Esodati del Superbonus: famiglie, aziende e imprenditori in grave difficoltà: chi li tutela?
Ospite in collegamento: Domenico Passarella - Vicepresidente Federedilizia
Li chiamano esodati da superbonus: migliaia di aziende e famiglie che si sono affidate di una legge dello Stato e hanno aderito senza commettere alcuna illegalità, ma che ora rischiano di fallire di perdere la casa. Questo perché il governo ha deciso di chiudere i "rubinetti" dei finanziamenti, bloccando il meccanismo del credito fiscale.
Risultato: ci sono migliaia di aziende che hanno fatto i lavori e ora, poiché il governo ha deciso di non rimborsarli, si ritrovano a dover pagare fornitori e dipendenti, ma non hanno i soldi. Ci sono poi molte famiglie che avevano iniziato i lavori, convinti di poter pagare con il credito fiscale del governo, che ora non hanno i soldi per chiudere i cantieri e dunque si trovano senza casa, con il rischio poi che ci siano dei contenziosi giudiziari con i costruttori e dunque di perdere la casa stessa.
Martedì 2 luglio da tutta Italia imprese edili, professionisti, artigiani e famiglie che rischiano il fallimento per il fatto che il governo ha deciso di cambiare le carte in tavola da un giorno all’altro, marceranno su Roma.
Ci si chiede in questo scenario: lo Stato può cambiare le leggi, ma chi si assume la responsabilità delle famiglie e delle aziende? Chi tutela cittadini e imprenditori? Non si rischia di perdere credibilità nei confronti dei cittadini?
Diversi studi, oltre ai dati ufficiali di Istat, Bankitalia e ministero dell’economia dicono che il provvedimento non è stato così disastroso come sostenuto dal Governo: a fronte dei soldi investiti infatti, c’è stato un ritorno economico di natura fiscale e altri benefici che hanno in gran parte ripianato i soldi spesi; le truffe sono state quantificate dalla Guardia di Finanza nel 3%, e in ultimo gli edifici ristrutturati hanno migliorato il loro livello energetico, aspetto fondamentale anche in previsione della direttiva green dell’Europa.
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Li chiamano esodati da superbonus: migliaia di aziende e famiglie che si sono affidate di una legge dello Stato e hanno aderito senza commettere alcuna illegalità, ma che ora rischiano di fallire di perdere la casa. Questo perché il governo ha deciso di chiudere i "rubinetti" dei finanziamenti, bloccando il meccanismo del credito fiscale.
Risultato: ci sono migliaia di aziende che hanno fatto i lavori e ora, poiché il governo ha deciso di non rimborsarli, si ritrovano a dover pagare fornitori e dipendenti, ma non hanno i soldi. Ci sono poi molte famiglie che avevano iniziato i lavori, convinti di poter pagare con il credito fiscale del governo, che ora non hanno i soldi per chiudere i cantieri e dunque si trovano senza casa, con il rischio poi che ci siano dei contenziosi giudiziari con i costruttori e dunque di perdere la casa stessa.
Martedì 2 luglio da tutta Italia imprese edili, professionisti, artigiani e famiglie che rischiano il fallimento per il fatto che il governo ha deciso di cambiare le carte in tavola da un giorno all’altro, marceranno su Roma.
Ci si chiede in questo scenario: lo Stato può cambiare le leggi, ma chi si assume la responsabilità delle famiglie e delle aziende? Chi tutela cittadini e imprenditori? Non si rischia di perdere credibilità nei confronti dei cittadini?
Diversi studi, oltre ai dati ufficiali di Istat, Bankitalia e ministero dell’economia dicono che il provvedimento non è stato così disastroso come sostenuto dal Governo: a fronte dei soldi investiti infatti, c’è stato un ritorno economico di natura fiscale e altri benefici che hanno in gran parte ripianato i soldi spesi; le truffe sono state quantificate dalla Guardia di Finanza nel 3%, e in ultimo gli edifici ristrutturati hanno migliorato il loro livello energetico, aspetto fondamentale anche in previsione della direttiva green dell’Europa.
