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03:55 Quanto è ancora attuale la Costituzione Italiana? In collegamento Alfonso Celotto, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale Università Roma Tre
21:01 Viterbo, insulti e maltrattamenti all'asilo: maestra allontanata. In collegamento Gaetano Alaimo, Direttore NewTuscia.it
25:07 La Madonna di Trevignano, interviene anche la Diocesi. In collegamento Gaetano Alaimo, Direttore NewTuscia.it
27:44 Vasanello Film Festival, applausi con Pupi Avati. In collegamento Gaetano Alaimo, Direttore NewTuscia.it
29:16 Vasanello Film Festival, applausi con Pupi Avati. Intervista a Pupi Avati, regista
31:44 Tutela della salute e dell'ambiente, successo per il corso. In collegamento Gaetano Alaimo, Direttore NewTuscia.it
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00:00Extra, tutti i colori dell'attualità, con Claudio Michalizio.
00:05Bentornati, bentornati a destra. 2 giugno 1946, con il referendum, gli italiani scelgono
00:17la Repubblica. La ricorrenza di questa data storica che sancirà l'inizio dell'era
00:23democratica per il nostro paese è anche l'occasione per fare il punto della situazione sullo stato
00:31di salute della nostra Costituzione, la legge fondamentale dello Stato italiano che molto
00:37spesso viene evocata anche nel dibattito politico tra chi la definisce un valore, una norma
00:44sempre valida e chi invece vorrebbe di volta in volta, con capitoli differenti, provare
00:51a modificarla. Di questo parleremo in questa puntata di, come sempre c'è prima la copertina,
00:56di Silvia Corsi a introdurci al tema di giornata.
01:00È la legge fondante, quella su cui sono state fissate le fondamenta dello Stato italiano
01:05e che si posiziona al vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico
01:09della nostra Repubblica. Approvata con il voto dell'Assemblea Costituente del 22 dicembre
01:151947, oltre a un anno dopo il referendum con cui i cittadini italiani scelsero di abbandonare
01:21la monarchia, la Carta Costituzionale è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948 e da allora
01:28è un faro per chiunque abbia governato il paese negli ultimi decenni. Come insegnano
01:33a scuola la Costituzione italiana è democratica, rigida e lunga. Il significato di democratica
01:39è abbastanza scontato perché fa riferimento al fatto di essere stata votata dall'Assemblea
01:44Costituente e letta dai cittadini. Ma la Carta è anche lunga perché non si limita
01:49a disciplinare l'organizzazione dello Stato e i diritti fondamentali dei cittadini, ma
01:54al contrario detta numerose norme che riguardano i compiti dello Stato e i rapporti sociali
01:58ed economici, come per esempio i diritti allo studio, alla salute e dei lavoratori. È infine
02:04rigida nel senso che non può essere modificata per mezzo di una legge ordinaria ma richiede
02:09procedure e maggioranze parlamentari più ampie. Proprio quest'ultima caratteristica
02:14che sembra voler ammonire che la Costituzione venne fatta per durare a lungo nel tempo,
02:19ha contribuito negli anni a rafforzare nell'opinione pubblica che questa legge sia qualcosa di
02:25assolutamente immutabile, quasi sacro. Questo è accaduto anche in tempi recenti quando
02:30nel dibattito politico si è verificata la necessità di cambiare qualche aspetto della
02:35Carta Costituzionale. Puntualmente i partiti si dividono tra cesi sostenitori dell'obbligo
02:41di integrità da una parte e quanti dall'altra ritengono che apportare delle modifiche non
02:46sia solo legittimo ma necessario per aggiornare un documento che, altrimenti, nel suo immobilismo
02:52rischia di non essere più in grado di rispondere alle esigenze del Paese. In realtà poi, se
02:57si vanno a scorrere gli annali dell'attività parlamentare, si scopre che il testo della
03:02nostra Costituzione è già stato modificato in più occasioni e l'ultimo caso è stato
03:07quando si è ridotto il numero dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori
03:14elettivi, riforma confermata dagli elettori con il referendum popolare dello scorso 2020.
03:20Il nostro ospite per questa puntata speciale di Estra è il professor Alfonso Celotto,
03:29docente di diritto costituzionale all'Università Roma 3. Benvenuto a Estra, professore, buonasera.
03:35Piacere, buonasera.
