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Lodi, 11 nov. (askanews) - L'ultimo progetto presentato nella vetrina di Platea Palazzo Galeano giovedì 7 novembre 2024 è quello degli Hardchitepture dal titolo Suggello.Hardchitepture è un collettivo artistico attivo dal 2019, composto da Lorenzo Conforti, Andrea Luzi e Vittorio Zeppillo. La conclusione del ciclo del 2024 FARE COLLETTIVO di Platea Palazzo Galeano coincide con lo scioglimento del collettivo Hardchitepture, comunicato alla comunità lodigiana in occasione dello svelamento della vetrina e diventato il tema da cui è partita la tavola rotonda aperta al pubblico che si è tenuta a Platea Project organizzata dal collettivo Palazzo Bronzo: "E BELLO DOPPO IL MORIRE VIVERE ANCHORA.I tre componenti di Hardchitepture, insieme come collettivo artistico per un'ultima volta, hanno spiegato ad Askanews l'opera Suggello e il processo creativo alla base della sua realizzazione.Lorenzo Conforti: "Quello che vediamo in vetrina esposto sono tutti i resti delle nostre vecchie installazioni e sculture che abbiamo fatto da 5 anni a questa parte. E' anche bene ricordare che noi comunque come modalità di lavoro partiamo con l'esplorazione e l'installazione di materiali di rifiuto e di scarto". Prosegue poi Andrea Luzi: "Proveniamo dai mondi sia della musica che dei graffiti writing, quindi andando a dipingere in questi spazi post industriali abbiamo incominciato a inserire questi oggetti, questi residui che trovavamo all'interno di questi spazi perché c'è stata una voglia a prolungare queste strutture che facevamo sul muro". Lorenzo Conforti aggiunge: " Per l'opera nella vetrina di Platea abbiamo scelto questo processo lavorativo, soprattutto per tornare un po' a quel rapporto naturale, vivo e istintivo che ci ha unito fin dall'inizio. Abbiamo sempre mantenuto l'idea di restituire il nostro momento di fine". E conclude Vittorio Zeppillo: "Con questa consapevolezza, con questa scelta di concludere qui il nostro percorso e quindi il titolo Suggello è proprio legato a questo fatto. Il lavoro stesso, come diceva Lorenzo, è stato un lavoro anche molto spontaneo, anche molto emotivo e abbiamo voluto dare un'ultima forma a questi oggetti che hanno preso varie forme durante il loro sviluppo nel nostro percorso insieme a loro: come noi oggi ci troviamo, anche ora qui vicini per l'ultima volta affiancati, anche i lavori si trovano in quest'ultima forma".Platea Palazzo Galeano è un'associazione culturale nata a Lodi nel 2020 con lo scopo di promuovere l'arte in tutte le sue forme sul territorio locale. I soci fondatori sono un gruppo di amici appassionati di arte contemporanea e architettura e amanti della propria città: Claudia Ferrari, Laura Ferrari, Carlo Orsini, Luca Bucci, Lorenzo Bucci, Gianluigi Corsi.Il progetto Platea Palazzo Galeano è realizzato anche grazie al supporto del main partner Ferrari Giovanni Industria Casearia Spa e ai partner tecnici Solux Led Lighting Technology e Verspieren Broker di Assicurazione.

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00:00Quello che vediamo in vetrina esposto sono tutti i resti delle nostre vecchie installazioni e sculture
00:09che abbiamo fatto da 5 anni a questa parte.
00:11E' anche bene ricordare che noi, comunque, come modalità di lavoro
00:15partiamo con l'esplorazione e l'installazione di materiali di rifiuto, di scarto.
00:23Proveniamo dal mondo sia della musica che dei graffiti, graffiti writing.
00:27Quindi andando a dipingere in questi spazi post-industriali abbiamo incominciato a inserire questi oggetti,
00:35questi residui che troviamo all'interno di questi spazi.
00:38Quindi c'è stata una voglia a prolungare queste strutture che facevamo sul muro.
00:43Abbiamo scelto questo processo lavorativo soprattutto per tornare un po'
00:47a quel rapporto naturale, vivo e istintivo che ci ha uniti fin dall'inizio.
00:56Abbiamo sempre mantenuto l'idea di restituire il nostro momento di fine.
01:03Con questa consapevolezza, con questa scelta di concludere qui il nostro percorso
01:09e quindi il titolo, sì, è proprio legato a questo fatto e al lavoro stesso.
01:14Come diceva Lorenzo, comunque è stato un lavoro anche molto spontaneo e anche molto emotivo
01:20e abbiamo voluto dare un'ultima forma a questi oggetti che hanno preso varie forme
01:27durante il loro sviluppo e il nostro percorso insieme a loro.
01:32E come noi oggi ci troviamo, anche ora qui vicini, per l'ultima volta fiancati,
01:39anche i lavori si trovano in quest'ultima forma.

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