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00:00non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani. Bentornati a non solo Roma,
00:09buongiorno a tutte le nostre telespettatrici e ai nostri telespettatori, bentrovati ad un'altra
00:14puntata che vi racconta come di consueto Roma e provincia in diretta fino alle 14 per Radio
00:21Roma News e proprio qui a Radio Roma News ne abbiamo parlato spesso. Li chiamano gli esodati
00:28del super bonus. Di chi parliamo? Parliamo di migliaia di aziende e di famiglie che ora si
00:34trovano in estrema difficoltà. Questo perché? Perché qualche anno fa hanno di fatto creduto
00:41ad una legge che prometteva del credito per ristrutturare appunto delle case o anche per
00:47costruire nuove case senza commettere alcuna illegalità. Ma cosa è successo? E' successo che
00:53il governo attuale ha deciso di fatto di chiudere i rubinetti del credito fiscale. Dunque migliaia
01:00di aziende e di famiglie si trovano ora in estrema difficoltà alle prese con i cosiddetti crediti
01:05incagliati. Pensate che ci sono aziende che ora si ritrovano a dover pagare i materiali, i fornitori
01:11e anche gli operai che hanno appunto fatto i lavori ma che non hanno di fatto i soldi o anche
01:17le famiglie che non soltanto si trovano ora senza una casa ma che rischiano anche di
01:23incappare in un contenzioso giudiziario con la giustizia. Insomma un dramma vero e proprio
01:29tanto da portare imprese, famiglie, imprenditori, professionisti del settore a decidere di marciare
01:36su Roma. Questa protesta ci sarà martedì 2 luglio. Noi oggi cerchiamo di approfondire nel
01:42dettaglio questo tema insieme chiaramente al nostro primo ospite. Dunque dal mio benvenuto
01:47in collegamento video il buongiorno qui a non solo Roma al vicepresidente di credere di Lizia
01:53Domenico Passarella. Buongiorno a lei. Buongiorno, buongiorno ai telespettatori. Grazie per l'invito.
01:59Grazie a lei per la sua disponibilità nell'affrontare questo tema che è al centro di vari
02:05dibattiti perché il governo dunque decide sostanzialmente vicepresidente di chiudere
02:11i rubinetti del credito fiscale ma migliaia di famiglie, di aziende, di imprese anche lì si
02:16trovano in estrema difficoltà. Sì, diciamo che questo percorso di chiusura dei decreti fiscali
02:25viene da lontano. Viene ormai dal 2022 quando l'allora presidente del Consiglio Draghi decise
02:32con un colpo di spugna di bloccare la circolazione dei crediti con un decreto, il cosiddetto DL4,
02:40del gennaio 2022 che impediva la accessione dei crediti limitandola ad una sola. Dopodiché sono
02:52intervenute numerose modifiche. Lei consideri che da quando è nata la norma sono intervenute 43
02:57modifiche, in media uno ogni 45 giorni dall'emanazione e non sono state abbassate le
03:06alicote che forse era la cosa più giusta fin dall'inizio di detrazione, ma è stata impedita
03:12la libera circolazione dei crediti. L'ultimo decreto emanato dal governo con l'ultimo
03:18emendamento presentato dal governo al DL39, quello di impedire alle banche di compensare
03:27i crediti per i propri debiti nei confronti dell'Inps e dell'Inail, ha conclamato l'impossibilità
03:37delle banche di acquistare ulteriori crediti, facendo sì che le imprese si trovassero in una
03:46situazione di impossibilità di vendere questi crediti che sono stati generati per aver eseguito
03:52in conformità di una norma emanata dallo Stato, facendo dei lavori a casa delle persone,
03:59quindi realizzando lavori di efficientemente energetico e di miglioramento sismico e questi
04:05crediti sono diventati effettiva carta straccia. Diciamo che i soldi del monopoli hanno più valore
04:12dei crediti fiscali che giacciono sui cassetti fiscali delle imprese, dei professionisti e
