Roma, 6 nov. (askanews) - Valore D, la prima associazione di imprese in Italia impegnata nel promuovere la diversità, il talento e la leadership femminile nelle organizzazioni, ha presentato presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma, il progetto "Dal Silenzio all'Azione" per supportare le aziende nell'adozione di una policy contro la violenza di genere fornendo alle aziende strumenti concreti per agire e fare rete contro un fenomeno che persiste nella società e nel mondo del lavoro.Un progetto nato dalla collaborazione tra Valore D e Una Nessuna Centomila, la fondazione italiana dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne.Ogni giorno femminicidi e violenze evidenziano che la violenza di genere rappresenta una delle sfide più urgenti del nostro tempo, con impatti drammatici sulle vittime e i loro familiari, e con ripercussioni sul tessuto economico, ricordando che questo problema richiede l'attenzione e l'attivazione di tutti, inclusi i luoghi di lavoro."E' tempo di unire le forze per combattere il fenomeno vergognoso della violenza di genere. Da sempre crediamo che le aziende possano giocare un ruolo chiave per cambiare cultura, comportamenti, società. Se le aziende si impegnano attivamente possono esprimere una grande forza generativa e trasformativa, per una cultura di libertà e rispetto", commenta Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D. "Passare dal silenzio all'azione significa proprio questo: fare rete contro la violenza di genere e concretizzare il senso di responsabilità nei confronti delle proprie risorse, un passo decisivo per supportare le vittime a riappropriarsi delle proprie vite".I dati dell'ultimo "OsservatorioD" realizzato da SWG per Valore D rivelano una consapevolezza diffusa del fenomeno e l'urgenza di iniziative coordinate e concrete per contrastarlo. Secondo la ricerca, condotta su un campione nazionale rappresentativo, solo il 37% degli intervistati ritiene che le istituzioni affrontino adeguatamente il problema.Oltre sette italiani su dieci identificano violenza fisica e abusi sessuali come forme di violenza domestica, ma il 34% non riconosce le costrizioni a un rapporto sessuale come forma di violenza. Due italiani su tre concordano sul fatto che la violenza domestica influisca sulla sfera professionale, con il 34% che vede un potenziale aggravamento del problema legato a condizioni lavorative, come orari o lavoro da remoto.Infine, il 62% degli intervistati sostiene che le aziende dovrebbero avere un ruolo più incisivo nel contrasto alla violenza domestica, e le donne in particolare richiedono che i datori di lavoro offrano supporto legale (46%) e assistenza psicologica (37%) alle vittime.La policy "Dal silenzio all'azione" si articola in quattro fasi principali, definite con l'acronimo ISSA, cioè Informare, Svelare, Sostenere e Amplificare, creando così una rete di supporto interaziendale che coinvolga i Centri Antiviolenza, istituzioni e associazioni.Grazie alla partnership con la Fondazione Una Nessuna Centomila, il progetto ambisce anche a migliorare la consapevolezza dei dipendenti riguardo al fenomeno e a offrire percorsi di sensibilizzazione. Dal supporto psicologico ai programmi di sicurezza e gestione delle emergenze, ogni azienda può contribuire a creare ambienti di lavoro più sicuri e rispettosi."Siamo orgogliose di collaborare con Valore D in questo progetto straordinario, perché siamo convinte che il cambiamento si possa realizzare solo con grandi alleanze e attraverso il coinvolgimento di tutte le realtà della nostra società, inclusi i luoghi di lavoro. Attraverso 'Dal Silenzio all'Azione', vogliamo contribuire a trasformare la sensibilità diffusa e l'indignazione in impegno concreto: crediamo che ogni azienda abbia il potere di fare la differenza, sostenendo chi si trova a vivere situazioni di violenza ed inviando le donne ai centri antiviolenza. Insieme, possiamo costruire una rete di consapevolezza e prevenzione", è il commento di Lella Palladino, vicepresidente di Una Nessuna Centomila.Valore D ha inoltre sviluppato, in collaborazione con l'agenzia associata Marimo, una campagna digitale, rivolta alle aziende con l'obiettivo di evidenziarne il potenziale nel diventare luoghi sicuri, capaci di offrire sostegno e protezione a chi vive relazioni violente e durante il mese di novembre rilascerà un kit per tutte quelle realtà che desiderano amplificare questa azione di sensibilizzazione.
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00:55oltre il perimetro aziendale, anche perché poi le vittime della violenza di genere portano
01:01problematiche anche all'interno dell'organizzazione. Quindi presentiamo questa policy invitando
01:07le aziende ad aderire, a farla propria, ad adattarla a seconda delle loro esigenze per
01:12creare delle aziende veramente inclusive capaci di supportare le donne vittime di violenza.
01:17È un problema del Paese, le aziende possono fare moltissimo e uniti anche con le istituzioni,
01:23con gli enti del terzo settore si può fare moltissimo. Serve un cambiamento culturale,
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