03:37Noi abbiamo cercato di rinfrescare la memoria ai nostri ascoltatori sul valore storico e
03:46anche istituzionale che ha la Carta fondamentale della Repubblica italiana. Le posso chiedere,
03:51secondo lei, quanto è ancora attuale la nostra Costituzione?
03:54Innanzitutto darei 28 alla vostra scheda, che è un buon voto, è sembrata completa,
04:01chiara, semplice. La nostra Costituzione è molto attuale, potremmo dire, scherzando,
04:08di sana e robusta Costituzione. La nostra Costituzione si proponeva di guardare lontano,
04:14cioè di cercare di ridisciplinare l'Italia, anzi di cambiarla profondamente, ma di cambiarla
04:21a 75, a 100 anni, come diceva Calamandrei, la Costituzione presbite. Ricordiamo come
04:26era l'Italia del 46, distrutta dalla guerra, analfabeta, povera. Andavano riaffermati i
04:32diritti e andala stabilizzata la democrazia. Due compiti che negli anni si sono assolutamente
04:38realizzati e quindi questo dimostra la saldezza e la forza della Costituzione.
04:44Ecco, il tema della Costituzione, la riforma della Costituzione, lei credo possa confermarla
04:50perché è un argomento che spesso fa capolino nel dibattito politico, spesso associato
04:54a quando si tratta di varare dei provvedimenti che in qualche modo hanno a che fare con gli
05:03equilibri dei poteri dello Stato, i diritti delle persone, o come è nel caso più recente
05:09forse di cui si sta parlando, il tema dell'autonomia, che è un argomento particolarmente divisivo,
05:16un argomento sul quale noi sappiamo in queste ore sono intervenuti anche diversi organi
05:19dello Stato, la Corte dei Conti su tutti. Quanto, secondo lei, aggrapparsi dall'una
05:25e dall'altra parte alla intoccabilità della Costituzione può rappresentare un problema
05:34oggettivo e quanto rischia invece di rendere soltanto il tutto un pretesto per non affrontare
05:39nel merito i problemi?
05:41Allora, la Costituzione può essere modificata, ce lo dice l'articolo 138, cioè esiste un
05:47meccanismo previsto nella Costituzione per modificarla. Questo si fa capire che la Costituzione
05:52va riformata quando serve. Una raccomandazione generale, la Costituzione nel 1947 venne approvata
06:00con l'88% dei voti validi, cioè significa che tutti i partiti, e lì erano veramente
06:06partiti schierati su posizioni diverse, repubblicani, comunisti, democristiani, socialisti, si misero
06:12d'accordo per cercare un compromesso. Quindi la modifica costituzionale va fatta tutti
06:16assieme. Su questo presupposto, poi, bisogna capire cosa modificare, perché, come è accaduto
06:22nel 2001, quando si è modificato il titolo quinto sulle autonomie, ci si è accorti subito
06:27dopo qualche anno che forse quella era una modifica frettolosa, parziale, che addirittura
06:31funziona meno bene del testo originario. Ecco l'importanza di modifiche condivise e ben
06:38meditate.
06:39Adesso le chiedo, da esperto della materia, un suo punto di vista. Intanto la collega
06:48Silvia Corsi, nella copertina alla quale lei ha dato 28, per cui poi festeggeremo, ha detto
06:54che negli anni qualche modifica è stata apportata. Ci aiuta a capire in quali ambiti queste modifiche
07:03sono state effettuate e soprattutto erano modifiche sostanziali, importanti. Banalmente,
07:10se uno scorre gli annali del Parlamento italiano, tutta la questione delle autonomie regionali
07:15è passata attraverso delle modifiche, ovviamente, della Costituzione. In quali ambiti si è
07:20operato sinora? Allora, la Costituzione è stata modificata una ventina di volte, quindi
07:26è stata modificata abbastanza poco, è stata modificata su vari punti, è stata modificata
07:32su cose più piccole, tipo sul numero delle regioni, aggiungendo il Molise, è stata modificata
07:38su punti importanti, Articolo 68, l'immunità parlamentare, Articolo 79, le leggi di amministri
07:45indulto, ancora è stata modificata sul Tribunale dei Ministri, Articolo 96, è stata modificata
07:52su composizione e funzionamento della Corte Costituzionale, Articolo 135, è stata modificata
07:59una sola volta in maniera più ampia, Articolo 2001, sul titolo quinto, quindi l'assetto
08:04regionale, è stata modificata negli ultimi anni su alcuni punti più piccoli, l'inserimento
08:09dell'Articolo 9 dell'ambiente dei diritti di regenerazione future, la tutela degli animali,