04:18delle famiglie italiane. Questo fa davvero molta paura, il punto in questo Vice Presidente io
04:25vorrei anche aprire questo spunto di riflessione insieme a lei, il governo può anche cambiare le
04:30leggi nel rispetto chiaramente della Costituzione e anche ovviamente dei cittadini, ma deve ovviamente
04:36anche assumersi la responsabilità di quello che fa, cioè in sostanza qui si lasciano famiglie,
04:42imprese, professionisti in una situazione drammatica? Allora guardi, io nelle visite
04:50istituzionali che ho avuto insieme al Presidente Catani e Pintilie ho avuto una risposta da un
04:56Presidente di Commissione al quale facevo presente il disastro che si sarebbe generato con un blocco
05:04così repentino senza accompagnare con delle soluzioni del problema di far cedere comunque
05:12questi crediti fiscali ponendo tutta una serie di soluzioni, abbiamo messo sul tavolo soluzioni,
05:20mi ho sentito dire da questo Presidente di Commissione al Senato dovete morire tutti,
05:25questa è la verità, eravamo in quattro in quella stanza, quindi io ero presente,
05:32tant'è che mi sono anche abbastanza diciamo risentito da una risposta di un Senatore della
05:39Repubblica che dovrebbe garantire il rispetto delle leggi, ai cittadini viene chiesto di
05:44rispettare le leggi mentre lo Stato in mani delle leggi è di lui il primo ad essere sleale
05:50nei confronti dei cittadini e questo è assolutamente inaccettabile, ciò che è stato
05:56fatto è al limite dell'incostituzionalità perché emanare norme retroattive e impedire quando quei
06:05crediti sono stati generati avevano una conformazione normativa all'interno di un quadro
06:11normativo sono state modificate le norme anche per quelli già generati e questo impedisce di
06:18fatto ed in sostanza l'impossibilità di far negoziare questi crediti fiscali. Tenga conto
06:24di una cosa, pare che ultimamente stava circolando una voce a palazzo che ciò che è stato fatto nei
06:32confronti delle banche con un prossimo decreto possa essere esteso anche alle imprese, ovvero
06:38quei crediti che sono presenti nei cassetti fiscali delle imprese non potranno da primo
06:44gennaio essere compensati con i debiti nei confronti dell'Inps e dell'Inaid, questo
06:51genererebbe una perdita secca dei crediti fiscali perché le imprese che non sono riuscite
06:56quantomeno a vendere almeno potevano compensare nonostante tutte le promesse fatte a partire
07:02dal Presidente del Consiglio, a partire dal Vice Ministro Leo, a partire dal Ministro
07:08Giorgetti, tutte disattese invocando una non sostenibilità di questa azione. Il problema
07:16è che questo incentivo ha generato enormi flussi di cassa nelle casse dello Stato perché
07:24sono stati realizzati i lavori, le imprese hanno versato l'iva, le imprese hanno pagato
07:29contributi, hanno pagato stipendi ed è prova provata anche Fonte Mef che sono stati generati
07:36oltre 135 miliardi di extra gettito, lo Stato non vuole onorare i debiti e sta facendo in
07:44modo di non onorare i debiti nei confronti dei cittadini e questo è inaccettabile. Forse
07:51le grandi associazioni datoriali, le grandi associazioni dei consumatori non si sono ancora
07:59accorte del dramma che sta succedendo, ma un articolo pubblicato proprio la settimana
08:05scorsa su un quotidiano di tiratura nazionale ha dichiarato che solo in una regione si sono
08:11generati 93 mila licenziamenti nel settore dell'edilizia. Io avevo mandato personalmente
08:19una lettera al Presidente del Consiglio Meloni come federe edilizia, l'avevo mandata ai vice
08:25Presidenti del Consiglio e a tutti i capigruppi parlamentari dove evidenziavo a settembre
08:31dell'anno scorso quale sarebbe stato il disastro sociale se questa chiusura non fosse accompagnata
