Lodi, 11 nov. (askanews) - Palazzo Bronzo è un collettivo con sede a Genova fondato ad aprile 2022, incarnazione di un sodalizio artistico attivo dal 2015. Fanno parte di Palazzo Bronzo: Federica Balletto, Marco-Augusto Basso, Edoardo Bracchi, Luca Conte, Franco Ferrari, Michele Gasperini, Manuel Gelsomino, Federico Ghillino, Rachele Giacomozzi, Pietro Lugaro, Martina Montagna, Alessandro Queirolo, Federico Zurani.In occasione dell'opening della vetrina di Platea Palazzo Galeano ad opera degli Hardchitepture dal titolo Suggello, giovedì 7 novembre 2024, nell'ambito del progetto allestitivo ed editoriale Cose collettive in continua evoluzione presso Platea Project, il collettivo Palazzo Bronzo ha organizzato una tavola rotonda aperta al pubblico dal titolo "E BELLO DOPPO IL MORIRE VIVERE ANCHORA": un confronto sul tema della fine applicata alla formula dei collettivi. L'intervento Cose collettive intende generare una piattaforma conviviale, dove mettere in dialogo i collettivi di passaggio a Lodi con la collettività locale. La tavola rotonda ne è un esempio. Luca e Federico di Palazzo Bronzo hanno raccontato ad Askanews le intenzioni alla base.Luca: "Tramite la collaborazione e il dialogo con questi collettivi, mano a mano, a ogni presentazione del loro lavoro, abbiamo modificato la nostra installazione, che ha una natura archivistica, ma anche di accoglimento e trasformazione dello spazio. Quando possibile, sia per questioni pragmatiche, ma anche di tipo di ricerca artistica, abbiamo anche creato delle collaborazioni attive all'interno dello spazio o al di fuori dello spazio. Quando abbiamo fatto il karaoke a settembre, lì è stato abbastanza diretto il rapporto con la città. In occasione dell'ultimo opening con Hardchitepture, stiamo facendo una tavola rotonda". Federico prosegue: "La tavola rotonda riguarda specificamente il tema della fine, dell'archivistica e della documentazione, perché sono delle cose di cui abbiamo parlato tanto, su cui abbiamo riflettuto tanto durante il lavoro con il palinsesto di Platea e per la pubblicazione Iperromantico. Sostanzialmente è un discorso che parte dalla riflessione sulla vita dei collettivi artistici in quanto entità che esistono e che fanno una produzione artistica, ma a un certo punto usualmente come ogni cosa terminano e quindi in quel momento è necessario ed è molto importante basarsi su ciò che rimane, quindi la documentazione e l'archivio come elementi fondamentali di mantenimento della vita di qualcosa che è stato". Conclude Luca descrivendo il libro d'arte edito da Platea: "La pubblicazione Iperromantico è stata la prima richiesta che ci è stata fatta da Platea: fare un lavoro di documentazione, ricerca e catalogazione. La nostra scelta è stata quella di cercare di catalogare, più che i lavori, le idee e le formazioni di questi collettivi e quasi far diventare questo libro più un oggetto di studio su quello che ci si è detti durante tutto questo processo di creazione di FARE COLLETTIVO. C'è anche tutta la nostra parte creativa, il progetto editoriale in quanto tale, la scelta estetica comunque sia di tutto il filone dell'iperromantico, come lo intendiamo noi, quindi anche come una trasposizione estetica, in un qualche modo, del nostro sentire. Il foglio di sala di ogni mostra, che di solito è un foglio indipendente, da un lato un poster rappresentativo dei collettivi che espongono qua in vetrina a Platea e un testo curatoriale del loro lavoro, diventa poi parte integrante del libro andandola a completare. In realtà oggi è completo".Platea Palazzo Galeano è un'associazione culturale nata a Lodi nel 2020 con lo scopo di promuovere l'arte in tutte le sue forme sul territorio locale. I soci fondatori sono un gruppo di amici appassionati di arte contemporanea e architettura e amanti della propria città: Claudia Ferrari, Laura Ferrari, Carlo Orsini, Luca Bucci, Lorenzo Bucci, Gianluigi Corsi.Il progetto Platea Palazzo Galeano è realizzato anche grazie al supporto del main partner Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e ai partner tecnici Solux Led Lighting Technology e Verspieren Broker di Assicurazione.
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00:00Tramite la collaborazione e il dialogo con questi collettivi, mano a mano,
00:04ad ogni presentazione del loro lavoro, abbiamo modificato la nostra installazione,
00:10che ha una natura archivistica, ma anche di accoglimento e trasformazione dello spazio.
00:15Quando possibile, sia per questioni pragmatiche, ma anche di tipo di ricerca artistica,
00:20abbiamo anche creato delle collaborazioni attive all'interno dello spazio o al di fuori dello spazio.
00:24Quando abbiamo fatto il karaoke a settembre, lì è stato abbastanza diretto il rapporto con la città.
00:29In occasione dell'ultimo opening con Architektur, stiamo facendo una tavola rotonda.
00:35La tavola rotonda riguarda specificamente il tema della fine, dell'archivistica e della documentazione,
00:41perché sono, diciamo, delle cose di cui abbiamo parlato tanto,
00:44su cui abbiamo riflettuto tanto durante il lavoro con il palinsesto di Platea e per la pubblicazione per Romantico.
00:50Sostanzialmente è un discorso che parte dalla riflessione sulla vita dei collettivi artistici
00:55in quanto entità che esiste e che fa una produzione artistica, ma ad un certo punto,
01:00usualmente, come ogni cosa, termina e quindi in quel momento è necessario ed è molto importante
01:06basarsi su ciò che rimane, quindi la documentazione e l'archivio
01:09come elementi fondamentali di mantenimento della vita di qualcosa che è stato.
01:13La pubblicazione per Romantico è stata la prima richiesta che ci è stata fatta da Platea
01:18di fare un lavoro di documentazione, ricerca e catalogazione
01:23e quindi la nostra scelta è stata quella di cercare di catalogare
01:28più che i lavori, le idee e le formazioni di questi collettivi
01:32e quasi far diventare questo libro più un oggetto di studio
01:35su quello che ci sia detto durante tutto questo processo di creazione durante Fare Collettivo.
01:41C'è anche tutta la nostra parte creativa, il progetto editoriale in quanto tale,
01:45la scelta estetica comunque sia di tutto il filone dell'iper Romantico come lo intendiamo noi,
01:49quindi anche come una trasposizione estetica, in un qualche modo, del nostro sentire.
01:54Il foglio di sala di ogni mostra, che di solito è un foglio indipendente,
01:59è da un lato un poster rappresentativo dei collettivi che espongono qua in vetrina a Platea
02:06e c'è un testo curatoriale del loro lavoro e che quindi diventa poi parte integrante
02:10del libro andandolo a completare. In realtà oggi è completo.