sono dovuta
08:22immergere non solo nel ruolo di una donna nata in un contesto molto lontano dal mio,
08:29che parla in romano. Io sono romana ma ho dovuto proprio imparare. Il romano verace, no?
08:38Il romano verace, esattamente. Non solo questo, ma anche, soprattutto nel film, poi ho fatto un
08:49grande lavoro su una donna di quegli anni. Per esempio, c'è tutta una parte di nudo,
08:54quindi sul nudo di quell'epoca. Un nudo, in fondo, non così mostrato, ma un senso di un corpo libero.
09:05Sì, sì. Bene, immagino un lavoro davvero minuzioso, Livia. Allora, noi siamo in chiusura,
09:13però vorrei far vedere ai nostri telespettatori il trailer di, insomma, di questa pellicola
09:18incredibile. Però prima di lanciare il trailer, ovviamente, voglio ringraziarti di cuore per
09:23essere stata qui nostra ospite. Ci hai raccontato tanti dettagli. E volevo dire un'altra cosa
09:28importante, scusami. Cioè, che finalmente la vera storia di Luisa Bonfanti, dal 29 novembre,
09:35sarà disponibile in piattaforma, quindi per un pubblico molto più ampio rispetto a quello che
09:40ha potuto vederlo fino adesso, su Cicchigori TV, su Amazon Prime Video e su Cili, dal 29 novembre.
09:48Ecco, non c'è proprio scampo. Correte davvero a vederlo. Ti ringrazio davvero di cuore, Livia.
09:55Allora, noi facciamo vedere il trailer. Grazie ancora. A presto.
09:58Grazie, a presto.
10:00Ma come sono arrivata fin qui? Perché? È stata una serie di strane,
10:11vaghe circostanze che non avevo niente a che vedere le une con le altre,
10:15ma che sono state la mia vita. Ma io non c'entravo niente, io ero un'attrice.
10:20Come si dice quando sei sceso in piazza a protestare. La conoscevo già da qualche
10:25anno prima. E ti ritrovi pestamanettato sopra un cellulare. Allora, lei me la ricordo,
10:30questa ragazzina. Come si dice quando una ragazza è riversa all'angolo di un ponte.
10:37E i lacrimogeni preparano la vista per un nuovo orizzonte. Così subito?
10:41Guarda che cosa ha trovato il mio assistente su una bancaretta.
10:47E erano quelle parole alate che un giorno migrarono lontano per non fare ritorno.
10:55Bene, con queste ultime immagini abbiamo concluso il tempo a nostra disposizione.
11:07Torniamo nuovamente domani, sempre alle 13, sempre in diretta qui sul canale 14
11:12del Digitale Terrestre con un nuovo appuntamento di Non Solo Roma.
11:15Grazie a tutti voi per averci seguiti. Ringrazio ovviamente la mia regia. A domani.

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