08:39da soluzioni sostenibili per le casse dello Stato e vi posso garantire che le soluzioni
08:44sono state tutte portate ai tavoli e ogni volta viene detto che non si può fare. E'
08:49una menzogna. Com'è una menzogna ciò che viene dichiarato che per 17 miliardi di truffe
08:56si può fare le spese sanitarie? Questo non è vero perché i 17 miliardi di crediti che
09:03sono stati bloccati dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle Entrate non saranno
09:08mai compensati per le casse dello Stato perché quei crediti sono congelati quindi non entreranno
09:14mai in compensazione con altri debiti tributari. E' una falsità e una menzogna anche poco
09:22elegante detta da esponenti di governo che questa cosa proprio la raccontano in maniera
09:28sbagliata. Sono numerose gli studi e le fonti anche del MEF che dichiarano gli extragettiti
09:39che sono stati incamerati dallo Stato. Lo Stato sì e no avrà debiti per tutti i crediti
09:45generati di circa 200 miliardi al netto delle truffe di 6-7 miliardi tra quello che hanno
09:52incassato, tra quello che hanno fatto già perdere ai cittadini circa 7 miliardi a novembre
09:592023 e 12-13 miliardi sono stati persi dopo il 4 aprile. Questi sono conteggi, sono facilmente
10:07desumibili da tutta una serie di calcoli tra quelli acquistati e quelli compensati.
10:11Poi tra le altre cose vicepresidente io so che dati proprio della Guardia di Finanza
10:15visto che lei ha citato la questione delle truffe che è poi il motivo per cui hanno
10:19deciso di chiudere questi rubinetti fiscali ammontano al 3% che è una cifra non dico
10:25irrisoria però comunque non così allarmante. C'è poi un altro aspetto a chiudere ecco perché
10:31mi rimane soltanto un minuto. C'è una direttiva case green, immagino che questo super bonus,
10:36questi lavori che sono stati fatti hanno anche agevolato questa direttiva che dobbiamo rispettare
10:41imposta dalla comunità europea in moltissimi casi. Assolutamente perché ai fini del calcolo
10:47del rispetto della normativa case green tutti gli interventi a partire dal 2020 rientreranno
10:52in quel calcolo di abbattimento di costi energetici degli edifici che dovrà essere del 16%. Lei tenga
10:59conto che solo nel 2022 lo Stato ha acquistato meno 3 miliardi di idrocarburio prodotti derivati
11:07dal petrolio per l'alimentazione del riscaldamento. Quindi lo Stato sta già risparmiando e ogni anno
11:16se dovesse risparmiare solo 3 miliardi lei consideri quanto sarà il risparmio considerando
11:24un investimento già fatto. Le nostre associazioni, tutte le associazioni, non quelle blasonate
11:31naturalmente che poco hanno fatto a tutela dei loro iscritti e dei loro aderenti, si sono riunite
11:39e hanno deciso, compresa il Fede dell'edilizia, di manifestare a Roma il prossimo 2 luglio dove
11:46sarà celebrato il funerale delle piccole e medie imprese, dei piccoli studi professionisti e dei
11:55piccoli proprietari immobiliari che nessuno ha tutelato fino ad oggi. Chiederemo al MIMIT l'apertura
12:01di un tavolo di crisi di settore perché il settore della piccola e media impresa edilizia che è
12:08l'ossatura di questo Paese è stata assolutamente disastrata. Hanno ucciso il motore trainante
12:19dell'economia italiana. Grazie vicepresidente, parole chiarissime, un appello davvero molto molto
12:25incisivo. Grazie per la sua spiegazione chiarissima e per essere ovviamente stato in nostra compagnia
12:30l'appuntamento al 2 luglio a Roma. Grazie, grazie a tutti i tuoi spettatori, grazie ancora. Bene,
12:38ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa. Restate qui però perché tra pochissimi istanti
12:43un nuovo allarme che si sta un po' sviluppando in tutto il mondo ma anche e soprattutto a Roma,
12:49l'allarme droghe. A tra poco. Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.