08:14adesso si sta modificando con la tutela dello sport, il taglio dei parlamentari, sono state
08:19fatte piccole modifiche di manutenzione, soprattutto, e di valorizzazione di alcuni aspetti. Quella
08:26che non si è riuscito a fare è la grande riforma, si è provata almeno quattro volte
08:29con le due bicamerali, 92 e 97, si è provata con i disegni di legge governativi per l'Uscoio
08:352005 e Rezzi 2016, ma non si è mai riusciti. Questa grande riforma quali obiettivi vorrebbe
08:43raggiungere, dovrebbe perseguire? Beh, è la riforma di cui si parla sulla forma di
08:49governo, l'organizzazione del potere e quindi che cosa? Il presidenzialismo, l'elezione
08:55diretta del capo dello Stato, del primo ministro, però questi sono temi di cui si parla da
09:01quasi 50 anni, o almeno 40, però sono temi su cui non ci si mette d'accordo, proprio
09:07perché le visioni politiche sono differenti e quindi si fa fatica a capire quale sarebbe
09:12la giusta strada e la giusta possibilità per aggiustare la forma di governo, perché
09:16una cosa c'è sicuramente, i nostri governi sono fragili, durano cioè in carica troppo
09:21poco, i nostri governi spesso sono deboli proprio perché di coalizione. Naturalmente
09:28lei faceva riferimento a come anche attraverso varie legislature certi temi che abbiano fatto
09:35più volte Capolino siano comunque divisivi e ovviamente cozzino con le visioni che della
09:43gestione della cosa pubblica, del paese Italia, degli equilibri di poteri hanno i singoli
09:48partiti. Da qui partiamo tra un attimo, dopo la pubblicità adesso c'è una breve
09:54pausa, state con noi. Bentornati, bentornati a destra prendendo
10:02spunto dalle celebrazioni per la Festa della Repubblica che cade come sapete il 2 giugno,
10:08oggi stiamo cercando di capire come sta la nostra Costituzione italiana, lo facciamo
10:14con il professore Alfonso Celotto, docente di diritto costituzionale all'Università
10:18Roma 3 che ringraziamo per il tempo che ci sta dedicando. Il professor Celotto ci diceva
10:24guardate che la nostra Costituzione promulgata nel quarantasette e entrata in vigore il primo
10:29gennaio del quarantotto vedeva a lungo, chi l'ha scritta ha saputo avere una giusta visione
10:36da questo punto di vista, ci stava spiegando come al di là di una ventina di modifiche
10:41che siano stati, nel passato ci siano una serie di aspetti, quelli più attinenti se
10:47vogliamo anche alla reimmaginazione dell'equilibrio dei vari poteri nello Stato italiano che restano
10:53divisivi ogni qual volta si decida di fare, di mettervi in mano a questo aspetto della
11:01riforma e tra l'altro ricordiamolo professore perché serve una coesione a tutti i partiti,
11:06le regole che i legislatori hanno previsto per poter modificare nel merito, la Costituzione
11:13sono assolutamente rigide, si parla di avere una maggioranza qualificata proprio per dare
11:19anche forse un'idea della sacralità dell'atto che si andrebbe a compiere. Esatto, cioè anche
11:27per la serenità della Costituzione, cioè la Costituzione è di tutti, l'abbiamo detto,
11:32venne approvata con l'88% dei voti favorevoli, non può essere modificata dalla maggioranza
11:37politica, quindi va innanzitutto modificata con calma, bisogna aspettare almeno le quattro letture,
11:44tre mesi, tre mesi, dei tempi di meditazione, ma poi soprattutto deve essere modificata con
11:50una maggioranza ampia, bisogna raggiungere almeno i due terzi degli eventi di dritto se non si vuole
11:56fare il referendum oppure almeno la metà se comunque vuole essere approvata, quindi proprio
12:01questo ci dice il Costituente, la Costituzione va modificata tutti assieme. Ma se si andasse
12:07verso per esempio una Repubblica di tipo presidenziale, che è uno dei temi che anche nel
12:12dibattito più recente ha fatto capolino ed è forse uno degli aspetti più divisivi, che nelle ultime
12:18legislature più volte è stato fonte di polemiche tra le varie fazioni, secondo lei si stravolgerebbe
12:28qualcosa del senso iniziale dell'assetto democratico di questo Paese? Secondo me perché è un tema così
12:34tanto preoccupante l'accentramento dei poteri, io banalizzo un po' in una sola figura? Non è
12:44solo una questione preoccupante, è proprio una questione difficile, cioè il problema è di cercare
12:50di capire qual è il giusto assetto, qual è un assetto che ti può valorizzare la forma di governo
12:59e che non rischi invece di creare un modello che funzioni peggio. Proprio la riforma del 2001,
13:04il titolo quinto, venne fatta con entusiasmo, quasi federalismo e poi ci siamo accorti che fosse il
13:10peggio. Quello è il tema che deve farci riflettere, la Costituzione va modificata con attenzione per
13:15non fare cose che funzionino peggio. Poi il presidenzialismo può servire se i nostri
13:19governi sono di breve durata, fragili, sono spesso legati a queste mangiabilanze parlamentari
13:24un po' composite. Può funzionare un sistema presidenziale che ti dà, come la Francia,
13:29gli Stati Uniti, se ne è parlato tanto, più nettezza nelle scelte. Le chiedo ovviamente un
13:35parere tecnico, professore, il fatto che molto spesso venga vista la Costituzione come un qualcosa
13:42dietro al quale talvolta anche forse rifugiarsi su alcuni argomenti che sono particolarmente
13:48divisivi, non nasconde in realtà una fragilità ancora della nostra democrazia. Il fatto stesso
13:56che, come lei diceva, alcuni aspetti sia quasi un tabù cercare di affrontarli, di modificarli,
14:02pur nel rispetto della Costituzione. Non è perché in realtà davvero siamo ancora una forza dove la
14:08democrazia non è ancora matura? No, Guisento, la nostra è una democrazia molto matura e molto
14:12solida. Cioè la scommessa del Costituente l'ha vinta. L'Italia non era mai stata unita,
14:18l'Italia non era mai stata una repubblica democratica e invece il salto in avanti fatto
14:25nel 46-47 è riuscito. Noi siamo una democrazia pluralista, facciamo le elezioni regolarmente,
14:31una volta vince uno, una volta vince l'altro, si fanno governi compositi di coalizione,
14:37i partiti nascono, si trasformano, ne arrivano altri. Cioè siamo una democrazia pluralista,
14:42certo con tutti i limiti delle democrazie in cui si dice poco, male, le minoranze,
14:46le maggioranze, però come dice Churchill è il sistema meno peggiore che conosciamo. No,
14:51in questo sistema che funziona la nostra democrazia e poi certo potrebbe funzionare
14:58meglio. Il problema è quello, col presidenzialismo funziona meglio, ne ragioniamo, capiamo e poi,
15:02e poi eventualmente modifichiamo la Costituzione. Ma io sono convinto che la nostra Costituzione ha
15:07fatto un gran lavoro sia sui diritti e dei doveri e sulla parte democratica e pluralista.
15:12Qui diciamo che se i partiti sono così cauti, così prudenti, ogni qual volta c'è da mettere
15:18mano a possibili argomenti che hanno a che fare ovviamente con modifiche importanti alla
15:24Costituzione e anche per una forma di rispetto, se vogliamo, al valore che un po' tutti le
15:29riconoscono. Di rispetto ma anche di timore di sbagliare. Cioè la nostra Costituzione sappiamo
15:36che va modificata con serietà, con attenzione, altrimenti si rischia di far peggio. Poi ci sono
15:41tanti modelli, il presidenzialismo, il semipresidenzialismo, il premierato per stare
15:45a cose di questi giorni. Bisogna rifletterci. Quando poi a questo aggiungi anche la varietà
15:50delle opinioni politiche, io vorrei così, tu vorresti così, lui di destra, lui di sinistra,
15:55lui pensa a questo modello, vedi la difficoltà delle modifiche di cui si parla da quarant'anni.
15:59Sì, professore, noi sappiamo come molto spesso per dare una responsabilità all'immobilismo che
16:09in qualche modo viene denunciato nel nostro paese, si faccia riferimento proprio all'eccessi
16:15di burocrazia eccetera. Qualcuno in passato aveva anche ipotizzato una, che potesse essere utile,
16:21per esempio una semplificazione nell'iter normativo che porta alla nascita di una legge,
16:27c'è l'ideazione in commissione, poi iniziano la spola tra un ramo e l'altro del Parlamento con
16:35necessità ogni volta di un nuovo esame qualora vengono apportate anche magari delle modifiche
16:40poco più che formali. Secondo lei ha ragione chi in questa macchinosità vede un intralcio
16:48più che una garanzia di democrazia? No, no, sono garanzie, le leggi vanno fatte
16:54seriamente, vanno pensate, vanno discusse. Non bisogna essere frettolosi, non bisogna
17:00lanciarsi in facili entusiasmi, questo assolutamente, vanno fatte bene le cose.
17:06La burocrazia è un altro problema, non è un tema di riforma costituzionale, è un tema di
17:10semplificazione e digitalizzazione di far funzionare la macchina, ma il procedimento
17:15legislativo funziona. Abbiamo visto che il Parlamento in 75 anni, quando ha saputo fare
17:21leggi importanti, perché il divorzio, l'aborto, la riforma del diritto di famiglia, veramente hanno
17:28cambiato l'Italia. La chiusura delle case chiuse, per ricordare grandi leggi fatte,
17:33negli ultimi anni il Parlamento riesce con più difficoltà a esprimersi su temi difficili,
17:37altrettanto difficili, come fecondazioni assistite, eutanasia, gasto allo stativo,
17:42ma forse manca un po' di coraggio alle scelte politiche e non certo è la macchina che non
17:48funziona. L'ultimissima domanda, Professore, fermo restando tutte le valutazioni che lei ha
17:55fatto sulla nostra carta costituzionale, secondo lei c'è qualche capitolo, qualche aspetto che
18:00probabilmente avrebbe bisogno di un tagliando, forse anche solo per il fatto che è stato scritto
18:06subito dopo la seconda guerra mondiale? Allora, noi abbiamo una prima parte,
18:12quella dei diritti e dei doveri, che ovviamente guardava inevitabilmente ad allora, perché è vero
18:17che viene garantita la manifestazione del pensiero, articolo 21, in ogni sua forma,
18:21però loro non conoscevano la televisione, internet, il digitale, social network, quindi
18:27l'articolo 21 disciplina soltanto la stampa, la carta stampata, però i diritti in fondo hanno
18:34meno bisogno di riforma, perché? Perché noi abbiamo un organo specifico, la Corte Costituzionale,
18:38che ha sempre attualizzato i diritti, cioè l'interprete della Costituzione che è riuscita
18:44nel terreno dei diritti a incidere e a garantirci nuovi diritti, cosa che invece non è successo
18:50nella parte dei poteri, perché? Perché in fondo la parte dei poteri non ospetta la Corte
18:53Costituzionale, la Corte Costituzionale dentro i poteri è un garante dei poteri stesso ed ecco
18:58allora che la parte sui diritti noi l'abbiamo in fondo bene o male attualizzata con la giurisprudenza
19:04della Corte Costituzionale, le indicazioni della Corte Costituzionale, mentre la parte
19:08seconda, quella sull'organizzazione dello Stato, potrebbe avere bisogno di modifiche,
19:12ma è quelle di cui stiamo discutendo, vanno fatte tutti assieme e con saggezza.
19:16Vedremo che cosa accadrà nei prossimi mesi, nei prossimi anni, intanto io ringrazio il
19:22Professore Alfonso Celotto, docente di diritto costituzionale all'Università Roma 3,
19:27grazie e speriamo di aver dato anche un contributo alla consapevolezza del valore
19:33che questa legge fondamentale del nostro Stato ancora oggi può avere, può rappresentare per
19:38la tutela e la guida della nostra democrazia. Professore, buon 2 giugno ancora a lei.
19:43Buon 2 giugno a tutti e leggiamo la Costituzione che è bellissima.
19:47Grazie, grazie al Professore Alfonso Celotto. Adesso c'è una breve pausa
19:51pubblicitaria e poi come sempre voltiamo pagina qui a destra, state con noi.
19:56E ben tornati in questo 2 giugno, è un venerdì, non poteva mancare il nostro consueto focus legato
20:08all'attualità dalla provincia di Viterbo, con il direttore di Newtusha.it, Gaetano Alaimo,
20:14che ritroviamo su Radio Roma Television. Buonasera direttore.
20:18Buonasera direttore, un rinnovato saluto a tutti i telespettatori di Radio Roma Television.
20:23Anche questa settimana tanti gli spunti che abbiamo preparato per questa rubrica,
20:29poi è evidente che il flusso delle notizie sul vostro quotidiano è davvero in tempo reale,
20:35quindi l'invito è a avervi tra i preferiti per compulsare tutta l'attualità che arriva
20:42dal vostro territorio. Partiamo però dalla cronaca e da una vicenda che tra poco
20:47accompagneremo anche con delle immagini abbastanza scioccanti, secondo me,
20:50riguarda un insegnante che non aveva dei comportamenti propriamente virtuosi con i
20:58propri piccoli alunni, vero? Sì, è del tutto il contrario. Sono stati i carabinieri del comando
21:05provinciale di Viterbo, dopo oltre un mese di appostamenti tecnici ed ambientali, a riportare
21:12la certezza su quelle che erano dei dubbi dati dai genitori che avevano appunto consultato i
21:19carabinieri. Un insegnante che poi si è saputo da ultime notizie, una 63enne insegnante proveniente
21:26dal nord, queste sono le ultime notizie, è stata di fatto sospesa per un anno, cominciamo con
21:34l'ultima notizia che è quella più di cronaca, per delle azioni di reiterata, azioni di ingiurie,
21:42di maltrattamenti, tra virgolette lo diciamo, perché si tratta più che altro di comportamenti
21:48non consoni a un insegnante. Si parla esplicitamente di segnali di sofferenza e malessere dei figli di
21:56questi genitori che hanno fatto la denuncia nel contatto con una specifica mestra, appunto quella
22:00di cui stiamo parlando. C'è stato appunto questo morinto raggio che ha verificato un metodo
22:06educativo, tra virgolette sempre, autoritario e con condotte aggressive e comportamenti denigratori
22:13nei confronti di questi bambini piccolissimi, quindi si parla di un asilo nido. Parole minacciose in
22:19dialetto romanesco, diciamo laziale, te dona papagna, stai zitta, non sai nessuno, questo è
22:26stato proprio riportato nel comunicato ufficiale dei carabinieri, smettila di piangere che ti butto
22:31dove butto i rami secchi, scema e faccia a tacci, puntini puntini. Quindi sono cose molto gravi che
22:39hanno portato i bambini spesso a piangere e a riportare nel ritorno a casa un comportamento,
22:45essendo molto piccoli, un po' disturbato e a far poi venire ai genitori appunto il dubbio che
22:51qualcosa non andasse. Questa insegnante è stata monitorata, l'abbiamo detto, per oltre un mese. I
22:57video che stiamo vedendo, che abbiamo appena visto, denunciano, sia in audio che in video,
23:03queste azioni dell'insegnante che attualmente è stata interrogata nelle ultime ore dal giudice e
23:10sono stati aperti due fascicoli per questi fatti che abbiamo citato. Certamente siamo
23:17nelle fasi più che iniziali, vedremo nei prossimi giorni questa vicenda che sicuramente avrà un
23:24seguito. Quello che risulta certo è che le immagini e il video non lasciano dubbi, purtroppo,
23:30su quello che erano delle azioni tra l'inopportuno e, possiamo dire, tra virgolette, il maltrattamento
23:37psicologico. Siamo stati molto cauti nel definire questo atteggiamento, poi ovviamente sta ai giudici
23:43fare i processi, però è evidente che il giudizio ognuno di noi lo può trarre autonomamente. Sarà
23:51interessante anche capire con l'evoluzione delle indagini, direttore, il ruolo dei colleghi. Io ho
23:56visto anche qualche adulto che si aggirava nella sala mentre lei dava scapaccioni e strattonava
24:03i ragazzi. Quindi vorrei capire anche se gli altri sapevano quello che succedeva oppure no.
24:08Immagino che col passare dei giorni e dell'avanzare dell'inchiesta avremo maggiori dettagli, no?
24:13Sì, i carabinieri parlano infatti di un'ipotesi di abituale condotta, di maltrattamenti fisici e
24:20psicologici anche in forma assistita. Quindi si presume, parliamo ovviamente al condizionale,
24:25che una seconda persona si era addentrata nelle aule di studio e, malgrado fosse,
24:31si parla sempre al condizionale, consapevole di questi fatti, avrebbe partecipato perlomeno non
24:37denunciando quello che succedeva. Quindi le indagini sono appieno ad ampio raggio.
24:41Passiamo adesso a una vicenda che ha avuto vasta eco nazionale anche intro il show e
24:47trasmissioni televisive delle principali reti italiane. Stiamo parlando delle lacrime della
24:54Madonna di Trevignano Romano. Si sta muovendo anche la diocesi e ci sono, mi pare di capire,
25:01le prime anticipazioni sull'indagine che è stata condotta da parte della Curia, no?
25:06Sì, assolutamente. Ricordiamo che Trevignano Romano è per poco in provincia di Roma,
25:12nella parte estrema nord, ma fa riferimento, per quanto riguarda l'ordinamento cattolico,
25:18alla diocesi di Cività Castellana, che è il secondo sito più importante della provincia
25:24di Viterbo, dopo Viterbo. La commissione diocesana, che è stata voluta dal vescovo Monsignor
25:29Marco Salvi, sta avendo i primi risultati, anche se sono ancora provvisori, nel lavoro
25:35del giudizio complessivo per le indagini appunto su questi presunti miracoli, ovviamente sono
25:41presunti, che riguardano apparizioni e rivelazioni private di questa immagine della Madonna,
25:48quindi di questa statua, che piangerebbe e darebbe apparizioni. In realtà la diocesi
25:54si è, non per dire scettica, però si è data l'immagine di cautela, perché un giudizio
26:01complessivo, che sarà dato poi alla fine dal di Castello per la dottrina della fede,
26:06ha sconsigliato direttamente di partecipare i federi cattolici agli eventi, alle iniziative
26:12che si svolgono nell'area, che lo ricordiamo, vicino al lago di Bracciano, è stata recintata
26:18come luogo devozionale. Per arrivare a questo status, innanzitutto è la Chiesa che ovviamente
26:25di dominio pubblico deve autorizzare queste manifestazioni e in più deve essere valutata
26:31dal di Castello per la dottrina della fede, con le autorità ecclesiastiche che devono
26:36vagliare tutta la situazione. È una situazione, come detto, di scetticismo non rivelato, ancora
26:44io la definirei così, perché è ben difficile parlare di miracolo, di apparizione finché
26:51non ci sono dei riscontri oggettivi e comunque da parte di teologi ed esperti come sono quelli
26:57che, lo ricordiamo, hanno nella storia portato alla proclamazione dei santi. È un atteggiamento
27:03molto intelligente da parte di Monsignor Salvi, perché è una questione anche di rispetto per
27:09le sensibilità e non poteva essere altrimenti. La cautela della Chiesa è ovvia ed è comprensibile,
27:18evidentemente, vista la delicatezza degli argomenti di cui stiamo parlando. Adesso
27:23cambiamo decisamente argomento, però direttore, dobbiamo parlare di una bella iniziativa culturale
27:29legata al mondo del cinema e non soltanto, il Vasanello Film Festival che si è chiuso nei
27:37giorni scorsi, tra l'altro con un grande regista, un grande personaggio del cinema italiano.
27:42Sì, assolutamente. Era presente il maestro Pupi Avati nella chiusura della Tre Giorni che si è
27:50svolta a Vasanello, che lo ricordiamo è un centro, un piccolo paese nei Monticimini. Quindi
27:55facciamo anche un po' di promozione turistica per l'ennesima volta alla nostra tuscia. Il
28:01maestro era presente alla ultima giornata che ha visto la premiazione di cortometraggi sul tema
28:07del rispetto pubblico e delle sensibilità democratiche. Questo festival è nato per
28:12volere di un filantropo, possiamo chiamare così, in quanto il professor Sandro Ricci,
28:21che è un cittadino di Vasanello che è deceduto pochi anni fa, ha devoluto gran parte del proprio
28:26patrimonio, della propria eredità, per la creazione di un festival annuale di carattere
28:34cinematografico. Poi sentiremo a breve anche il maestro Avati, ha precisato, Pupi Avati,
28:40l'importanza di atti come questo, perché in un momento in cui il digitale e la massificazione
28:46cinematografica la fanno da imperanti, è un segnale di cultura che è sempre fondamentale.
28:53Tra l'altro, come abbiamo visto anche dalla pagina trattata da Agnitusia.it,
28:59tu hai avuto modo di incontrare Pupi Avati, lo hai anche intervistato, lo vediamo insieme?
29:05Chiedo alla nostra regia la possibilità di vedere uno stralcio di questa tua
29:09chiacchierata con questo grande regista italiano. Pupi Avati al microfono di Gaetano Alaimo.
29:15Maestro, innanzitutto grazie mille per la sua disponibilità a questa prima edizione
29:19del festival a Vasanello. Lei ha parlato dell'importanza di queste manifestazioni
29:25per il cinema italiano da esperto. Può ricordarci quello che è stato il suo intervento?
29:30Io ho cercato, come mi capita sempre quando mi rivolgo soprattutto a queste iniziative
29:35sempre più rare e quindi sempre più apprezzabili, di sottolineare quanto già il coraggio di tenere
29:43aperto un monoschermo, quindi un cinematografo, un fotoregistrionale in un periodo di ostilità
29:51così totale nei quadri del cinema dovuto soprattutto alle multisale che fanno una
29:58concorrenza attraverso prodotti che non sono il cinema italiano, allora rappresentano molto poco,
30:04e inoltre questa iniziativa che riguarda la nascita dei registi, i registi oggi nascono
30:12attraverso i cortometraggi, una volta quando ho cominciato io nascevano facendo gli assistenti,
30:19gli aiuti registi, attraverso dei percorsi molto diversi, non c'erano gli strumenti tecnici
30:24dei quali dispongono adesso i ragazzi, mi sembra che questo incoraggiamento che questa cittadina
30:31dà a tanti giovani sia importante e ci auguriamo che fra, io non ci sarò magari, ma fra dieci anni
30:40uno di questi giovani o più di uno di questi giovani risulti veramente un grande talento
30:47italiano. Il suo ultimo film, un'ultima battuta, se ce lo può riassumere Dwitch Fennec e altri
30:53attori più noti. L'ultimo film è un film estremamente autobiografico in cui io cerco di
31:00dire che cos'è il rapporto col sogno di una persona che ha incominciato a sognare quando aveva 14
31:08anni e continua a sognare adesso che ne ha 84. Allora, grande Pupi Avati in questa intervista
31:16con Cessa Gaetano Alaimo a margine del Vasanello Film Festival che è una bella iniziativa che
31:22sicuramente avrà modo di crescere nelle prossime edizioni. Abbiamo direttore una manciata di minuti,
31:27meno di due, però so che c'è un evento molto importante, Taldo tu sei collegato dal Centro
31:33Studi Criminologici di Viterbo perché qui c'è un'altra iniziativa che riguarda anche il mondo
31:39dell'informazione, del motivo per il quale volentieri ne parliamo questa sera. Sì, io diciamo gioco in
31:46casa, però è un evento a rilevanza pubblica, si è svolto il secondo incontro di formazione valido
31:51per i crediti giornalistici, quindi sicuramente di rilevanza pubblica, dal titolo le implicazioni
31:57giornalistiche della connessione tra la tutela ambientale e la cura della salute, il caso della
32:02Tuscia. Perso Palazzo Brugiotti di Fondazione Carivita Viterbo e degli esperti, la professoressa
32:08Littel, il dottor Crucianelli del biodistretto della via Merina e dei medici per l'ambiente,
32:14hanno parlato delle criticità ambientali della Tuscia, della significazione al rischio del
32:19deposito nazionale di scorie nucleari e insieme al collega Stefano Stefanini abbiamo parlato
32:24appunto della comunicazione, della divulgazione ambientale e del miglior modo per poterla
32:30comunicare in maniera semplice anche in attuazione dei principi costituzionali dell'essere informati
32:35e dell'informare, quindi un fatto importante per la crescita culturale del nostro territorio e il
32:40Centro Studico Immunologico ci porta avanti questa battaglia di civiltà e di crescita democratica.
32:46Guarda sono molto contento che ci sia così tanta sensibilità da parte di questa istituzione ma
32:53anche in generale del vostro territorio perché credo che ci siano argomenti molto delicati che
32:59vanno maneggiati con cura, con cautela e talvolta magari noi operatori dell'informazione non abbiamo
33:05tutti gli strumenti o forse non ci rendiamo conto della delicatezza di certi temi e dell'impatto
33:12che questa comunicazione può avere sull'opinione pubblica, quindi benvenga un'iniziativa di
33:16formazione come quella che si è tenuta dalle vostre parti nei giorni scorsi. Siamo arrivati
33:21al termine di questa puntata di Extra e come sempre abbiamo chiuso con le ultime notizie
33:28che riguardano il territorio della Tuscia grazie a Gaetano Alaimo e ovviamente a tutta la redazione
33:33di NewTuscia.it. Grazie a voi, alla prossima settimana, grazie di cuore. E ancora buon 2
33:43giugno a tutti voi e anche al gentile pubblico che ci ha seguito in questa ultima puntata della
33:49settimana. Extra torna come sapete lunedì alla solita ora poi nel fine settimana capita di
33:55incrociarci perché ci sono le repliche in onda nel nostro palinsesto. Buon weekend a tutti a lunedì.
34:02Extra tutti i colori dell'attualità con Claudio Michalizio